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Piombino (AFI: /[pjomˈbino]/) è un comune italiano di 33 348 abitanti della provincia di Livorno in Toscana. Centro principale della val di Cornia e principale polo dell'industria siderurgica in Toscana, è il secondo porto della Toscana dopo quello di Livorno. La città conserva numerose testimonianze del suo glorioso passato, dalle origini etrusche al Principato di Piombino di cui era la capitale; la sua lunga storia è sintetizzabile nei monumenti architettonici e nelle opere d'arte che si conservano nel centro storico, al cui splendore contribuirono anche Leonardo da Vinci e Andrea Guardi.
Il fenomeno storico della Resistenza italiana, per la sua importanza e per la sua complessità, ha stimolato la produzione di una enorme massa di pubblicazioni fin dall'immediato dopoguerra, costituita da memorie di partecipanti diretti delle due parti, opere narrative di fantasia, analisi sociologiche, saggi storici, ricostruzioni storiche scientifiche, dizionari ed enciclopedie, raccolte documentarie, lavori dedicati alla storia locale, opere di storia orale. Si riporta un ampio ma non esaustivo elenco.
Italo Insolera (Torino, 7 febbraio 1929 – Roma, 27 agosto 2012) è stato un architetto, urbanista e storico italiano. Ha pubblicato numerosi libri e saggi soprattutto sulle vicende e le condizioni economiche, sociali e culturali dello sviluppo urbano e sull'uso della città antica in rapporto allo sviluppo delle metropoli. La sua attività professionale e universitaria si è orientata nella stessa direzione: prevalgono quindi lavori di restauro e piani regolatori di città storiche e di complessi ambientali. Si è particolarmente interessato al rapporto fra archeologia e città moderna, affrontando i problemi di un corretto recupero della città antica mediante una serie di proposte di limitazione del traffico, pedonalizzazione, restauro, che sono state in parte adottate dalle amministrazioni comunali, in particolare a Roma.
I Barbolani di Montauto sono una famiglia aristocratica tra le più antiche d'Italia che, per secoli, ha avuto grande importanza nella storia politica, militare, culturale e religiosa soprattutto della Toscana.Influente già nel X secolo, periodo in cui i suoi membri furono signori di Galbino, Anghiari, Caprese e Montauto, la dinastia fu insignita dei titoli di: conti di Montauto per concessione imperiale, marchesi del Sacro Romano Impero, marchesi di Montevitozzo per disposizione medicea, baroni di Schifanoia (Narni), signori di Valle e di Montione (Arezzo).
Lo Stabilimento siderurgico di Piombino è un complesso industriale specializzato nella produzione di acciaio. È situato a Piombino in prossimità del mare, lambendo 9 km di costa; con i suoi 12000000 m² è il secondo centro siderurgico italiano dopo quello di Taranto. Attualmente è di proprietà della JSW Steel Italy, azienda controllata dalla multinazionale indiana Jindal South West.
Lo Stato Pontificio (Stato della Chiesa fu il suo nome ufficiale fino al 1815, detto anche Stato Ecclesiastico) fu l'entità statuale costituita dall'insieme dei territori su cui la Santa Sede esercitò il proprio potere temporale dal 751 o 756 al 1870, ovvero più di un millennio. Era governato da una teocrazia con a capo il Papa come guida religiosa, politica e militare. Durante la sua esistenza ebbe periodi in cui il suo prestigio e la sua influenza sullo scacchiere politico europeo furono rimarchevoli; la sua proiezione internazionale uscì dai limiti territoriali che le circostanze storiche gli avevano assegnato in relazione al Sacro Romano Impero. I vincoli di vassallaggio dettati dalla Santa Sede condizionarono talvolta importanti stati indipendenti come il Regno di Sicilia, il Regno di Napoli, il Regno d'Inghilterra, il Regno di Francia, il Regno di Spagna, il Regno del Portogallo, la Corona d'Aragona, il Regno d'Ungheria, l'Impero austriaco e altri stati. Terminò la sua esistenza nel 1870, dopo l'annessione al Regno d'Italia di tre legazioni, con gli eventi che seguirono la fine della Seconda guerra d'indipendenza italiana e la spedizione dei Mille (1859 - 1861) e con la presa di Roma e la successiva annessione della quarta legazione e del circondario di Roma (1870).
Il principato di Piombino (già signoria, dal 1398 al 1594) fu uno Stato indipendente che si estendeva su terre oggi collocate amministrativamente nelle province di Livorno (lembo meridionale) e Grosseto (estremità nord-occidentale), nonché le isole dell'arcipelago toscano.
