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Omberto Aldobrandeschi (... – Campagnatico, 1259) è stato secondo figlio di messer Guglielmo dell'antica e nobile casata degli Aldobrandeschi, conti di Soana e Pitigliano, un ampio territorio corrispondente all'odierna provincia di Grosseto.
La Toscana (AFI: /tosˈkana/) è una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale è Firenze, la città più popolosa (382 000 abitanti), nonché principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre città capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda. Il nome è antichissimo e deriva dall'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 è stata un'entità indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d'Italia e successivamente della Repubblica Italiana. In epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.
TIM S.p.A. o Telecom Italia S.p.A. è un'azienda italiana di telecomunicazioni, capogruppo del Gruppo TIM, che offre in Italia e all'estero servizi di telefonia fissa, telefonia mobile, telefonia pubblica, telefonia IP, Internet e televisione via cavo (in tecnologia IPTV). Opera in Italia nella telefonia fissa e mobile con i marchi TIM (privati) e TIM Business, e in Brasile con il marchio TIM. Telecom Italia è anche il 7º gruppo economico italiano per fatturato e tra i primi 500 mondiali. La società è quotata nell'indice FTSE MIB della Borsa Italiana. Fornitore di servizi nel Sistema pubblico di connettività (SPC), Telecom Italia gestisce una parte della connettività internet e intranet della pubblica amministrazione italiana in attesa del subentro dei fornitori (Tiscali, BT Italia e Vodafone Italia) aggiudicatari della gara Consip, in virtù del contratto stipulato nel 2016.A partire dal 13 gennaio 2016 la società ha adottato il marchio unificato TIM, rinunciando di fatto al vecchio marchio Telecom Italia, attivo dal 1994.
La storia di Siena riguarda le vicende storiche relative a Siena, città dell'Italia centrale.
La storia della Repubblica di Venezia inizia convenzionalmente con la nascita delle prime autonomie politiche nell'omonima laguna e dalla fondazione del Ducato di Venezia, e termina con l'annessione napoleonica del Veneto, comprendendo un periodo di oltre un millennio. Venezia è una città che nasce sui resti di un sistema di insediamenti periferico della X Regio romana detta Venetia et Histria, che in seguito alle invasioni barbariche, già dal VI secolo, iniziarono a popolarsi di latini qui immigrati, al sicuro dagli assalti germanici, grazie alla protezione dell'Impero bizantino, dall'età di Giustiniano presente sul territorio in diverse forme amministrative. La lontananza geografica dalla capitale imperiale Costantinopoli, da Ravenna, e il crescente sviluppo economico furono le circostanze che permisero alla popolazione locale di raggiungere una discreta autonomia amministrativa che portò poi alla nascita di uno Stato autonomo comunemente noto come Repubblica di Venezia. In breve la città conquistò l'egemonia politica e militare nell'Adriatico e, fino alla Battaglia di Lepanto, in tutto il Mediterraneo, diventando pure il principale porto marittimo e centro di scambi economici. La società veneziana sentì ampiamente della grandezza del proprio Stato, partecipando attivamente alle decisioni e alle azioni militari internazionali, tanto che da un'organizzazione e cultura prettamente municipale a Venezia si formò presto una identità territoriale e un ordine civile a carattere nazionale. Va fatto notare che Venezia dal 1300 al 1500 è la terza città più popolata d'Europa e fino al 1700 una delle prime 5 in Europa.
