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La cucina siciliana è l'espressione dell'arte culinaria sviluppata in Sicilia fin dall'antichità ed è strettamente collegata alle vicende storiche, culturali e religiose dell'isola. Già dai tempi dell'Antica Grecia in Sicilia si andava sviluppando uno stile ben preciso di abitudini culinarie che col passare dei secoli si è arricchito di nuovi sapori e di nuove pietanze, seguendo le vicissitudini storiche dell'isola mediterranea. Si tratta quindi di una cultura gastronomica regionale che mostra tracce e contributi di tutte le culture che si sono stabilite in Sicilia negli ultimi due millenni, tramandata di generazione in generazione oltre che in ambito letterario, motivo che spiega perché alcune ricette, di origine antichissima, sono tutt'oggi preparate e servite a tavola con frequenza. Nel contesto generale si può affermare che la cucina siciliana sia motivo di riconoscimento e identità comune per i siciliani e, nell'epoca moderna, un motivo di attrazione turistica. Con l'effetto dell'emigrazione all'estero, questa cucina è stata esportata in molte località, distanti dalla terra d'origine. Complessa ed articolata, la cucina siciliana è sovente ritenuta la più ricca di specialità e la più scenografica d'Italia. Alcuni dei cibi più noti, diffusi non solo a livello regionale ma addirittura mondiale, sono la cassata siciliana, gli iris, il cannolo siciliano, la granita e le arancine. Grazie al suo clima mite, l'isola è ricca di spezie e piante aromatiche; origano, menta, rosmarino, fanno quotidianamente parte dei condimenti siculi. Il terreno fertile produce arance e limoni in grande quantità. Mandorle, ficodindia, pistacchio e olive sono altri simboli culinari nei quali l'isola eccelle. Nonostante nell'insieme il carattere alimentare di tale cucina risulti unificato, una sua caratteristica è quella di avere per ciascun territorio, se pur di ridotto perimetro o di vicinanza ad un altro territorio, delle pietanze culinarie circoscritte a quella determinata area, per cui la stessa ricetta diventa quasi introvabile spostandosi in un'altra zona dell'isola. Nella maggior parte dei casi si tratta di varianti della stessa ricetta regionale, ma in alcuni casi questi cibi, come ad esempio le panelle palermitane o i muccunetti di Mazara del Vallo, hanno una preparazione e una commercializzazione rilevata solo nella loro zona di origine. Tale caratteristica alimentare ha portato spesso ad una divisione culinaria tra Sicilia occidentale, Sicilia centrale e Sicilia orientale.
Con alimentazione medievale ci si riferisce ai cibi, alle abitudini alimentari, ai metodi di cottura e in generale alla cucina di varie culture europee nel corso del Medioevo, un'epoca che si estende, per convenzione, dal 476 al 1492. Durante tale periodo, le diete e la cucina, nelle varie zone dell'Europa, sperimentarono meno cambiamenti rispetto a quanto sarebbe successo nella più breve epoca moderna che sarebbe seguita, durante la quale tali mutamenti avrebbero posto le basi della moderna cucina europea. I cereali erano consumati sotto forma di pane, farinate d'avena, polenta e pasta praticamente da tutti i componenti della società. Le verdure rappresentavano un'importante integrazione alla dieta basata sui cereali. La carne era più costosa e quindi considerata un alimento più prestigioso ed era per lo più presente sulle tavole dei ricchi e dei nobili. I tipi di carne più diffusi erano quelle di maiale e pollo, mentre il manzo, che richiedeva la disponibilità di una maggiore quantità di terra per l'allevamento, era meno comune. Il merluzzo e le aringhe erano molto comuni nella dieta delle popolazioni nordiche, ma veniva comunque consumata un'ampia varietà di pesci d'acqua dolce e salata. La lentezza dei trasporti e le inefficienti tecniche di trasformazione agroalimentare rendevano estremamente costoso il commercio di cibi sulle lunghe distanze. Per questa ragione il cibo dei nobili era più esposto alle influenze straniere rispetto a quello consumato dai poveri e dalla gente comune. Dal momento che ciascuna classe sociale cercava di imitare quella a lei immediatamente superiore, le innovazioni dovute al commercio internazionale e alle guerre con paesi stranieri si diffusero gradualmente tra le classi medio-alte delle città medievali. Oltre all'indisponibilità di certi cibi per ragioni economiche, furono emessi decreti che vietavano il consumo di alcuni alimenti per alcune classi sociali, e alcune leggi limitarono le possibilità di consumarne in grosse quantità ai "nuovi ricchi". Alcune norme sociali inoltre prescrivevano che il cibo della classe lavoratrice fosse meno raffinato, perché si credeva che esistesse un'affinità naturale tra il lavoro di una persona e il suo cibo; si riteneva quindi che il lavoro manuale richiedesse cibi più scadenti ed economici. Nel corso del tardo Medioevo iniziò a svilupparsi una forma di Haute cuisine che andò a costituire uno standard tra la nobiltà di tutta Europa. I metodi di conservazione più comuni vedevano l'impiego di agresto. Questi trattamenti, uniti al diffuso impiego di zucchero e miele, donavano a molti piatti un sapore tendente all'agrodolce. Anche le mandorle erano molto popolari e usate come addensante in minestra, stufati e salse, in particolare usate sotto forma di latte di mandorla.
