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Autore principale: Lavatelli, Anna
Serie: Giravolte / direttore di collana Cecilia Fabbri ; 5
I bambini ci guardano è un film del 1943 diretto da Vittorio De Sica, tratto dal romanzo Pricò di Cesare Giulio Viola. Realizzato a cavallo tra il 1942 e 1943, conobbe difficoltà distributive causate dalle contingenti vicende belliche. È considerato dagli storici del cinema, assieme al coevo Ossessione di Visconti e 4 passi fra le nuvole di Blasetti, un momento di svolta per il cinema italiano, che segna l'abbandono dei temi disimpegnati della commedia e dei feuilleton sentimentali, per descrivere i drammi della gente, anticipando così la tendenza che porterà pochi anni dopo al neorealismo. Basato sull'intensa interpretazione del bambino torinese Luciano De Ambrosis (divenuto da adulto un noto doppiatore), costituisce per De Sica l'inizio di una serie di film dedicati alla condizione dell'infanzia come Sciuscià o il bambino di Ladri di biciclette. È altresì il primo film in cui si ufficializza quella collaborazione con Zavattini che costituirà uno degli assi portanti della cinematografia italiana degli anni quaranta e cinquanta.
La poesia (dal greco ποίησις, poiesis, con il significato di "creazione") è una forma d'arte che crea, con la scelta e l'accostamento di parole secondo particolari leggi metriche, un componimento fatto di frasi dette versi, in cui il significato semantico si lega al suono musicale dei fonemi. La poesia ha quindi in sé alcune qualità della musica e riesce a trasmettere concetti e stati d'animo in maniera più evocativa e potente di quanto faccia la prosa, in cui le parole non sottostanno alla metrica. La lingua nella poesia ha una doppia funzione: - Vettore di significati - con contenuti sia informativi sia emotivi; - Vettore di suoni. Per svolgere efficacemente questa duplice funzione, la sintassi e l'ortografia possono subire variazioni rispetto alle norme dell'Italiano neostandard (le cosiddette licenze poetiche) se ciò è funzionale (non solo esteticamente) ai fini della comunicazione del messaggio. A questi due aspetti della poesia se ne aggiunge un terzo quando una poesia, anziché essere letta direttamente, è ascoltata: con il proprio linguaggio del corpo e il modo di leggere, il lettore interpreta il testo, aggiungendo la dimensione teatrale della dizione e della recitazione. Nel mondo antico - ed anche in molte culture odierne - poesia e musica sono spesso unite, come accade anche nei Kunstlieder tedeschi, poesie d'autore sotto forma di canzoni accompagnate da musiche appositamente composte. Queste strette commistioni fra significato e suono rendono estremamente difficile tradurre una poesia in lingue diverse dall'originale, perché il suono e il ritmo originali vanno irrimediabilmente persi e devono essere sostituiti da un adattamento nella nuova lingua, che in genere è solo un'approssimazione dell'originale. Queste particolari criticità insite nella traduzione poetica determinano spesso un ampliamento del ruolo e delle competenze del traduttore anche in relazione alla progettualità e al lavoro editoriali nell'allestimento di raccolte e collane di poesia tradotta.
Amore e non amore è il quarto album discografico di Lucio Battisti, pubblicato nel luglio del 1971 dall'etichetta discografica Dischi Ricordi. È il suo primo album composto esclusivamente da brani inediti. Contemporaneamente all'album fu pubblicato il singolo Dio mio no/Era, il cui lato B non faceva parte dell'album.
Con il termine amicizia si indica un tipo di relazione interpersonale, accompagnata da un sentimento di fedeltà reciproca tra due o più persone, caratterizzata da una carica emotiva. In quasi tutte le culture, l'amicizia viene percepita come un rapporto basato sul rispetto, la sincerità, la fiducia, la stima e la disponibilità reciproca. Il tema dell'amicizia è al centro di innumerevoli opere dell'arte e dell'ingegno; fu trattato in filosofia da Aristotele e Cicerone ed è oggetto di canzoni, testi letterari, opere filmiche e via dicendo.
Per immaginazione, traduzione del termine eikasia (in greco antico: εἰκασία), s'intende la capacità di pensare, indipendentemente da ogni precisa elaborazione logica, il contenuto di un’esperienza sensoriale, in occasione di un particolare stato affettivo e, spesso, riguardante un tema fisso.