Il golfo di Follonica (già Golfo di Piombino; in latino Sinus Plumbini o Sinus Phalesianus) è un golfo del mar Tirreno, che si estende a cavallo tra l'estremità meridionale della provincia di Livorno e la parte settentrionale della provincia di Grosseto, interessando tratti costieri dei comuni di Piombino, Follonica, Scarlino e Castiglione della Pescaia, comprendendo però in tale ambito territoriale anche i comuni limitrofi che non si affacciano direttamente sul mare come Massa Marittima e Gavorrano, ma strettamente legati ai primi. È delimitato a nord-ovest da punta della Rocchetta, appendice rocciosa del Promontorio di Piombino tra la città e il porto di Piombino, mentre a sud-est è chiuso dal promontorio di Punta Ala, dall'isolotto dello Sparviero e dagli scogli Porchetti che affiorano nel braccio di mare tra essi compreso.
La provincia di Livorno è una provincia italiana della Toscana di 334 296 abitanti. È la quinta provincia toscana per numero di abitanti, e la settima per superficie tra le dieci province toscane. Affacciata ad ovest sul mar Ligure e mar Tirreno (sul promontorio di Piombino è posto il confine tra questi due mari), confina a nord e a est con la provincia di Pisa, a sud con la provincia di Grosseto. L'attuale sua forma e estensione risale al 1925, quando - per diretto volere del gerarca mussoliniano Costanzo Ciano - la già esistente unità amministrativa livornese fu estesa ai comuni dell'allora Maremma pisana e al comune di Collesalvetti, tradizionalmente afferente alle Colline Pisane. La sede dell'Amministrazione provinciale è situata a Livorno, nel Palazzo Granducale, in piazza del Municipio.
Cecina (pronuncia: Cècina) è un comune italiano di 28 149 abitanti della provincia di Livorno in Toscana.
La Toscana (AFI: /tosˈkana/) è una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale è Firenze, la città più popolosa (382 000 abitanti), nonché principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre città capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda. Il nome è antichissimo e deriva dall'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 è stata un'entità indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d'Italia e successivamente della Repubblica Italiana. In epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.
L'anfora di Baratti è una celebre anfora d'argento, capolavoro di arte tardoantica orientale, proveniente forse da Antiochia e databile alla fine del IV secolo.
La maiolica arcaica di Pisa, prodotta a tra il XIII e la metà circa del XVI secolo, è un tipo di ceramica coperta sulla superficie principale da smalto stannifero e variamente decorata con motivi in bruno e in verde. La decorazione viene anche detta a “ramina (verde) e manganese (bruno)”. I manufatti possono essere decorati anche in solo bruno, oppure essere rivestiti dallo smalto bianco o verde lasciato privo di ulteriori arricchimenti cromatici (in questo caso il pezzo viene detto monocromo). La superficie secondaria è, invece, coperta con una vetrina piombifera incolore, giallastra oppure verde.
Cosimo I de' Medici (Firenze, 12 giugno 1519 – Firenze, 21 aprile 1574) è stato il secondo ed ultimo Duca della Repubblica Fiorentina, dal 1537 al 1569, e, in seguito alla sua elevazione a Granduca di Toscana, il primo Granduca di Toscana, dal 1569 alla morte, avvenuta nel 1574. Figlio del condottiero Giovanni de' Medici, detto delle Bande Nere, e di Maria Salviati, apparteneva per via paterna al ramo cadetto dei Medici detto dei Popolani, discendente da quel Lorenzo de' Medici detto il Vecchio, fratello di Cosimo il Vecchio, il primo Signore de facto di Firenze; mentre era discendente per via materna dal ramo principale stesso, in quanto la madre era figlia di Lucrezia de' Medici, a sua volta figlia di Lorenzo il Magnifico, signore di Firenze. In questo modo Cosimo I portò al potere il ramo cadetto dei Popolani e diede vita alla linea granducale.
Il seguente è un elenco dei sovrani di Piombino, ovvero coloro che governarono un piccolo Stato toscano con capitale Piombino dal 1399 al 1814. La sua creazione si deve alla vendita nel 1399 della Repubblica di Pisa ai Visconti e ai territori da essa ricavati per creare un piccolo Stato a sé stante: la Signoria di Piombino, per l'appunto. Al momento della sua creazione, lo Stato comprendeva il territorio di Piombino (con Scarlino, Buriano, Suvereto, Vignale e Populonia) e le isole d'Elba, di Pianosa e di Montecristo. Successivamente, nel 1594, Piombino venne elevato a Principato e Populonia a Marchesato. Poi, dopo l'iniziale dominio di Napoleone Bonaparte e la successiva concessione a sua sorella Elisa e al di lei marito, Felice Baciocchi, nel 1805 il Principato di Piombino venne unito all'ex-Repubblica di Lucca: nacque così il Principato di Lucca e Piombino. Infine, nel 1814, l'indipendenza di questi territori arrivò a termine in conseguenza alla caduta di Napoleone; così, Lucca venne trasformata in Ducato e Piombino venne annesso al Granducato di Toscana.Le casate regnanti di questi territori furono, in ordine di successione e salvo brevi periodi di dominio esterno: gli Appiano, i Ludovisi, i Boncompagni-Ludovisi, i Bonaparte-Baciocchi.
