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Il diritto internazionale è quella branca del diritto che regola la vita della comunità internazionale. Può essere definito come il diritto della Comunità degli Stati, quindi un diritto al di sopra di essi e dei loro ordinamenti giuridici interni. Meno corretta la definizione di diritto del rapporto tra stati, perché se è vero in senso formale che viene posto in essere tra i vari Stati, in senso materiale non è sempre indirizzato ai rapporti tra questi, ma può anche incidere all'interno delle comunità. Tra le varie tipologie di diritto internazionale possono ad esempio annoverarsi la lex mercatoria, e il diritto internazionale privato. Tipica è l'adozione, all'interno di tale branca del diritto, di accordi internazionali sotto forma di trattati internazionali.
Il Partito Radicale (PR) è un partito politico italiano a vocazione transnazionale. Nasce nel 1955 dalla scissione del Partito Liberale Italiano con una forte connotazione liberale, azionista, socioliberale e una marcata visione della laicità dello Stato, si trasforma, sotto la guida di Marco Pannella, in un'organizzazione libertariana, nonviolenta, transnazionale e transpartitica diventando promotore di alcune tra le più significative lotte politiche per l'affermazione dei diritti civili e politici dei cittadini, per il rispetto della Costituzione e a favore della democrazia, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Partecipa in via non continuativa alle elezioni italiane dal 1955 al 1989, ottenendo fino a un massimo di 20 eletti nel 1979. Con la mozione del congresso di Budapest nel 1989 decide di non presentare più liste in qualsiasi tipo di elezioni, rinnova il suo simbolo e lo riserva alle lotte politiche sui diritti civili con un'ottica transnazionalista e transpartitica, cambia il proprio nome, prima informalmente, in Partito Radicale Transnazionale e poi, nel 2011, statutariamente, in Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito (o Nonviolent Radical Party Transnational and Transparty, in inglese) per perseguire attraverso l'uso della nonviolenza la creazione di un corpus di leggi internazionali sui diritti degli individui e l'affermazione della democrazia e della libertà nel mondo. Nel 1995 ottiene il riconoscimento come organizzazione non governativa con stato consultivo generale di prima categoria presso l'ECOSOC dell'ONU. Pur non presentando il proprio simbolo alle elezioni, molti suoi esponenti di spicco, in primis Marco Pannella, sono promotori di iniziative elettorali in stretta correlazione con le lotte civili promosse dal Partito, sfruttando così l'eco mediatica dei periodi elettorali. Nell'ambito del PR sono quindi nate iniziative come quelle delle liste referendarie e antiproibizioniste degli anni '90, quelle liberali-liberiste-libertarie dei Club Pannella e le successive Lista Marco Pannella, la Lista Pannella-Sgarbi, quelle della Lista Bonino, quella della Rosa nel Pugno e Amnistia Giustizia e Libertà. Gli iscritti e dirigenti del Partito hanno anche partecipato alla vita politica di molteplici altre organizzazioni politiche, sia di nuova concezione come ad es Verdi Arcobaleno, i Radicali di sinistra o +Europa (almeno per ciò che riguarda la componente dei Radicali Italiani), che di partiti tradizionali, come Partito Socialista Democratico Italiano, Partito Socialista Italiano e Partito Democratico.
Il Movimento Umanista è un'organizzazione internazionale volontaria che, tramite lo strumento della nonviolenza attiva e della non discriminazione, promuove lo sviluppo umano in senso sociale e personale. Non è un'istituzione e non ha uffici in nessuna parte del mondo. Nasce in Argentina nel 1969 prendendo ispirazione dall'ideologia che si riferisce al Nuovo Umanesimo o Umanesimo Universalista del suo fondatore Mario Rodríguez Cobos, conosciuto sotto lo pseudonimo letterario di "Silo". Il Nuovo Umanesimo si concentra sul superamento del dolore e della sofferenza a livello personale, interpersonale e sociale. Esso definisce la violenza come qualsiasi cosa che provochi sofferenza agli esseri umani nella loro generalità. In relazione a ciò va considerato che la violenza può presentarsi sotto aspetti differenti, quindi non solo nella più evidente e conosciuta forma di violenza fisica, ma anche in quella economica, religiosa, psicologica, sessuale, etnica, ecc. Le idee di base del Movimento Umanista sono espresse nel Documento del Movimento Umanista e nella bibliografia consultabile sul sito ufficiale.
Mostro di Firenze è la denominazione utilizzata dai media italiani per riferirsi all'autore o agli autori di una serie di otto duplici omicidi avvenuti fra il 1968 e il 1985 nella provincia di Firenze. L'inchiesta avviata dalla procura di Firenze ha portato alla condanna in via definitiva di due uomini identificati come autori materiali di quattro duplici omicidi, i cosiddetti "compagni di merende" Mario Vanni e Giancarlo Lotti (reo confesso e chiamante in correità dei presunti complici), mentre il terzo, Pietro Pacciani, condannato in primo grado a più ergastoli per sette degli otto duplici omicidi e successivamente assolto in appello, è morto prima di essere sottoposto a un nuovo processo di appello, da celebrarsi a seguito dell'annullamento nel 1996 della sentenza di assoluzione da parte della Cassazione. Le procure di Firenze e Perugia sono state impegnate in numerose indagini volte a individuare i responsabili esecutori materiali per quattro duplici omicidi e poi i possibili mandanti. Le indagini si sono focalizzate anche su un possibile movente di natura esoterica, che avrebbe spinto una o più persone a commissionare i delitti. La vicenda ebbe molto risalto mediatico in quanto fu il primo caso di omicidi seriali in Italia riconosciuto come tale e uno dei più sanguinosi del Paese, oltre che dilatato nel tempo, che creò una vera e propria psicosi da mostro, di anno in anno, e mise le basi anche per riflessioni dal punto di vista sociale: suscitando estrema paura per la tipologia di vittime (giovani fidanzati in atteggiamenti intimi), aprì l'opinione pubblica italiana al dibattito sull'opportunità di concedere con maggiore disinvoltura la possibilità per i figli di trovare l'intimità a casa, evitando così i luoghi isolati e pericolosi.
La Lega Nord (LN), il cui nome completo è Lega Nord per l'Indipendenza della Padania, e dalle elezioni politiche del 2018 nota informalmente come Lega, è un partito politico italiano di destra. Nato tra il 1989 e il 1991 dalla federazione di sei movimenti autonomisti regionali già attivi nell'Italia settentrionale, fu costituito con il nome di Lega Nord, quindi di Lega Nord Italia Federale nel febbraio 1995, per adottare infine l'odierna denominazione nel febbraio 1997. Sue diramazioni attive nel centro-sud Italia sono state dapprima la Lega Italia Federale, fondata nel maggio 1993, quindi il soggetto politico Noi con Salvini dal 2014. Dal 21 dicembre 2017 il partito ha rimosso la parola "Nord" e il Sole delle Alpi dal proprio simbolo, presentandosi informalmente in tutta Italia solo come Lega. Alla Lega Nord è collegato un partito parallelo, la Lega per Salvini Premier, fondato nel 2018, le cui strutture coincidono con quelle del partito della Lega Nord; esso è definito dallo statuto come «un movimento politico confederale costituito in forma di associazione non riconosciuta che ha per finalità la pacifica trasformazione dello Stato italiano in un moderno Stato federale attraverso metodi democratici ed elettorali» e che «promuove e sostiene la libertà e la sovranità dei popoli a livello europeo».Umberto Bossi è stato fondatore della Lega Nord, segretario federale per oltre 20 anni e, dal 5 aprile 2012, presidente federale a vita. A Bossi in segreteria subentrò Roberto Maroni, cui è succeduto, dal 15 dicembre 2013, Matteo Salvini. Giornalisticamente e popolarmente la Lega Nord è talvolta chiamata "il Carroccio", un riferimento ad una leggenda che coinvolse Alberto da Giussano durante la battaglia di Legnano.
