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Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2020 si terranno il 3 novembre 2020 e saranno le 59e elezioni presidenziali della storia degli Stati Uniti. Essendo delle elezioni "indirette", gli elettori saranno chiamati ad eleggere i cosiddetti grandi elettori che il 14 dicembre 2020 si riuniranno nel Collegio elettorale per eleggere il nuovo presidente e il suo vice presidente. Se dal Collegio elettorale non risulta una maggioranza assoluta di almeno 270 voti a favore di un candidato (quorum necessario per l'elezione), a nominare il nuovo presidente sar la Camera dei Rappresentanti a maggioranza fra i tre candidati che hanno ricevuto pi voti sempre nel Collegio elettorale. Il vice presidente sar invece nominato dal Senato, eleggendolo fra i due nominativi che hanno ricevuto pi voti nel Collegio elettorale. Prima delle effettive elezioni presidenziali si avr una serie di elezioni primarie e di caucus che hanno lo scopo di individuare il candidato di ogni partito alle elezioni. Tale fase preliminare si terr tendenzialmente entro la prima met del 2020. Anche questa procedura di nomina un'elezione indiretta, nella quale gli iscritti di ogni partito nomineranno dei delegati, i quali saranno poi chiamati ad eleggere il candidato del proprio partito in una apposita convention del singolo partito che ufficializza la nomination del candidato alla presidenza e di quello alla vice presidenza (il ticket). Il 45 e attuale presidente Donald Trump ha annunciato che si candider per un secondo mandato come candidato del Partito Repubblicano. A seguito di questa candidatura, i dirigenti di questo partito di numerosi Stati hanno annunciato che nel loro territorio di competenza non si terranno le primarie e i caucus, in una dimostrazione di sostegno della candidatura di Trump. Per il Partito Democratico ad oggi sono pervenute ben 27 candidature, il numero pi alto mai avuto per un processo di nomina del candidato presidenziale nella storia delle elezioni presidenziali statunitensi moderne. Il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America inizier ufficialmente il suo mandato il 20 gennaio 2021.
Le elezioni politiche italiane del 2013 per il rinnovo dei due rami del Parlamento italiano – la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica – si tennero domenica 24 e lunedì 25 febbraio 2013 a seguito dello scioglimento anticipato delle Camere avvenuto il 22 dicembre 2012, quattro mesi prima della conclusione naturale della XVI legislatura. Le consultazioni elettorali furono regolamentate dalla legge Calderoli. Gli italiani aventi diritto di voto per la Camera dei Deputati erano 50 449 979 (26 088 170 donne e 24 361 809 uomini). I contrassegni elettorali definitivamente ammessi alle elezioni furono 184. Contestualmente alle elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento, i cittadini di Lombardia, Molise e Lazio votarono per il rinnovo anticipato dei consigli regionali e l'elezione diretta del presidente della regione. Dai risultati elettorali emerse che nessuna delle coalizioni fu in grado di ottenere una vittoria netta, determinando un risultato senza precedenti nella storia delle elezioni politiche italiane, ampiamente commentato dalla stampa nazionale e internazionale.
Le elezioni politiche italiane del 2008 per il rinnovo dei due rami del Parlamento Italiano – la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica – si sono tenute domenica 13 e lunedì 14 aprile 2008 a seguito dello scioglimento anticipato delle Camere, verificatosi nel febbraio precedente.La vittoria andò alla coalizione composta da Il Popolo della Libertà, Lega Nord e Movimento per l'Autonomia, che ottenne la maggioranza relativa dei voti e, in base alla vigente legge elettorale del 2005, la maggioranza assoluta degli eletti. Gli elettori chiamati a votare furono 50 257 534 per la Camera e 45 929 308 per il Senato. Di questi rispettivamente 47 295 978 e 43 257 208 erano residenti nel territorio nazionale, divisi in 61 225 sezioni, e rispettivamente 2 961 556 e 2 672 100 all'estero. L'affluenza alle urne è stata nel complesso del 78,1% circa alla Camera e del 78,2% circa al Senato, in calo del 3,1% rispetto alle elezioni del 2006; nel territorio nazionale essa ha raggiunto l'80,5%, mentre all'estero si è attestata intorno al 40%.
