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Il termine dizionario è usato con riferimento a due concetti. Può indicare: l'elenco alfabetico delle parole e delle locuzioni di una lingua (ed eventualmente anche altri elementi linguistici ad esso legati come ad esempio prefissi, suffissi, sigle, lettere) fornendone informazioni quali il significato, l'uso, l'etimologia, la traduzione in un'altra lingua, la pronuncia, la sillabazione, i sinonimi, i contrari (in questo senso, è detto anche lessico); un'opera che raccoglie, in modo ordinato secondo criteri anche variabili da un'opera all'altra, biografie e nozioni inerenti ad un particolare settore del sapere umano (una scienza, uno sport, un'arte, una tecnica ecc.) o anche il sapere umano nel suo complesso, fornendone una trattazione.
I dizionari della lingua italiana descrivono il lessico italiano effettivamente in uso e una parte del lessico storico della lingua.
Il Dizionario biografico degli italiani (sigla DBI) è un dizionario biografico edito dall'Istituto dell'Enciclopedia italiana, pubblicato in cento volumi dal 1960 al dicembre 2020, raccoglie circa 40 000 biografie di altrettanti italiani illustri dal V secolo all'epoca contemporanea, con voci firmate e fornite di ricca bibliografia, disponibili anche in rete.
Il Dizionario dialettale della Calabria è un dizionario dei dialetti calabresi scritto dal filologo tedesco Gerhard Rohlfs e pubblicato la prima volta nel 1932. Sono state messe in commercio 5 ristampe, l'ultima è del 1996. Il dizionario, edito oggi dalla Longo Editore, è abbinato anche al Dizionario dei Cognomi e Soprannomi in Calabria e al Dizionario toponomastico ed Onomastico della Calabria.
Il Grande dizionario della lingua italiana è un dizionario storico della lingua italiana. Opera monumentale dell'editoria e della lessicografia italiana, in 21 volumi e 22.700 pagine . Nato come aggiornamento del celebre Dizionario della lingua italiana di Niccolò Tommaseo, edito da Giuseppe Pomba nel 1861, il Grande dizionario della lingua italiana fu fondato nel 1961 da Salvatore Battaglia; la sua pubblicazione, ad opera della casa editrice torinese UTET, fu completata nel 2002 sotto la direzione del critico letterario Giorgio Barberi Squarotti; l'opera è stata successivamente integrata con due supplementi nel 2004 e nel 2009. Il 12 settembre 2017 è stato firmato l'accordo tra la casa editrice UTET Grandi Opere e l'Accademia della Crusca per consentire la consultazione dell'opera in Rete; il 9 maggio 2019 il dizionario è reso disponibile online.
Il Dizionario filosofico (Dictionnaire philosophique nell'originale) è un'opera letteraria di Voltaire, pubblicata in forma anonima in francese nel giugno 1764. L'opera venne in seguito edita in altre versioni dallo stesso autore con l'aggiunta di alcune parti; solo nelle successive edizioni questi abbandonò l'anonimato.
Il Vocabolario friulano di Jacopo Pirona è un dizionario bilingue italiano-friulano. Si colloca tra i vocabolari più importanti nella storia del friulano. Altrettanto importante è la seconda edizione, Il nuovo Pirona: vocabolario friulano.
Con lingua ebraica (in ebraico israeliano: עברית, ivrit) si intende sia l'ebraico biblico (o classico) sia l'ebraico moderno, lingua ufficiale dello Stato di Israele e dell’oblast autonoma ebraica in Russia, che conta circa 7 milioni di locutori (oltre che un cospicuo numero di ebrei della Diaspora); l'ebraico moderno, cresciuto in un contesto sociale e tecnologico molto diverso da quello antico, contiene molti elementi lessicali presi in prestito da altre lingue. L'ebraico è una lingua semitica e quindi parte della stessa famiglia che comprende anche le lingue araba, aramaica, amarica, tigrina, maltese e altre. Per numero di locutori, l'ebraico è la terza lingua di tale ceppo dopo l'arabo e l'amarico.
H o h (chiamata acca in italiano) è l'ottava lettera dell'alfabeto latino e di quello italiano. Il simbolo maiuscolo può anche rappresentare la lettera eta dell'alfabeto greco o la en dell'alfabeto cirillico. Il simbolo minuscolo, invece, è la consonante fricativa glottidale sorda (o fricativa glottale sorda) nell'alfabeto fonetico internazionale; sempre in fonetica, poi, h rappresenta una laringale del proto-indoeuropeo.
Il Discorso o dialogo intorno alla nostra lingua è un'opera di Niccolò Machiavelli composta, secondo gli studiosi, nel 1524 o 1525. Di non sicura attribuzione (è attribuita al Machiavelli in base alla testimonianza del figlio Bernardo), anche per la diversità delle forme lessicali adoperate e per una tematica secondo alcuni studiosi estranea all'autore, è sospetta di essere successiva alla data di redazione attribuita al Machiavelli o comunque frutto di una manipolazione a partire da una matrice sicuramente attribuibile alla paternità dello scrittore.
La storia dell'istruzione in Italia si riferisce all'evoluzione dell'istruzione scolastica in Italia a partire dal periodo medioevale fino ai giorni nostri.