Il liceo delle scienze umane è una delle scuole secondarie di secondo grado a cui attualmente è possibile accedere in Italia. Caratterizzato da un'impronta maggiormente umanistica, offre un piano di studi definito da materie quali, appunto, le scienze umane (pedagogia, psicologia, sociologia, antropologia, metodologia della ricerca) e la filosofia, approfondita in ogni suo ambito e dettagliatamente analizzata attraverso interdisciplinarità con le materie antropologiche, sociali (diritto ed economia) e le lingue antiche e moderne (latino, inglese o altre lingue aggiunte).
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
Badia Tedalda è un comune italiano di 1 009 abitanti della provincia di Arezzo in Toscana, al confine con Marche ed Emilia-Romagna. Il comune possiede anche un'exclave, quella di Ca' Raffaello, nel territorio della provincia di Rimini.
Il diritto allo studio in Italia è un diritto soggettivo della persona che trova il suo fondamento negli articoli 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana.
L'anticlericalismo (nella sua accezione più comune) è una corrente di pensiero sviluppatasi soprattutto in riferimento alla Chiesa cattolica, che si oppone al clericalismo, ossia all'ingerenza degli ecclesiastici e della loro dottrina, nella vita e negli affari dello Stato e della politica in generale.
La guerra d'Etiopia (nota anche come campagna d'Etiopia), si svolse tra il 3 ottobre 1935 e il 5 maggio 1936 e vide contrapposti il Regno d'Italia e l'Impero d'Etiopia. Condotte inizialmente dal generale Emilio De Bono, rimpiazzato poi dal maresciallo Pietro Badoglio, le forze italiane invasero l'Etiopia a partire dalla Colonia eritrea a nord, mentre un fronte secondario fu aperto a sud-est dalle forze del generale Rodolfo Graziani dislocate nella Somalia italiana. Nonostante una dura resistenza, le forze etiopi furono soverchiate dalla superiorità numerica e tecnologica degli italiani e il conflitto si concluse con l'ingresso delle forze di Badoglio nella capitale Addis Abeba. La guerra fu la campagna coloniale più grande della storia: la mobilitazione italiana assunse dimensioni straordinarie, impegnando un numero di uomini, una modernità di mezzi e una rapidità di approntamento mai visti fino ad allora. Fu un conflitto altamente simbolico, dove il regime fascista impiegò una grande quantità di mezzi propagandistici con lo scopo di impostare e condurre una guerra in linea con le esigenze di prestigio internazionale e di rinsaldamento interno del regime stesso, volute da Benito Mussolini, con l'obiettivo a lungo termine di orientare l'emigrazione italiana verso una nuova colonia popolata da italiani e amministrata in regime di apartheid sulla base di una rigorosa separazione razziale. In questo contesto i vertici militari e politici italiani non badarono a spese per il raggiungimento dell'obiettivo: il Duce approvò e sollecitò l'invio e l'utilizzo in Etiopia di ogni arma disponibile e non esitò ad autorizzare l'impiego in alcuni casi di armi chimiche. L'aggressione dell'Italia contro l'Etiopia ebbe rilevanti conseguenze diplomatiche e suscitò una notevole riprovazione da parte della comunità internazionale: la Società delle Nazioni decise d'imporre delle sanzioni economiche contro l'Italia, ritirate nel luglio 1936 senza peraltro aver provocato il benché minimo rallentamento delle operazioni militari. Nel complesso, la campagna di Etiopia fu l'unico successo militare dell'Italia fascista, conseguito comunque ai danni di un esercito tribale, privo di equipaggiamenti e armi, senza addestramento alla guerra moderna, che però durante le prime fasi del conflitto riuscì a contrattaccare l'esercito invasore e a contendere ampie porzioni di territorio in modo efficace nonostante l'incolmabile divario tecnologico. Le ostilità non cessarono con la fine delle operazioni di guerra convenzionali, ma si prolungarono con la crescente attività della guerriglia etiopica dei cosiddetti arbegnuoc ("patrioti") e con le conseguenti misure repressive attuate dalle autorità coloniali italiane, durante le quali non furono risparmiate azioni terroristiche nei confronti della popolazione civile; la resistenza etiope collaborò poi con le truppe britanniche nella liberazione del paese dagli italiani nel corso della seconda guerra mondiale. Formalmente lo stato di guerra ebbe termine solo il 10 febbraio 1947 con la stipula del trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate, che comportò per l'Italia la perdita di tutte le colonie.
Dopo la seconda guerra mondiale, il termine Giusti tra le nazioni (in ebraico: חסידי אומות העולם, traslitterato Chasidei Umot HaOlam) è stato utilizzato per indicare i non-ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah. È inoltre una onorificenza conferita dal Memoriale ufficiale di Israele, Yad Vashem fin dal 1962, a tutti i non ebrei riconosciuti come "Giusti".
Dante Alighieri, o Alighiero, battezzato Durante di Alighiero degli Alighieri e anche noto con il solo nome Dante, della famiglia Alighieri (Firenze, tra il 21 maggio e il 21 giugno 1265 – Ravenna, notte tra il 13 e il 14 settembre 1321), è stato un poeta, scrittore e politico italiano. Il nome "Dante", secondo la testimonianza di Jacopo Alighieri, è un ipocoristico di Durante; nei documenti era seguito dal patronimico Alagherii o dal gentilizio de Alagheriis, mentre la variante "Alighieri" si affermò solo con l'avvento di Boccaccio. È considerato il padre della lingua italiana; la sua fama è dovuta alla paternità della Comedìa, divenuta celebre come Divina Commedia e universalmente considerata la più grande opera scritta in lingua italiana e uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale. Espressione della cultura medievale, filtrata attraverso la lirica del Dolce stil novo, la Commedia è anche veicolo allegorico della salvezza umana, che si concreta nel toccare i drammi dei dannati, le pene purgatoriali e le glorie celesti, permettendo a Dante di offrire al lettore uno spaccato di morale ed etica. Importante linguista, teorico politico e filosofo, Dante spaziò all'interno dello scibile umano, segnando profondamente la letteratura italiana dei secoli successivi e la stessa cultura occidentale, tanto da essere soprannominato il "Sommo Poeta" o, per antonomasia, il "Poeta". Dante, le cui spoglie si trovano presso la tomba a Ravenna costruita nel 1780 da Camillo Morigia, è diventato uno dei simboli dell'Italia nel mondo, grazie al nome del principale ente della diffusione della lingua italiana, la Società Dante Alighieri, mentre gli studi critici e filologici sono mantenuti vivi dalla Società dantesca.
L'evoluzione della condizione femminile e dei diritti delle donne in Africa sono legati alla cultura e alla storia dell'Africa. Numerosi studi brevi sono comparsi nel corso del tempo che hanno affrontato la storia delle donne nel continente e nelle nazioni africane; sono inoltre emerse numerose indagini che hanno inserito l'Africa subsahariana nell'ambito della storia delle donne. Vi sono studi e ricerche per paesi e regioni specifiche come l'Egitto, l'Etiopia, il Marocco, la Nigeria e il Lesotho. Gli studiosi hanno rivolto espressamente la loro attenzione agli eventi innovativi per la storia delle donne africane, come la musica del Malawi, le tecniche di tessitura di Sokoto e la linguistica storica.