Il fruttarismo denota un insieme di pratiche alimentari aventi in comune il consumo esclusivo o prevalente di frutti. La versione di base del fruttarismo, da cui derivano tutte le altre varianti a seconda della scuola di pensiero, prevede il consumo della frutta propriamente detta, degli ortaggi a frutto e dei semi classificati tra la frutta secca. La variante più diffusa è invece quella che esclude la frutta a ph acido e i semi. Equivocata come una forma estrema di veganismo, in realtà il fruttarismo è una forma di archeodieta, basata sull'idea che un'alimentazione a base di frutti sia la più adatta all'apparato digerente umano rimasto sostanzialmente immutato da quello dei primi ominidi e funzionale solo ad un'alimentazione frugivora. Il fruttarismo si pone in contrasto con la teoria dell'ominazione basata sulla pratica della caccia e del consumo della carne in un'alimentazione onnivora e con il fatto che in natura nessuna scimmia antropomorfa è una specie a dieta solo frugivora e neanche a dieta solo vegetale. Essendo un'alimentazione solo vegetale il fruttarismo, come il veganismo, non fornisce la vitamina B12 che deve essere integrata artificialmente per evitare gravi conseguenze sulla salute.
La cucina italiana è l'espressione dell'arte culinaria sviluppatasi in Italia, nonché l'insieme di tutte le sue gastronomie regionali, ed evolutasi attraverso secoli di cambiamenti politici e sociali, con radici che risalgono al IV secolo a.C. La cucina italiana stessa è stata influenzata dalla cucina dell'antica Grecia, dell'antica Roma, bizantina, ebraica e araba, ed è parte integrante dell'ampia famiglia delle cucine mediterranee. Importanti mutamenti si ebbero con la scoperta del Nuovo Mondo e l'introduzione di nuovi ingredienti come patate, pomodori, peperoni e mais, oggi molto presenti in cucina ma introdotti in grandi quantità solo nel XVII secolo e, nello specifico del caso italiano, sviluppatisi e riadattatisi in loco sotto forma di molte e distinte varietà autoctone di pregio.La cucina italiana è conosciuta soprattutto per la sua vasta diversità a livello regionale, la sua abbondanza nel gusto e nei condimenti e come classico esempio di dieta mediterranea, riconosciuta come patrimonio immateriale dell'umanità dall'UNESCO nel 2010. Inoltre, si tratta di una delle gastronomie più note e apprezzate a livello globale: ad esempio, nel 2019, l'emittente televisiva statunitense CNN la colloca al primo posto in una classifica delle migliori cucine al mondo mentre, secondo un sondaggio condotto dalla società britannica di analisi di mercato YouGov, su 24 paesi, è risultata la gastronomia più internazionalmente apprezzata con l'84% delle preferenze totali; tra vari altri esempi di questo genere. Nel 2018, la cucina italiana ha ottenuto un giro di affari di 229 miliardi di euro a livello mondiale, in aumento del 10% rispetto al 2016.Una delle caratteristiche principali della cucina italiana è la sua semplicità, con molti piatti composti da 4 fino a 8 ingredienti. I cuochi Italiani fanno affidamento sulla qualità degli ingredienti piuttosto che sulla complessità di preparazione. I piatti e le ricette tradizionali, nel corso dei secoli, sono stati spesso creati dalle nonne più che dagli chef, ed è per questo che molte ricette italiane sono adatte alla cucina casalinga e quotidiana, rispettando le specificità territoriali, privilegiando esclusivamente materie prime e ingredienti propri della regione di origine del piatto e preservandone la stagionalità. Molti piatti italiani che una volta erano conosciuti solo nelle regioni di provenienza