I bombardamenti su Livorno, nel corso della seconda guerra mondiale, costituiscono uno degli episodi più significativi per la storia della città. Durante la seconda guerra mondiale Livorno ha subito, infatti, oltre 1000 allarmi bombardamento e circa cento bombardamenti aerei. I bombardamenti vennero effettuati da parte dell'aviazione americana con i bombardieri B-17, dall'aviazione francese con gli aerei Amiot 143, dall'aviazione inglese con i quadrimotori Avro Lancaster e dall'aviazione tedesca. Livorno è stata una delle città italiane più disastrosamente colpite dalla guerra. I bombardamenti erano iniziati nel 1940 da parte dell'aviazione francese con risultati modesti. Proseguirono dal 9 al 13 luglio 1944 con incursioni diurne da parte degli americani e notturne da parte degli inglesi. Solo dal 1943 iniziò la sistematica distruzione della città con i bombardamenti a tappeto.
Il canale di Piombino è uno strettissimo braccio di mare che separa la costa orientale dell'isola d'Elba dalla costa della Toscana, proprio in prossimità del promontorio e della città di Piombino. Il braccio di mare, assieme al canale di Corsica, costituisce anche il punto di collegamento tra Mar Ligure a nord e mar Tirreno a sud. In prossimità della costa orientale dell'isola d'Elba, il canale di Piombino include anche l'isola di Cerboli e quella di Palmaiola, oltre a due isolotti minori in prossimità della costa elbana orientale (l'isola dei Topi e l'isola di Ortano).
Il Congresso di Vienna fu una conferenza tenutasi presso il castello di Schönbrunn (in tedesco Schloß Schönbrunn) nell'omonima città, allora capitale dell'Impero austriaco, dal 1º novembre 1814 al 9 giugno 1815 (benché diverse datazioni riportino l'inizio e la fine del Congresso al 18 settembre 1814 e al 9 giugno 1815). Vi parteciparono le principali potenze europee allo scopo di ridisegnare la carta dell'Europa e ripristinare l'Ancien régime dopo gli sconvolgimenti apportati dalla rivoluzione francese e dalle guerre napoleoniche. Con il Congresso di Vienna si apre infatti quella che viene definita come l'età della Restaurazione in Europa che può considerarsi conclusa con i moti del 1830-1831. Per la prima volta gli stati europei decisero che il modo giusto di mettere fine a una guerra fosse riunire tutti gli stati interessati e discutere una soluzione valida per tutti: un'idea che è sopravvissuta fino ad oggi. L'idea che i grandi conflitti e le questioni internazionali andassero risolte da riunioni a cui partecipavano tutte le nazioni coinvolte era oramai entrata nella cultura della diplomazia europea. Un secolo dopo, questa idea avrebbe assunto la forma della Società delle Nazioni e, a meno di 150 anni dalla chiusura del Congresso, avrebbe portato alla nascita delle Nazioni Unite.
Il faro di Piombino, noto anche come faro della Rocchetta, è un faro marittimo del canale di Piombino che si trova in piazza Bovio, a Piombino. Ad alimentazione elettrica e a luce ritmica, l'infrastruttura è dotata di una lampada LABI da 100 W che emette tre lampi bianchi ogni 15 secondi della portata di 11 miglia nautiche. Il faro venne edificato nel luogo in cui sorgeva la Rocchetta di Piombino, storica fortificazione difensiva che venne demolita nel corso degli anni venti del Novecento per lasciare posto all'attuale piazza che si apre verso il mare. Nel luogo in cui si articolava il bastione meridionale della fortificazione è stata edificata la torre sulla quale è stato attivato il faro per l'illuminazione della costa meridionale del promontorio di Piombino, nel tratto in prossimità del Porto Antico di Piombino. L'infrastruttura è costituita da una torre in stile neogotico a sezione quadrata, con galleria interna e strutture murarie rivestite in pietra. Il portone d'ingresso, preceduto da gradini, è sovrastato da un arco a sesto acuto. Nella parte superiore della torre sporge un coronamento che poggia su archetti a sesto acuto, che costituiscono la base della merlatura sommitale che delimita la terrazza sulla quale è collocato il fanale metallico. Dalla seconda metà del Novecento in poi è rimasto l'unico faro monumentale ancora in funzione a Piombino, a seguito della definitiva dismissione del semaforo di Piombino.