Carlo Cattaneo (Milano, 15 giugno 1801 – Lugano, 6 febbraio 1869) è stato un patriota, filosofo, politico, politologo, linguista e scrittore italiano, esponente del pensiero repubblicano federalista. Di formazione illuminista e positivista, ebbe un ruolo determinante nelle cinque giornate di Milano del 1848.
Arezzo () è un comune italiano di 98 101 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Fu sede della più antica università della Toscana, e una delle prime in Europa. Importante centro orefice e di alta moda, vanta inoltre di essere la città nella quale è girato lo storico film da record La vita è bella di Roberto Benigni, campione di incassi. È inoltre la patria di artisti e poeti quali Francesco Petrarca, Giorgio Vasari, e nelle vicinanze di Michelangelo Buonarroti. Famosa per gli affreschi di Piero della Francesca all’interno della cappella della basilica di San Francesco e per il crocifisso di Cimabue all’interno della chiesa di San Domenico, è nota anche per l’importante Giostra del Saracino, che divide la città in 4 quartieri.
Hillary Diane Clinton, nata Rodham (pronuncia americana: [ˈhɪləɹi daɪˈæn ˈɹɑdəm ˈklɪntən]; pronuncia italiana: /ˈilari ˈklinton/; Chicago, 26 ottobre 1947), è una politica e avvocato statunitense, membro del Partito Democratico e già senatrice per lo Stato di New York e segretario di Stato dal 2009 al 2013. Prima di intraprendere l'attività politica, ha esercitato la professione di avvocato e docente di diritto penale, diventando la prima donna ad essere ammessa come socio nel «Rose Law Firm», uno degli studi legali più antichi degli Stati Uniti; ha inoltre fatto parte dei consigli d'amministrazione delle multinazionali Walmart e Lafarge. È sposata con Bill Clinton dal 1975; a seguito dell'elezione del marito alla carica di Presidente degli Stati Uniti d'America, è stata first lady dal 1993 al 2001. Successivamente ha prestato servizio per otto anni come senatrice in rappresentanza dello Stato di New York (2001-2009), venendo eletta per il suo primo mandato mentre era ancora first lady e diventando quindi la prima moglie di un presidente a ricoprire una carica elettiva. Durante la sua permanenza al Congresso, sostenne apertamente l'intervento armato in Afghanistan e in Iraq, ma in un secondo momento criticò la gestione delle operazioni militari da parte dell'amministrazione di George W. Bush. Nel 2008 prese parte alle elezioni primarie del proprio partito in previsione delle consultazioni presidenziali dello stesso anno; dopo un aspro confronto fu sconfitta dal senatore Barack Obama, conseguendo tuttavia il maggior numero di suffragi popolari (quasi 18 milioni) nella storia delle primarie statunitensi. La senatrice annunciò in seguito il proprio appoggio nei confronti di Obama, poi eletto presidente. Hillary Clinton svolse le funzioni di segretario di Stato fra il gennaio del 2009 e il febbraio del 2013, rinunciando all'incarico al termine del primo mandato di Obama e venendo sostituita da John Kerry. Nel 2016 partecipò nuovamente alle primarie democratiche: avendo conseguito il maggior numero di delegati, ottenne la candidatura ufficiale per le successive elezioni presidenziali, diventando la prima donna a correre per la presidenza in rappresentanza di uno dei due maggiori partiti politici, e la terza in assoluto dopo Tonie Nathan e Victoria Woodhull. Pur vincendo il voto popolare nazionale, perse il Collegio Elettorale e la Presidenza contro il candidato del Partito Repubblicano Donald Trump Il 5 marzo 2019 ha rinunciato a candidarsi per le elezioni presidenziali del 2020.. Dal 1º gennaio 2020 è rettrice della Queen's University di Belfast.
Il diritto dell'Unione europea (anche diritto unionale europeo o diritto unionale, già noto come diritto delle Comunità Europee o diritto comunitario) identifica l'insieme di norme giuridiche relative all'organizzazione e allo sviluppo dell'Unione europea.
Le donne ebree d'Italia hanno da secoli dato un contributo fondamentale alla vita degli ebrei in Italia e più in generale allo sviluppo della condizione femminile in Italia e alla vitalità della cultura italiana nel suo complesso.
Cosimo di Giovanni de' Medici detto il Vecchio o Pater Patriae (Firenze, 27 settembre 1389 – Careggi, 1º agosto 1464) è stato un politico e banchiere italiano, primo signore de facto di Firenze e primo uomo di Stato di rilievo della famiglia Medici. Pur non avendo mai ricoperto alcuna carica di rilievo nella città (che si mantenne sempre istituzionalmente una Repubblica), egli si poté considerare il massimo uomo di Firenze all'indomani della morte del padre Giovanni (dal quale raccolse l'eredità economica), e in particolare con il ritorno glorioso dall'esilio nel 1434. Grazie alla sua politica moderata, egli riuscì a conservare il potere per oltre trent'anni fino alla morte, gestendo lo Stato in modo silenzioso attraverso suoi uomini di fiducia e permettendo, in questo modo, il consolidamento della sua famiglia al governo di Firenze. Abile diplomatico, riuscì a capovolgere le alleanze politiche italiane all'indomani della morte di Filippo Maria Visconti, facendo alleare Firenze con l'antica rivale Milano (guidata ora dall'amico Francesco Sforza) contro la Repubblica di Venezia, risolvendo le guerre decennali italiane con la stipulazione della Pace di Lodi del 1454. Amante delle arti, Cosimo investì gran parte del suo enorme patrimonio privato (dovuto all'oculatissima gestione del Banco di famiglia) per abbellire e rendere gloriosa la sua città natale, chiamando artisti e costruendo edifici pubblici e religiosi. Appassionato della cultura umanistica, fondò l'Accademia neoplatonica e favorì l'indirizzo speculativo dell'umanesimo fiorentino del secondo Quattrocento. Per i suoi meriti civili, all'indomani della sua morte la Signoria lo proclamò Pater patriae, cioè «Padre della Patria». La fama di Cosimo continuò a essere generalmente positiva nel corso dei secoli (eccetto Simondo Sismondi che vedeva in Cosimo il tiranno, soppressore delle antiche libertà repubblicane), in quanto la sua amministrazione della Repubblica gettò le basi per il periodo aureo che toccò il culmine sotto il governo del nipote, Lorenzo il Magnifico.
Firenze (AFI: /fiˈrεnʦe/; ; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza, /fjoˈrɛnʦa/) è una città italiana di 361 841 abitanti, capoluogo della Toscana e centro della città metropolitana; è il primo comune della regione per popolazione, cuore dell'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia. Nel Medioevo è stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario; nell'età moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana dal 1569 al 1859 che, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena, divenne uno degli stati più ricchi e moderni. Le varie vicissitudini politiche, la potenza finanziaria e mercantile e le influenze in ogni campo della cultura hanno fatto della città un crocevia fondamentale della storia italiana ed europea. Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d'Italia (seconda, dopo Torino), mantenendo questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento. Importante centro universitario e patrimonio dell'umanità UNESCO dal 1982, è considerata luogo d'origine del Rinascimento – la consapevolezza di una nuova era moderna dopo il Medioevo, periodo di cambiamento e "rinascita" culturale e scientifica – e della lingua italiana grazie al volgare fiorentino usato nella letteratura. È universalmente riconosciuta come una delle culle dell'arte e dell'architettura, nonché rinomata tra le più belle città del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei tra cui il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Di inestimabile valore i lasciti artistici, letterari e scientifici di geni del passato come Petrarca, Boccaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Donatello, Lorenzo de’ Medici, Machiavelli, Galileo Galilei e Dante Alighieri, che fanno del centro storico di Firenze uno dei luoghi con la più alta concentrazione di opere d'arte al mondo. La ricchezza del patrimonio storico-artistico, scientifico, naturalistico e paesaggistico rendono il centro e le colline circostanti un vero e proprio "museo diffuso".