col tempo si sono diffusi in tutto il paese.. Il formaggio (alimento di cui l'Italia può vantare la più grande diversità di tipologie esistenti), il vino (del quale l'Italia è il maggiore produttore mondiale, nonché paese detentore della più ampia varietà di vitigni autoctoni al mondo) e l'olio extravergine di oliva (prodotto in cui l'Italia eccelle, possedendo la più vasta gamma di cultivar di olivo esistenti ed essendo il secondo maggiore produttore ed esportatore mondiale), costituiscono una parte importante della cucina italiana, con molte varietà autoctone e, in ambito enologico, delle tutele legali specifiche: le Denominazioni di origine controllata (DOC) e le Denominazioni di origine controllata e garantita (DOCG); così come delle Denominazioni di origine protetta (DOP) e delle Indicazioni geografiche protette (IGP) nel campo dell'olivicoltura. Anche il caffè, specialmente l'espresso, quello realizzato con la moka e quello napoletano, è una bevanda importante e tipica della cucina italiana. Una grandissima varietà di altri prodotti tipici della cucina italiana sono riconosciuti come DOP, IGP, STG, IG, PAT e De.CO.Nato in Italia, a Bra, e di grande importanza internazionale, è anche il movimento culturale e gastronomico Slow Food, convertitosi in ente atto alla tutela delle specificità culinarie, il quale salvaguarda svariati prodotti regionali della cucina italiana sotto il sello dei Presìdi Slow Food. In ambito religioso san Francesco Caracciolo, vissuto tra il XVI e il XVII secolo, è considerato il patrono dei cuochi d'Italia.
L'alimentazione nell'antica Roma era basata su quei cibi resi necessari per la salute del corpo che all'inizio della storia romana si caratterizzavano per la loro semplicità e immediata disponibilità. In seguito, entrando i romani in contatto, commercialmente e militarmente, con culture più evolute, divennero sempre più raffinati nella ricerca dei sapori.
La cucina greca antica era caratterizzata dalla sua frugalità, riflettendo un'economia basata sull'agricoltura povera. Era fondata sulla "triade mediterranea": frumento, olio d'oliva e vino.. La nostra conoscenza dell'antica cucina e delle abitudini alimentari greche deriva da fonti letterarie provenienti per lo più dalle commedie di Aristofane e dalle citazioni contenute nei Deipnosofisti dell'erudito Ateneo di Naucrati.
Le diete vegetariane sono dei modelli dietetici basati totalmente, o in larga prevalenza, su alimenti provenienti dal regno vegetale. Gli alimenti provenienti dal regno animale sono assenti o marginali e, in questo secondo caso, non comprendono mai la carne, che viene sempre esclusa. Sebbene ispirate da principi diversi le diete vegetariane hanno tutte in comune il non causare la morte degli animali.
La gastronomia molecolare è una sottodisciplina della scienza dell'alimentazione che si propone di studiare le trasformazioni fisiche e chimiche degli ingredienti durante la cucina. Il suo programma include tre aree, in quanto riconosce che la cucina ha tre componenti: sociale, artistica e tecnica. Avrebbe fra i suoi obiettivi dichiarati quello di "trasformare la cucina da una disciplina empirica ad una scienza". In particolare, per i cocktail, prende talvolta il nome di molecular mixology. Nelle forme più nobili è uno stile moderno di cucina, che si avvale di alcune ricerche tecniche recenti e innovazioni tecniche dalla scienza. Tuttavia, ormai alcuni chef associati al termine respingono il nome "cucina molecolare". Preferiscono altri termini più appropriati, come "cucina emozionale", "cucina modernistica", e "cucina sperimentale".