La grolla è una particolare coppa (o calice) da vino in legno, con gambo corto e chiusa da coperchio, tradizionale della Valle d'Aosta. Solitamente è realizzata al tornio e rifinita con intagli a mano. Il legno più utilizzato è quello di noce seguito da quello di acero, varietà che conferiscono un sapore particolare al contenuto senza il rischio che la coppa si spacchi per il calore. Una volta utilizzata solo per bere in compagnia a turno (à la ronde), essa è oggi prevalentemente prodotta come souvenir, come trofeo, come oggetto da collezionismo, ma trova impiego anche come simbolo, in chiave pedagogica, nei giochi da tavolo valdostani. Il nome e la forma ne hanno fatto accostare le origini al graal. Non va confusa con la coppa dell'amicizia, che invece è più bassa e larga e ha diversi "beccucci" affinché più persone possano bere ognuna dal proprio. I due diversi tipi di coppa sono utilizzati, di solito, per il caffè alla valdostana.
L'Italia (/iˈtalja/, ), ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato situato nell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. L'Italia è una repubblica parlamentare e conta una popolazione di circa 60 milioni di abitanti. La capitale è Roma. La parte continentale, delimitata dall'arco alpino, confina a nord, da ovest a est, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; il resto del territorio, circondato dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico, si protende nel mar Mediterraneo, occupando la penisola italiana e numerose isole (le maggiori sono Sicilia e Sardegna), per un totale di 302072,84 km². Gli Stati della Città del Vaticano e di San Marino sono enclavi della Repubblica mentre Campione d'Italia è l'unica exclave italiana. Con l'ascesa di Roma, che fu capitale della Repubblica romana e poi dell'Impero romano, si ebbe il primo processo di unificazione della penisola, destinata a rimanere per secoli il centro politico e culturale della civiltà occidentale. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, l'Italia medievale fu soggetta a invasioni e dominazioni di popolazioni germaniche, come gli Ostrogoti, i Longobardi e i Normanni, perdendo la propria unità politica. Nel XV secolo, con la diffusione del Rinascimento, ridivenne il centro culturale del mondo occidentale, ma dopo le guerre d'Italia del XVI secolo ricadde sotto l'egemonia delle potenze straniere, quali Francia, Spagna e Austria. Durante il Risorgimento gli italiani combatterono per l'indipendenza nazionale e per l'Unità d'Italia, finché nel 1861 fu proclamato il Regno d'Italia, che completò la riunificazione con la presa di Roma del 20 settembre 1870 e la vittoria nella prima guerra mondiale. Dal 1882 al 1960 l'Italia ha posseduto un impero coloniale. Nel 1946, dopo il ventennio fascista, la sconfitta nella seconda guerra mondiale e la guerra civile, a seguito di un referendum istituzionale lo Stato italiano divenne una repubblica. Nel 2020 l'Italia, ottava potenza economica mondiale e terza nell'Unione europea, è un paese con un alto standard di vita: l'indice di sviluppo umano è molto alto, 0.883, e la speranza di vita è di 83,4 anni. È membro fondatore dell'Unione europea, della NATO, del Consiglio d'Europa e dell'OCSE; aderisce all'ONU e al trattato di Schengen. È inoltre membro del G7 e del G20, partecipa al progetto di condivisione nucleare della NATO, è una grande potenza regionale europea, in grado di esercitare influenza politica anche su scelte e decisioni di ordine extra-europeo e globale, e si colloca in nona posizione nel mondo per spesa militare. In virtù della sua storia ultramillenaria, l'Italia vanta insieme alla Cina il maggior numero di siti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Vittorio Coletti (Pontedassio, 31 dicembre 1948) è un linguista, lessicografo e docente italiano, consigliere dell'Accademia della Crusca.
Il compact disc (nome inglese che tradotto letteralmente significa "disco compatto", abbreviato nella sigla CD o cd; anche, meno utilizzato, compact disk) è un tipo standardizzato di disco ottico utilizzato in vari ambiti per la memorizzazione di informazioni in formato digitale, che per la prima volta nella storia ha permesso di ovviare all'insuperabile limite di ogni supporto analogico precedente, cioè la progressiva usura del disco su vinile man mano che questo veniva utilizzato, dovuta al consumo fisico del disco causato dai ripetuti passaggi della puntina del giradischi.
