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Pubblicazione: Padova : Marsilio, c1968
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
L'istruzione in Italia è regolata dal ministero dell’istruzione e dal ministero dell'università e della ricerca con modalità diverse a seconda della forma giuridica (scuole pubbliche, scuole paritarie, scuole private). La formazione professionale dipende invece dalle Regioni. L'obbligo scolastico dura 10 anni e riguarda la fascia di età compresa tra 6 e 16 anni. Nel XXI secolo, la normativa sull'istruzione in Italia copre diversi campi del diritto: diritto amministrativo, diritto del lavoro, diritto costituzionale.
Il diritto allo studio in Italia è un diritto soggettivo della persona che trova il suo fondamento negli articoli 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana.
Il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona, nonché principio sancito nel diritto internazionale dalla Dichiarazione universale dei diritti umani dell'ONU.
La storia dell'istruzione in Italia si riferisce all'evoluzione dell'istruzione scolastica in Italia a partire dal periodo medioevale fino ai giorni nostri.
Movimento Studentesco (MS) fu un'organizzazione extraparlamentare studentesca di sinistra, attiva in molti atenei d'Italia, particolarmente a Milano, tra i primi anni sessanta e il 1976. All'inizio degli anni sessanta l'incremento del livello culturale e la maturazione della società permisero agli studenti medi e universitari di chiedere delle riforme e di ottenere maggiore partecipazione alle decisioni che riguardavano le attività scolastiche. L'espressione "movimento studentesco" indica il movimento nel settore degli studenti medi e universitari in Italia, attivo dai primi anni sessanta fino alla sua dissoluzione e il passaggio dei militanti del tempo nel Movimento Lavoratori per il Socialismo avvenuto nel 1976. All'interno di questo vasto e variegato movimento si enuclearono dei specifici movimenti di durata e localizzazione e scopi definiti in modo specifico. L'espressione "Movimento Studentesco" (abbreviato in MS), in senso specifico, indica una specifica struttura nata all'Università Statale di Milano e diffusasi nella maggior parte delle scuole milanesi e oltre. In altre zone il Movimento studentesco assunse inizialmente una più ampia articolazione. A Brescia, per esempio, ebbe inizialmente una connotazione più unitaria. Nella prima metà degli anni settanta il MS bresciano perse la componente di Lotta Continua; solo successivamente la componente che si rifaceva alla FGCI si distaccò dall'MS, dopo un duro confronto, fondando con componenti più moderate il Movimento Democratico degli Studenti. Le parole d'ordine degli schieramenti contrapposti erano "gestione sociale" e "uso parziale alternativo".
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