La famiglia Colonna è una storica casata patrizia romana, tra le più antiche documentate dell'Urbe e una delle più importanti nel Medioevo e nell'Età moderna. Nella sua millenaria storia si contano un Papa, ventitré cardinali, mecenati, letterati, filosofi, uomini d'arme dello Stato Pontificio, del Regno di Napoli e dell'Impero spagnolo, diplomatici e uomini politici dell'Italia unita. In età medievale, i membri del casato ricoprirono continuativamente la carica di Senatore di Roma. Godettero inoltre dei titoli ereditari di Patrizio Napoletano, Patrizio Veneto, Gran Connestabile del Regno di Napoli e Principe assistente al Soglio pontificio. Uno dei suoi motti è: Mole sua stat ("sta fermo sul suo peso", "sta fermo sulla sua grandezza"). Discendente da un ramo dei Conti di Tuscolo, potentissima consorteria feudale che dominò Roma e il Papato nel corso del X secolo, il casato emerse come autonoma famiglia a partire dal XII secolo con il capostipite Petrus de Columna, inserendosi sin da subito nella lotta tra la Chiesa e il Sacro Romano Impero e schierandosi su posizioni ghibelline, contrariamente ai guelfi Orsini, con i quali sorse una duratura inimicizia. Particolarmente violento fu, alla fine del XIII secolo, lo scontro con papa Bonifacio VIII e con i Caetani, che innescò una crisi internazionale nella quale venne coinvolto anche il re francese Filippo il Bello, culminata con il celebre episodio dell'Oltraggio di Anagni ad opera di Sciarra Colonna. Lo stesso Sciarra (soprannome di Giacomo Colonna), ora in lotta contro il fratello Stefano, passato alla parte guelfa, incoronò in Campidoglio l'imperatore Ludovico il Bavaro nel 1327. Nel corso del XIV secolo si illustrò il cardinale Giovanni Colonna, protettore di Francesco Petrarca. Nei secoli successivi, i Colonna, suddivisi in numerosi rami familiari, dei quali massima importanza assunsero quello di Palestrina e, successivamente, quello di Genazzano-Paliano, mantennero la loro posizione alla testa dell'aristocrazia romana e assunsero un deciso protagonismo nelle vicende italiane e internazionali del loro tempo. Nel 1417 il cardinale Oddone Colonna divenne Papa con il nome di Martino V. Egli ricompose lo Scisma d'Occidente e riportò la Sede pontificia da Avignone a Roma, dando impulso alla ripresa economica della città e ai primi slanci della cultura umanistica rinascimentale. Nel corso delle Guerre d'Italia la tradizione militare e cavalleresca del casato si espresse in molti condottieri e capitani di ventura. In particolare i cugini Prospero e Fabrizio, protagonista quest'ultimo del dialogo sull'Arte della guerra di Machiavelli, furono al servizio degli Asburgo e tra i principali artefici della vittoria spagnola contro la Francia nel conflitto, in continuità con la fedeltà al ghibellinismo già professato in epoca medievale. I cugini Colonna furono anche protagonisti della Disfida di Barletta, nella quale scelsero i componenti della squadra di 13 cavalieri italiani. Nel 1512 papa Giulio II riuscì a imporre la cessazione delle plurisecolari lotte tra i Colonna e gli Orsini riaffermando l'autorità pontificia sulle famiglie baronali. Gli scontri tra i Colonna e il papato tuttavia cessarono solo nel 1557 con la pace di Cave, nella quale Marcantonio II, dopo un sanguinoso conflitto e grazie al sostegno dalla Spagna, conseguì la vittoria contro le pretese nepotistiche di papa Paolo IV. Nel 1575, lo stesso Marcantonio fu il comandante della flotta pontificia alla Battaglia di Lepanto e tra i protagonisti della vittoria cristiana sul Turco. In questo periodo si illustrò anche una delle principali donne intellettuali e umaniste del Rinascimento, Vittoria Colonna, figlia di Fabrizio e musa ammirata di poeti, artisti e letterati, quali, tra gli altri, Ludovico Ariosto e Michelangelo Buonarroti. Nel corso dei secoli successivi, la storia del casato rimase sempre intrecciata alle vicende dello Stato pontificio e delle altre potenze europee. Il principe Lorenzo Onofrio Colonna si legò alla Francia sposando Maria Mancini, nipote del cardinale Giulio Mazzarino. Avido collezionista e protagonista delle vicende artistiche della Roma barocca, fu tra l'altro il committente della magnifica Galleria che ancora oggi adorna il palazzo romano della famiglia. Imparentati anche con i Savoia, i Colonna ospitarono a Roma il re Carlo Emanuele IV in esilio in seguito all'invasione napoleonica dell'Italia. In seguito all'Unità d'Italia i Colonna si inserirono nella vita politica del nuovo Stato italiano, tramite un sindaco di Roma, Prospero Colonna, membri del Parlamento e diplomatici. Giovanni Antonio Colonna di Cesarò, appartenente a un ramo della casata trapiantato in Sicilia sin dal XIII secolo, fu Ministro delle Poste nel Governo Facta I, dal 26 febbraio al 2 marzo 1922 e successivamente nel Governo Mussolini dal 28 ottobre 1922 al 5 febbraio 1924. Oggi la famiglia si presenta fiorente e ramificata in diversi stipiti: oltre al ramo principale di Paliano, sussiste il ramo dei principi di Stigliano, trapiantato a Napoli dal XVIII secolo, discendente dal viceré di Sicilia Marcantonio III Colonna, i rami di Rignano e Summonte e quello dei Barberini-Colonna di Sciarra di Palestrina, cui appartiene per discendenza femminile l'attore Urbano Barberini.
