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Autore principale: Malaparte, Curzio
Pubblicazione: Firenze : Vallecchi, 1965
Tipo di risorsa: , Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
Il Volga, o anche la Volga, (AFI: /ˈvɔlɡa/; in russo: Во́лга?, in tataro İdel, anticamente conosciuto come Atil, Itil o Idil) è un fiume della Russia europea; è il più lungo fiume europeo ed è il cuore del più ampio bacino fluviale del vecchio continente. Ha le sue origini nel Rialto del Valdaj nella Russia nordoccidentale e sfocia nel mar Caspio, nella sua parte nordoccidentale, dopo 3531 km di corso; prima della costruzione delle numerose dighe e la conseguente formazione dei bacini artificiali a monte delle stesse, la sua lunghezza era di 3.690 km.
L'Europa orientale è la regione orientale dell'Europa e può indicare: la regione compresa tra l'Europa orientale e la Russia europea. Questa è la definizione contemporanea successiva alla dissoluzione del patto di Varsavia; la regione delimitata a est dagli Urali e a ovest dai confini dei tradizionali membri dell'Unione europea.
L'Europa (/euˈrɔpa/) è una regione geografica del mondo, comunemente considerata un continente in base a fattori storico-culturali e geopolitici, l'unico situato interamente nell'emisfero settentrionale. Costituisce l'estremità occidentale del supercontinente Eurasia, o anche una delle tre parti del supercontinente Eurafrasia. È stata la culla della civiltà occidentale, assieme al Medio Oriente. La storia e la cultura europea hanno influenzato notevolmente quelle degli altri continenti, verso i quali, a partire dal XVI secolo, sono state frequenti e massicce le migrazioni, specialmente in America e in Oceania, dove gli europei sono ora in maggioranza rispetto alle popolazioni locali; varie forme di colonialismo e di imperialismo europeo hanno influenzato profondamente la Storia degli ultimi secoli.
I Tedeschi del Volga (in tedesco Wolgadeutsche) furono una popolazione di etnia tedesca che visse lungo il basso corso del fiume Volga (a valle della città di Saratov), nella parte meridionale della Russia europea. Non si fusero con la popolazione locale ma mantennero cultura, lingua, tradizioni e religioni tipiche della loro terra d'origine: erano infatti luterani, riformati, cattolici e mennoniti. Molti tedeschi del Volga emigrarono nel Midwest degli Stati Uniti, in Canada, in Brasile, in Argentina, in Paraguay ed altri stati tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo; verso la fine del XX secolo, la maggior parte di quelli rimasti ancora in Russia si sono trasferiti in Germania.
I Tatari (o anche Tartari; in lingua tatara: Татарлар) sono un gruppo etnico di origine turcica della Russia. Il nome deriva da Ta-ta o Dada, una tribù di origine turca che abitava le steppe a nord dell'odierna Mongolia già nel V secolo. Il termine fu in un primo momento usato per indicare quelle popolazioni che sopraggiungevano dalla Siberia in Europa orientale attraverso l'Impero mongolo nel XIII secolo. In seguito esso fu esteso a tutti gli invasori nomadi dell'Asia, fossero essi delle regioni a nord della Mongolia o delle regioni dell'Asia centrale. Nel XX secolo, prima degli anni venti, i russi usarono il nome "tataro" per designare le numerose tribù degli Azeri. I Tatari fanno parte dei 56 gruppi etnici riconosciuti ufficialmente dalla Repubblica Popolare Cinese. La maggior parte dei Tatari vive nella regione russa del Tatarstan, in Uzbekistan, in Kazakistan, in Ucraina, in Bielorussia, in Cina, in Romania e in Bulgaria. Superano i dieci milioni (alla fine del XX secolo). Molti Tatari sono musulmani sunniti. La maggioranza di coloro che vivono nella Russia europea sono discendenti dei Bulgari del Volga, che furono sottomessi durante l'invasione tataro-mongola della Rus' nel XIII secolo e presero il nome dei loro conquistatori. I Tatari di Siberia sono i sopravvissuti della popolazione turco-mongola della regione a est degli Urali, mescolatisi poi con i popoli mongoli e con i popoli di origine uralica. Gli odierni Tatari che popolano l'Eurasia formano due grandi gruppi: i Tatari europei (di Crimea, Bulgaria, Russia europea, Lituania, Polonia, Romania e Turchia); i Tatari di Siberia.A causa delle numerose migrazioni e mescolanze inter-etniche si è quasi perso il nome di Tatari; si indica con questo termine uno spettro etnico che ha gli opposti nelle popolazioni di origine mongola e in quelle di origine caucasica.
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