La lingua albanese (in albanese gjuha shqipe /ˈɟʝuˑha ˈʃcçiˑpɛ/, nome nativo gjuha arbëreshe o arbërishtja, storicamente e colloquialmente anche conosciuto come arbërore) è una lingua indoeuropea appartenente all'omonimo gruppo linguistico. La lingua albanese è composta da due sottogruppi, il tosco (toskë) ed il ghego (gegë), due varietà parlate rispettivamente nel sud e nel nord dell'Albania, le quali sono parte di un gruppo linguistico più esteso. Alcuni studiosi suggeriscono che sia l'unico sopravvissuto del gruppo illirico parlato un tempo nella penisola balcanica sud-occidentale, mentre altri suggeriscono che possa essere imparentato con l'antico tracio e daco, un tempo parlato in Mesia e in Dacia. È una lingua parlata da circa 7,6 milioni di persone principalmente in Albania (3 002 859 nel 2012), Kosovo (1,7 milioni nel 2012), Macedonia del Nord (600 000 nel 2002), Montenegro (80 000 nel 2006), Serbia (63.000), Grecia (10 000 locutori toskë nel 2000-2002), e diffusa in storiche comunità etniche albanesi in diverse aree geografiche dei Balcani e d'Europa, come in Peloponneso più 150 000 arvaniti, più 443 550 immigrati in Grecia, Turchia (15 000 nel 1980), Bulgaria (1000 nel 1963), così come dai gruppi della diaspora in Italia (260 000 arbëreshë nel 1976, cui vanno aggiunti i 482 627 immigrati dall'Albania). In Italia è parlato storicamente dalle comunità albanesi arbëreshë, dove gode di uno status di co-ufficialità ed è tutelato in alcune regioni. Nel resto del mondo, in seguito alle migrazioni del XX secolo i parlanti albanesi si possono trovare numerosi in Australia, Nuova Zelanda, Svizzera, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Argentina, Brasile, Canada e Stati Uniti.
Il Devoto-Oli. Vocabolario della lingua italiana è uno dei più celebri dizionari monolingua in Italia, redatto da Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli, pubblicato in prima edizione nel 1971 dalla Le Monnier, e fino a oggi continuamente aggiornato, anche dopo la morte dei due autori. Il dizionario riprende il progetto e il materiale del Vocabolario illustrato della lingua italiana degli stessi autori, edito nel 1967.
Archimede di Siracusa (in greco antico: Ἀρχιμήδης, Archimédēs; Siracusa, 287 a.C. circa – Siracusa, 212 a.C.) è stato un matematico, fisico e inventore siceliota. Considerato come uno dei più grandi scienziati e matematici della storia, contribuì ad avanzare la conoscenza in settori che spaziano dalla geometria all'idrostatica, dall'ottica alla meccanica: fu in grado di calcolare la superficie e il volume della sfera e intuì le leggi che regolano il galleggiamento dei corpi; in campo ingegneristico, scoprì e sfruttò i principi di funzionamento delle leve e il suo stesso nome è associato a numerose macchine e dispositivi, come la vite di Archimede, a dimostrazione della sua capacità inventiva; circondate ancora da un alone di mistero sono invece le macchine da guerra che Archimede avrebbe preparato per difendere Siracusa dall'assedio romano. La sua vita è ricordata attraverso numerosi aneddoti, talvolta di origine incerta, che hanno contribuito a costruire la figura dello scienziato nell'immaginario collettivo. È rimasta celebre nei secoli, ad esempio, l'esclamazione èureka! (εὕρηκα! - ho trovato!) a lui attribuita dopo la scoperta del principio sul galleggiamento dei corpi che ancora oggi porta il suo nome.
Il disc jockey (scritto anche DJ, dj, D.J., deejay oppure Dee-Jay) è una figura professionale del mondo della musica e della discografia in generale.
Francesco Sabatini (Pescocostanzo, 19 dicembre 1931) è un linguista, filologo e lessicografo italiano. È presidente onorario dell'Accademia della Crusca, di cui è stato presidente dal 2000 al 2008, e professore emerito dell'Università degli studi Roma Tre.
Galileo Galilei (Pisa, 15 febbraio 1564 – Arcetri, 8 gennaio 1642) è stato un fisico, astronomo, filosofo, matematico e accademico italiano, considerato il padre della scienza moderna. Personaggio chiave della rivoluzione scientifica, per aver esplicitamente introdotto il metodo scientifico (detto anche "metodo galileiano" o "metodo sperimentale"), il suo nome è associato a importanti contributi in fisica e in astronomia. Di primaria importanza fu anche il ruolo svolto nella rivoluzione astronomica, con il sostegno al sistema eliocentrico e alla teoria copernicana.I suoi principali contributi al pensiero filosofico derivano dall'introduzione del metodo sperimentale nell'indagine scientifica grazie a cui la scienza abbandonava, per la prima volta, quella posizione metafisica che fino ad allora predominava, per acquisire una nuova, autonoma prospettiva, sia realistica che empiristica, volta a privilegiare, attraverso il metodo sperimentale, più la categoria della quantità (attraverso la determinazione matematica delle leggi della natura) che quella della qualità (frutto della passata tradizione indirizzata solo alla ricerca dell'essenza degli enti) per elaborare ora una descrizione razionale oggettiva della realtà fenomenica.Sospettato di eresia e accusato di voler sovvertire la filosofia naturale aristotelica e le Sacre Scritture, Galilei fu processato e condannato dal Sant'Uffizio, nonché costretto, il 22 giugno 1633, all'abiura delle sue concezioni astronomiche e al confino nella propria villa di Arcetri. Nel corso dei secoli il valore delle opere di Galilei venne gradualmente accettato dalla Chiesa, e 359 anni dopo, il 31 ottobre 1992, papa Giovanni Paolo II, alla sessione plenaria della Pontificia accademia delle scienze, riconobbe "gli errori commessi" sulla base delle conclusioni dei lavori cui pervenne un'apposita commissione di studio da lui istituita nel 1981, riabilitando Galilei.