I Ludovisi furono una famiglia di piccola nobiltà bolognese, trasferitasi a Roma nella metà del XVI secolo: il prestigio familiare vero e proprio si ebbe attraverso Alessandro Ludovisi, che nel 1621 fu eletto al soglio pontificio col nome di papa Gregorio XV. Succeduti agli Appiano nel 1634 come sovrani del Principato di Piombino, vi regnarono fino al 1733. L'ultima erede legittima della dinastia fu la principessa Ippolita Ludovisi, la quale, sposando il duca Gregorio II Boncompagni, fece confluire titoli nobiliari e beni nella dinastia Boncompagni, che, unendo i due cognomi, andò così a costituire la nuova dinastia Boncompagni-Ludovisi.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
L'area naturale protetta di interesse locale Sterpaia è un'area naturale protetta della regione Toscana istituita nel 1998. Occupa una superficie di 180 ha nella provincia di Livorno.
Gli antichi Stati italiani furono le numerose entità territoriali politiche e indipendenti esistite nella penisola italiana dall'inizio del Medioevo fino alla proclamazione del Regno d'Italia, avvenuta nel 1861. Il concetto di Stato si sviluppò nella riflessione politica italiana a partire dal XV secolo, grazie all'opera di alcuni letterati come Niccolò Machiavelli e trovò piena e reale applicazione solo dopo la Rivoluzione francese. Per le epoche precedenti è possibile parlarne solo tenendo in considerazione che non si trattava di Stati intesi nel senso moderno: dal X secolo all'età napoleonica, per esempio, la quasi totalità degli Stati dell'Italia centro-settentrionale erano formalmente vassalli del Sacro Romano Impero, anche se poi per la maggior parte nei fatti erano praticamente indipendenti, mentre al contrario lo Stato Pontificio, che di diritto era pienamente sovrano, non riuscì a esercitare un reale e duraturo controllo su tutto il proprio territorio prima del Seicento. Di seguito è riportato l'elenco di questi Stati, organizzati per data, dal Medioevo sino all'unità d'Italia. Tra parentesi, dove indicate, le dinastie regnanti.
I Bonaparte (originariamente Buonaparte) sono una famiglia còrsa d'origine accertata di Sarzana, città al confine tra Liguria e Toscana, appartenuta a Firenze, poi a Genova, poi ai Visconti di Milano, ancora a Genova e che oggi si trova in Liguria, anche se qualcuno, erroneamente, ne attribuisce l'origine toscana, che grazie alle gesta di Napoleone I e Napoleone III giunse ad avere fama e gloria nel continente europeo, governando nel XIX secolo una consistente parte dell'Europa.
La geografia dell'Italia comprende la descrizione di tutti gli elementi fisico-geografici (pianure, rilievi, mari, fiumi, laghi etc.) italiani. Geograficamente la penisola italiana è suddivisa in tre parti: una continentale (Italia settentrionale), delineata a nord dalle Alpi e a sud dalla linea convenzionale che congiunge La Spezia con Rimini; una peninsulare (Italia centrale e meridionale), che si allunga nel Mediterraneo in direzione nord ovest-sud est e una insulare (Italia insulare), che comprende le due maggiori isole del Mediterraneo, la Sardegna e la Sicilia presso la quale, in corrispondenza dell'isola di Pantelleria, si ha la minima distanza dall'Africa, circa 70,54 chilometri. Due delle isole Pelagie, Lampedusa e Lampione, appartengono geograficamente al continente africano. I confini politici attuali si estendono complessivamente per 1800 chilometri confinando ad ovest con la Francia, a nord con la Svizzera e l'Austria e ad est con la Slovenia; i microstati San Marino e Città del Vaticano sono enclavi interamente comprese nel suo territorio, mentre il comune di Campione d'Italia costituisce una exclave situata nella regione italofona del Canton Ticino in Svizzera.
Enel S.p.A. (originariamente acronimo di Ente nazionale per l'energia elettrica) è una multinazionale Italiana dell’energia e uno dei principali operatori integrati globali nei settori dell'energia elettrica e gas. Istituita come ente pubblico a fine 1962, si è trasformata nel 1992 in società per azioni e nel 1999, in seguito alla liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica in Italia, quotata in borsa. Lo Stato italiano, tramite il Ministero dell'economia e delle finanze, rimane comunque il principale azionista col 23,6% del capitale sociale, al 1º aprile 2016.Enel è l'84ª azienda al mondo per fatturato con 74,64 miliardi di euro e con una capitalizzazione di borsa di 90 miliardi di euro, la maggiore utility integrata d'Europa in termini di capitalizzazione.La società è quotata nell'indice FTSE MIB della Borsa di Milano.