Spazio 1999 (Space: 1999) è una serie televisiva britannica di fantascienza ideata nel 1973 da Gerry e Sylvia Anderson e originariamente trasmessa dal 1975 al 1977. Essa narra l'odissea dei membri di una colonia lunare, alla deriva nello spazio in seguito all'allontanamento del nostro satellite dall'orbita terrestre. La serie fu l'ultima collaborazione fra Gerry e Sylvia Anderson e la più costosa fino allora realizzata per la televisione britannica.
Riso Scotti S.p.A. è un'Azienda alimentare italiana che raggruppa Società specializzate nella coltivazione, ricerca e sperimentazione, lavorazione e trasformazione del riso; fondata a Marudo (Lodi) nel 1860 da Pietro Scotti. Ha sede a Pavia.
La sesta edizione del talent show culinario MasterChef Italia, composta da 12 puntate e 24 episodi, è stata trasmessa dal 22 dicembre 2016 al 9 marzo 2017 su Sky Uno. Confermato il quartetto dei giudici composto da Bruno Barbieri, Carlo Cracco, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo. Dalla sesta edizione la produzione del programma viene affidata ad Endemol Shine, che subentra a Magnolia. La replica di questa edizione è andata in onda dal 27 agosto al 12 novembre 2017 su TV8. A risultare vincitore è lo studente diciottenne Valerio Braschi, di Santarcangelo di Romagna, che si è aggiudicato un assegno di 100.000 € e la possibilità di pubblicare un libro di ricette. Valerio è il vincitore più giovane delle nove edizioni.
Il frico (la cui originale denominazione in lingua friulana è fricò) è un piatto a base di formaggio di varie stagionature, patate e cipolla, considerato la preparazione culinaria più tipica del Friuli, più precisamente della Carnia e della cucina friulana. È riconosciuto tra i prodotti agroalimentari tradizionali friulani e giuliani. È diffuso anche nella vicina Slovenia dove prende il nome di frika.
Greta Tintin Eleonora Ernman Thunberg (IPA: [ˈgreːta ˈtʉːnˌbærj]; Stoccolma, 3 gennaio 2003) è un'attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico. È nota per le sue manifestazioni regolari tenute davanti al Riksdag a Stoccolma, in Svezia, con lo slogan Skolstrejk för klimatet («Sciopero scolastico per il clima»).
Il semivegetarianismo denota un insieme di pratiche alimentari aventi in comune la libertà di consumare ogni tipo di prodotti di origine animale, compresi quelli carnei, ma che contemplano limitazioni, più o meno severe, sulla quantità e/o sulla frequenza della loro assunzione. Sono decise sulla base di motivazioni salutistiche, etiche ed ecologiche.