L'espressione comparve per la prima volta nella politica italiana nel 1850, in seguito all'operazione del "connubio" operata da Camillo Benso Conte di Cavour nel Parlamento del Regno di Sardegna, che di lì a pochi anni (nel 1861) sarebbe diventato il Parlamento del Regno d'Italia. L'operazione del "connubio" consisteva nel favorire un'alleanza politica fra la parte più progressista della Destra, il cosiddetto centro-destra, di cui Cavour stesso era leader, e l'ala più moderata della Sinistra, appunto il centro-sinistra, con a capo Urbano Rattazzi. È una manovra politica che crea i fondamenti del trasformismo.
Carlo Azeglio Ciampi (Livorno, 9 dicembre 1920 – Roma, 16 settembre 2016) è stato un economista, banchiere e politico italiano, 10º presidente della Repubblica Italiana dal 18 maggio 1999 al 15 maggio 2006. È stato governatore della Banca d'Italia dal 1979 al 1993, presidente del Consiglio dei ministri (1993-1994), ministro del tesoro e del bilancio e della Programmazione economica (1996-1997), quindi ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica (1998-1999). Primo presidente del Consiglio e primo capo dello Stato non parlamentare nella storia della Repubblica, fu anche il secondo presidente della Repubblica eletto dopo essere stato governatore della Banca d'Italia, preceduto da Luigi Einaudi nel 1948. È stato anche governatore onorario della Banca d'Italia. Ha ricoperto inoltre numerosi incarichi di rilevanza internazionale, tra cui quelli di presidente del Comitato dei governatori della Comunità europea e del Fondo europeo di cooperazione monetaria (nel 1982 e nel 1987); vicepresidente della Banca dei regolamenti internazionali (dal 1994 al 1996); presidente del Gruppo Consultivo per la competitività in seno alla Commissione europea (dal 1995 al 1996) e presidente del comitato interinale del Fondo Monetario Internazionale (dall'ottobre 1998 al maggio 1999). Dal 1996 ha ricoperto gli incarichi di consigliere d'amministrazione e, successivamente, di consigliere scientifico e vicepresidente dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani.Dopo una militanza giovanile nel Partito d'Azione, Ciampi non ha più aderito ad alcun partito politico, anche se è stato sempre considerato vicino al centrosinistra.Come Capo dello Stato conferì l'incarico a tre presidenti del Consiglio dei ministri: Massimo D'Alema (del quale ha respinto le dimissioni di cortesia presentate nel 1999), Giuliano Amato (2000-2001) e Silvio Berlusconi (2001-2006); ha nominato cinque senatori a vita: Rita Levi-Montalcini nel 2001, Emilio Colombo nel 2003, Mario Luzi nel 2004, Giorgio Napolitano e Sergio Pininfarina nel 2005; ha infine nominato cinque Giudici della Corte costituzionale: nel 2000 Giovanni Maria Flick, nel 2004 Franco Gallo e nel 2005 Sabino Cassese, Maria Rita Saulle e Giuseppe Tesauro. In quanto presidente emerito della Repubblica, è stato senatore di diritto e a vita.
La condizione femminile in Italia ha compiuto, nel tempo, moltissimi progressi, di gran lunga significativi; e le donne si sono viste riconoscere durante il XIX e il XX secolo sempre maggiori diritti, che precedentemente erano riconosciuti solo agli uomini. I pieni diritti tra uomo e donna in Italia sono garantiti e pienamente riconosciuti dal 1 gennaio 1948, con l'entrata in vigore della nuova Costituzione Italiana. Al giorno d'oggi, tuttavia, possono permanere alcune disuguaglianze in ambito politico, sociale ed economico che devono essere ancora pienamente superate. Al 2020, infatti, solo cinque donne hanno ricoperto 3 delle 5 massime cariche dello Stato: la carica di presidente del Senato è stata ricoperta da una donna per la prima volta da Maria Elisabetta Alberti Casellati, in carica dal 24 marzo 2018; quella di presidente della Camera per ben tre volte, da Nilde Iotti (1979-1992), Irene Pivetti (1994-1996) e Laura Boldrini (2013-2018); quella di presidente della Corte Costituzionale per la prima volta dal 2019 al 2020 da Marta Cartabia, in carica per 9 mesi con la scadenza naturale del suo incarico istituzionale. Due tra le cinque massime cariche dello Stato (la prima e la quarta) non ancora ricoperte da donne al momento sono quella del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio.
L'Islam (pronunciato in italiano AFI: /iˈzlam/ (tradizionale) o /ˈizlam/ (comune); in arabo: إسلام, Islām [ʔɪˈslæːm]) è una religione monoteista abramitica manifestatasi per la prima volta nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, nel VII secolo dell'era cristiana ad opera di Maometto, considerato dai musulmani l'ultimo profeta portatore di legge, «sigillo dei profeti» (Khātam al-Nabiyyīn), inviato da Allah al mondo per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo e il primo profeta. Con circa 1,8 miliardi di fedeli, ossia il 23% della popolazione mondiale, l'islam è la seconda religione del mondo per consistenza numerica (dopo il cristianesimo) e vanta un tasso di crescita particolarmente significativo.Il 13% dei musulmani vive in Indonesia, che è anche il paese musulmano più popolato, il 25% nell'Asia meridionale, il 20% in Vicino Oriente, Maghreb e Medio Oriente e il 15% nell'Africa subsahariana. Minoranze considerevoli si trovano anche in Europa, Cina, Russia e America. Il simbolo della mezzaluna islamica è stato introdotto dagli Ottomani con la presa di Costantinopoli nel 1453. Il verde sarebbe per molti il colore dell'Islam (si vedano il mantello verde di Maometto e oggi le bandiere dell'Arabia Saudita, dell'Algeria, del Pakistan e della Lega araba), mentre per altri sarebbe il colore del solo sciismo (vedi una volta la bandiera dei fatimidi), ma in realtà Maometto e i suoi generali usavano indifferentemente anche vessilli di color bianco (vedi l'uso fattone cerimonialmente dagli Omayyadi), nero (dal califfato dei Rashidun e dagli Abbasidi) e rosso (si vedano oggigiorno gli sciiti kizilbash e le bandiere della Tunisia e della Turchia).
