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Con il termine bullismo si indica una forma di comportamento sociale di tipo violento e intenzionale, tanto di natura fisica che psicologica, ripetuto nel corso del tempo e attuato nei confronti di persone percepite come più deboli dal soggetto che perpetra l’atto in questione. In breve, perché possa correttamente parlarsi di bullismo, devono sussistere tre precisi requisiti: – il comportamento deve essere intenzionale; – il comportamento deve persistere nel tempo; – deve esserci un’asimmetria nella relazione. Nel fenomeno del bullismo, particolarmente rilevante è il ruolo degli spettatori (indicati nella letteratura anglofona con il termine di bystanders) che, idealmente, possiamo immaginare composto da: – gregari, che appoggiano il bullo o pongono in essere, su suo mandato, gli atti di bullismo; – spettatori, che, a seconda dei casi, possono assistere in silenzio oppure ridere e incitare i bulli. Il bullismo, dunque, non riguarda soltanto l’interazione tra due soggetti, ma deve essere piuttosto considerato come un fenomeno di gruppo, e potrà essere contrastato soltanto dopo aver compreso, e soprattutto accettato, che si tratta di una manifestazione culturale, espressione di una società in cui, di fatto, sono dominanti i valori della sopraffazione e dell’arbitrio del più forte sul più debole, in cui i modelli vincenti, spesso veicolati anche attraverso i mass media, sono quelli dell’arroganza e del non rispetto per l’altro. Il termine bullismo viene spesso utilizzato per riferirsi a fenomeni di violenza tipici degli ambienti scolastici, ma può verificarsi anche in altri contesti sociali riservati ai più giovani. Lo stesso comportamento, o comportamenti simili, in altri contesti, sono identificati con altri termini, come mobbing in ambito lavorativo o nonnismo nell'ambito delle forze armate. A partire dagli anni 2000, con l'avvento di Internet, si è andato delineando un altro fenomeno legato al bullismo, anche in questo caso diffuso soprattutto fra i giovani, il cyberbullismo. Il bullismo come fenomeno sociale e deviante è oggetto di studio tra gli esperti delle scienze sociali, della psicologia giuridica, clinica, dell'età evolutiva e di altre discipline affini. Non esiste una definizione univoca del bullismo per gli studiosi, sebbene ne siano state proposte diverse. È possibile tuttavia individuare le caratteristiche generali del fenomeno in questione:
Il massacro della Columbine High School fu una strage in ambito scolastico avvenuta il 20 aprile 1999 negli Stati Uniti d'America, che coinvolse alunni e insegnanti di una scuola superiore del distretto amministrativo di Columbine, non lontano da Denver (Colorado): due studenti della Columbine High School, Eric Harris e Dylan Klebold, si introdussero nell'edificio armati e aprirono il fuoco su numerosi compagni di scuola e insegnanti. Al termine della sparatoria rimasero uccisi 12 studenti e un insegnante, mentre 24 furono i feriti, compresi 3 che si erano fatti male fuggendo dall'edificio. I due autori della strage si suicidarono sparandosi a loro volta, asserragliati all'interno della biblioteca della scuola (dove venne uccisa la maggior parte delle vittime) dopo che le squadre SWAT della polizia erano intervenute a circondare la zona. Al criminoso gesto dei due studenti fece seguito un lungo e acceso dibattito nazionale sulla legislazione statunitense riguardante il controllo sulla vendita e la reperibilità delle armi da fuoco, nonché la loro detenzione. L'episodio richiamò l'attenzione anche sui problemi della sicurezza scolastica, delle diseguaglianze sociali e dell'uso di farmaci anti-depressivi da parte degli adolescenti.Il fatto accaduto è uno dei più sanguinosi episodi di massacro scolastico nella storia degli Stati Uniti assieme a quello della Bath School (1927) e, successivamente, del Virginia Tech (2007), della Sandy Hook Elementary School (2012) e della Marjory Stoneman Douglas High School (2018).
Canis Canem Edit (Bully nel Nord America) è un videogioco d'avventura open world ambientato in una scuola, pubblicato dalla Rockstar Vancouver per PlayStation 2 il 17 ottobre 2006, negli USA, e il 27 ottobre dello stesso anno, in Europa. Originariamente era stata pianificata una versione Xbox ma in seguito fu annullata per ragioni sconosciute.Una nuova edizione del gioco, chiamata Bully: Scholarship Edition, è stata pubblicata il 7 marzo 2008 per Wii e Xbox 360 e l'11 ottobre 2008 su Microsoft Windows. Questa versione del gioco introduce una grafica in alta definizione, nuove missioni, lezioni, minigiochi, personaggi e oggetti. Dal 18 dicembre 2012 è inoltre possibile scaricare la versione originale del gioco su PlayStation 3 e dal 22 marzo 2016 su PlayStation 4 tramite PlayStation Store, il gioco infatti è stato inserito tra i classici PlayStation 2. Inoltre è disponibile su Xbox One la versione dell'Xbox 360. Il titolo europeo del gioco deriva dal motto della scuola in cui è ambientato il gioco, Canis Canem Edit, opposto della locuzione latina Canis canem non est che significa "cane non mangia cane". Il titolo originale era però Bully (bullo), censurato in Europa per rendere meno esplicito il soggetto. Le versioni per Wii e Xbox 360 sono state criticate nel Regno Unito e una catena di negozi si è rifiutata di mettere in vendita il gioco.