Bruno Migliorini (Rovigo, 19 novembre 1896 – Firenze, 18 giugno 1975) è stato un linguista, filologo ed esperantista italiano, noto fra l'altro come autore della Storia della lingua italiana (1960), la prima grande storia scientifica della lingua italiana, per i suoi studi sull'italiano del Novecento, come propugnatore di una forma moderna di purismo (il cosiddetto neopurismo, o purismo strutturale), e per essere stato per vari anni presidente dell'Accademia della Crusca.
Il fantastiliardo è un numero e un ordine di grandezza smisuratamente ma imprecisamente elevato, ampiamente impiegato nelle avventure di Paperon de' Paperoni per riferirsi al conteggio delle sue ricchezze. Il termine è stato da qui esteso nella lingua parlata per esprimere cifre spropositate, ed è oggi accolto in numerosi dizionari della lingua italiana. Il numero è ottenuto, premettendo fantasti-(co) al suffisso -liardo di miliardo, triliardo, ecc.
Domenico Maria Manni (Firenze, 8 aprile 1690 – Firenze, 30 novembre 1788) è stato un filologo, editore, storico, erudito e poligrafo italiano.
L'area dell'italofonia designa l'insieme dei paesi e delle persone che parlano l'italiano come: lingua madre (L1) e/o lingua ufficiale; seconda lingua (L2).Il termine è attestato nei dizionari dal 1963. In generale, la lingua italiana secondo Ethnologue (2020) è parlata da 68 milioni di persone, di cui 64,6 milioni circa sono parlanti L1 e 3,1 milioni circa sono parlanti L2. Tuttavia, ci sono fonti secondo cui il numero totale di italofoni, tra madrelingua e non, si attesterebbe sugli 80 milioni nell’Unione europea (il 18% dei 446 milioni di cittadini dell’unione sarebbero in grado di parlarlo o ne conoscerebbero le basi), senza contare i Paesi extraeuropei (https://italofonia.info/) (https://www.forbes.com/sites/davekeating/2020/02/06/despite-brexit-english-remains-the-eus-most-spoken-language-by-far/?sh=21250469412f). I parlanti di italiano risiedono prevalente in Italia, ma alcuni milioni di parlanti L1 e L2 sono sparsi nel mondo.
L'esperanto è una lingua artificiale, sviluppata tra il 1872 e il 1887 dall'oculista polacco di origini ebraiche Ludwik Lejzer Zamenhof. È la più conosciuta e utilizzata tra le lingue ausiliarie internazionali (LAI). Presentata nel Primo Libro (Unua libro - Varsavia, 1887) come Lingvo Internacia ("lingua internazionale"), prese in seguito il nome esperanto ("colui che spera", "sperante") dallo pseudonimo di "Doktoro Esperanto", utilizzato dal suo inventore. Scopo della lingua è di far dialogare i diversi popoli cercando di creare tra di essi comprensione e pace con una seconda lingua semplice, ma espressiva, appartenente all'umanità e non a un popolo. Un effetto di ciò sarebbe quello di proteggere gli idiomi "minori", altrimenti condannati all'estinzione dalla forza delle lingue delle nazioni più forti. Per questo motivo l'esperanto è stato ed è spesso protagonista di dibattiti riguardanti la cosiddetta democrazia linguistica. Le regole della grammatica dell'esperanto sono state scelte da quelle di varie lingue studiate da Zamenhof, affinché fossero semplici da imparare e nel contempo potessero dare a questa lingua la stessa espressività di una lingua etnica; esse non prevedono eccezioni. Anche i vocaboli derivano da idiomi preesistenti, alcuni (specie quelli introdotti di recente) da lingue non indoeuropee come il giapponese, ma in gran parte da latino, lingue romanze (in particolare italiano e francese), lingue germaniche (tedesco e inglese) e lingue slave (russo e polacco). Vari studi hanno dimostrato che si tratta di una lingua semplice da imparare anche da autodidatti e in età adulta, per via delle forme regolari, mentre altri dimostrano come dei ragazzi che hanno studiato l'esperanto apprendano più facilmente un'altra lingua straniera. Lo studio di due anni di esperanto nelle scuole come propedeutico a una lingua straniera viene detto "metodo Paderborn" perché la sua efficacia è stata dimostrata nell'università tedesca di Paderborn. L'espressività dell'esperanto, simile a quella delle lingue naturali, è dimostrata dalla traduzione di opere di notevole spessore letterario. La cultura originale esperantista ha prodotto e produce in tutte le arti: dalla poesia e la prosa fino al teatro e alla musica. La logica con cui è stata creata minimizza l'ambiguità, per cui si presta a essere usata in informatica, nel ramo della linguistica computazionale, per il riconoscimento automatico del linguaggio. La tradizione dell'esperanto in Polonia e in Croazia è stata dichiarata patrimonio culturale immateriale. Ci sono proposte per usare l'esperanto come lingua franca per i lavori nel Parlamento europeo, principalmente per motivi economici o per evitare che si vada verso una o più lingue nazionali. Tuttavia finora l'Unione europea giustifica l'attuale politica multilinguista che prevede l'uso di 24 lingue ufficiali, per motivi di trasparenza, non senza critiche da parte di chi sospetta che tale politica stia in realtà portando verso il solo inglese o, al più, al trilinguismo.
