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Autore principale: Pinto, Iole
Pubblicazione: Siena : Comitato Cittadino di Solidarietà con il Popolo Curdo di Siena, 1999
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Il Kurdistan o Curdistan (in curdo Kurdistan, Paese dei curdi) è un vasto altopiano situato nel Medio Oriente e più precisamente nella parte settentrionale e nord-orientale della Mesopotamia. Non è uno stato indipendente; il termine Kurdistan indicava la regione geografica abitata in prevalenza da curdi, ma ha poi acquistato anche una connotazione geopolitica. In alcune città curde, gli insediamenti urbani possono essere fatti risalire alla preistoria, in particolare per quanto concerne Piranshahr con 8 000 anni di insediamento urbano ed Erbil con 6 000 anni di insediamento urbano.
L'Iraq, o Irak, oppure anche Irac, ufficialmente Repubblica d'Iraq (in arabo: جمهورية العراق, Jumhūriyyat al-‘Irāq), è uno Stato dell'Asia occidentale. Confina con Turchia a nord, Arabia Saudita e Kuwait a sud, Siria e Giordania a ovest e Iran (Regione del Kurdistan) a estA sud-est per un breve tratto è bagnato dal Golfo Persico. Il territorio dell'Iraq corrisponde approssimativamente al territorio dell'antica Mesopotamia, la "terra dei fiumi" (Bilād al-Rafidayn in arabo), mentre il nome attuale viene dal persiano eraq, ossia "terre basse" (in contrapposizione all'altopiano iranico). La capitale è Baghdad. Possiede la terza riserva di petrolio più grande al mondo. Per circa 25 anni (16 luglio 1979 – 9 aprile 2003) il Paese è stato governato da Saddam Hussein. In seguito alla caduta di questo avvenuta nel 2003, l'Iraq è divenuto nel 2005 una repubblica parlamentare federale (vedi democrazia islamica) sotto l'influenza e il controllo degli Stati Uniti d'America. Tra il 2014 e Dicembre 2017 la parte occidentale del Paese è rimasta sotto il controllo dello Stato Islamico, gruppo fondamentalista wahhabita, in guerra col governo centrale.
Ciro II di Persia, noto come Ciro il Grande (in persiano antico , trasl. Kuruš; Anshan, 590 a.C. – Iassarte, 530 a.C.), è stato imperatore persiano e discendente di Ciro I di Persia, membro di quella stirpe dei Teispidi che da qualche tempo controllava la Perside. Ciro succedette a suo padre Cambise I, liberò i Persiani dal dominio dei Medi e fu l'erede naturale delle grandi monarchie mediorientali. Non è però del tutto certa la sua discendenza da Achemene: Dario, secondo Winckler, imparentato con Ciro il Grande, durante il suo regno avrebbe comandato di falsificare tutte le iscrizioni di Pasargadae per sancire il suo legame col capostipite della dinastia achemenide. Ciro II unificò sotto il suo regno le varie tribù iraniche, conquistò Babilonia nel 539 a.C. senza combattere, ma con un'abile politica di propaganda; infatti, approfittò della particolare strategia politica del sovrano babilonese, Nabonedo, che al culto del dio Marduk preferì quello del dio lunare Sin (cosa mal vista dal popolo). Ciro II pensò di proclamarsi figlio di Marduk, così fece cacciare dal popolo il sovrano mesopotamico e fu accolto come salvatore. Nel 538 a.C. emise anche un editto che consentiva agli Ebrei non solo di fare ritorno in patria, ma di ricostruire il tempio di Gerusalemme. In questo modo il sovrano ottenne anche il controllo dell'area fenicio-palestinese. Conquistò anche alcune regioni ai confini nordorientali della Persia, si assicurò il controllo della Siria e delle città fenicie, estendendo i confini del suo regno, che mantenne integro attraverso una politica avveduta, fondata nel conferire libertà ai popoli sottomessi e nel rispetto delle loro usanze. Morì nel 530 a.C. combattendo contro gli sciti massageti guidati dalla regina Tomiri e fu sepolto nella sua ormai celebre tomba a Pasargadae (non lontano da Persepoli); il suo successore fu il figlio Cambise II. Ciro II è ricordato come un grande comandante militare, come un sovrano illuminato, amante dell'arte e della cultura, attuò una politica libertaria, fatta di autonomie locali, ma che fu destinata, in breve tempo, al fallimento.
L'Amministrazione autonoma della Siria del Nord-Est, conosciuta più semplicemente come Rojava, è una regione autonoma de facto nel nord e nord-est della Siria, non ufficialmente riconosciuta da parte del governo siriano. Costituitasi nel 2012, a seguito di eventi legati alla guerra civile siriana, è considerata dai nazionalisti curdi una delle quattro parti del Kurdistan.I sostenitori della regione sostengono che si tratta di un governo ufficialmente laico con ambizioni democratiche dirette basate su un'ideologia socialista libertaria che promuove il decentramento, l'uguaglianza di genere, sostenibilità ambientale e tolleranza pluralistica per la diversità religiosa, culturale e politica e che questi valori si rispecchiano nella sua costituzione, società e politica, sostenendo che sia un modello per una Siria federale nel suo insieme, piuttosto che una vera indipendenza.Alcune delle critiche contro la regione hanno incluso l'opposizione alla coscrizione e le rivendicazioni di autoritarismo, curdificazione, divieto di libertà di stampa, promozione di un'ideologia anticapitalista e influenza del Partito dei lavoratori del Kurdistan (comunemente noto come PKK).
La storia dell'Iraq è molto antica e brani della sua fase più remota coincidono con passaggi della storia di importanti civiltà che ebbero sede nel suo attuale territorio. Più in generale, la storia antica dell'Occidente, come quella recente, ruota spesso intorno a questo.
Il Kurdistan o Curdistan (in curdo Kurdistan, Paese dei curdi) è un vasto altopiano situato nel Medio Oriente e più precisamente nella parte settentrionale e nord-orientale della Mesopotamia. Non è uno stato indipendente; il termine Kurdistan indicava la regione geografica abitata in prevalenza da curdi, ma ha poi acquistato anche una connotazione geopolitica. In alcune città curde, gli insediamenti urbani possono essere fatti risalire alla preistoria, in particolare per quanto concerne Piranshahr con 8 000 anni di insediamento urbano ed Erbil con 6 000 anni di insediamento urbano.
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