L'Etiopia (AFI: /eti.ˈɔpja/; in amarico ኢትዮጵያ? ,'Ītyōṗṗyā ), ufficialmente denominata Repubblica Federale Democratica d'Etiopia (የኢትዮጵያ ፌዴራላዊ ዲሞክራሲያዊ ሪፐብሊክ, ye-Ītyōṗṗyā Fēdēralāwī Dīmōkrāsīyāwī Rīpeblīk ), è uno Stato dell'Africa orientale situato nel Corno d'Africa con una popolazione di 102,3 milioni di abitanti e capitale Addis Abeba. Confina a nord con l'Eritrea, a nord-est con il Gibuti e il territorio conteso del Somaliland, a est con la Somalia, a ovest con il Sudan e il Sudan del Sud e a sud con il Kenya. Priva di sbocchi sul mare, occupa una superficie totale di 1 100 000 chilometri quadrati ma con una bassa densità di popolazione.
La partecipazione dell'Italia alla prima guerra mondiale ebbe inizio il 24 maggio 1915, circa dieci mesi dopo l'avvio del conflitto, durante i quali il paese conobbe grandi mutamenti politici, con la rottura degli equilibri giolittiani e l'affermazione di un quadro politico rivolto a mire espansionistiche, legate al fervore patriottico e a ideali risorgimentali. Inizialmente il Regno d'Italia si mantenne neutrale e parallelamente alcuni esponenti del governo iniziarono trattative diplomatiche con entrambe le forze in campo, che si conclusero con la sigla di un patto segreto con le potenze della Triplice intesa. Durante questo lungo periodo di trattative l'opinione pubblica giocò un ruolo decisionale fondamentale, e la scelta o meno di entrare in guerra fu condizionata dalle decisioni delle masse popolari, divise tra interventisti e neutralisti. A conclusione delle trattative il Regno d'Italia abbandonò lo schieramento della Triplice alleanza e dichiarò guerra all'Austria-Ungheria il 23 maggio 1915, avviando le operazioni belliche a partire dal giorno seguente; l'Italia dichiarò poi guerra all'Impero ottomano il 21 agosto 1915, al Regno di Bulgaria il 19 ottobre 1915 e all'Impero tedesco il 27 agosto 1916. L'entrata in guerra dell'Italia aprì un lungo fronte sulle Alpi Orientali, esteso dal confine con la Svizzera a ovest fino alle rive del mare Adriatico a est: qui, le forze del Regio Esercito sostennero il loro principale sforzo bellico contro le unità dell'Imperial regio Esercito austro-ungarico, con combattimenti concentrati nel settore delle Dolomiti, dell'Altopiano di Asiago e soprattutto nel Carso lungo le rive del fiume Isonzo. Contemporaneamente alle operazioni belliche, la guerra ebbe anche una profonda influenza sullo sviluppo industriale del paese oltre ad avviare grandi cambiamenti in ambito sociale e politico. Il fronte interno giocò un ruolo fondamentale per il sostegno dello sforzo bellico: gran parte della vita civile e industriale fu completamente riadattata alle esigenze economiche e sociali che il fronte imponeva, e comparve la militarizzazione dell'industria, la soppressione dei diritti sindacali a favore della produzione di guerra, i razionamenti per la popolazione, l'entrata della donna nel mondo del lavoro e moltissime altre innovazioni sociali, politiche e culturali. La guerra impose uno sforzo popolare mai visto prima; enormi masse di uomini furono mobilitate sul fronte interno così come sul fronte di battaglia, dove i soldati dovettero adattarsi alla dura vita di trincea, alle privazioni materiali e alla costante minaccia della morte, che impose ai combattimenti la necessità di dover affrontare enormi conseguenze psicologiche collettive ed individuali, che andavano dalla nevrosi da combattimento, al reinserimento nella società fino alla nascita delle associazioni dei reduci. Dopo una lunga serie di inconcludenti battaglie, la vittoria degli austro-tedeschi nella battaglia di Caporetto dell'ottobre-novembre 1917 fece arretrare il fronte fino alle rive del fiume Piave, dove la resistenza italiana si consolidò; solo la decisiva controffensiva di Vittorio Veneto e alla rotta delle forze austro-ungariche, sancì la stipula dell'armistizio di Villa Giusti il 3 novembre 1918 e la fine delle ostilità, che costarono al popolo italiano circa 650.000 caduti e un milione di feriti. La firma dei trattati di pace finali portò a un rigetto delle condizioni a suo tempo fissate nel Patto di Londra e a una serie di contese sulla fissazione dei confini settentrionali del paese, innescando una grave crisi politica interna sfociata nella cosiddetta "Impresa di Fiume", cui si sommarono i rivolgimenti economici e sociali del biennio rosso; questi fattori gettarono poi le basi per il successivo avvento del regime fascista.
La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (CDFUE), in Italia anche nota come Carta di Nizza, è stata solennemente proclamata una prima volta il 7 dicembre 2000 a Nizza e una seconda volta, in una versione adattata, il 12 dicembre 2007 a Strasburgo da Parlamento, Consiglio e Commissione. Con l'entrata in vigore del "Trattato di Lisbona", la Carta di Nizza ha il medesimo valore giuridico dei trattati, ai sensi dell'art. 6 del Trattato sull'Unione europea, e si pone dunque come pienamente vincolante per le istituzioni europee e gli Stati membri e, allo stesso livello di trattati e protocolli ad essi allegati, come vertice dell'ordinamento dell'Unione europea. Essa risponde alla necessità, emersa durante il Consiglio europeo di Colonia (3 e 4 giugno 1999), di definire un gruppo di diritti e di libertà di eccezionale rilevanza e di fede che fossero garantiti a tutti i cittadini dell'Unione.
L'etica, anche chiamata filosofia morale, è una branca della filosofia che "indica quella parte della filosofia che si occupa del costume, ossia del comportamento umano". Il termine deriva dal greco antico ἦθος(trasl. êthos), cioè «carattere», «comportamento», o, meno probabilmente, da ἔθος (trasl. èthos) cioè «costume», «consuetudine». L'Etica studia i fondamenti che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico, ovvero distinguerli in buoni, giusti, leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti ingiusti, illeciti, sconvenienti o cattivi secondo un ideale modello comportamentale (ad esempio una data morale). Come disciplina affronta questioni inerenti della moralità umana definendo concetti come il bene e il male, il giusto e lo sbagliato, la virtù e il vizio, la giustizia e il crimine. Come campo di indagine intellettuale, la filosofia morale è legata ad altre discipline come la psicologia morale, l'etica descrittiva e la teoria dei valori. Questa ultima insieme all'estetica, riguarda questioni di valore e comprende etica e estetica unite nella branca della filosofia chiamata Assiologia o " ‘dottrina dei valori’, cioè ogni teoria che consideri quanto nel mondo è o ha valore e per tale aspetto si distingue da quanto è invece mera realtà di fatto.".
La Carboneria è stata una società segreta rivoluzionaria italiana, nata nel Regno di Napoli durante i primi anni del XIX secolo su valori patriottici e liberali. La Carboneria oltre al suo operato in Italia, ha influenzato altri gruppi rivoluzionari in Francia, Grecia, Spagna, Portogallo, Romania, Brasile e Uruguay. Nonostante i loro obiettivi avessero delle basi liberali e patriottiche, mancavano di una politica immediata. Lo scopo primario della società era quello di sconfiggere la tirannia austriaca e di stabilire un governo costituzionale. Nell'Italia settentrionale, altre organizzazioni come quelle ad Adelfia e Filadelfia, erano in stretto contatto con la Carboneria.
Leonardo di ser Piero da Vinci (Anchiano, 15 aprile 1452 – Amboise, 2 maggio 1519) è stato un inventore, artista e scienziato italiano. Uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento, considerato uno dei più grandi geni dell'umanità, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza: fu infatti scienziato, filosofo, architetto, pittore, scultore, disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista.
