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Autore principale: La Pira, Giorgio
Pubblicazione: Cultura editrice, 1971
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: , Paese:
Giorgio La Pira (Pozzallo, 9 gennaio 1904 – Firenze, 5 novembre 1977) è stato un politico e accademico italiano, sindaco di Firenze. Docente di diritto romano, giurista, deputato all'Assemblea Costituente per la Democrazia Cristiana, tra i principali artefici della Carta Costituzionale, per tre volte sindaco di Firenze (tra il 1951 e il 1965), cattolico fervente (spesso chiamato il «sindaco santo»), non ha mai disgiunto lo studio dalla preghiera, mettendo sempre in primo piano, nel suo operato, l'amore per la giustizia, la solidarietà, la pace, il dialogo e il confronto pacifico, nonché promuovendo, all'insegna del messaggio evangelico, la dignità umana e la civiltà cristiana. Già Servo di Dio, è stato dichiarato venerabile il 5 luglio 2018 da papa Francesco.
Ernesto Balducci (Santa Fiora, 6 agosto 1922 – Cesena, 25 aprile 1992) è stato un presbitero, editore, scrittore e intellettuale italiano.
La Fonderia delle Cure (denominata successivamente Officina di costruzioni in ferro Giovanni di Francesco Berta) è stata una azienda metallurgica italiana, attiva dalla seconda metà dell'Ottocento al secondo dopoguerra; chiuse negli anni sessanta. Prese il nome dall'area di Firenze in cui sorgeva (la zona di piazza delle Cure, vicino al torrente Mugnone) che all'epoca era fuori città e sede di numerose attività industriali, nate sfruttando il corso d'acqua: il setificio Maffei, il Mulino Biondi, le Officine Galileo, la Società Anonima Les Tramways Florentins (i primi tram di Firenze), il colorificio Romer e lo stabilimento tipografico Salani.
Il conflitto nordirlandese, conosciuto in inglese come The Troubles (termine eufemisticamente traducibile come "I disordini") ed in irlandese come Na Trioblóidí, è il nome con cui si indica la cosiddetta "guerra a bassa intensità" che si è svolta tra la fine degli anni sessanta e la fine degli anni novanta del XX secolo in Irlanda del Nord: i suoi effetti si sono allargati anche nel Regno Unito e nella Repubblica d'Irlanda e che ha causato oltre 3500 morti. I paramilitari repubblicani cattolici furono responsabili del 60% delle vittime, gli "unionisti lealisti protestanti" del 30% e le forze di sicurezza britanniche del 10%.Il conflitto etnico-nazionalista in Nord Irlanda, iniziato alla fine degli anni sessanta e conclusosi nel 1998 con la ratifica del Good Friday Agreement, vide scontrarsi "Unionisti" e "Nazionalisti" in una guerra a bassa intensità con la partecipazione di attori statali (Regno Unito e Repubblica d’Irlanda) e non statali, tra i quali figurano le milizie paramilitari repubblicane (principalmente l'Irish Republican Army (IRA)) ed unioniste (Ulster Volunteer Force (UVF) e Ulster Freedom Fighters (UFF)).
Il dossier Mitrokhin prende il nome da Vasilij Nikitič Mitrochin, un ex archivista del KGB: con questo termine si fa riferimento alla parte del corposo archivio Mitrokhin riguardante le attività illegali dei servizi segreti sovietici in Italia. L'Archivio, che nella sua interezza è costituito da oltre 6 casse di documenti, ha portato alla produzione di oltre 3.500 rapporti di controspionaggio trasmessi a 36 nazioni, redatte dal SIS, il servizio di controspionaggio inglese, sulla base delle note manoscritte che l'ex archivista copiò da documenti segreti del KGB. Le 261 schede relative all'Italia vennero consegnate al SISMI a partire dal 1995 fino al 1999 e corrispondono a un arco temporale che va dal 1917 al 1984, anno in cui Mitrokhin andò in pensione. La Commissione parlamentare d'inchiesta sui documenti venne denominata giornalisticamente Commissione Mitrokhin, e venne presieduta da Paolo Guzzanti.
Con disarmo nucleare si intende il problema dell'uscita del mondo dall'era delle armi atomiche. Data la gravità dei danni causati dall'uso di armi atomiche nei conflitti mondiali, il problema del disarmo si è posto sotto una nuova luce. Se la fine della guerra fredda con la caduta dell'Unione Sovietica poteva dare motivo di bandire le armi atomiche, oggi la questione del disarmo è ancora molto attuale data la facilità di ottenimento di armi atomiche derivata dal fatto che le tecnologie nucleari sono alla portata di un numero sempre crescente di paesi. Il problema principale della gestione e del controllo delle armi nucleari da parte di organismi internazionali è che se da un lato è auspicabile la messa al bando delle armi nucleari, non si può pensare in tempi brevi alla sostituzione di quella grande percentuale di energia elettrica prodotta con centrali nucleari: se da un lato può essere giusto impedire a uno stato di armarsi con armi nucleari, può essere discutibile la scelta di privare lo stato stesso del diritto di soddisfare il proprio fabbisogno di energia.
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