Frecciargento (sigla FA AV) è una categoria di servizio dei treni dell'impresa ferroviaria italiana Trenitalia che a partire dal cambio orario di giugno 2012 ha sostituito, assieme alla nuova categoria Frecciarossa, la categoria Eurostar Italia Alta Velocità inserendosi nella famiglia delle Frecce. Precedentemente i treni di categoria Eurostar Italia Alta Velocità avevano ricevuto il nome complementare di Frecciarossa o Frecciargento, nome che dal giugno 2012 non è più complementare ma principale proprio della categoria di servizio. Il servizio Frecciargento è operato con treni Pendolino (cioè ad assetto variabile) ETR 485 ed ETR 600/610, mentre dall'orario estivo 2019, anche da ETR 700 (senza pendolamento). Esso offre una velocità massima di 250 km/h ed è stato concepito per collegare Roma con varie destinazioni quali Fiumicino Aeroporto, Genova, Venezia, Trieste, Verona, Vicenza, Brescia, Trento, Bolzano, Bergamo, Mantova, Napoli, Salerno, Lamezia Terme, Reggio Calabria, Sibari, Foggia, Bari e Lecce. I treni Pendolino, rispetto ai treni convenzionali, offrono la possibilità di innalzare la velocità di percorrenza sulle linee convenzionali ed in particolare sui loro tratti più tortuosi.In accordo alla politica di utilizzo dei treni Pendolino, soltanto alcuni tratti delle relazioni servite dai Frecciargento utilizzano linee ad alta velocità, mentre i restanti tratti, effettuati su linee convenzionali, possono essere percorsi, proprio in virtù del pendolamento, a velocità comunque superiore rispetto a quella dei treni ordinari. Dal cambio orario estivo del 2019, i Frecciargento effettuati con i nuovi treni ETR 700, non dotati di assetto variabile, vanno gradualmente a sostituire i Frecciabianca in servizio sulla linea Adriatica, inizialmente sulla relazione tra Milano e Ancona, in seguito fino a Pescara, Bari, Lecce e Taranto.Da dicembre 2020, inoltre, i Frecciargento sostituiscono i Frecciabianca in servizio sulla linea Tirrenica Meridionale sulla relazione che va da Roma a Reggio Calabria determinando la chiusura del servizio Frecciabianca.
La cucina lussemburghese (lëtzebuergesch Kichespezialitéiten) è l'espressione dell'arte culinaria sviluppata in Lussemburgo, con forti influenze della cucina francese, belga e tedesca. A queste, si aggiungono le contaminazioni portate dalla cucina italiana e portoghese, come conseguenza dell'immigrazione dei rispettivi cittadini al termine dell'ultimo conflitto mondiale.
La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene, noto semplicemente come L'Artusi, è un manuale di cucina del 1891 dello scrittore e gastronomo Pellegrino Artusi. Scritto con sapienza e ironia, tradotto in numerose lingue, rappresenta un capolavoro della cucina italiana e del servire a tavola.
MasterChef Italia è la versione italiana del talent show culinario d'origine britannica MasterChef in onda nel 2011 su Cielo e dal 2012 su Sky Uno.Il programma non presenta conduttori: le puntate sono introdotte e chiuse dalla voce fuori campo di Simone D'Andrea, e commentate da una voce femminile (Luisa Ziliotto per le prime cinque edizioni, Stefania Nali per sesta e settima edizione, e Ilaria Egitto dall'ottava edizione). I giudici attuali del programma sono tre: gli chef Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli. Fino alla sesta edizione, lo chef Carlo Cracco ha ricoperto il ruolo di giudice. Nella settima edizione fu sostituito dalla chef Antonia Klugmann e dall’ottava dallo chef Giorgio Locatelli. Fino alla quarta edizione i giudici erano tre, dalla quinta si unisce Cannavacciuolo. Dalla nona edizione il programma torna alla formula dei tre giudici, in quanto il ristoratore italo-americano Joe Bastianich, in giuria dalla prima all'ottava edizione, annuncia di lasciare il programma.Dal 2016 il produttore è Endemol Shine Italy, che ha sostituito Magnolia. Allo show è collegato il programma MasterChef Magazine, in onda dal lunedì al venerdì sempre su Sky Uno, dedicato a ricette e segreti di cucina proposti dai concorrenti e dai giudici. Tutti i vincitori si aggiudicano €100.000 in gettoni d'oro e la possibilità di pubblicare un libro (edito da Baldini+Castoldi) con le proprie ricette originali. Nel corso delle edizioni i vincitori sono stati, nell'ordine, Spyros Theodoridis, Tiziana Stefanelli, Federico Ferrero, Stefano Callegaro, Erica Liverani, Valerio Braschi, Simone Scipioni, Valeria Raciti e Antonio Lorenzon. Il successo della prima edizione ha portato, oltre all'immediata organizzazione della seconda, alla trasmissione sui canali di Sky Italia di varie altre edizioni estere del programma, il quale è stato inoltre oggetto di numerose parodie. Il successo delle edizioni successive sui canali Sky ha inoltre portato alla realizzazione di tre spin-off del programma, dedicati ai bambini, ai personaggi famosi ed ai concorrenti che, nelle passate edizioni, si sono distinti per le competenze.