Lecco (AFI: [ˈlekko], pronuncia locale [ˈlɛkko], ; dialetto lecchese: Lècch [ˈlɛk]) è un comune italiano di 47 892 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Lombardia. Elevato a capoluogo di provincia con decreto del presidente della Repubblica del 6 marzo 1992, ottenne il titolo di città il 22 giugno 1848 e ad oggi il suo agglomerato urbano supera i centomila abitanti. Nota per essere il luogo in cui lo scrittore Alessandro Manzoni ambientò I promessi sposi, la città è situata in uno dei vertici del Triangolo Lariano, sulla sinistra idrografica dell'Adda oltre ad affacciarsi sul ramo orientale del lago di Como ed è compresa nelle prealpi orobiche, tra il gruppo delle Grigne e il Resegone. Crocevia strategico per la Valtellina, Lecco assunse crescente importanza durante il Medioevo quando, a seguito della Pace di Costanza, fu annessa al Ducato di Milano che le conferì l'attuale impianto urbanistico, ma fu nella seconda metà dell'XIX secolo, durante il dominio austriaco, che la città attraversò un periodo particolarmente fiorente che portò alla costruzione di palazzi e portici in stile neoclassico. Dopo l'Unità d'Italia Lecco si affermò come uno dei primi centri industriali d'Italia grazie allo sviluppo delle industrie siderurgiche, già attive nel XII secolo, che le conferirono l'appellativo di città del ferro.
Jacopo III Appiano (Piombino, 1439 – Piombino, 10 marzo 1474) fu il sesto Signore di Piombino, Scarlino, Populonia, Suvereto, Buriano, Badia al Fango e delle isole d'Elba, Montecristo e Pianosa; anche conte palatino.
Elah Dufour S.p.A. è un'azienda alimentare italiana specializzata nei prodotti dolciari.
La Casa Saldarini, popolarmente nota come Il Dinosauro o La Balena, è un edificio residenziale ubicato a Baratti, all'interno del comune di Piombino (LI). La villa sorse intorno al 1962 su progetto del fiorentino Vittorio Giorgini, nel lotto adiacente alla Casa esagono di proprietà dello stesso architetto. La prima idea del progetto risale al 1960, il committente era Salvatore Saldarini, noto industriale della seta di Como. Il progetto definitivo fu completato nel 1961 e la costruzione iniziò l'anno successivo. Essa è considerata il "primo esempio al mondo di architettura realizzata in membrana isoelastica di rete e cemento". L'opera è stata considerata anticipatrice dei moderni esempi di architettura blob, tra gli altri da Luigi Prestinenza Puglisi. Mentre secondo Glauco Gresleri, Casa Saldarini ha anticipato di un quarto di secolo l'opera di Frank Gehry nel Guggenheim Museum di Bilbao.L'edificio infatti è caratterizzato da superfici sinuose, che originariamente, prima di alcuni rifacimenti, si riflettevano anche all'interno, dove il pavimento aveva un andamento leggermente ondulato. L'ardita concezione della struttura portò alcuni a dubitare della sua solidità, tanto che l'ingegnere addetto al suo collaudo caricò di un peso doppio al necessario l'edificio al fine di valutare le deformazioni; la prova ebbe ugualmente esito positivo.Tuttavia, probabilmente proprio per il suo allontanarsi da ogni forma di accademismo, l'opera e il suo architetto furono ignorati dalla critica dell'epoca.
La Maremma (pronuncia: [maˈremma]) è una vasta regione geografica compresa fra Toscana e Lazio, di circa 5000 km², che si affaccia sul Mar Tirreno e sul Mar Ligure. Oltre a una parte centrale, corrispondente alla provincia di Grosseto fino alle pendici del Monte Amiata e delle Colline Metallifere e fino alla media valle dell'Ombrone (Maremma Grossetana), comprende la fascia costiera tra Piombino e il Cecina (Maremma Livornese, già Maremma Pisana) e si spinge nel Lazio fin verso Civitavecchia. Il territorio è in prevalenza pianeggiante e alluvionale, ma in parte anche collinare. Erroneamente, spesso viene considerata Maremma soltanto quella grossetana, a causa della recente maggiore notorietà.
Il movimento operaio a Piombino ha avuto una storia peculiare e particolarmente rilevante all'interno del contesto nazionale, al punto da causare la “liberazione” della città dal nazifascismo prima dell'arrivo delle truppe alleate. La forza dei sindacati all'interno delle maggiori fabbriche cittadine ha poi determinato, nel corso del XX secolo il verificarsi di intense lotte sociali dagli esiti diversi.
Il Museo Archeologico del Territorio di Populonia, inaugurato nel 2001 nella città di Piombino, contiene reperti provenienti da quello che era l'antico territorio di Populonia (Val di Cornia) per un periodo che va dalla preistoria alla tarda antichità. Presso il museo è attivo un centro di archeologia sperimentale, riguardante la lavorazione della ceramica e della pietra.
L'isola d'Elba è un'isola situata tra il canale di Piombino a est, a circa 10 chilometri dalla costa, il mar Tirreno a sud e il canale di Corsica a ovest. È la più grande delle isole dell'arcipelago toscano, e la terza più grande d'Italia (223 km²). L'Elba, assieme alle altre isole dell'arcipelago (Pianosa, Capraia, Gorgona, Montecristo, Giglio e Giannutri) fa parte del parco nazionale dell'Arcipelago Toscano. Amministrativamente è suddivisa in 7 comuni, facenti parte della provincia di Livorno.
