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La pedagogia è la disciplina umanistica che studia l'educazione e la formazione dell'essere umano nella sua interezza ovvero lungo il suo intero ciclo di vita. Si occupa dei diversi approcci educativi che coinvolgono l'uomo e la donna nei diversi momenti e situazioni dello sviluppo: non solo quindi l'età infantile ma tipicamente anche l'adolescenza, l'età adulta, la vecchiaia (o terza età), la condizione di disabilità ed i Bisogni Educativi Speciali. Insieme alle altre Scienze Umane si rivolge dunque ai contesti formali, non-formali e informali, nei quali si ambienta il processo di formazione della persona.
La pedagogia Waldorf o steineriana è un approccio educativo sviluppato a partire dal 1919 su indicazioni di Rudolf Steiner (1861-1925). Pur incorporando elementi comuni ad altri approcci pedagogici, i suoi elementi specifici e identitari sono ritenuti pseudoscientificiLe scuole con pedagogia steineriana sono oggi diffuse in tutto il mondo e coprono l'arco educativo che va dal pre-asilo fino a diciotto anni. Oltre alle scuole esistono anche istituti di pedagogia curativa. Secondo un rapporto ufficiale del 2019 sono presenti a livello mondiale 1182 scuole Waldorf delle quali 804 in Europa e 33 in Italia. Le scuole Waldorf basano il loro approccio educativo sull'antroposofia, una disciplina esoterica sviluppata da Steiner, per indagare e riconciliare quelli che ritiene i nessi sussistenti fra mondo fisico e mondo spirituale. Per questo sono state oggetto di svariate critiche; fra queste l'accusa di essere scuole confessionali, accusa che queste scuole rifiutano, poiché insegnerebbero la conoscenza delle varie religioni e tradizioni dell'uomo.
L'educazione ai media è un'espressione entrata in uso con lo sviluppo tecnologico dei mezzi di comunicazione di massa e si riferisce alla formazione delle capacità di utilizzare opportunamente i mezzi di comunicazione di massa. Non va quindi confusa con l'educazione con i media, generalmente indicata con l'espressione "didattica tecnologica" o "tecnologie didattiche", laddove i mezzi di comunicazione sono considerati semplicemente in prospettiva strumentale. La competenza mediale (media literacy) che dovrebbero raggiungere gli utenti include diverse dimensioni che - secondo il pedagogista tedesco Dieter Baacke - possono essere riassunte così: critica dei mezzi di comunicazione di massa: l'utente deve essere in grado di riflettere sui contenuti e di analizzarli criticamente, riconoscendo anche i pericoli delle nuove tecnologie di comunicazione; mediologia: conoscenza dei vari sistemi di comunicazione di massa, della tecnologia delle comunicazioni; capacità di uso: si intende la capacità ricettiva di un utente, quella di poter trarre profitto dai contenuti dei mezzi di comunicazione di massa; capacità di creazione mediatica: poter quindi creare innovazioni e sviluppi nel sistema mediatico.In prospettiva pedagogico-didattica, Felini considera schematicamente tre grandi tipologie di interventi da realizzare nei contesti formativi, atti a raggiungere obiettivi paragonabili a quelli menzionati: educazione ai media come educazione alla comprensione del sistema mediale e dei suoi messaggi: l'industria, le tecnologie, le strategie commerciali o le culture veicolate (orientamento rivolto alla formazione di conoscenze); educazione ai media come educazione alla fruizione consapevole e corretta degli strumenti del comunicare, con la serietà necessaria quando si opera in un contesto pubblico quale è quello mediale (orientamento rivolto alla formazione di abitudini responsabili); educazione ai media come educazione alla produzione e diffusione di messaggi originali nei diversi formati della medialità (orientamento rivolto all'affinamento delle capacità espressive e alla formazione di abilità).