Il Dizionario della Lingua Italiana di Nicolò Tommaseo e Bernardo Bellini, detto brevemente anche Tommaseo-Bellini è il più importante dizionario della lingua italiana prodotto durante il Risorgimento italiano.
L'occitano, o lingua d'oc (in occitano occitan o lenga d'òc), è una lingua occitano-romanza parlata in un'area specifica del sud-Europa chiamata Occitania, non delimitata da confini politici o amministrativi e grossolanamente identificata con la Francia meridionale o Midi.
I Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio sono un'opera di Niccolò Machiavelli, frutto di una lunga elaborazione durata dal 1513 al 1519, anno di morte di uno dei due dedicatari dell'opera; in ogni caso, non si può escludere che una prima idea dell'opera possa risalire anche agli anni della segreteria a Firenze. L'opera è dedicata a Zanobi Buondelmonti e a Cosimo Rucellai, due tra i maggiori esponenti degli Orti Oricellari a Firenze, dove si riunivano giovani aristocratici per discutere di politica, arte e letteratura. Come molte altre opere di Machiavelli i Discorsi furono di pubblicazione postuma, avvenuta nel 1531 a opera del tipografo fiorentino Bernardo Giunti.I Discorsi non hanno una struttura unitaria, ma già nel titolo suggeriscono l'idea di una serie di divagazioni condotte a partire da un testo-base: la prima Deca della storia di Roma del grande storico latino Tito Livio. Non si tratta dunque di un commento vero e proprio, ma di una serie di riflessioni e appunti che vorrebbero costituire i fondamenti di una moderna teoria politica basata sugli insegnamenti della storia della Roma antica.
Cielo d'Alcamo, un tempo conosciuto anche come Ciullo d'Alcamo (Alcamo, ... – XIII secolo), è stato un poeta e drammaturgo italiano. È uno dei più significativi rappresentanti della poesia popolare giullaresca della scuola siciliana.
Un glossario è una raccolta di termini appartenenti ad un ambito specifico e circoscritto. In alcuni casi il termine glossario è utilizzato per indicare la raccolta e relativa spiegazione dei termini desueti o specialistici utilizzati in un libro (generalmente collocato alla fine del testo). Il termine ha origine dal termine latino tardo glossarium che a sua volta deriva dal greco antico γλῶσσα (glōssa), lingua. Ma la glossa, già nel mondo latino e ancor più in epoca tarda e medievale, indicava una nota esplicativa apposta a fianco di un termine di difficile comprensione. Si distingue dal vocabolario e dal dizionario, pur essendo anch'esso una raccolta di lemmi, proprio perché cataloga termini e locuzioni proprie di un ambito di riferimento peculiare e limitato a un argomento, generalmente tecnico. I glossari hanno una tradizione che parte dalla fine dell'antichità. Sono strumenti e fonti per lo studio del latino volgare e delle lingue romanze. Fra i codici della celebre abbazia di San Colombano di Bobbio si annovera il Glossarium Bobiense, compilato dallo Scriptorium di Bobbio nel IX secolo è una delle prime enciclopedie ante litteram dell'alto medioevo.
Gli antichi maya furono una popolazione insediatasi in Mesoamerica dove svilupparono una civiltà nota per l'arte, per l'architettura, per i raffinati sistemi matematici e astronomici, e per la scrittura, l'unico sistema noto di scrittura pienamente sviluppato nelle Americhe precolombiane. La civiltà dei maya si sviluppò in una zona che comprende l'odierno sudest messicano, il Guatemala e il Belize, oltre a porzioni occidentali dell'Honduras e di El Salvador. Questa regione è costituita dalle pianure del nord, che comprendono la penisola dello Yucatán, dagli altopiani della Sierra Madre, che si estendono dallo stato messicano del Chiapas verso tutto il sud del Guatemala e poi in El Salvador, e dalle pianure meridionali del litorale del Pacifico. Durante il periodo preclassico, questa civiltà costituì le prime comunità stanziali e adottò la coltivazione degli alimenti che diventarono base della loro alimentazione, tra cui mais, fagioli, zucche e peperoncini. Le prime città maya si svilupparono tra il 750 a.C. e il 500 a.C. ed esse vantavano monumentali architetture, come i grandi templi impreziositi da elaborate facciate in stucco. La scrittura geroglifica fu utilizzata a partire dal III secolo a.C. Nel tardo periodo preclassico, un certo numero di grandi città crebbero nel Bacino di Petén e Kaminaljuyu diventò un centro molto importante negli altopiani del Guatemala. Con l'avvento delle costruzioni dei monumenti scolpiti con le date del lungo computo, avvenuto intorno al 250 d.C., si fa coincidere l'inizio del periodo classico. Tale periodo vide i Maya fondare numerose città-stato collegate da una fitta rete commerciale. Due città rivali, Tikal e Calakmul, divennero molto potenti. Il periodo classico fu caratterizzato anche dall'intervento intrusivo della città messicana di Teotihuacan nella loro politica dinastica. Nel IX secolo vi fu un diffuso collasso politico nella regione centrale che sfociò in una guerra civile con un conseguente abbandono delle città e uno spostamento verso nord della popolazione. Il successivo periodo postclassico, vide sorgere a nord l'insediamento di Chichén Itzá e l'espansione dell'aggressivo regno Quiché di Q'umarkaj nelle regioni collinari del Guatemala. Nel XVI secolo, l'impero spagnolo colonizzò la regione mesoamericana