I da Filicaja sono una nobile famiglia originaria di Pontassieve (Firenze), tuttora esistente nel ramo Nardi-Dei da Filicaja-Dotti e Geddes da Filicaia.
La provincia di Sassari (prubìntzia di Sassari in sassarese, provìntzia de Tàtari in sardo, pruìncia di Sassari in gallurese, província de Sàsser in catalano) è una provincia italiana della Sardegna di 491 571 abitanti. Affacciata a nord e ad ovest sul mar di Sardegna al Golfo dell'Asinara ed il Mar Tirreno ad est, confina a sud con le province di Oristano e di Nuoro. Con 7 692 km² di estensione, l'ente sassarese è la provincia più estesa d'Italia. La provincia di Sassari venne istituita nel 1859, prima anche dell'Unità d'Italia del 1861, con un territorio che fino al 1927 comprendeva l'intero Capo di sopra dell'isola. Dal 1878 ha sede nell'omonimo Palazzo della Provincia a Sassari.
Eugenio Montale (Genova, 12 ottobre 1896 – Milano, 12 settembre 1981) è stato un poeta, traduttore, scrittore, filosofo, giornalista, critico letterario, critico musicale e politico italiano.
Livorno (pronuncia: [liˈvorno], ) è un comune italiano di 156 299 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Terza città della regione per popolazione (dopo Firenze e Prato), ospita da sola quasi la metà degli abitanti della propria provincia; con i comuni limitrofi di Pisa e Collesalvetti costituisce inoltre un vertice di un "triangolo industriale", la cui popolazione complessiva ammonta a oltre 260 000 abitanti. È situata lungo la costa del Mar Ligure ed è uno dei più importanti porti italiani, sia come scalo commerciale sia come scalo turistico, centro industriale di rilevanza nazionale, da tempo in declino, tanto da essere riconosciuta nel 2015 come "area di crisi industriale complessa". Tra tutte le città toscane è solitamente ritenuta la più moderna, sebbene nel suo territorio siano presenti diverse testimonianze storiche, artistiche e architettoniche sopravvissute ai massicci bombardamenti della seconda guerra mondiale e alla successiva ricostruzione. La città, notevolmente sviluppatasi dalla seconda metà del XVI secolo per volontà dei Medici prima e dei Lorena in seguito, fu importante porto franco frequentato da numerosi mercanti stranieri, sede di consolati e compagnie di navigazione. Ciò contribuì ad affermare, sin dalla fine del Cinquecento, i caratteri di città multietnica e multiculturale per eccellenza, dei quali sopravvivono importanti vestigia, quali chiese e cimiteri nazionali, palazzi, ville e opere di pubblica utilità indissolubilmente legate ai nomi delle importanti comunità straniere che frequentarono il porto franco fino alla seconda metà dell'Ottocento. Questa vocazione internazionale portò a identificare la città come Leghorn nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America, Livourne in Francia, Liorna in Spagna, ecc., analogamente alle più importanti capitali di stato dell'epoca. Tra il XIX secolo e i primi anni del Novecento, parallelamente all'avvio del processo di industrializzazione, Livorno fu anche una meta turistica di rilevanza internazionale per la presenza di rinomati stabilimenti balneari e termali, che conferirono alla città l'appellativo di Montecatini al mare. Livorno è sede dell'Accademia navale della Marina Militare, del comando e di due reggimenti della Brigata paracadutisti "Folgore" dell'Esercito Italiano, del 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania", del 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" inquadrato nelle forze speciali dell'Esercito Italiano e del Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri; inoltre è sede di Direzione Marittima del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera.
Maria Anna Bonaparte, detta Elisa (Ajaccio, 3 gennaio 1777 – Villa Vicentina, 7 agosto 1820), è stata una principessa francese, sorella minore dell'imperatore Napoleone Bonaparte.
