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La storia della Terra descrive l'insieme dei più importanti eventi e stadi nello sviluppo e nell'evoluzione che ha avuto luogo sul pianeta Terra dalla sua formazione. Comprende le teorie scientifiche ritenute più verosimili e quasi tutti i rami delle scienze naturali che contribuiscono alla comprensione degli avvenimenti nel passato del nostro pianeta. L'età della Terra è stata stabilita in 4,5 miliardi di anni (4 540 000 000 anni), corrispondenti approssimativamente ad un terzo dell'età dell'universo; immensi cambiamenti biologici e cataclismi geologici sono avvenuti durante questo tempo. La formazione della Terra e la contemporanea formazione del Sole e degli altri corpi del sistema solare ebbe origine dalla contrazione di una nebulosa di polvere interstellare. La nebulosa diede luogo ad un disco protoplanetario con il Sole al suo centro ed i pianeti in formazione per accrescimento di materiale, in orbita intorno. La Terra si formò 9,2 miliardi di anni dopo il Big Bang. Il calore generato dagli impatti e dalla contrazione indicano che si trovava in uno stato fuso, durante il quale ebbe luogo una differenziazione in strati, in cui si formarono un nucleo interno di elementi pesanti avvolto da un mantello ed una proto-crosta formati da elementi leggeri. Fu in questo periodo che si formò la Luna, probabilmente a causa di un impatto gigante tra la Terra ed un planetoide in formazione. La Terra si raffreddò progressivamente e acquisì una crosta solida in cui presero forma i primi continenti. Un continuo bombardamento di meteoriti e comete di ghiaccio rifornì la Terra di un'enorme quantità di acqua che creò gli oceani, mentre l'attività vulcanica ed il vapore acqueo crearono una primitiva atmosfera, inizialmente priva di ossigeno. I continenti, attraverso la tettonica delle placche, si unirono in supercontinenti, che in seguito si separarono di nuovo in un processo che si è ripetuto molte volte durante i quattro miliardi e mezzo di anni. Le reazioni chimiche portarono alla formazione di molecole organiche che interagirono per formare strutture ancora più elaborate e complesse, ed infine diedero luogo a molecole che erano in grado di riprodurre copie di sé stesse. Questa abilità diede una spinta notevole all'evoluzione e portò alla creazione della vita. All'inizio la vita cominciò sotto forma di organismi monocellulari, ma in seguito si sviluppò la pluricellularità, e quindi un processo evolutivo superiore quale la fotosintesi, che fornì di ossigeno l'atmosfera e portò alla creazione di uno strato di ozono. Le forme di vita si differenziarono in molte specie e divennero sempre più avanzate, colonizzando la terraferma e occupando gradualmente tutti gli habitat della Terra. Glaciazioni, eruzioni vulcaniche, e impatti meteoritici causarono molte estinzioni di massa, ma le specie rimanenti si svilupparono in nuove forme e ricrearono sempre una nuova biosfera.
Richard William George Dennis (Thornbury, 13 luglio 1910 – 7 giugno 2003) è stato un botanico e micologo britannico. Nel 1919 frequentò la Thornbury Grammar School e nel 1927 iniziò a frequentare la Bristol University, dove studiò geologia e botanica. Nel 1930 ottenne un posto nel Plant Husbandry Department of the West of Scotland Agricultural College a Glasgow, dove studiò le malattie dei cereali, ricerca che fu poi oggetto del suo PhD presso l'Università di Glasgow nel 1934. Nel 1939, Dennis ottenne un posto come assistente fitopatologo al Dipartimento di Agricoltura ad Edimburgo. Nel 1944 tornò in Inghilterra e divenne assistente di Elsie Maud Wakefield, illustre micologa del Royal Botanic Gardens, Kew, a cui successe nel 1951. Rimase a Kew finché non andò in pensione nel 1975.
La psilocibina è una triptammina psichedelica presente in alcuni funghi allucinogeni del genere Psilocybe e Stropharia. Quando ingerita viene rapidamente defosforilata a psilocina che esercita effetti sul sistema nervoso centrale inducendo esperienze psichedeliche, enteogene ed effetti lievemente euforizzanti. Divenuta nota al grande pubblico solo negli anni sessanta del XX secolo, acquisì notevole popolarità come stupefacente e ciò fece si che venisse messa al bando in quasi tutti gli stati del mondo. Ben prima della sua scoperta, veniva utilizzata dalle civiltà dell'America latina nei riti sciamani ritrovandosi infatti nella formulazione delle bevande rituali. Solo negli ultimi anni diversi studi ne stanno mostrando le importanti proprietà terapeutiche, quando utilizzata sotto la supervisione medica, specie nei confronti di alcune patologie psichiatriche (in particolare ansia e depressione) che si sono mostrate resistenti ai classici farmaci.Attualmente in Italia è inserita nella tabella 1 delle sostanze stupefacenti, per cui è illegale la detenzione e la vendita.