e, dopo una lunga serie di campagne militari, l'ultima città maya cadde definitivamente nel 1697. La legge del periodo classico fu centrata intorno al concetto di "re divinità", che agiva come mediatore tra i mortali e il regno soprannaturale. Il potere sovrano era patrilineare e veniva normalmente passato al figlio maggiore. La politica maya fu caratterizzata da un sistema chiuso di patronato, anche se l'esatto sistema amministrativo variava da una città-stato all'altra. Verso la fine del periodo classico, gli appartenenti all'aristocrazia risultarono numericamente aumentati, con una conseguente riduzione del potere esclusivo del re divino. La civiltà maya sviluppò forme d'arte altamente sofisticate, utilizzando per le loro opere materiali sia deperibili che non deperibili, tra cui legno, la giada, l'ossidiana, la ceramica, la pietra scolpita, gli stucchi e gli affreschi finemente dipinti. Le città maya tendevano ad espandersi casualmente e il centro cittadino era occupato da complessi commerciali e amministrativi, circondati da una serie di quartieri residenziali edificati disordinatamente. Spesso, diverse zone della città erano collegate da strade rialzate. Le costruzioni principali erano i palazzi, i templi-piramide, i campi per il gioco della palla e le strutture dedicate all'osservazione astronomica. La classe elitaria maya era in grado di leggere e scrivere e sviluppò un complesso sistema di scrittura geroglifica che fu la più avanzata delle Americhe precolombiane. I Maya raccolsero la loro storia e la loro conoscenza in alcuni libri, di cui rimangono solo tre esemplari, i restanti furono distrutti dagli spagnoli. Tuttavia vi sono anche un gran numero di testimonianze ritrovate su steli e ceramiche. I Maya svilupparono un sistema altamente complesso di calendari rituali e la loro matematica comprendeva uno dei primi casi di zero esplicito nel mondo.
Il dizionario etimologico è un'opera in cui vengono raccolte ed elencate, generalmente in ordine alfabetico, una o più ipotesi sulla storia, l'origine o etimologia delle parole di una qualsiasi lingua umana. Esistono dizionari etimologici per molte lingue antiche e moderne, per molte altre lingue del mondo chiamate dialetti, per famiglie e macro famiglie di lingue, per i gerghi e per terminologie specifiche ed anche per alcune parole che taluni studiosi ritengono universali. Non tutti i dizionari etimologici incontrano l'approvazione generale dell'intero arco degli studiosi e i migliori sono quelli che riportano tutte le possibili ipotesi, scientificamente argomentate, illustrandole criticamente. Tra le ipotesi etimologiche più controverse si ricordano quelle di Giovanni Spano sul sardo (collegamento con la lingua punica), di Giovanni Semerano sulle basi semitiche delle lingue indoeuropee, infine la teoria della continuità (nata peraltro in ambito accademico) di Mario Alinei (che comprende, tra le altre cose, una parentela tra l'etrusco ed il turco).
Il Novo vocabolario della lingua italiana secondo l'uso di Firenze è un vocabolario di lingua italiana del 1870. L'opera fu commissionata dal ministero della pubblica istruzione del Regno d'Italia per avere uno strumento che potesse diffondere la lingua unitaria. I contenuti non si rifacevano tanto al fiorentino letterario trecentesco quanto all'uso vivo di quel tempo a Firenze.
Questo glossario delle frasi fatte contiene i modi di dire più frequenti nella lingua italiana.
L'Encyclopedia Americana è una delle più grandi enciclopedie generali in lingua inglese. Dopo l'acquisizione di Grolier, nel 2000, l'enciclopedia è stata prodotta da Scholastic. L'enciclopedia ha più di 45000 articoli, la maggior parte dei quali con più di 500 parole e molti con una lunghezza considerevole (l'articolo sugli "Stati Uniti" ha più di 300000 parole). La parte relativa alla storia e alla geografia americana e canadese è sempre stato un punto di forza, ma recentemente il suo vantaggio si è ridotto a causa delle pubblicazioni in formato elettronico. Scritta da 6500 contributori, l'Enciclopedia Americana include più di 9000 bibliografie, 150000 riferimenti incrociati, 1000+ tabelle, 1200 mappe e circa 4500 immagini in bianco e nero e a colori. Ha anche 680 factbox. La maggior parte degli articoli sono firmati. Da tempo disponibile in 30 volumi, adesso è anche disponibile come enciclopedia online ad abbonamento. Nel marzo 2008, Scholastic annunciò che le vendite della versione cartacea erano buone e che la compagnia stava ancora decidendo sul futuro della versione cartacea. La compagnia non produsse l'edizione del 2007, cambiando così il suo approccio che consisteva nel pubblicare ogni anno una versione cartacea con le revisioni. La versione online dell'Enciclopedia Americana, introdotta per la prima volta nel 1997, continua ad essere aggiornata e venduta. Questa versione, così come quella cartacea dalla quale deriva, è rivolta agli studenti della high school e al primo anno di college e agli utenti delle biblioteche pubbliche. È disponibile alle biblioteche come opzione del servizio Grolier Online reference, che include anche la Groiler Multimedia Encyclopedia, rivolta agli studenti della middle e high school e The New Book of Knowledge, una enciclopedia per gli studenti delle scuole elementari. Grolier Online non è disponibile a soggetti singoli.