I conti Guidi furono una delle maggiori casate dell'Italia centrale nel corso del Medioevo. Conosciuti come Conti palatini di Toscana, dominarono su gran parte della Toscana, Romagna ed Emilia. Grazie alla loro importanza, ambirono a formare una dinastia regnante stabile in Toscana (favoriti in questo anche dalla protezione di Matilde di Toscana). I castelli principali, da cui presero nome i vari dei Guidi, furono quelli di Poppi, Romena, Porciano nel Casentino in Toscana, di Bagno e Montegranelli nella valle del Savio, di Dovadola e Modigliana nella valle del Montone in Romagna.
Monte Argentario (AFI: /ˈmonte arʤenˈtarjo/) è un comune italiano sparso di 12 300 abitanti della provincia di Grosseto in Toscana. Sede comunale e capoluogo è Porto Santo Stefano, situato sulla costa nord-occidentale mentre sulla costa sud-orientale si trova la Frazione di Porto Ercole. Posto nella Maremma Grossetana e parte della Costa d'Argento all'estremità meridionale della Toscana, ha una grande tradizione marinaresca. Il comune, noto per la sua vocazione turistica, è centro di rilevanza internazionale per la vela e la nautica da diporto.
I Fineschi sono un’antica famiglia toscana originaria di Radda in Chianti
Clemente VIII, nato Ippolito Aldobrandini (Fano, 24 febbraio 1536 – Roma, 3 marzo 1605), è stato il 231º papa della Chiesa cattolica (230º successore di Pietro) nonché sovrano dello Stato Pontificio dal 1592 alla sua morte.
La casata dei Ricasoli è, oggi, la più antica tra tutte le famiglie che costituirono l'aristocrazia fiorentina ed è una delle poche ancora fiorenti di origine feudale.
I Pitti furono una famiglia patrizia fiorentina protagonista dei successi politici ed economici della Firenze repubblicana. Con Luca Pitti, nel XV secolo, raggiunsero il loro apogeo, culminato nella costruzione del grandioso palazzo Pitti. Ma la crisi della repubblica e la conseguente ascesa politica dei Medici, di cui i Pitti furono tra i più strenui avversari, segnarono il loro inesorabile declino.
Pietro Ichino (Milano, 22 marzo 1949) è un giurista, giornalista, politico, sindacalista e accademico italiano. Già deputato dal 1979 al 1983 come indipendente eletto nel Partito Comunista Italiano e senatore dal 2008 al 2013 eletto nel Partito Democratico, è senatore eletto nella circoscrizione Lombardia nella lista Con Monti per l'Italia e docente ordinario di Diritto del lavoro nell'Università degli Studi di Milano. A febbraio 2015, ritorna nel PD.
Pitigliano (Pitiglianu o Pitijjanu nel dialetto locale) è un comune italiano di 3 707 abitanti della provincia di Grosseto in Toscana. Il caratteristico centro storico è noto come la piccola Gerusalemme, per la storica presenza di una comunità ebraica, da sempre ben integrata nel contesto sociale che qui ha la propria sinagoga.
Pia de' Tolomei (Siena, ... – Maremma, XIII secolo) è stata una gentildonna senese identificata, secondo una tradizione legata agli antichi commentatori della Divina Commedia, con la Pia citata da Dante nel V canto del Purgatorio. La sua biografia è stata ricostruita per chiarire la vicenda misteriosa del personaggio del passo dantesco, tramite l'integrazione delle varie informazioni archivistiche disponibili. Essa culminò col presumibile omicidio della nobildonna, scandaloso al tempo della scrittura della Commedia e lungamente restato oscuro, sino a tempi molto recenti.
