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Nella scala dei tempi geologici, il Pleistocene è la prima delle due epoche in cui è suddiviso il periodo Quaternario. È compreso tra 2,58 milioni di anni fa (Ma) e 11.700 anni fa, preceduto dal Pliocene, l'ultima epoca del precedente periodo del Neogene, e seguito dall'Olocene, l'epoca in cui viviamo. Il Pleistocene inferiore e medio corrispondono al periodo del paleolitico inferiore (Homo habilis e Homo erectus), mentre il Pleistocene superiore ai periodi del paleolitico medio e superiore (Homo neanderthalensis, Homo sapiens). Viene incluso fra due epoche: il Pliocene che lo precede e l'Olocene che lo segue. Il Pleistocene è la prima epoca del periodo Quaternario o la sesta epoca dell'era Cenozoica. La fine del Pleistocene coincide con l'arretramento dell'ultimo ghiacciaio continentale, corrispondente alla fine dell'età paleolitica usata in archeologia.
I mammiferi (Mammalia Linnaeus, 1758) sono una classe di vertebrati a diffusione cosmopolita caratterizzata dall'allattamento della prole. La classe dei mammiferi conta 5.500 specie attualmente viventi, variabili in forma e dimensioni: dai pochi centimetri e due grammi di peso del mustiolo agli oltre 30 metri e 150 tonnellate della balenottera azzurra, il più grande mammifero finora apparso sulla Terra. I mammiferi colonizzano praticamente ogni ambiente, dalle calotte glaciali ai caldi deserti: alcuni gruppi (pinnipedi, sirenii, cetacei) sono riusciti a colonizzare con successo anche l'ambiente acquatico, mentre altri hanno sviluppato delle ali membranacee e sono perciò in grado di volare (chirotteri). Nonostante tali differenze di dimensioni e abitudini di vita, tutti i mammiferi sono accomunati dall'essere omeotermi ovvero endotermi, dal presentare viviparità (con l'eccezione dei monotremi, che sono ovipari) e dall'avere cure parentali che prevedono anche l'allattamento della prole: tutti fattori che sono stati determinanti per consentire a questa classe di espandere notevolmente il proprio areale nelle nicchie rimaste vuote dopo la scomparsa dei dinosauri.
Le nevi del Kilimangiaro (The Snows of Kilimanjaro) è un racconto di Ernest Hemingway del 1936. Ambientato in Africa, assieme a La breve vita felice di Francis Macomber (The Short Happy Life of Francis Macomber), il racconto fu concepito da Hemingway durante il suo safari in Kenya nel 1933 (il viaggio di cui si racconta in Verdi colline d'Africa). La storia fu adattata per il grande schermo da Henry King nel film omonimo del 1952.
I sette messaggeri è la prima raccolta di racconti di Dino Buzzati, pubblicata nel 1942. Parte di questi racconti sono stati poi raccolti in Sessanta racconti e ne La boutique del mistero.
Folklore (reso graficamente folklore) è l'ottavo album in studio della cantautrice statunitense Taylor Swift, pubblicato il 24 luglio 2020 dalla Republic Records.
Il Folclore d'Italia riguarda numerose leggende e racconti popolari diffusi sul territorio italiano. Su di esso, infatti, si sono succeduti nel tempo diversi popoli, ognuno dei quali ha lasciato le proprie tracce nell'immaginario popolare. Alcuni racconti provengono anche dalla cristianizzazione, specie quelli riguardanti demòni, che sono a volte riconosciuti dalla demonologia cristiana. Col termine folclore si può intendere tuttavia anche la scienza o la dottrina che studia quelle tradizioni, attraverso ricerche e opere sull'argomento.
I canini (Caninae Fischer de Waldheim, 1817) sono una sottofamiglia di canidi che comprende tutte le specie viventi e i loro parenti fossili più stretti. Si distinguono dagli esperocionini e dai borofagini (sottofamiglie di canidi estinti) dai loro musi e arti allungati, un numero di dita ridotto e la presenza d'un legamento nucale. I canini si trovano su tutti i continenti tranne l'Antartide, avendo colonizzato il mondo naturalmente o con l'aiuto umano lungo i millenni. L'odierna volpe rossa, infatti, è il mammifero selvatico più diffuso. Certe specie, come gli sciacalli e i coyote, si sono adattati bene all'espansione umana, mentre altre, come il caberù, sono minacciate dall'estinzione. In Italia, esistono tre specie selvatiche: la volpe rossa, il lupo grigio e lo sciacallo dorato. I primi due sono presenti sulla penisola sin dal Pleistocene medio, mentre l'ultimo è un'aggiunta recente, colonizzando l'Italia nordorientale a partire dai primi anni ottanta.Variano in dimensione dal fennec insettivoro, pesante solo un chilo e mezzo, al lupo grigio, che può raggiungere 60 chili. Tutti i canini dispongono d'una corporatura più o meno uniforme, avendo musi allungati, orecchie erette, denti adattati a frantumare ossa e affettare carne, arti lunghi, e code folte. Sono generalmente animali sociali, vivendo in nuclei familiari o piccoli gruppi cooperativi. Tipicamente è solo la coppia dominante a riprodursi, e una cucciolata viene allevata all'anno in una tana sotterranea. I canini comunicano tramite gli odori e i vocalizzi. Sono notevoli per la loro intelligenza, e almeno uno, il cane, è stato fra i primi animali addomesticati dall'uomo. Tra le altre specie addomesticate attraverso la selezione artificiale vi è la volpe rossa domestica e il culpeo. Oltre l'addomesticamento di quest'ultimi, i canini selvatici sono di importanza pratica per l'uomo come animali da caccia e pelliccia, sterminatori di roditori nocivi, predatori di bestiame, e portatori di varie malattie.