Il Vocabolario degli Accademici della Crusca è stato il primo vocabolario della lingua italiana. Uscito nel 1612, fu realizzato e pubblicato dall'Accademia della Crusca, istituzione culturale fondata a Firenze nel 1583. È stato anche il secondo grande vocabolario di una lingua moderna, preceduto solamente di un anno dal Tesoro della lingua spagnola di Sebastián de Covarrubias (1611).
Questa lista è suscettibile di variazioni e potrebbe non essere completa o aggiornata. Il glossario è utile per la comprensione del linguaggio della storia della navigazione, degli sport velici e della marineria in generale.
Pietro Fanfani (Collesalvetti, 21 aprile 1815 – Firenze, 4 marzo 1879) è stato uno scrittore e filologo italiano.
L'Accademia della Crusca (spesso anche solo la Crusca) è un'istituzione italiana che raccoglie studiosi ed esperti di linguistica e filologia della lingua italiana. Rappresenta una delle più prestigiose istituzioni linguistiche d'Italia e del mondo.Nata a Firenze ad opera di Leonardo Salviati come informale gruppo di amici (la "brigata dei crusconi") dediti, in contrapposizione alla pedanteria dell'Accademia fiorentina, a discorsi giocosi (le "cruscate"), l'Accademia si costituì ufficialmente il 25 marzo 1585, con una cerimonia inaugurale che seguiva di due anni il periodo in cui i suoi membri iniziarono a pensare alla possibilità di organizzarsi intorno a uno statuto (adunanza del 25 gennaio 1583).La Crusca è la più antica accademia linguistica del mondo (1583). Nei suoi oltre quattro secoli di attività si è sempre distinta per lo strenuo impegno a mantenere "pura" la lingua italiana, pubblicando, già nel 1612, la prima edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca, che servì da esempio lessicografico anche per le lingue francese, tedesca e inglese. Nel 1636, il cardinale Richelieu creò l'Académie française sul modello dell'Accademia della Crusca.Fa oggi parte della Federazione Europea delle Istituzioni Linguistiche Nazionali, il cui compito è quello di elaborare una linea comune di protezione di tutte le lingue nazionali europee. Per l'Italia partecipano alla Federazione l'Accademia della Crusca e l'Opera del Vocabolario Italiano del CNR (iniziativa avviata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, peraltro proprio in collaborazione con l'Accademia della Crusca).Negli anni 2010-11 fu ventilata l'ipotesi di chiusura dell'istituto per motivi economici in seguito alla crisi finanziaria che investì l'Italia.
Angelo Messedaglia (Villafranca di Verona, 2 novembre 1820 – Roma, 5 aprile 1901) è stato un economista, statistico, politico, accademico e traduttore italiano. Fu senatore del Regno d'Italia nella XV legislatura. A lui è dedicato il Liceo scientifico statale Angelo Messedaglia di Verona.
Il Dizionario d'ortografia e di pronunzia (DOP), di Bruno Migliorini, Carlo Tagliavini e Piero Fiorelli, pubblicato dalla Rai Eri, è il più grande dizionario ortografico e ortoepico della lingua italiana.
L'italiano ([itaˈljaːno] ) è una lingua romanza parlata principalmente in Italia. È classificato al 27º posto tra le lingue per numero di parlanti nel mondo e, in Italia, è utilizzato da circa 58 milioni di residenti. Nel 2015 era la lingua materna del 90,4% dei residenti in Italia, che spesso lo acquisiscono e lo usano insieme alle varianti regionali dell'italiano, alle lingue regionali e ai dialetti. In Italia viene ampiamente usato per tutti i tipi di comunicazione della vita quotidiana ed è largamente prevalente nei mezzi di comunicazione nazionali, nell'amministrazione pubblica dello Stato italiano e nell'editoria. Oltre ad essere la lingua ufficiale dell'Italia, è anche una delle lingue ufficiali dell'Unione europea, di San Marino, della Svizzera, della Città del Vaticano e del Sovrano militare ordine di Malta. È inoltre riconosciuto e tutelato come "lingua della minoranza nazionale italiana" dalla Costituzione slovena e croata nei territori in cui vivono popolazioni di dialetto istriano. È diffuso nelle comunità di emigrazione italiana, è ampiamente noto anche per ragioni pratiche in diverse aree geografiche ed è una delle lingue straniere più studiate nel mondo.Dal punto di vista storico l'italiano è una lingua basata sul fiorentino letterario usato nel Trecento.
Giuseppe Rigutini (Lucignano, 29 agosto 1829 – Firenze, 23 maggio 1903) è stato un filologo, lessicografo e docente italiano.