La Rocca aldobrandesca di Sovana si trova nell'omonima località del comune di Sorano; è situata poco fuori la parte orientale del centro storico, poggiando con il lato esterno un piccolo sperone di tufo che livella la superficie di base. Rimangono imponenti ruderi, rivestiti in tufo e conservati in discrete condizioni. L'accesso avviene attraverso una porta ad arco tondo che si apre sul lato rivolto verso il centro storico. Le cortine murarie poggiano su alcuni tratti delle primitive "Mura di Sovana" etrusche e presentano, in alcuni punti, coronamenti sommitali con archetti ciechi poggianti su mensole; anche la torre, che si conserva soltanto su due lati, presenta un coronamento sommitale molto simile, con mensole che risultano però molto più sporgenti, lasciando immaginare la presenza di una merlatura in epoche passate.
Margherita Aldobrandeschi (Sovana, 1255 circa – ...) è stata una nobile italiana.
I Savelli (in principio anche Sabelli) sono stati un'antichissima e nobile famiglia di rilievo centrale nella storia di Roma dal medioevo fino al XVIII secolo. Dominarono la città in rivalità con la prima generazione di grandi casate romane, i Colonna, gli Orsini, i Caetani e gli Annibaldi, venendo poi adombrata dall'emergere della seconda generazione rappresentata dalle famiglie Chigi, Borghese, Barberini, Doria Pamphili e Sforza Cesarini. A queste, in eredità dalle ultime esponenti femminili o per cessione, ha trasmesso cariche, feudi, palazzi e collezioni in seguito all'estinzione dei suoi rami principali. Sul finire del XIV secolo, infatti, si divise nei rami dei Savelli di Albano, Ariccia, Rignano e Palombara, in cui si estinse con il principe Giulio il 5 marzo 1712, ad eccezione del ramo cadetto dei Giannuzzi Savelli (Baroni di Pietramala, Principi di Cerenzia e Patrizi di Cosenza), ancora fiorente. Quest'ultimo ebbe origine da Giannozzo, figlio di Antonello Savelli di Albano, da cui il cognome patronimizzato in Giannuzzi Savelli, condottiero nel regno di Napoli al seguito di Re Ladislao di Durazzo nel XIV secolo. Vanta due sommi pontefici, Onorio III e Onorio IV (altri tre papi, San Benedetto II, San Gregorio II ed Eugenio II, vissuti tra il VII e il IX secolo, pur appartenenti alla famiglia sono privi di documentata continuità genealogica), innumerevoli cardinali, vescovi, senatori e condottieri. Nel 1270 ebbe la carica di Maresciallo di Santa Romana Chiesa (nella persona di Luca Savelli) e custode perpetuo del Conclave, la più prestigiosa conferibile ad una casata da parte di un Pontefice (quella di Principe assistente al Soglio Pontificio sarebbe sorta solo agli inizi del XVI secolo), carica ereditaria dal 1352 e poi trasmessa ai Chigi nel 1712 a causa dell'estinzione dei rami principali della famiglia. Ebbe altresì il privilegio della giurisdizione sulla Corte Savella, il Tribunale competente a giudicare i reati commessi dai civili, che da lei prese nome. La detenzione perpetua di entrambe queste cariche istituzionali, unica nella storia, come l'attribuzione del proprio nome ad una di esse, la Corte Savella, e l'eccezionale numero di papi, cardinali, vescovi e condottieri configurano la nobile famiglia Savelli come forse quella più strutturalmente connessa con il potere e le istituzioni di Roma in tutta la storia della Chiesa.
Bettino Ricasoli, soprannominato il Barone di ferro (Ricàsoli [riˈkazoli]; Firenze, 9 marzo 1809 – San Regolo, 23 ottobre 1880), è stato un politico italiano, sindaco di Firenze e secondo presidente del Consiglio del Regno d'Italia dopo Cavour.
Conte Francesco Cenci (Roma, 14 dicembre 1549 – Petrella Salto, 9 settembre 1598) fu un nobile romano, padre della celebre Beatrice, ucciso dai servitori con la complicità dei suoi familiari.
Gli Amerighi, originari della Francia meridionale, furono una famiglia patrizia senese protagonista nelle vicende politiche ed economiche della Repubblica di Siena. Strenui difensori delle libertà repubblicane, parteciparono attivamente nelle guerre contro la Repubblica di Firenze e la nascente signoria dei Medici.
La casata dei marchesi Bourbon di Sorbello (titolo completo: Bourbon del Monte di Sorbello) è una famiglia di antica nobiltà altomedievale, titolare fino al 1819 del feudo imperiale di Sorbello, inseritasi nei ranghi dell’oligarchia della città di Perugia a partire dal XVIII secolo.