Cesare Beccaria Bonesana, marchese di Gualdrasco e di Villareggio (Milano, 15 marzo 1738 – Milano, 28 novembre 1794), è stato un giurista, filosofo, economista e letterato italiano considerato tra i massimi esponenti dell'illuminismo italiano, figura di spicco della scuola illuministica milanese. La sua opera principale, il trattato Dei delitti e delle pene, in cui viene condotta un'analisi politica e giuridica contro la pena di morte e la tortura sulla base del razionalismo e del pragmatismo di stampo utilitarista, è tra i testi più influenti della storia del diritto penale ed ispirò tra gli altri il codice penale voluto dal granduca Pietro Leopoldo di Toscana. Nonno materno di Alessandro Manzoni, Cesare Beccaria è considerato inoltre come uno dei padri fondatori della teoria classica del diritto penale e della criminologia di scuola liberale.
La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale dello Stato italiano, che in quanto tale occupa il vertice della gerarchia delle fonti nell'ordinamento giuridico della Repubblica: considerata una costituzione scritta, rigida, lunga, votata, compromissoria, laica, democratica e tendenzialmente programmatica, è formata da 139 articoli e di 18 disposizioni transitorie e finali.Approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre seguente, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 298, edizione straordinaria, dello stesso giorno, ed entrata in vigore il 1º gennaio 1948, ne esistono tre originali, uno dei quali conservato presso l'archivio storico della Presidenza della Repubblica Italiana.
Barack Hussein Obama II (/bəˈrɑːk hʊˈseɪn oʊˈbɑːmə/, ; Honolulu, 4 agosto 1961) è un politico statunitense, 44º presidente degli Stati Uniti d'America dal 2009 al 2017, prima persona di origini afroamericane a ricoprire tale carica. Figlio di un'antropologa originaria del Kansas e di un economista keniota, Obama si è laureato in scienze politiche alla Columbia University (1983) e in giurisprudenza alla Harvard Law School (1991), dove è stato la prima persona di colore a dirigere la rivista Harvard Law Review. Prima di portare a termine gli studi in legge, ha prestato la sua opera come «community organizer» a Chicago; successivamente ha lavorato come avvocato nel campo della difesa dei diritti civili, insegnando inoltre diritto costituzionale presso la Law School dell'Università di Chicago dal 1992 al 2004. Barack Obama è stato membro del Senato dell'Illinois per tre mandati, dal 1997 al 2004. Dopo essersi candidato senza successo alla Camera dei rappresentanti nel 2000, quattro anni più tardi concorse per il Senato federale, imponendosi a sorpresa nelle primarie del Partito Democratico del marzo 2004 su un folto gruppo di contendenti. L'inopinata vittoria alle primarie contribuì ad accrescere la sua notorietà; in seguito, il suo discorso introduttivo («keynote address») pronunciato in occasione della convention democratica di luglio lo rese una delle figure più eminenti del suo partito. Obama fu quindi eletto al Senato degli Stati Uniti nel novembre 2004, con il più ampio margine nella storia dell'Illinois, e prestò servizio come senatore junior dal gennaio 2005 al novembre 2008. Il 10 febbraio 2007 annunciò ufficialmente la propria candidatura alle successive consultazioni presidenziali. Alle elezioni primarie del Partito Democratico, dopo un'aspra contesa, sconfisse Hillary Clinton, senatrice in carica per lo Stato di New York e già first lady, favorita della vigilia; il 3 giugno 2008 Obama raggiunse il quorum necessario per la candidatura, divenendo così la prima persona di origini afroamericane a correre per la Casa Bianca in rappresentanza di uno dei due maggiori partiti. L'esponente del Partito Democratico vinse le elezioni presidenziali del 4 novembre 2008 contro John McCain, senatore repubblicano dell'Arizona, insediandosi formalmente alla presidenza il 20 gennaio successivo. Il 6 novembre 2012 fu riconfermato per un secondo mandato, imponendosi sul candidato repubblicano Mitt Romney. Il settimanale statunitense TIME lo ha prescelto quale «persona dell'anno» nel 2008 e nel 2012; nel 2009 è stato insignito del Premio Nobel per la pace «per i suoi sforzi straordinari volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli».
Deborah Bergamini (Viareggio, 24 ottobre 1967) è una politica, dirigente d'azienda e giornalista italiana.
La guerra di successione spagnola fu uno dei più importanti conflitti europei combattuti nel XVIII secolo. Il conflitto si originò dalla morte nell'anno 1700 dell'ultimo re di Spagna della casa d'Asburgo, Carlo II; la questione di chi avrebbe dovuto succedergli preoccupava i governi di tutta Europa, e i tentativi di risolvere il problema con una spartizione dell'Impero spagnolo tra i candidati eleggibili proposti dalle varie casate fallirono. Sul letto di morte Carlo II decise di affidare tutto l'Impero spagnolo al suo pronipote Filippo, nipote di re Luigi XIV di Francia; con Filippo contemporaneamente al governo della Spagna e parte della linea di successione francese, Luigi XIV avrebbe finito con il riunire due dei troni più potenti d'Europa e rompere così gli equilibri della stabilità europea. Per contrastare la crescente influenza di Luigi XIV, l'Inghilterra, la Repubblica delle Sette Province Unite e l'Austria, assieme ai loro alleati nel Sacro Romano Impero, riformarono la Grande Alleanza della Lega di Augusta e sostennero le pretese di Leopoldo I d'Asburgo sull'intero insieme dei possedimenti spagnoli per conto di suo figlio secondogenito, l'arciduca Carlo. Inglesi, olandesi e austriaci dichiararono quindi guerra alla Francia nel maggio 1702. Dal 1708 il duca di Marlborough e il principe Eugenio di Savoia ebbero assicurata la vittoria della coalizione imperiale nei Paesi Bassi spagnoli e in Italia; la Francia subì l'invasione e la disfatta, ma la sconfitta dei coalizzati in Spagna e l'aumento delle perdite umane e finanziarie spinsero l'Inghilterra a progettare l'uscita dal conflitto. Francesi e inglesi prepararono il terreno per una conferenza di pace da tenersi nel 1712; olandesi, austriaci e tedeschi continuarono a combattere per rafforzare le loro posizioni negoziali, ma vennero sconfitti dal maresciallo Villars e costretti ben presto ad accettare la mediazione anglo-francese. Secondo i termini del trattato di Utrecht (1713) e della pace di Rastatt (1714), l'Impero spagnolo venne spartito tra potenze maggiori e minori: gli austriaci ricevettero gran parte dei territori spagnoli, ma Filippo, dopo aver rinunciato ai propri diritti sulla corona francese, continuò a regnare sulla Spagna peninsulare e l'America spagnola, mantenendo così il bilanciamento tra le potenze europee.