Carlo Roberto Dati (Firenze, 12 ottobre 1619 – Firenze, 1º gennaio 1676) è stato un filologo, scienziato e accademico italiano, allievo di Galilei e di Torricelli, fu segretario dell'Accademia della Crusca nel cui ambito, oltre a collaborare alla terza edizione del Vocabolario, promosse la compilazione di un dizionario etimologico della lingua toscana, mai pubblicato per l'incuria dei colleghi.
Il sardo logudorese (nome nativo sardu logudoresu o logudoresu) è una delle due principali macrovarianti in cui è suddivisa la tradizione ortografica della lingua sarda (l'altra è il sardo campidanese), originario della regione del Logudoro nella parte centro-settentrionale della Sardegna, abitata da circa 400.000 abitanti. Il codice ISO 639-3 è "src".
La lingua lombarda (nomi nativi lombard, lumbáart, lumbard, AFI: [lumˈbɑːrt]; codice ISO 639-3 lmo) è una lingua appartenente al ramo gallo-italico delle lingue romanze occidentali, caratterizzata da un substrato celtico e da un superstrato longobardo. È parlata principalmente in Lombardia e nella porzione orientale del Piemonte, oltre che nella Svizzera italiana e in parte del Trentino occidentale, da 3,5 milioni di persone, corrispondente a circa il 30% della popolazione dell'area in cui è diffusa. Salvo rari casi, è parlata in diglossia con l'italiano. L'idioma lombardo è strettamente legato ad altre lingue galloromanze, come occitano, romancio, arpitano e francese. Nell'ambito accademico italiano, essendo classificata da alcuni autori e linguisti come dialetto romanzo primario, è sovente indicata anche come dialetto, intendendo con questo termine l'accezione di lingua contrapposta a quella ufficiale dello Stato e caratterizzata da un uso prevalentemente informale. A causa della mancanza di una koinè lombarda (varietà letteraria prevalente e di maggior prestigio), le diverse varianti territoriali del lombardo si sono nei secoli sviluppate in maniera indipendente l'una dall'altra, pur mantenendo una comune e reciproca intelligibilità; pertanto il termine lingua lombarda è utilizzato dai codificatori "ISO 639" per riunire e classificare i dialetti lombardi entro un unico cluster linguistico, ovvero l'insieme delle varietà omogenee che costituiscono una lingua. Nei manuali universitari italiani di linguistica e filologia romanza i dialetti lombardi sono normalmente inclusi nel gruppo dei "dialetti italiani settentrionali".
Con l'espressione dialetti calabresi si definiscono le varietà linguistiche romanze parlate nella regione italiana della Calabria e in alcune città brasiliane dello stato di San Paolo dai discendenti di calabresi emigrati. Appartengono a due gruppi diversi: quello meridionale, conosciuto anche come diasistema della lingua napoletana ('e parrate calabbrise); quello meridionale estremo, o diasistema della lingua siciliana, e identificato anche come tricalabro da Ethnologue (i parrati calabbrisi);Del gruppo meridionale o napoletano fanno parte le varietà cosentine del nord della regione, mentre sono di tipo meridionale estremo o siciliano quelle in uso nella zona centro-meridionale che annoverano il calabrese centrale e il meridionale. Tale divisione linguistica corrisponde molto approssimativamente alla storica divisione amministrativa delle "Calabrie": Calabria Citeriore (o Calabria latina) e Calabria Ulteriore (o Calabria greca). I dialetti calabresi sono fra i dialetti d'Italia che più di altri hanno attirato l'attenzione degli studiosi per le proprie peculiarità e le radici in tempi antichi. L'evidente diversità linguistica nell'ambito della stessa regione, il rapporto tra impronta greca antica (grecanica) e storia della Calabria, la più o meno precoce latinizzazione ed i "relitti" lessicali di altre lingue, la forte presenza della minoranza albanese (arbëreshë), sono oggi argomento di studio e discussione di glottologi e linguisti. Chi voglia infatti paragonare i dialetti della Calabria meridionale con quelli parlati nella Calabria del nord, non può non notare il forte contrasto esistente. Un esempio è la forma del tempo perfetto indicativo (che include passato remoto e passato prossimo dell'italiano), che ha due forme nelle due diverse zone: nel Nord-Calabria è un tempo composto, simile al passato prossimo italiano; nel Sud-Calabria invece, è un tempo semplice che ricorda il passato remoto italiano, da cui il grande errore di chiamare "passato remoto" questo tempo anche in calabrese (in realtà equivale esattamente al perfetto latino, dal quale deriva). Infatti, anche un'azione non remota è espressa col tempo perfetto: Mangia(v)i, mo vaju u fatigu = Ho mangiato, adesso vado a lavorare. Mangiavi, mo vaju ma faticu (in dialetto catanzarese) Mangiai, ora vaju e travagghiu (in dialetto reggino)
Il dizionario analogico è un'opera lessicografica basata su criteri particolari, diversi da quelli dell'usuale dizionario, che permettono la ricerca lessicale sulla base di approcci concettuali.
Gian Carlo Oli (Firenze, 30 maggio 1934 – Firenze, 13 luglio 1996) è stato un lessicografo, linguista, insegnante e politico italiano.