Le elezioni politiche italiane sono le elezioni politiche che in Italia eleggono il Parlamento della Repubblica. Sono regolate dalla Costituzione della Repubblica Italiana e dalla vigente legge elettorale. Si svolgono ogni cinque anni oppure in seguito a scioglimento anticipato delle Camere. In seguito alle elezioni, si rinnova anche il Governo, che deve ottenere l'appoggio della maggioranza in ciascuna camera del Parlamento.
Calendario delle elezioni in Italia ;ovvero elenco delle elezioni politiche, europee, regionali e amministrative svoltesi in Italia dal 1946 ad oggi.
Le elezioni presidenziali degli Stati Uniti d'America sono una procedura elettorale degli Stati Uniti d'America con la quale vengono eletti il presidente e il vicepresidente di tale repubblica federale, per un mandato di quattro anni che inizia il 20 gennaio (detto pertanto Inauguration Day) dell'anno successivo a quello delle elezioni, procedura che coinvolge il Collegio elettorale degli Stati Uniti d'America. Le elezioni si svolgono nel cosiddetto "Giorno dell'Elezione" (Election Day), che ricorre il martedì successivo al primo lunedì di novembre di ogni quattro anni, questo per evitare che il giorno delle elezioni cada il 1º novembre, che è un giorno festivo. Concretamente, l'elezione viene effettuata con un metodo indiretto: i cittadini scelgono, con metodi stabiliti dai singoli stati federali, gli elettori (detti "grandi elettori") che formano il Collegio elettorale degli Stati Uniti (United States Electoral College). Gli elettori possono assegnare il proprio voto a chiunque, tuttavia, salvo rare eccezioni, votano i candidati in nome dei quali sono stati eletti ciascuno nel proprio stato e le loro preferenze vengono confermate dal Congresso agli inizi di gennaio. La più recente elezione si è svolta il 3 novembre 2020, e il 7 novembre Joe Biden è proclamato presidente eletto.
Le elezioni politiche italiane del 2006 per il rinnovo dei due rami del Parlamento Italiano – la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica – si tennero domenica 9 e lunedì 10 aprile 2006. L'Unione, la coalizione di centro-sinistra, prese circa 25 000 voti in più della coalizione di centro-destra alla Camera e circa 500 000 voti in meno al Senato, a cui corrispose comunque una maggioranza - seppur di pochi seggi - grazie al fatto che il numero di seggi del Senato viene distribuito su base regionale e non nazionale.L'esito della tornata elettorale è stato incerto fino alla fine dello scrutinio delle schede, attirando l'attenzione della stampa internazionale.
L'elezione è un metodo di scelta del titolare o dei titolari di un ufficio da parte dei membri di un collegio, corpo elettorale o altra collettività, che sono chiamati ad esprimere le loro preferenze attraverso il voto per una o più persone o per un insieme di persone (una lista), voti che vengono poi trasformati in una scelta collettiva sulla base di regole prestabilite. Nel caso il collegio sia chiamato a scegliere i suoi stessi membri, si parla invece di cooptazione.
La coalizione di centro-destra alle elezioni politiche italiane del 2018 comprendeva quattro distinte formazioni politiche: Forza Italia di Silvio Berlusconi; Lega Nord di Matteo Salvini; Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni; Noi con l'Italia - UDC.L'alleanza non ha espresso ufficialmente prima delle elezioni un unico leader, avendo concordato che in caso di vittoria sarebbe stato il partito con il maggior numero di voti a esprimerlo: dopo le elezioni, il leader è risultato essere Matteo Salvini, grazie al 17,7% ottenuto dalla Lega Nord.