L'economia d'Italia, a partire dal secondo dopoguerra, ha conosciuto profondi cambiamenti strutturali, che nei decenni successivi l'hanno resa una delle maggiori potenze economiche mondiali, grazie ad un continuo processo di crescita economica durato fino alla metà degli anni novanta del XX secolo. Durante questa fase, il progressivo ridimensionamento del settore primario (agricoltura, allevamento e pesca) a favore di quello industriale e terziario (in particolare, nel periodo del boom economico, negli anni cinquanta-settanta) si è accompagnato a profonde trasformazioni nel tessuto socio-produttivo, in seguito a massicce migrazioni dal Meridione verso le aree industriali del Centro-Nord grazie anche a una nuova forte spinta all'urbanizzazione, legate alla parallela trasformazione del mercato del lavoro.La fase di industrializzazione è arrivata a compimento negli anni ottanta ed è cominciata la terziarizzazione dell'economia italiana, con lo sviluppo dei servizi bancari, assicurativi, commerciali, finanziari e della comunicazione. Negli anni 2000 l'economia italiana entra in una fase di sostanziale stagnazione, caratterizzata da una crescita estremamente bassa. Infine sul finire del decennio, come effetto della crisi economica globale, il Paese entra in un periodo di vera e propria recessione negli anni 2012 e 2013. Per il 2014 la crescita è stata dello 0,1%, per il 2015 dello 0,7%, nel 2016 ha superato lo 0,9%, nel 2017 ha raggiunto l'1,6%, nel 2018 è cresciuto dello 0,9% e nel 2019 è prevista una crescita dello 0,3%.
Grosseto (AFI: /ɡrosˈseto/, ) è un comune italiano di 81 641 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Toscana. Per superficie territoriale, risulta il più vasto comune della regione. A livello demografico, la città contava appena 4 724 abitanti subito dopo l'Unità d'Italia, iniziando da allora una crescita esponenziale che ha portato al superamento della soglia delle 70 000 unità nel 1991.Dal punto di vista urbanistico, la città è uno dei pochi capoluoghi il cui centro storico è rimasto completamente circondato da una cerchia muraria, nell'insieme integra, che ha mantenuto pressoché immutato il proprio aspetto nel corso dei secoli.
Domenico Bigordi, detto il Ghirlandaio (Firenze, 2 giugno 1448 – Firenze, 11 gennaio 1494), è stato un pittore italiano. Operò soprattutto nella città natale, divenendo tra i protagonisti del Rinascimento all'epoca di Lorenzo il Magnifico. Verso il 1480 in particolare divenne di fatto il ritrattista ufficiale dell'alta società fiorentina, grazie al suo stile preciso, piacevole e veloce. Capo di una nutrita ed efficiente bottega, in cui mosse i primi passi nel campo dell'arte anche il tredicenne Michelangelo Buonarroti, è ricordato soprattutto per i grandi cicli affrescati, quali alcune scene della Cappella Sistina a Roma, la Cappella Sassetti e la Cappella Tornabuoni nella sua città natale. Domenico fece parte della cosiddetta "terza generazione" del Rinascimento fiorentino, assieme a maestri quali Verrocchio, i fratelli del Pollaiolo (Antonio e Piero) e il giovane Sandro Botticelli. I suoi fratelli David e Benedetto furono pure valenti pittori attivi nella sua bottega, così come il cognato Sebastiano Mainardi da San Gimignano. Anche il figlio Ridolfo fu un importante pittore, attivo nella Firenze tardo-rinascimentale.
La Repubblica di Siena (latino: Respublica Senensis) fu uno Stato indipendente esistito dal 1125 al 1555/1559. Venne fondata nella città di Siena e si espanse progressivamente in tutta la Toscana meridionale diventando una delle maggiori potenze del Pieno Medioevo, nonché piazza commerciale, finanziaria ed artistica di primo livello in Europa.
Staggia Senese (pronuncia: Stàggia) è una frazione del comune italiano di Poggibonsi, nella provincia di Siena, in Toscana.