Quello dei Pauperes commilitones Christi templique Salomonis ("Poveri compagni d'armi di Cristo e del tempio di Salomone"), meglio noti come cavalieri templari o semplicemente templari, fu uno dei primi e più noti ordini religiosi cavallereschi cristiani medievali. La nascita dell'ordine si colloca nella Terrasanta al centro delle guerre tra forze cristiane e islamiche scoppiate dopo la prima crociata indetta nel 1096. In quell'epoca le strade della Terrasanta erano percorse da pellegrini provenienti da tutta Europa, che venivano spesso assaliti e depredati. Per difendere i luoghi santi e i pellegrini, nacquero diversi ordini religiosi. Intorno al 1118-1119 un gruppo di cavalieri decise di fondare il nucleo originario dell'ordine templare, dandosi il compito di assicurare l'incolumità dei numerosi pellegrini europei che continuavano a visitare Gerusalemme. L'ordine venne ufficializzato nel 1129, assumendo una regola monastica, con l'appoggio di Bernardo di Chiaravalle. Il doppio ruolo di monaci e combattenti, che contraddistinse l'ordine templare negli anni della sua maturità, suscitò naturalmente perplessità in ambito cristiano.L'ordine templare si dedicò nel corso del tempo anche ad attività agricole, creando un grande sistema produttivo, e ad attività finanziarie, gestendo i beni dei pellegrini e arrivando a costituire il più avanzato e capillare sistema bancario dell'epoca. Cresciuto nei secoli in potere e ricchezza, l'ordine si inimicò il re di Francia Filippo il Bello e andò incontro, attraverso un drammatico processo iniziato nel 1307, alla dissoluzione definitiva nel 1312, a seguito della bolla Vox in excelso di papa Clemente V che sospese l'ordine in via amministrativa. Le recenti ricerche storiche hanno rivelato in maniera inequivocabile che il papa Clemente V in realtà così facendo decise di non decidere: non voleva creare un nuovo scisma con la corona francese (come minacciato da Filippo il Bello) così, per evitarlo, sospese l'ordine del Tempio senza condannarlo. Nell'immaginario popolare la figura dei templari rimane controversa a causa delle tante leggende nate tra il XVIII e il XIX secolo che parlano di strani riti e di un legame con la massoneria (nata circa 400 anni dopo la sospensione dell'ordine). In realtà tutte queste leggende sono frutto dell'immaginario collettivo dei movimenti culturali dell'illuminismo, del romanticismo e della massoneria che hanno dipinto l'ordine dei templari in maniera così fosca senza aver condotto degli accurati studi storici e per attaccare la Chiesa cattolica. In epoca recente tutti questi falsi miti sono stati sconfessati dagli atti del processo che sono stati studiati a fondo e hanno rivelato che in realtà le accuse erano montate ad hoc sulla base di confessioni estorte con la tortura dall'inquisizione francese che a sua volta era stata manipolata da Guillaume de Nogaret, guardasigilli di Filippo il Bello, per permettere al re di impossessarsi degli ingenti averi appartenenti all'ordine del Tempio e per sanare l'enorme debito contratto dallo stesso re di Francia nei confronti dell'ordine stesso. Infatti la legge canonica del tempo prevedeva che chi veniva accusato di eresia perdeva tutti i crediti contratti e tutti i propri averi.
L'Italia (/iˈtalja/, ), ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato situato nell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. L'Italia è una repubblica parlamentare e conta una popolazione di circa 60 milioni di abitanti. La capitale è Roma. La parte continentale, delimitata dall'arco alpino, confina a nord, da ovest a est, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; il resto del territorio, circondato dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico, si protende nel mar Mediterraneo, occupando la penisola italiana e numerose isole (le maggiori sono Sicilia e Sardegna), per un totale di 302072,84 km². Gli Stati della Città del Vaticano e di San Marino sono enclavi della Repubblica mentre Campione d'Italia è l'unica exclave italiana. Con l'ascesa di Roma, che fu capitale della Repubblica romana e poi dell'Impero romano, si ebbe il primo processo di unificazione della penisola, destinata a rimanere per secoli il centro politico e culturale della civiltà occidentale. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, l'Italia medievale fu soggetta a invasioni e dominazioni di popolazioni germaniche, come gli Ostrogoti, i Longobardi e i Normanni, perdendo la propria unità politica. Nel XV secolo, con la diffusione del Rinascimento, ridivenne il centro culturale del mondo occidentale, ma dopo le guerre d'Italia del XVI secolo ricadde sotto l'egemonia delle potenze straniere, quali Francia, Spagna e Austria. Durante il Risorgimento gli italiani combatterono per l'indipendenza nazionale e per l'Unità d'Italia, finché nel 1861 fu proclamato il Regno d'Italia, che completò la riunificazione con la presa di Roma del 20 settembre 1870 e la vittoria nella prima guerra mondiale. Dal 1882 al 1960 l'Italia ha posseduto un impero coloniale. Nel 1946, dopo il ventennio fascista, la sconfitta nella seconda guerra mondiale e la guerra civile, a seguito di un referendum istituzionale lo Stato italiano divenne una repubblica. Nel 2020 l'Italia, ottava potenza economica mondiale e terza nell'Unione europea, è un paese con un alto standard di vita: l'indice di sviluppo umano è molto alto, 0.883, e la speranza di vita è di 83,4 anni. È membro fondatore dell'Unione europea, della NATO, del Consiglio d'Europa e dell'OCSE; aderisce all'ONU e al trattato di Schengen. È inoltre membro del G7 e del G20, partecipa al progetto di condivisione nucleare della NATO, è una grande potenza regionale europea, in grado di esercitare influenza politica anche su scelte e decisioni di ordine extra-europeo e globale, e si colloca in nona posizione nel mondo per spesa militare. In virtù della sua storia ultramillenaria, l'Italia vanta insieme alla Cina il maggior numero di siti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Giorgio La Pira (Pozzallo, 9 gennaio 1904 – Firenze, 5 novembre 1977) è stato un politico e accademico italiano, sindaco di Firenze. Docente di diritto romano, giurista, deputato all'Assemblea Costituente per la Democrazia Cristiana, tra i principali artefici della Carta Costituzionale, per tre volte sindaco di Firenze (tra il 1951 e il 1965), cattolico fervente (spesso chiamato il «sindaco santo»), non ha mai disgiunto lo studio dalla preghiera, mettendo sempre in primo piano, nel suo operato, l'amore per la giustizia, la solidarietà, la pace, il dialogo e il confronto pacifico, nonché promuovendo, all'insegna del messaggio evangelico, la dignità umana e la civiltà cristiana. Già Servo di Dio, è stato dichiarato venerabile il 5 luglio 2018 da papa Francesco.
Una 'ndrina è una cosca malavitosa facente parte dell'organizzazione criminale calabrese della 'ndrangheta. È gestita in prevalenza da una famiglia, ossia da un gruppo di membri consanguinei (e anche da altri soggetti affiliati) che controlla un particolare territorio come un paese o un quartiere di una città. Il nome di una 'ndrina è il cognome della famiglia o in alcuni casi i cognomi di più famiglie che nel tempo hanno stretto legami matrimoniali anche spinte da motivi economici come ad esempio le 'ndrine Pelle-Vottari o Nirta-Strangio. Il capo di ogni 'ndrina viene detto genericamente capubastuni (capobastone), mentre più 'ndrine di un paese formano la locale. In Calabria vi sono almeno 150 'ndrine, molte delle quali con collegamenti in tutta Italia e all'estero.Secondo un'indagine di Demokopica del 2013 vi sarebbero almeno 400 'ndrine con 60.000 affiliati di cui 40.000 in Calabria.
La Democrazia Cristiana (abbreviata in DC e soprannominata Balena bianca) è stato un partito politico italiano di ispirazione democratico-cristiana e moderata, fondato nel 1943 e attivo per 52 anni, sino al 1994.Il partito ha avuto un ruolo cardine nel secondo dopoguerra italiano e nel processo di integrazione europea. Esponenti democristiani hanno fatto parte di tutti i governi italiani dal 1944 al 1994, esprimendo la maggior parte delle volte il presidente del Consiglio dei ministri. La DC è sempre stata il primo partito alle consultazioni politiche nazionali a cui ha partecipato, con la sola eccezione delle elezioni europee del 1984. Simbolo del partito era uno scudo al cui interno vi era una croce latina, sull'elemento orizzontale della quale vi era la scritta Libertas.