Animali compassati è l'idea, un'invenzione originale dell'illustratore e autore italiano di libri per ragazzi Daniele Nannini, di ricondurre le fisionomie animali (e quindi anche umane) ad una simmetria che si può ricostruire usando esclusivamente circonferenze o sezioni di circonferenza e la realizzazione di questa intuizione tramite un compasso. Il primo libro in cui questa idea viene sviluppata, intitolato appunto Animali compassati, è stato stampato in prima edizione in Italia nel 1987. Nel 1988 esce A notte tonda che applica la stessa idea agli animali notturni e introduce anche una traccia di narrazione, ritmando, attraverso il passaggio graduale dei colori del fondo dal chiaro allo scuro e viceversa, lo scorrere delle ore buie dal tramonto all'alba. Del 1991 è infine l'uscita di Circocircotondo che rinuncia alla prospettiva frontale e alla postura statica per affrontare, sempre attraverso la stessa tecnica, gruppi di animali in movimento. Qui compare anche per la prima volta un testo narrativo in rima che scandisce l'apparizione dei vari animali. In questi libri l'uso del compasso per tracciare le figure è accompagnato per la colorazione dalla utilizzazione dell'aerografo, strumento particolarmente adatto a rendere le rotondità e la morbidezza. Nel 1988 a Nannini viene conferito il premio della rivista italiana Andersen come miglior illustratore dell'anno mentre a cura della provincia di Pavia viene allestita una mostra che raccoglie gli studi preparatori e i disegni originali dei libri della serie che vengono stampati anche in Francia e in Spagna nel 1991. L'idea di realizzare una serie di animali con una costruzione geometrica fatta di soli cerchi, pensata per i ragazzi, è diventata nel tempo popolare presso gli adulti, soprattutto insegnanti e matematici.
Io, venditore di elefanti è un libro dello scrittore senegalese Pap Khouma.
Primi baci (titolo originale: Premiers Baisers) fu una sitcom di produzione francese, andata in onda su TF1 dal 1991 al 1995. Fu trasmessa da Italia 1 fino al 1996 nella fascia pomeridiana, ed in seguito replicata solamente nella prima stagione su Happy Channel. Nel 2003 le repliche continuarono anche su Italia Teen Television. Su Italia Teen Television le repliche furono bloccate in quanto il canale chiuse definitivamente. La serie racconta le avventure sentimentali di un gruppo di adolescenti parigini. In realtà la serie originale era divisa in tre distinti telefilm: "Premiers baisers", (319 episodi), da cui il titolo italiano, Les années fac (199 episodi) e Les années blue (22 episodi). I tre telefilm erano l'uno il sequel dell'altro ed annoveravano lo stesso staff realizzativo e gli stessi personaggi. In Italia si scelse di trasmettere le prime due serie con il titolo Primi baci, In Italia i fan hanno ribattezzato la seconda serie Gli anni dell'università. Quest'ultima serie andò in onda all'interno del contenitore pomeridiano di Bim bum bam come programma finale. Delle prime due serie in totale sono 518 episodi. In Italia di Les annèes fac vennero trasmessi solamente 87 episodi (inoltre il primo risulta inedito in quanto non trasmesso per errore da Italia 1, quindi gli episodi trasmessi in realtà sono solamente 86), dopodiché per mancanza di ascolti la serie venne interrotta su Italia 1 e non vennero neppure più doppiati in italiano i restanti episodi. Per quanto riguarda la terza serie Les années blue, anche questa in Italia è ancora inedita. In Francia la terza serie non ebbe successo e per questo dopo solamente 22 episodi chiuse i battenti. Anni fa in Francia sono usciti alcuni cofanetti con i primi episodi della serie in lingua originale. Tuttora gli episodi di tutte e tre le stagioni vengono replicati sui canali a pagamento francesi. Curiosità: il personaggio di Hélène Girard (interpretato da Hélène Rolles), lasciò quasi subito Primi baci, per approdare ad una serie propria dal titolo "Hélène et les garçons (in Italia Hélène e i suoi amici) e Gli amici del cuore ". Questi telefilm mantenevano lo stesso spirito di Primi baci.
I Giochi del Mediterraneo sono una manifestazione sportiva multidisciplinare organizzata sulla falsariga dei Giochi olimpici cui partecipano le nazioni che si affacciano sul mare Mediterraneo (ad esclusione di Israele e Palestina), più alcune nazioni dell'area mediterranea prive di accesso diretto a tale mare (Andorra, Kosovo, Macedonia del Nord, Portogallo, San Marino e Serbia). Sono organizzati sotto la supervisione del Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo (CIGM, ufficialmente Comité International des Jeux Méditerranéens - CIJM).
Il pianeta delle scimmie (Planet of the Apes) è una media franchise composto da nove film, due serie televisive e vari libri, fumetti e videogiochi. È basato sul romanzo Il pianeta delle scimmie (La Planète des Singes) di Pierre Boulle, pubblicato per la prima volta nel 1963 in cui gli esseri umani si scontrano per il controllo della terra con scimmie intelligenti (Simius sapiens). L'adattamento cinematografico del 1968, Il pianeta delle scimmie, è stato un successo per la critica e per il pubblico, iniziando una serie di seguiti, e opere derivate. Originariamente in mano a Arthur P. Jacobs, produttore dei primi film della serie, dal 1973 i diritti della serie sono andati alla 20th Century Fox. Quattro sequel succedettero al film originale tra il 1970 e il 1973: L'altra faccia del pianeta delle scimmie, Fuga dal pianeta delle scimmie, 1999 - Conquista della Terra e Anno 2670 - Ultimo atto. Non ebbero il successo del primo film, ma riscontrarono un buon successo commerciale. La serie ha prodotto anche due serie televisive nel 1974 e nel 1975. I piani per un rifacimento del film sono rimasti in fase di sviluppo per oltre dieci anni prima dell'uscita di Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie di Tim Burton nel 2001. Dieci anni dopo è partito il reboot della serie con L'alba del pianeta delle scimmie, seguito da Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie nel 2014 e The War - Il pianeta delle scimmie nel 2017. I film hanno incassato un totale di oltre 1,8 miliardi di dollari in tutto il mondo, contro un bilancio combinato di 567,5 milioni di dollari.