Nicola II Romanov (in russo: Николай Александрович Романов?, traslitterato: Nikolaj Aleksandrovič Romanov; Carskoe Selo, 18 maggio 1868, 6 maggio del calendario giuliano – Ekaterinburg, 17 luglio 1918) è stato l'ultimo imperatore di Russia. Conosciuto dalla Chiesa Ortodossa russa come San Nicola II imperatore martire e grande portatore della Passione, il suo titolo ufficiale era «Per Grazia di Dio, Imperatore e Autocrate di tutte le Russie» (Божию Милостию, Император и Самодержец Всероссийский, Božiju Milostiju, Imperator i Samoderžec Vserossijskij), zar di Polonia, di Mosca, di Kiev, di Vladimir, di Novgorod, di Kazan', di Astrachan' e della Siberia; granduca di Finlandia e di Lituania; erede di Norvegia; signore e sovrano di Iberia, dell'Armenia e del Turkestan; duca dello Schleswig-Holstein, dello Stormarn, di Dithmarschen e dell'Oldenburg». Appartenente alla dinastia dei Romanov, alto 1,73 m, castano con occhi azzurri, considerato attraente in gioventù, sposò, con un iniziale contrasto con i genitori, Alice d'Assia e del Reno, sua cugina di secondo grado, figlia del granduca Luigi IV d'Assia e del Reno e della principessa Alice del Regno Unito, a sua volta figlia della regina Vittoria. Fu, de facto, l'ultimo Imperatore dell'Impero russo. Viene considerato il quinto uomo più ricco e il secondo capo di Stato più ricco della storia, in quanto ebbe a sua disposizione un capitale stimato in 900 milioni di dollari 1918 (234 miliardi di euro del 2012). Ha conosciuto numerosi appellativi: "Nicola il Pacifico" durante gli anni di regno, mentre la letteratura sovietica comunista lo ha dipinto con scopi denigratori come "Nicola il Sanguinario" e/o come "Nicola il Vile"; la tradizione popolare russa lo conosce invece come "Nicola, il santo, grande portatore della Passione".
Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano (Galluzzo, 7 novembre 1895 – Padova, 1º giugno 1958) è stato un politico, imprenditore, dirigente sportivo, eroe pluridecorato della Grande Guerra italiano, fondatore dell'Associazione Calcio Fiorentina nel 1926, del Maggio Musicale Fiorentino, costruendo poi a proprie spese lo Stadio Giovanni Berta. Fu inoltre presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera dal 1926 al 1942 e poi dal 1956 al 1958 e della Federazione Italiana Giuoco Calcio dal 1942 al 25 luglio 1943.
Il castello di Staggia Senese o dei Franzesi si trova nell'omonima frazione di Poggibonsi in provincia di Siena.
I Marescotti, o più anticamente Mariscotti, furono un'antica famiglia bolognese di fede ghibellina, con rami a Siena, Roma, Firenze, e in Francia.
La Cappella Ghirlandaio si trova nel comune di Impruneta, alle porte di Firenze. Situata all'interno del "Podere Grande" a Colle Ramole che fu di Domenico e David del Ghirlandaio e, prima, in modo parziale del loro padre Tommaso, fu edificata ad uso privato della famiglia ed è decorata da affreschi realizzati dall'ultimo pittore della stirpe, Ridolfo (figlio di Domenico).
Beatrice Cenci è un film muto italiano del 1926 diretto da Baldassarre Negroni.
La provincia di Grosseto è una provincia italiana della Toscana. La provincia occupa interamente l'estremità meridionale della Toscana e, per estensione territoriale con i suoi 4 503,12 km², risulta essere la più vasta della regione; con 220 025 abitanti, è una delle province italiane con la più bassa densità abitativa. Confina a nord-ovest con la provincia di Livorno, lungo la fascia costiera, e con la provincia di Pisa, nell'area delle Colline Metallifere sud-occidentali; a nord e ad est il territorio è diviso dalla provincia di Siena prima dalle Colline Metallifere sud-orientali, poi da un tratto del fiume Ombrone e dalla parte terminale del suo affluente, il fiume Orcia, ed infine dal cono vulcanico del Monte Amiata; a sud-est il confine con la provincia di Viterbo (Lazio) è segnato lungo la fascia costiera dall'ultimo tratto del torrente Chiarone, mentre nelle zone interne il limite tra le due province risulta meno definibile. Bagnata ad ovest dal mar Tirreno, include anche le isole meridionali dell'Arcipelago Toscano: l'Isola del Giglio, quella di Giannutri e isolotti minori non abitati, tra cui le Formiche di Grosseto e la Formica di Burano. La Provincia di Grosseto amministra, attualmente, un totale di 28 comuni, compreso il capoluogo Grosseto. Il consiglio e il Presidente hanno sede all'interno di Palazzo Aldobrandeschi, noto anche come Palazzo della Provincia.