La violenza scolastica (conosciuta anche come bullismo scolastico, o in inglese bullying) è qualsiasi forma di abuso psicologico, verbale o fisico che si verifica ripetutamente tra gli studenti per un certo periodo di tempo, in classe e attraverso i social network; quest'ultimo prende il nome di cyberbullismo. Statisticamente, il tipo di violenza dominante è di tipo emotivo e si verifica per lo più in classe e nei cortili delle scuole. I protagonisti dei casi di bullismo scolastico sono di solito bambini in età adolescenziale, con una percentuale leggermente più alta di ragazze nel profilo delle vittime.Il bullismo scolastico è una forma caratteristica ed estrema di violenza scolastica. Questo tipo di violenza scolastica è quindi caratterizzato da una ripetizione della stessa, volta a intimidire la vittima, che implica un abuso di potere, esercitato da un aggressore più forte (sia che questa forza sia reale o percepita soggettivamente) del primo. Il soggetto maltrattato viene così esposto fisicamente ed emotivamente al maltrattatore, generando di conseguenza una serie di effetti psicologici (anche se questi non fanno parte della diagnosi); è comune che il maltrattato viva nel terrore all'idea di frequentare la scuola e si mostri molto nervoso, triste e solitario nella sua vita quotidiana. In alcuni casi, la durezza della situazione può portare a pensieri di suicidio e persino alla sua materializzazione, queste sono conseguenze delle molestie subite da persone di tutte le età. Possono essere più inclini a essere vittime del bullismo i bambini affetti da sindrome di Down, autismo, sindrome di Asperger, sindrome di Tourette, ecc.
La scuola secondaria di secondo grado (comunemente detta scuola superiore) è, nell'ordinamento scolastico italiano, il secondo ciclo di studi dell'obbligo. Lo studente vi accede dopo aver conseguito la licenza media, con possibilità di scegliere a quale istituto iscriversi.Gli istituti superiori hanno durata quinquennale, solitamente suddivisa in biennio comune e triennio specialistico; lo studente compie tale ciclo di studi generalmente dall'età di 14 anni fino a 20. Al termine del percorso scolastico viene sostenuto l'esame di maturità, con il rilascio del diploma; il titolo consente l'iscrizione all'università.
La didattica (dal greco διδάσκω, cioè "insegnare"), indica la teoria e la pratica dell'insegnamento. Si può dividere in didattica generale, che riguarda i criteri e le caratteristiche generali della pratica educativa, e in didattica speciale che riguarda invece i singoli insegnamenti o le diverse caratteristiche (età, capacità specifiche, ambiente) dei soggetti dell'apprendimento.
Per disturbi specifici di apprendimento (sigla DSA), si intendono deficit di alcune abilità specifiche (che fanno parte della famiglia dei Disturbi Evolutivi Specifici), che non permettono una completa autosufficienza nell'apprendimento, poiché le difficoltà si sviluppano sulle attività che servono per la trasmissione della cultura come, ad esempio, la lettura, la scrittura e/o il far di conto. I DSA sono stati riconosciuti in Italia dalla legge 8 ottobre 2010, n. 170: "Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico" (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana N. 244 del 18 ottobre 2010), la quale si è rifatta in gran parte alla Classificazione Internazionale ICD-10 dell'Organizzazione mondiale della sanità, dove vengono definiti anche con la sigla F81. Essi vengono compresi nel capitolo 315 del DSM-IV. I disturbi specifici di apprendimento si verificano in soggetti che hanno intelligenza almeno nella norma, con caratteristiche fisiche e mentali nella norma e la capacità di imparare. Per la diagnosi di DSA, sono necessari: Il funzionamento intellettivo nella norma; Almeno due prove diagnostiche con valori sotto le -2 deviazioni standard; Un funzionamento scolastico deficitario.
La Polizia di Stato (in precedenza Corpo delle guardie di pubblica sicurezza) è una delle quattro forze di polizia italiane direttamente dipendente dal Dipartimento della pubblica sicurezza, del Ministero dell'interno. Costituisce autorità nazionale di pubblica sicurezza e vigila sul mantenimento dell'ordine pubblico. Al vertice vi è il capo della polizia e direttore generale della pubblica sicurezza.