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La Torre Velasca è un grattacielo di Milano. Realizzato per la Ri.C.E. tra il 1955 e il 1957 su progetto dello Studio BBPR, l’edificio rappresenta uno dei pochi esempi italiani di architettura post-razionalista brutalista. Il suo nome si deve alla piazza omonima in cui si trova, toponimo a sua volta derivante dal nome del politico spagnolo Juan Fernández de Velasco che nel XVII secolo governò il Ducato di Milano. Per il suo interesse storico e artistico nel 2011 l'edificio fa parte dei beni architettonici sottoposti a vincolo dalla Soprintendenza ai Beni Culturali.
La Torre BBPR è un edificio di Torino ubicato in piazza Statuto. Realizzato per la Reale Mutua Assicurazioni tra il 1959 e il 1961 su progetto dello Studio BBPR, rappresenta uno dei rari esempi in Piemonte di architettura post-razionalista brutalista di scuola milanese.
Spazio Ilisso - Arte Archivi Museo è un centro di promozione e valorizzazione culturale che integra un museo, esposizioni temporanee, archivi digitali ed eventi. Situato nel centro storico di Nuoro, l'edificio ospita un piano dedicato alla scultura contemporanea sarda.
Il termine neoliberty indica un tipo di architettura revivalista nato in Italia negli anni cinquanta come reazione agli assunti dell'architettura razionalista e dell'architettura organica, quest'ultima proposta in Italia qualche anno prima da Bruno Zevi. Il movimento neoliberty si manifesta a Torino con le prime opere di Roberto Gabetti e Aimaro Isola a Milano e Novara con Guido Canella, dello Studio BBPR, degli Architetti Associati (Vittorio Gregotti, Lodovico Meneghetti e Giotto Stoppino). Il movimento trovò i favori della redazione della rivista Casabella-Continuità, in quegli anni diretta da Ernesto Nathan Rogers, e l'avversione della rivista di Bruno Zevi L'architettura. Apertamente critico nei confronti del movimento fu il teorico d'architettura inglese Reyner Banham che, in occasione dell'Expo 1958 di Bruxelles, dopo aver visto il Padiglione italiano scrisse un articolo sulla rivista Architectural Review dal titolo "Il neoliberty - la ritirata italiana dall'architettura moderna". Fautrice dei principi del Neoliberty è stata Gae Aulenti, con particolare riferimento al progetto del Museo d'Orsay.
Il museo Nivola si trova a Orani, in via Gonare, con sede nell'antico lavatoio. Il museo è dedicato all'esposizione di opere scultoree dell'artista Costantino Nivola, nativo di Orani, ed è gestito dall'ente "Fondazione Costantino Nivola". L'antico lavatoio venne appositamente restaurato dagli architetti Peter Chermayeff e Umberto Floris per ospitare il museo, inaugurato nel 1995. L'edificio è a pianta rettangolare, con copertura a capriate, caratterizzato da numerose aperture archivoltate, che rendono luminoso l'interno. All'esterno si trova un cortile selciato, una fontana e la canaletta per lo scolo dell'acqua. Il museo è nato nel 1994, pochi anni dopo la morte di Costantino Nivola (1911 – 1988), nativo di Orani, e da allora ha continuato ad espandersi. La collezione permanente può vantare centinaia di opere scultoree e grafiche di Nivola, che giocò un ruolo unico nel modernismo del XX secolo, lavorando a stretto contatto con gli architetti. Oltre all'opera di Nivola, il museo ospita mostre temporanee centrate in prevalenza sul rapporto fra l'arte, l'architettura e il paesaggio, con un focus speciale su artisti e movimenti vicini a Nivola, la cui cerchia di amicizie includeva Le Corbusier, Jackson Pollock, Saul Steinberg, Willem de Kooning, Alexander Calder e molti altri protagonisti dell'arte del modernismo.
L'Esposizione aeronautica italiana fu una mostra che si tenne al Palazzo dell'Arte di Milano nel 1934, da giugno a ottobre. Fu ideata da Marcello Visconti di Modrone, podestà di Milano e si proponeva di ricostruire la storia dell'aeronautica nazionale dalle origini al 1934. Nella mostra furono esposti numerosi velivoli tra i quali lo Sva di Gabriele D'Annunzio, utilizzato per la spedizione su Vienna, l'S55 con cui Italo Balbo aveva compiuto la traversata atlantica, l'apparecchio usato da Carlo Maria Piazza nella guerra in Libia e i resti dell'apparecchio di Francesco Baracca, l'Albatros da cui cadde a terra Mussolini durante un volo di allenamento. Nell'atrio figuravano intatti gli storici apparecchi di Cabruna e Novelli. L'esposizione aeronautica vide la partecipazione di importanti artisti e architetti dell'epoca, Giuseppe Pagano progettò la Sala d'Icaro. La mostra, infatti, fece proprio il modello espositivo della precedente Mostra della Rivoluzione fascista ovvero quello di accostare il materiale documentario esposto con rappresentazioni artistiche espressioniste per enfatizzarne il contenuto in chiave propagandista i successi italiani nel campo dell'aviazione. La facciata della mostra fu ideata dal pittore Erberto Carboni.
Costantino Nivola all'anagrafe Costantino Nivola Mele, e conosciuto anche come Antine Nivola (in Sardegna) e Tino Nivola (negli Stati Uniti) (Orani, 6 luglio 1911 – East Hampton, 6 maggio 1988) è stato un artista e scultore italiano. Il Museo Nivola di Orani, in Sardegna, conserva la più importante collezione delle sue opere.