Per micorriza (dal greco antico: μύκης, mýkēs, «fungo» e ῥίζα, rhiza, «radice») si intende un particolare tipo di associazione simbiotica tra un fungo e una pianta superiore, localizzata nell'ambito dell'apparato radicale del simbionte vegetale, e che si estende, per mezzo delle ife o di strutture più complesse come le rizomorfe, nella rizosfera e nel terreno circostante. Queste simbiosi sono, nella maggior parte dei casi, di tipo mutualistico, per cui i due organismi portano avanti il loro ciclo vitale vivendo a stretto contatto e traendo benefici reciproci, sia di natura nutrizionale sia di altro tipo. Alcuni esempi più conosciuti di simbiosi micorriziche si hanno fra i tartufi e le querce, i porcini e i castagni, oppure tra le orchidee e diverse specie fungine come Rhizoctonia spp. Oltre alle micorrize, altri esempi di simbiosi mutualistiche si hanno nei licheni (alghe e funghi), nei coralli (alghe e celenterati) e nelle associazioni tra rizobi e leguminose. Le micorrize rappresentano però il tipo di simbiosi (non solo mutualistica) di gran lunga più diffuso in natura: si stima infatti che circa il 90% degli alberi che crescono in foreste temperate partecipi a questo tipo di associazioni. Sono comunque diffuse praticamente in qualsiasi ecosistema terrestre. Ci sono solo 5 famiglie di angiosperme che sono per la maggior parte NON micorizzate: Cruciferae 87% Cyperaceae 74% Juncaceae 56% Chenopodiaceae 61% Caryophyllaceae 50% Sembra in effetti che esse abbiano cominciato a evolversi e diffondersi già con le prime piante terrestri. Sono stati trovati resti fossili che confermano l'esistenza delle endomicorrize già 450 milioni di anni fa, contemporaneamente all'apparizione dei vegetali sulle terre emerse, e si ritiene che esse siano state fondamentali nel processo di colonizzazione dei continenti.
Per marciume radicale si intende una malattia causata da funghi, batteri o nematodi che colpisce l'apparato radicale delle piante. L'attacco degli agenti patogeni provoca la disgregazione degli organi della pianta deputati all'assorbimento e conduzione delle sostanze nutritive. La pianta va incontro a deperimento più o meno generalizzato. I deperimenti delle piante possono consistere nella morte di rami o branche e possono predisporre le stesse ad attacchi di parassiti secondari. È una malattia che può essere causata da agenti polifagi che attaccano numerosi generi di piante. Tra i Basidiomiceti i marciumi radicali sono provocati da: Armillaria spp., Heterobasidion annosum = Fomes annosus, Ganoderma spp.Tra gli Ascomiceti si ricordano: Marciume lanoso da Rosellinia spp. Rhizina undulata Ustulina deusta Ustulina zonata Xylaria spp.Tra gli Oomiceti si ricordano: Mal dell'inchiostro del castagno e marciume da Phytophthora spp.
I licheni sono organismi simbionti derivanti dall'associazione di due individui: un organismo autotrofo, un cianobatterio o un'alga (per lo più una clorofita), e un fungo, in genere un ascomicete o un basidiomicete. Sono caratterizzati da un tallo e vengono classificati basandosi sulla tassonomia della specie fungina (nelle classificazioni precedenti facevano parte delle crittogame). I due simbionti convivono traendo reciproco vantaggio: il fungo, eterotrofo, sopravvive grazie ai composti organici prodotti dalla fotosintesi del cianobatterio o dell'alga, mentre quest'ultima riceve in cambio protezione, sali minerali ed acqua. L'evoluzione della lichenizzazione è probabilmente molto antica e non è avvenuta da un gruppo monofiletico di funghi lichenizzati. La lichenizzazione si è evoluta indipendentemente in numerosi gruppi, ipotesi avallata anche dai recenti studi molecolari. La vera natura simbiotica fu riconosciuta solo nel 1867 da Simon Schwendener.
Vengono considerati funghi velenosi quelli che sintetizzano sostanze tossiche per l'organismo umano. I sintomi che spesso si manifestano, dopo l'ingestione, possono variare da lievi malesseri gastrointestinali fino alla morte. Molto spesso l'avvelenamento da funghi avviene attraverso l'ingestione di specie selvatiche o a causa di un errore di identificazione. Errore che si ripete, nella maggior parte dei casi, con lo scambio di una specie tossica per una commestibile. Anche tra i raccoglitori di funghi più esperti, seppur raramente, si verificano casi di morte per avvelenamento da funghi. Per prevenire l'avvelenamento da funghi, bisognerebbe quindi avere estrema familiarità con le specie tossiche, perché potrebbero risultare ingannevoli da un punto di vista della struttura e della forma. Inoltre, la commestibilità di un fungo dipende anche dai metodi di cottura e di preparazione dello stesso. La legge italiana (352/1993) prevede, peraltro, che non si debbano distruggere gli esemplari di specie velenose (anche mortali) o ritenute tali, in quanto anch'essi sono utili all'ecosistema e alla vita dei boschi.Si raccomanda, una volta effettuata la raccolta dei funghi, di farla esaminare da parte di un esperto micologo.
Con il termine generico di funghi allucinogeni si indicano le specie di funghi dalle caratteristiche psicoattive (sia psichedeliche, come nel caso dei funghi contenenti psilocibina, che più genericamente inebrianti, come in quelli contenenti muscimolo e acido ibotenico). Ne esistono circa duecento specie, diffuse in tutto il mondo, e ogni anno i micologi ne classificano di nuove. Evidenze storiche e archeologiche dimostrano che una pluralità di culti e tradizioni, sia a scopo religioso sia terapeutico, si è sviluppata intorno ad essi. Infatti, i cactus e i funghi psichedelici erano e sono tuttora tradizionalmente diffusi presso le popolazioni indigene di diverse aree dell'America e il loro uso, legato a riti sacri, è fatto risalire al 2000 a.C. e si è poi perpetuato verso le culture degli Inca, degli Aztechi e dei Maya. Pare che il loro uso non fosse estraneo anche alle culture europee, africane e asiatiche fin dall'età della pietra.