Le scienze dell'educazione e della formazione sono l'insieme di discipline che studiano sistematicamente l'educazione e la formazione dell'uomo. Si tratta quindi di una disciplina trasversale, che trae principalmente le proprie basi dalla pedagogia, dalla psicologia, dalla filosofia e dalla sociologia.
La pedagogia speciale è una branca della pedagogia che interviene, con modalità ben definite, in tutte le aree riguardanti la disabilità, (soprattutto quella cognitiva, ma anche motoria e socio-affettiva). Essa opera insieme ad altri trattamenti educativi, riabilitativi, rieducativi, e in situazioni di disagio psichiatrico. Scopo della pedagogia speciale è quello di accompagnare la persona nel recupero e nell’attivazione delle sue potenzialità spesso messe in crisi durante il suo sviluppo. In questa disciplina l’educazione si presenta così in una doppia funzione: di sostegno al Soggetto nella ricerca delle proprie capacità, e nella ricostruzione e ridefinizione della sua personalità. In generale, la pedagogia speciale ha lo scopo di ricostruire un senso, per coloro che sono circondati da una situazione di disagio, di devianza e persino di marginalità o di handicap. Affronta così quelli che si chiamano i bisogni educativi speciali.
L'Italia (/iˈtalja/, ), ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato situato nell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. L'Italia è una repubblica parlamentare e conta una popolazione di circa 60 milioni di abitanti. La capitale è Roma. La parte continentale, delimitata dall'arco alpino, confina a nord, da ovest a est, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; il resto del territorio, circondato dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico, si protende nel mar Mediterraneo, occupando la penisola italiana e numerose isole (le maggiori sono Sicilia e Sardegna), per un totale di 302072,84 km². Gli Stati della Città del Vaticano e di San Marino sono enclavi della Repubblica mentre Campione d'Italia è l'unica exclave italiana. Con l'ascesa di Roma, che fu capitale della Repubblica romana e poi dell'Impero romano, si ebbe il primo processo di unificazione della penisola, destinata a rimanere per secoli il centro politico e culturale della civiltà occidentale. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, l'Italia medievale fu soggetta a invasioni e dominazioni di popolazioni germaniche, come gli Ostrogoti, i Longobardi e i Normanni, perdendo la propria unità politica. Nel XV secolo, con la diffusione del Rinascimento, ridivenne il centro culturale del mondo occidentale, ma dopo le guerre d'Italia del XVI secolo ricadde sotto l'egemonia delle potenze straniere, quali Francia, Spagna e Austria. Durante il Risorgimento gli italiani combatterono per l'indipendenza nazionale e per l'Unità d'Italia, finché nel 1861 fu proclamato il Regno d'Italia, che completò la riunificazione con la presa di Roma del 20 settembre 1870 e la vittoria nella prima guerra mondiale. Dal 1882 al 1960 l'Italia ha posseduto un impero coloniale. Nel 1946, dopo il ventennio fascista, la sconfitta nella seconda guerra mondiale e la guerra civile, a seguito di un referendum istituzionale lo Stato italiano divenne una repubblica. Nel 2020 l'Italia, ottava potenza economica mondiale e terza nell'Unione europea, è un paese con un alto standard di vita: l'indice di sviluppo umano è molto alto, 0.883, e la speranza di vita è di 83,4 anni. È membro fondatore dell'Unione europea, della NATO, del Consiglio d'Europa e dell'OCSE; aderisce all'ONU e al trattato di Schengen. È inoltre membro del G7 e del G20, partecipa al progetto di condivisione nucleare della NATO, è una grande potenza regionale europea, in grado di esercitare influenza politica anche su scelte e decisioni di ordine extra-europeo e globale, e si colloca in nona posizione nel mondo per spesa militare. In virtù della sua storia ultramillenaria, l'Italia vanta insieme alla Cina il maggior numero di siti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Chennai (in tamil: சென்னை, taslitterato: Ceṉṉai, pronuncia IPA /ˈtɕennəj/) è una suddivisione dell'India, classificata come municipal corporation, di 4 216 268 abitanti, capoluogo del distretto di Chennai, nello stato federato del Tamil Nadu di cui è la capitale. Sino al 1996 la città era conosciuta col nome di Madras, che nella megalopoli odierna è il nome dello storico quartiere centrale di Chennai. La città, importante centro commerciale ed industriale, vanta un ricco patrimonio culturale ed artistico.