Con l'espressione Italia rinascimentale si indica convenzionalmente l'insieme delle vicende politiche, sociali, economiche e culturali che interessarono la penisola italiana tra XV e XVI secolo, periodo definito col termine Rinascimento.
San Gimignano (AFI: /sanʤimiɲˈɲano/) è un comune italiano di 7 743 abitanti della provincia di Siena in Toscana. Per la caratteristica architettura medievale del suo centro storico è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Il sito di San Gimignano, nonostante alcuni ripristini otto-novecenteschi, è per lo più intatto nell'aspetto due-trecentesco ed è uno dei migliori esempi in Europa di organizzazione urbana dell'età comunale. Concesso con Regio Decreto del 29 aprile 1936, San Gimignano si fregia del titolo di città.
Gli Spini o Spino sono stati una famiglia di commercianti originaria di Spino al Brembo da qui il nome, frazione di Zogno in Val Brembana ma che nel primi decenni del XV secolo si stabilì ad Albino. La famiglia è iscritta nell'elenco ufficiale dei nobili, ottenendo il 15 novembre 1687 la Gotera Magioca dalla Corona di Spagna e riconosciuta dalla Repubblica di Venezia, nobiltà confermata il 28 febbraio 1821.
Ridolfo del Ghirlandaio (Firenze, 4 febbraio 1483 – 1561) è stato un pittore italiano, figlio di Domenico Ghirlandaio.
La rocca aldobrandesca di Arcidosso si trova nella parte più alta del centro storico dell'omonima località del Monte Amiata. Dai primi del 2000 viene utilizzato sempre più, in funzione civile e istituzionale.
L'Italia (/iˈtalja/, ), ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato situato nell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. L'Italia è una repubblica parlamentare e conta una popolazione di circa 60 milioni di abitanti. La capitale è Roma. La parte continentale, delimitata dall'arco alpino, confina a nord, da ovest a est, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; il resto del territorio, circondato dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico, si protende nel mar Mediterraneo, occupando la penisola italiana e numerose isole (le maggiori sono Sicilia e Sardegna), per un totale di 302072,84 km². Gli Stati della Città del Vaticano e di San Marino sono enclavi della Repubblica mentre Campione d'Italia è l'unica exclave italiana. Con l'ascesa di Roma, che fu capitale della Repubblica romana e poi dell'Impero romano, si ebbe il primo processo di unificazione della penisola, destinata a rimanere per secoli il centro politico e culturale della civiltà occidentale. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, l'Italia medievale fu soggetta a invasioni e dominazioni di popolazioni germaniche, come gli Ostrogoti, i Longobardi e i Normanni, perdendo la propria unità politica. Nel XV secolo, con la diffusione del Rinascimento, ridivenne il centro culturale del mondo occidentale, ma dopo le guerre d'Italia del XVI secolo ricadde sotto l'egemonia delle potenze straniere, quali Francia, Spagna e Austria. Durante il Risorgimento gli italiani combatterono per l'indipendenza nazionale e per l'Unità d'Italia, finché nel 1861 fu proclamato il Regno d'Italia, che completò la riunificazione con la presa di Roma del 20 settembre 1870 e la vittoria nella prima guerra mondiale. Dal 1882 al 1960 l'Italia ha posseduto un impero coloniale. Nel 1946, dopo il ventennio fascista, la sconfitta nella seconda guerra mondiale e la guerra civile, a seguito di un referendum istituzionale lo Stato italiano divenne una repubblica. Nel 2020 l'Italia, ottava potenza economica mondiale e terza nell'Unione europea, è un paese con un alto standard di vita: l'indice di sviluppo umano è molto alto, 0.883, e la speranza di vita è di 83,4 anni. È membro fondatore dell'Unione europea, della NATO, del Consiglio d'Europa e dell'OCSE; aderisce all'ONU e al trattato di Schengen. È inoltre membro del G7 e del G20, partecipa al progetto di condivisione nucleare della NATO, è una grande potenza regionale europea, in grado di esercitare influenza politica anche su scelte e decisioni di ordine extra-europeo e globale, e si colloca in nona posizione nel mondo per spesa militare. In virtù della sua storia ultramillenaria, l'Italia vanta insieme alla Cina il maggior numero di siti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.