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Autore principale: Graffer, Piera
Pubblicazione: Firenze : LoGisma, stampa 2000
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Il Caucaso è una regione dell'Eurasia posta tra il Mar Nero e il Mar Caspio e principalmente occupata da Armenia, Azerbaigian, Georgia e Russia. Prende il nome dall'omonima catena montuosa e da un punto di vista storico-geografico può essere considerato il limite naturale tra l'Europa e l'Asia. I confini geografici sono rappresentati dal Circondario federale meridionale russo a nord, il Mar Caspio ad est, l'Altopiano iranico a sud ed il Mar Nero ad ovest; è suddiviso in due macroregioni: il Caucaso occidentale e il Caucaso settentrionale, i cui confini meridionali sono costituiti dalla catena montuosa del Gran Caucaso, lunga 1200 km e fra le più alte del mondo (Monte Elbrus 5642 m s.l.m.), e del Caucaso Minore. Dal punto di vista politico-amministrativo il territorio del Caucaso settentrionale è compreso all'interno della Russia, mentre la Transcaucasia ricomprende l'Azerbaigian, l'Armenia e la Georgia. La Turchia considera anche le sue regioni orientali collegate alla regione caucasica. Le tele del pittore ucraino Vladimir Donatovič Orlovskij, descriventi i paesaggi caucasici, hanno immortalato le bellezze naturali locali.
L'Asia è una regione geografica del mondo, comunemente considerata un continente, a sua volta parte del supercontinente euroasiatico insieme all'Europa e di quello eurafrasiatico insieme ad Europa ed Africa. È il più vasto dei continenti del mondo, con una superficie di oltre 4,4 volte più grande di quella dell'Europa e pari a circa un terzo di tutte le terre emerse e, con circa 4,4 miliardi di abitanti, è anche il più popolato.
Il cane da pastore del Caucaso è una razza di cane di grande taglia popolare in Azerbaigian, Georgia, Armenia e Russia.
Con il termine battaglia del Caucaso ci si riferisce alla serie di violenti scontri combattuti tra le forze tedesche della Wehrmacht e le truppe dell'Armata Rossa durante la seconda guerra mondiale tra il luglio del 1942 e l'ottobre del 1943 sul fronte orientale, in una zona compresa tra il Mar Nero ad ovest, la catena montuosa del Caucaso a sud, il Mar Caspio ad est, e i fiumi Don e Volga a nord. La lunga campagna iniziò con una veloce avanzata delle truppe corazzate tedesche che sembrarono in grado di raggiungere rapidamente l'importante regione petrolifera di Groznyj e Baku; contemporaneamente le unità da montagna raggiunsero la catena caucasica. I sovietici si trovarono in grave difficoltà e ripiegarono in profondità; in autunno 1942 tuttavia, a causa delle difficoltà logistiche, dell'esaurimento dei mezzi e del rafforzamento della resistenza sovietica, l'avanzata tedesca si arrestò senza aver raggiunto gli obiettivi strategici più importanti. La grande offensiva sovietica nel settore di Stalingrado iniziata il 19 novembre 1942, provocò il crollo del fronte tedesco e mise in pericolo le comunicazioni delle armate in combattimento nel Caucaso; a partire dal 30 dicembre 1942 quindi i tedeschi abbandonarono il terreno conquistato e effettuarono, sotto gli attacchi sovietici, una difficile ritirata in inverno. Nel febbraio del 1943 le armate tedesche riuscirono a ripiegare in salvo a nord del Don dopo aver evacuato i territori occupati nel Caucaso tranne la penisola di Taman' che fu difesa fino all'autunno del 1943. La campagna si concluse con un completo fallimento tedesco. Nello stesso periodo nella regione caucasica si ebbe l'insurrezione cecena contro il regime sovietico che venne duramente repressa da Stalin che ordinò la deportazione delle popolazioni ribelli.
La storia della Russia è la storia del popolamento umano nei vasti territori che oggi compongono (o hanno composto nel passato) lo Stato russo; vale a dire, oltre alla Russia europea centro-occidentale (che si delineò successivamente come "cuore" dello Stato russo), l'Asia centrale, il Caucaso, la Siberia, l'Estremo Oriente russo e tutte le terre situate lungo la estesissima linea costiera del mar Glaciale Artico.
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