La Signoria di Piombino (28 febbraio 1399 - 7 febbraio 1594) fu uno Stato Indipendente Preunitario della penisola italiana, i cui territori sono adesso appartenenti alla Regione Toscana e corrispondenti alla cosiddetta maremma piombinese, già maremma pisana o volterrana e senese, a cavallo fra le province di Livorno e Grosseto, a valle delle Colline Metallifere. Comprendeva inoltre le isole Elba, Montecristo, Pianosa e gli isolotti di Cerboli, Palmaiola e Formiche di Montecristo. Gli attuali territori comunali di Piombino, San Vincenzo, Suvereto, Follonica, Massa Marittima (in parte), Scarlino, Castiglione della Pescaia con le località minori di Populonia, Baratti, Valli, Montioni, Casalappi, Cafaggio, Vignale, Rocchette, Vetulonia, Buriano, Badia al Fango costituivano la parte continentale dello Stato. Confinava a nord con la Repubblica fiorentina, mediante la comunità di Sassetta, la linea di confine risaliva poi le pendici del Monte Calvi e da là discendeva lungo lo spartiacque con la comunità di Camiglia. il confine attraversava la Cornia presso Rovincione e aggirando Casalpiano, correva in pianura in linea retta fino alla Sdriscia, da qui risaliva verso Poggio all'Agnello dove piegava verso il golfo di Baratti e terminava ad ovest (zona attuale "Torraccia", comune di San Vincenzo); ad est il confine correva lungo il corso della Cornia fino al torrente Milla fino all'altezza di Poggio le Querce dove piegava verso est in direzione di Poggio Sacconeto discendeva il botro del Pignola, aggirava il castello di Montioni, risaliva verso Montioni Vecchio e Poggio della Sentinella scendendo verso sud lungo le pendici dei Poggi Campastrino e all'Olivo, alla Pievaccia piegava verso est in direzione del fiume Pecora, attraversava la pianura di Scarlino e risalendo il Fosso di S. Giovanni arrivava ai Poggi Paloncino, Sgrandinato e Collacchia; qui piegava di nuovo verso est in direzione di Poggio Vadamuli e discendendo lungo il Torrente Rigo fino a Grilli, ove seguendo il corso del Rigo arrivava fino alle pendici della pianura alluvionale dell'antico padule di Castiglioni ove piegava verso il mare comprendendo l'abbazia al Fango, ove risaliva i poggi aggirando il distretto di Castiglione della Pescaia che rimaneva in mano a Pisa e poi a Firenze per ridiscendere verso Pian dell'Alma presso Portiglioni. A sud e sud/est confinava con la Repubblica di Siena prima e Firenze poi (dal 1559). La Signoria di Piombino divenne Principato di Piombino nel 1589.
Lo stabilimento Ilva di Taranto è localizzato nel quartiere Tamburi e, precisamente, nell'area compresa tra la Strada statale 7 Via Appia, la Superstrada Porto-Grottaglie, la Strada Provinciale 49 Taranto-Statte e la Strada provinciale 47, per una superficie complessiva di circa 15.450.000 metri quadrati.
La diocesi di Massa Marittima-Piombino (in latino: Dioecesis Massana-Plumbinensis) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2016 contava 130.200 battezzati su 132.400 abitanti. È retta dal vescovo Carlo Ciattini.
La storia d'Italia è l'insieme di numerose vicende locali e cittadine e riflesso della storia universale della sua capitale, Roma, sede dell'Impero prima e del Papato poi. Essa è parte fondante della cultura occidentale, europea e mediterranea. L'eredità storico-culturale dell'Italia si riflette nell'elevato numero di patrimoni dell'umanità presenti nel paese. Luogo di incontro di culture arcaiche come quella etrusca, latina, e sabina, di insediamenti celti e colonie greche e fenicio-cartaginesi, l'Italia antica fu federata dalla Repubblica Romana e divenne il centro dell'Impero Romano. Una prima sistemazione amministrativa in regioni le fu data da Cesare Augusto (27 a.C.-14 d.C.). Divenne poi terra a maggioranza cristiana, abbandonando l'antico politeismo, tra la promulgazione dell'Editto di Milano (313) che garantiva la libertà di culto e quella dell'Editto di Tessalonica (380), che impose di seguire la religione del vescovo di Roma. Con la caduta dell'Impero, l'Italia venne invasa dagli Eruli di Odoacre (476), e poi dagli Ostrogoti di Teodorico (492), dai Bizantini di Giustiniano (535), e dai Longobardi di Alboino (568). Alla dominazione straniera, si accompagnò il processo di divisione politica: l'Italia meridionale fu contesa tra Longobardi, Bizantini e Berberi, quella centrale si consolidò come Stato Pontificio, e quella settentrionale venne inglobata da Carlomagno nel Sacro Romano Impero Germanico con l'incoronazione di quest' ultimo da parte di Papa Leone III nell'anno 800. Con l'umiliazione di Canossa (1077) prima e la pace di Venezia (1177) poi, il Papa indebolì l'Imperatore germanico, favorendo l'ascesa di autonomi Comuni nell'Italia imperiale. Tra questi, le repubbliche marinare di Genova e Venezia acquistarono un grande peso nel corso delle crociate, fatto che provocò una rivoluzione commerciale e mercantile in tutta Italia. Contestualmente, il mezzogiorno veniva unificato nel regno di Sicilia dai vichinghi Normanni. Per intrecci