Le tigri di Mompracem è un romanzo dello scrittore veronese Emilio Salgari. Apparve per la prima volta a puntate sulla rivista La Nuova Arena di Verona, fra la fine del 1883 e i primi mesi del 1884, con il titolo La tigre della Malesia, per poi esser pubblicato in volume nel 1900 con il titolo definitivo. È una delle opere facenti parte del "ciclo indo-malese" di Salgari, che ha per protagonista Sandokan, pirata dalle nobili origini, appunto soprannominato “La Tigre della Malesia”. Il ciclo di Sandokan non è frutto di un progetto organico e originariamente studiato a tavolino, ma di un'intuizione dello scrittore veneto, che ebbe l'idea di legare tra loro due diversi piani narrativi. Il primo appartiene al filone malese, orbitante attorno al personaggio di Sandokan, che fa il suo esordio proprio ne Le Tigri di Mompracem; il secondo è il filone indiano, caratterizzato da altri personaggi, per certi versi simili a quelli comparsi nelle prime avventure di Sandokan. Salgari getta i seminali del filone indiano in un romanzo pubblicato a puntate su Il Telegrafo di Livorno nel 1887, con il titolo de Gli strangolatori del Gange (poi divenuto Gli amori di un selvaggio e, infine, nel 1895, pubblicato in volume come I misteri della jungla nera). Il fatto che l'intero ciclo non sia del tutto organico ha sempre reso complesso capire quale dei due romanzi possa considerarsi quello "apripista"; tuttavia, le date di pubblicazione, la "comodità di studio", nonché la datazione dei fatti raccontati nelle due storie suggerirebbe di considerare Le tigri di Mompracem quale primo tassello della saga, nonché dell'intero "Primo ciclo di Sandokan".
Giuseppe Volpi, Conte di Misurata (Venezia, 19 novembre 1877 – Roma, 16 novembre 1947), è stato un imprenditore e politico italiano. Ministro plenipotenziario fascista, Governatore della Tripolitania italiana (1921-25), Ministro delle finanze (1925-1928), Primo procuratore di San Marco (1927-1947), presidente della Biennale di Venezia (1930-1943) e presidente di Confindustria (1934-1943).
Gli indiani o popolo indiano sono gli abitanti dell'India, il secondo Paese più popoloso al mondo con il 17.50% della popolazione mondiale. Con il termine "indiano" ci si riferisce quindi alla cittadinanza, non a un'etnia o alla lingua: all'interno degli indiani ci sono infatti una grande varietà di gruppi etno-linguistici regionali che riflettono la ricca e complessa storia dell'India. L'India a tutt'oggi ospita tutti i gruppi etnici che si trovano nel subcontinente indiano. I flussi migratori seguenti la diaspora indiana hanno portato gli emigranti a stabilirsi per la maggior parte nel Sud-Est Asiatico, negli Emirati Arabi Uniti, in Gran Bretagna, in Nord America, Australia, Sudafrica e nel Sud dell'Europa. La stima di questi ultimi varia dai 12 ai 20 milioni. Si ricorda che all'interno della diaspora indiana vi è la diaspora del popolo rom, che è appunto un popolo di origine indiana.
I giardini pubblici Indro Montanelli sono un parco di Milano, situato nella zona di Porta Venezia. Inaugurati nel 1784 dall'amministrazione asburgica, furono il primo parco milanese espressamente destinato allo svago collettivo. Per oltre due secoli sono stati chiamati giardini pubblici, giardini di Porta Venezia, giardini di via Palestro o semplicemente i giardini, e l'uso è ancora invalso. Dal 2002 sono intitolati al giornalista e saggista Indro Montanelli, che usava trascorrervi parte del proprio tempo libero.
Neri Marcorè (Porto Sant'Elpidio, 31 luglio 1966) è un attore, doppiatore, imitatore e cantante italiano.
Le fontane di Roma dimostrano come i romani abbiano sempre avuto una gran passione per le acque pubbliche, dagli acquedotti alle terme e come, dopo i secoli della decadenza, tale passione si sia esternata nella costruzione delle numerose fontane (oltre 2.000) che ancora oggi ornano vie e piazze romane. I problemi di igiene, poi, non sembravano preoccupare nessuno, se l'acqua del fiume (decantata in apposite cisterne) era considerata talmente buona che i papi se la portavano anche in viaggio.
Record aggiornato il: 2025-12-15T01:17:45.321Z