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La teoria dei giochi linguistici è stata elaborata da Ludwig Wittgenstein nelle Ricerche filosofiche (1953), capovolgendo completamente la visione del linguaggio espressa in una delle sue precedenti pubblicazioni Tractatus logico-philosophicus (1921). Ad una visione del linguaggio, "specchio del mondo", "immagine della realtà" (teoria dell'immagine) se ne sostituisce una in cui il carattere denotativo del linguaggio è solo una delle tante sue funzioni, dei suoi impieghi, è soltanto uno degli infiniti giochi linguistici. Creare nuovi linguaggi equivale a creare nuove "forme di vita". Ciò che conta infatti è l'uso che del linguaggio si fa, è questo il suo significato, non ha quindi senso studiare i fenomeni linguistici in modo generale e generalizzante prescindendo dagli infiniti usi possibili delle parole e considerando solo i nomi come, secondo Wittgenstein, aveva fatto Agostino pensando "ai rimanenti tipi di parole come a qualcosa che si accomoderà".
MobyGames è un sito web in lingua inglese nato per catalogare i videogiochi passati e presenti, fondato il 1º maggio 1999 da Jim Leonard, Brian Hirt, e David Berk. Il sito si appoggia a un ampio database sui videogiochi. Secondo le FAQ del sito lo scopo di MobyGames è "Catalogare in modo meticoloso tutte le informazioni rilevanti sui giochi elettronici (computer, console e arcade) suddivise per singoli videogiochi e fornire informazioni su gruppi di gioco tramite richieste (query) flessibili. In parole povere è un grande archivio di informazioni sui videogiochi". Ad agosto 2014 il sito contiene le schede di più di 86 000 videogiochi, suddivisi in 150 differenti piattaforme (tra console, sistemi portatili, home computer, cellulari e palmari), circa 620 000 screenshot e 253 000 fotografie di confezioni. Il sito cataloga anche sviluppatori e produttori. Il materiale viene sottoposto da volontari; chiunque può contribuire al sito dopo essersi registrato come utente. I contributi però, prima di essere pubblicati, sono sottoposti ad approvazione da parte di altri utenti con diritti di approvatori, per evitare usi impropri. Nel 2006 MobyGames è stato nominato per il Webby Award come miglior sito sui videogiochi, ma senza vincerlo.
I Romani presero dalle culture precedenti, specialmente da quella greca, l'esercizio di quelle attività con le quali da soli o in gruppo, bambini, per puro divertimento, e adulti, per svagarsi dagli impegni quotidiani, giocavano. Il gioco, seguendo la tradizione greca, era considerato dai Romani come dotato di una valenza educativa: i bambini, come avevano insegnato Platone e Aristotele, giocando prendono contatto con la società che li circonda, imparano a rispettare le regole con lealtà, pena l'esclusione dalla comunità.
Il follis era un gioco praticato nell'Antica Roma, è stato uno dei più antichi giochi che richiedevano l'utilizzo della palla. Il follis veniva praticato con l'uso delle mani e delle braccia, soprattutto dai bambini, i quali per giocare si servivano di una palla di pelle conciata piena d'aria, chiamata anch'essa follis.
La canasta è un gioco di carte che si gioca in 2 o 4 (in questo caso a coppie) con 108 carte francesi (due mazzi francesi di 52 carte l'uno più 2 jolly per mazzo). In una variante, nota come canastone o canasta a tre mazzi, i mazzi utilizzati sono 3, per un totale di 162 carte (52 carte e 2 jolly per mazzo).In commercio è possibile trovare mazzi concepiti appositamente per questo gioco le cui carte, pur avendo la numerazione solita non hanno semi, rimpiazzati da cerchietti rossi e neri. Il gioco è nato in Uruguay: sarebbe stato codificato a Montevideo da Alberto Serrato e Segundo Santos, i quali combinarono la meccanica del Rummy con la modalità di gioco a coppie tipica del Bridge. Il gioco si è diffuso in tutta l'America meridionale, dove ha dato origine a numerose varianti, ed è giunto negli Stati Uniti dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il nome è una parola spagnola dal significato "cesto", "paniere" o "canestro". Le codificazioni più influenti della Canasta classica si ebbero alla fine degli anni quaranta negli Stati Uniti, specialmente ad opera del Regency Club di New York. A queste codificazioni fanno riferimento le successive esposizioni delle regole del gioco internazionale. Una delle peculiarità della canasta è che lo svolgimento del gioco avviene in silenzio: non sono concesse comunicazioni tra compagni ad eccezione che nel momento della chiusura. Quanto viene illustrato in seguito si applica a una partita di canasta a coppie e fa riferimento alle regole internazionali come esposte nei manuali che seguono le codificazioni statunitensi.
Il Burraco, più raramente detto Buracco, è un gioco di carte della famiglia della Pinnacola, nato probabilmente in Uruguay intorno agli anni quaranta come variante della Canasta (dalla quale comunque si differenzia sensibilmente in regole e tattiche), diffusosi in Italia intorno agli anni ottanta. L'etimologia del nome è incerta: l'ipotesi più probabile è che derivi dal portoghese buraco ("setaccio"), sebbene non sia chiaro il legame del termine con il gioco in sé; Buraco è anche il nome di una versione del gioco diffusa in Brasile. Una versione nota come Burako è diffusa in Argentina.Si gioca con due mazzi di carte francesi, comprensivi dei quattro jolly. Nella versione più giocata, i quattro giocatori si affrontano in due coppie. Altre versioni dipendono dal numero dei giocatori: è possibile giocare singolarmente, a squadre ed esiste una variante del gioco con tre giocatori. Le regole esposte di seguito fanno riferimento al Burraco italiano come codificato dalle principali associazioni. Le divergenze tra i diversi regolamenti vigenti riguardano soprattutto i punteggi attribuiti ad alcune combinazioni di carte.