Giava (AFI: /ˈʤava/; in indonesiano: Jawa) è la meno estesa delle quattro grandi isole della Sonda, ma è il cuore dell'Indonesia, di cui è la parte più popolosa e sviluppata economicamente, con una superficie di 125.622 km², che sale a 132.174 km² con la vicina isola di Madura, amministrativamente e fisicamente congiunta all'isola principale. L'isola ha forma rettangolare allungata; misura in direzione est-ovest 1060 km, mentre la larghezza varia da 55 a 200 km. Situata tra 5° 52' e 8° 37' di latitudine sud, è separata da Sumatra dallo stretto della Sonda e da Bali dallo stretto omonimo. Fa parte dell'arco più meridionale ed esterno dell'Indonesia e si affaccia verso sud sulle grandi fosse dell'Oceano Indiano (fossa di Giava, 7725 m) e verso nord sul mare omonimo.
Maria Tecla Artemisia Montessori, nota come Maria Montessori (Chiaravalle, 31 agosto 1870 – Noordwijk, 6 maggio 1952) è stata un'educatrice, pedagogista, filosofa, medico, neuropsichiatra infantile e scienziata italiana, internazionalmente nota per il metodo educativo che prende il suo nome, adottato in migliaia di scuole materne, elementari, medie e superiori in tutto il mondo; fu tra le prime donne a laurearsi in medicina in Italia.
Il laserdisc è stato il primo standard di home video e videoregistrazione su disco ottico, creato nel 1978 e uscito di produzione negli anni 2000. Nelle applicazioni home video i dischi sono in sola lettura. Alla vista consiste in un disco di materiali plastici simili a quelli di un Compact Disc, dal quale differisce nelle maggiori dimensioni paragonabili a quelle di un disco in vinile a 33 giri. Il formato era utilizzato soprattutto in Estremo Oriente, meno in Nordamerica, e ha avuto una scarsa diffusione in Europa. In Italia tra il 1990 e il 1998 uscirono circa 300 titoli. L'ultimo fu Titanic nell'ottobre 1998.
Con l'espressione cinema africano ci si riferisce in genere ai film prodotti nell'Africa subsahariana. Come per altri settori della cultura e dell'arte, infatti, il Nordafrica ha una tradizione propria, più strettamente legata a quelle del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente. Benché il cinema sia giunto in Africa fin dalla fine del XIX secolo, e il continente africano sia stato usato come ambientazione cinematografica fin dai primi del secolo successivo, la produzione cinematografica africana (come peraltro quella letteraria) ha iniziato a svilupparsi solo dopo la seconda guerra mondiale, nel periodo immediatamente precedente la progressiva decolonizzazione del continente.
Il liceo delle scienze umane è una delle scuole secondarie di secondo grado a cui attualmente è possibile accedere in Italia. Caratterizzato da un'impronta maggiormente umanistica, offre un piano di studi definito da materie quali, appunto, le scienze umane (pedagogia, psicologia, sociologia, antropologia, metodologia della ricerca) e la filosofia, approfondita in ogni suo ambito e dettagliatamente analizzata attraverso interdisciplinarità con le materie antropologiche, sociali (diritto ed economia) e le lingue antiche e moderne (latino, inglese o altre lingue aggiunte).
Imola (Jômla in romagnolo, Forum Cornelii in latino) è un comune italiano di 70 499 abitanti della città metropolitana di Bologna in Emilia-Romagna. È il maggior comune della città metropolitana per estensione e il secondo per numero di abitanti, dopo Bologna. È sede amministrativa del Nuovo Circondario Imolese.