La mafia in Italia ha origini e tradizioni secolari e ha avuto un ruolo importante nella storia, prima, durante e dopo l'unità d'Italia. La nascita del fenomeno è tuttora ritenuta incerta: infatti le organizzazioni di tradizione secolare sono la 'ndrangheta, Cosa nostra, e la camorra (le prime due però diventate piuttosto note solo a partire dalla seconda metà del XIX secolo). Nella definizione di Antonino Caponnetto si tratta di "una associazione segreta per atto costitutivo, verticistica, unitaria e su base familistica".
L'Impero d'Etiopia (in amarico መንግሥተ፡ኢትዮጵያ, Mängəstä Ityop'p'ya), noto anche come Abissinia, è stato un impero africano fondato nel 1137, quando Mara Takla Haymanot, proclamando la continuità con l'antico regno di Axum, spodestò l'ultimo discendente della regina Gudit e fondò la dinastia Zaguè.Governato quasi ininterrottamente dall'etnia Habesha (da cui il nome "Abissinia"), composta dai popoli del Tigrè e Amhara, l'Impero Etiope riuscì a respingere gli eserciti arabi e turchi e ad avviare amichevoli relazioni con diversi paesi europei. L'Etiopia e la Liberia furono le uniche nazioni africane a evitare la colonizzazione iniziata nel 1882 con l'occupazione britannica dell'Egitto, a eccezione del breve periodo compreso tra il 1936 e il 1941, in cui l'Etiopia fu annessa all'Africa Orientale Italiana.Dopo il crollo degli imperi coloniali intorno alla metà del XX secolo, l'Etiopia rimase fino al 1974 uno dei tre soli Paesi al mondo governati da un imperatore.
La Legislazione italiana a tutela delle minoranze linguistiche riconosce dodici comunità linguistiche storiche parlanti idiomi ascritti a varie famiglie linguistiche presenti entro i confini della Repubblica italiana e diversi dall'italiano, lingua ufficiale dello stato. Questi dodici gruppi linguistici (albanesi, catalani, croati, francesi, francoprovenzali, friulani, germanici, greci, ladini, occitani, sardi, sloveni) sono rappresentati da circa 2.400.000/3.000.000 parlanti distribuiti in 1.171 comuni di 14 regioni, tutelati da apposite leggi nazionali (come la legge quadro 482/99) e regionali. Non sono giuridicamente riconosciute le «alloglossie interne», comunità parlanti idiomi di ceppo italo-romanzo trasferitesi dalle proprie sedi originali in altri territori (come gli idiomi gallo-italici dell'Italia insulare e meridionale), le «minoranze diffuse», le comunità parlanti varietà non territorializzate (come i rom e i sinti) quindi prive dell'elemento "territorialità", e le «nuove minoranze», le lingue alloglotte parlate in comunità di recente immigrazione conservanti «lingua, cultura, religione e identità di origine» perché mancanti dell'elemento di "storicità". È tuttavia anche da ricordare che le lingue dei migranti non sono comprese tra le lingue tutelate dal trattato internazionale (europeo) "Carta europea delle lingue regionali e minoritarie"La legge quadro 482/99 che dà attuazione all'art. 6 della Costituzione italiana (tutela minoranze linguistiche storiche), come precisato dalla Corte Costituzionale nella sua sentenza nr. 88 del 2011, non esaurisce ogni forma di riconoscimento e sostegno al ricco plurilinguismo presente in Italia; sia prima che dopo la legge 482/99 con apposite leggi regionali è stata infatti prevista la "valorizzazione" dei diversi patrimoni linguistici e culturali delle Regioni. in attuazione all'art. 9 Cost.
Le elezioni politiche italiane del 1953 per il rinnovo dei due rami del Parlamento Italiano – la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica – si tennero domenica 7 giugno 1953. I risultati videro la Democrazia Cristiana nuovamente maggioritaria, seppur in forte calo rispetto alle precedenti elezioni, così come pure l'intera area di governo composta da PSDI, PRI e PLI. La coalizione centrista, formatasi per ottenere il premio di maggioranza introdotto dalla nuova legge elettorale, non riuscì infatti a superare il 50% dei voti mancando l'obiettivo di pochi decimi (fermandosi al 49,2% dei consensi). Le elezioni rafforzarono invece la sinistra che, conclusa l'esperienza del Fronte Democratico Popolare, tornò divisa tra Partito Comunista Italiano e Partito Socialista Italiano, quest'ultimo privo però della connotazione di massa che aveva caratterizzato la sua nascita. D'ora in poi, infatti, il PCI sarà l'unico partito in grado di mettere in discussione il primato democristiano. Ebbero un notevole successo, seppur restando nettamente minoritaria, anche l'area della destra composta da monarchici, che con queste elezione ebbero il loro massimo storico, e i missini.
Gli Amhara o Amara sono un gruppo etnico dell'Etiopia centrale, di cui fanno parte circa 23 milioni di persone, cioè il 30,2% della popolazione etiope secondo i più recenti censimenti del 1994. Parlano l'amarico, la lingua ufficiale dell'Etiopia, e dominano la vita politica ed economica del loro Stato.
Il brigantaggio fu un fenomeno di natura criminale, frutto dell'attività di bande di malfattori che infestavano campagne o vie di comunicazione a scopo di rapina od omicidio. Tra i crimini, particolarmente violenti, perpetrati dai briganti spiccano la grassazione, l'omicidio, l'abigeato, lo stupro, oltre che varie forme di minaccia e angherie. Sebbene il fenomeno abbia origini remote e riguardi periodi storici e territori diversi, nella storiografia italiana questo termine si riferisce generalmente alle bande armate presenti nel Mezzogiorno d'Italia tra la fine del XVIII secolo e il primo decennio successivo alla proclamazione del Regno d'Italia nel 1861. L'attività brigantesca è stata in varie occasioni strumentalmente utilizzata a fini politici, anche ricorrendo a motivazioni religiose. All'inizio del XIX secolo furono assoldati briganti e ogni genere di criminale dalle armate sanfediste del Cardinal Ruffo per abbattere la Repubblica Napoletana (1799); in seguito, il brigantaggio fu duramente represso durante la reggenza napoleonica e murattiana del Regno di Napoli, così come in linea di massima condannarono l'attività brigantesca le leggi borboniche, restando però le stesse leggi inapplicate e i briganti, grazie ai loro protettori e manutengoli e alla interessata cecità delle autorità, che anzi si servivano dei criminali come soldataglia e strumento di controllo del territorio (alleanza col potere risalente almeno al regno di Ferdinando I), continuarono ad affliggere e taglieggiare la già misera popolazione. Durante il processo risorgimentale, il neonato Regno d'Italia dovette fronteggiare tale piaga in maniera risoluta, tanto più che alcuni elementi tenevano contatti con Francesco II di Borbone, il quale cercava di recuperare il trono attraverso i briganti. In questa fase storica, più che nelle precedenti, i briganti compivano la loro attività criminosa senza motivazioni di natura sociale o politica, accomunati, banditi e sparuti gruppi di ex militari borbonici, solo dalle promesse di ricompensa da parte del re sconfitto.