dinastici, corona di Sicilia e diadema imperiale pervennero entrambi a Federico II di Svevia, il quale fu a capo di un impero che si espanse nei paesi baltici e in Terra Santa, ma che si disgregò dopo il fallimento del progetto assolutista di dominare tutta l'Italia per la resistenza di Stato Pontificio, baroni meridionali, e Comuni centro-settentrionali. Dopo le drammatiche crisi del Trecento, la penisola conobbe una nuova epoca di prosperità economica e culturale tra XV e XVI secolo, periodo noto come Rinascimento. Per la sua ricchezza e centralità negli affari europei, divenne il principale teatro dello scontro delle Guerre d'Italia, che coinvolsero le principali potenze dell'epoca, tra cui il Regno di Francia, l'Impero germanico, l'Impero spagnolo, la Confederazone Elvetica, l'Inghilterra e l'Impero ottomano. Sul piano culturale, l'Italia conosceva poi la controriforma, il barocco, ed il neoclassicismo. Dopo la parentesi Napoleonica, gli italiani lottarono per la loro indipendenza ed unificazione in una serie di guerre sotto la guida del Regno di Sardegna sabaudo, occupando il nord, sottoposto direttamente o indirettamente agli Asburgo d'Austria, e le Due Sicilie, governate dai Borbone di Napoli, un ramo cadetto dei Borbone di Spagna. Roma, nel mezzo della guerra franco-prussiana (1870-1871), fu fatta capitale a conclusione del Risorgimento. L'Italia unita divenne uno stato liberale sul fronte economico-politico, mentre in politica estera creò un proprio spazio coloniale in Libia e Corno d'Africa. Le ambizioni territoriali in Europa e la volontà di trovare un suo posto nel concerto di blocchi politici e alleanze sicure portò l'Italia a partecipare alla prima guerra mondiale a fianco della Triplice Intesa. La società italiana, colpita dalla propaganda nazionalista della "vittoria mutilata", aderì gradualmente al fascismo di Benito Mussolini e dei suoi seguaci, saliti al potere nell'ottobre del 1922. L'avvicinamento alla Germania nazista e la formazione dell'asse Roma-Berlino del 1936 saranno determinanti nella scelta italiana di entrare nella seconda guerra mondiale, nel 1940. Dopo il suo fallimento militare, ebbe termine la forma di governo monarchica: l'attuale repubblica fu infatti istituita nel giugno 1946. In seguito alla ricostruzione, vi fu un periodo storico di ripresa economica, militare, sportiva e politica, così come la riaffermazione dell'Italia come potenza industriale, essendo tra le nazioni fondanti del G6 (poi G7, G8 e nuovamente G7 nell'attualità) nel 1975 e del G20 nel 1999. L'Italia è inoltre tra i sei Paesi fondatori dell'Unione europea, la quale opera tramite meccanismi e politiche sovranazionali (come l'euro).
ArcelorMittal Italia S.p.A. è dal novembre 2018 la filiale italiana della società franco-lussemburghese ArcelorMittal, che si occupa prevalentemente della produzione e trasformazione dell'acciaio. Il più importante stabilimento italiano è situato a Taranto in Puglia, e costituisce il maggior complesso industriale per la lavorazione dell'acciaio in Europa. Altri stabilimenti sono a Genova in Liguria, Novi Ligure e Racconigi in Piemonte, Marghera in Veneto. Questa industria ha subito numerosi passaggi di proprietà nel corso degli anni. Rinata sulle ceneri dell'Italsider come ILVA S.p.A., nel 1989, prendeva il nome da quello della Società Industria Laminati Piani e Affini (ILVA) del 1905, che richiamava il nome latino dell'isola d'Elba e dalla quale era estratto il minerale di ferro, che alimentava i primi altiforni costruiti in Italia a fine Ottocento.In amministrazione straordinaria dal 2015, nel gennaio 2016 viene bandita una gara per vendere l'ILVA: a seguito della controversa gara di affidamento in cui si scontrano diverse considerazioni relative al piano industriale, riqualificazione ambientale e offerta economica, il 1º novembre 2018 ILVA entra ufficialmente a far parte del colosso franco-lussemburghese ArcelorMittal, con partecipazioni di Intesa Sanpaolo e inizialmente di Marcegaglia.Nel gennaio 2019 la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo accoglie i ricorsi presentati nel 2013 e 2015 da 180 cittadini che vivono nei pressi dello stabilimento di Taranto e condanna l'Italia per non aver tutelato il diritto alla salute dei cittadini.Il 5 novembre 2019 Arcelor Mittal comunica l'intenzione di recedere dal contratto di cessione, procedendo alla restituzione ad Ilva, in amministrazione straordinaria, entro 30 giorni. L'attuale Amministratore delegato di ArcelorMittal Italia Lucia Morselli in data 14 novembre 2019 ha comunicato di voler chiudere gli impianti di Taranto, operazione che dovrebbe concludersi entro il 15 gennaio 2020 e annullare gli accordi presi derivanti dalla vincita della gara di appalto. Tale decisione è stata impugnata in sede giudiziaria dai commissari straordinari dell'Ilva e dal Governo Italiano.
Piombino Dese (Pionbin in veneto) è un comune italiano di 9 520 abitanti della provincia di Padova in Veneto, situato a nord-est del capoluogo.