Educazione siberiana è un film del 2013 diretto da Gabriele Salvatores, tratto dall'omonimo romanzo di Nicolai Lilin.
L'Accademia di belle arti di Firenze è un'accademia d'arte pubblica, ospitata nell'ex Ospedale di San Matteo in Via Ricasoli/piazza San Marco. L'importanza storica di questa istituzione culturale è sottolineata dalla datazione antica e dai personaggi che nel corso dei secoli ne hanno fatto parte.
L'educazione fisica è una branca dell'insegnamento che si occupa di migliorare attraverso l'attività motoria e quella sportiva lo sviluppo psicofisico e la salute individuale e quella sociale. Essa è intesa come quella disciplina che considera il movimento non solo dal punto di vista dell'efficacia e della qualità della prestazione, ma anche dallo sviluppo della personalità più ampia, quindi sviluppo di un'adeguata corporeità e motricità, acquisendo competenze alla base di una crescita fisica, affettiva, sociale e cognitiva. Nella concezione greca, il suo fine ultimo e metapedagogico è la kalokagathia, ovvero la perfezione dello spirito congiunta a quella del corpo.
Per "educazione permanente" si intende l'attività di perfezionamento e di studio svolta in modo costante da un singolo individuo o da un'organizzazione nel suo insieme per aggiornare e sviluppare le conoscenze e le tecniche professionali.
Benevento (AFI: [beneˈvɛnto], ; Beneviénte in dialetto beneventano) è un comune italiano di 57 962 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Campania. Chiamata inizialmente Maloenton dalle native popolazioni osco-sannitiche, per poi essere rinominata dagli antichi romani prima Maleventum e infine Beneventum, la città vanta un cospicuo patrimonio storico-artistico e archeologico, frutto delle varie dominazioni ed affiliazioni susseguitesi nel corso della sua storia. Dal giugno del 2011 la chiesa di Santa Sofia, edificata nel 760 dal duca longobardo Arechi II, è entrata a far parte del patrimonio dell'umanità UNESCO all'interno del sito seriale Longobardi in Italia: i luoghi del potere. Simbolo della città è l'arco di Traiano che risulta essere uno degli archi trionfali romani con rilievi meglio conservati. È sede dell'arcidiocesi di Benevento.
Chiara Lubich, all'anagrafe Silvia Lubich (Trento, 22 gennaio 1920 – Rocca di Papa, 14 marzo 2008), è stata una saggista e docente italiana, fondatrice del Movimento dei focolari che ha come obiettivo l'unità tra i popoli e la fraternità universale.. Donna carismatica, sin dai primi anni Quaranta ha rotto anzitempo stereotipi della figura femminile portando la donna ad una dimensione sociale e ad un ruolo nella Chiesa cattolica allora inediti . È nota per il costante impegno a gettare ponti di pace e di unità tra persone, generazioni, ceti sociali e popoli coinvolgendo persone di ogni età, cultura e credo ed è considerata una figura rappresentativa del dialogo ecumenico, interreligioso e interculturale come riconosciuto dall'Unesco che le ha conferito il Premio per l'Educazione alla pace 1996, dal Consiglio d'Europa col Premio Diritti Umani '98 e da numerosi altri riconoscimenti a livello culturale e sociale. È entrata nella storia della spiritualità contemporanea fra i maestri e mistici per la genuina ispirazione evangelica, la dimensione di universalità e l'incidenza culturale e sociale che caratterizzano il suo carisma, la sua spiritualità, il suo pensiero e la sua opera.
L'ASSEFA Italia O.N.G. è una associazione di volontariato fondata nel 1969 e riconosciuta dal 2002 come O.N.G. dal Ministero degli Esteri italiano.
L'educazione (dal verbo latino educĕre (cioè «trarre fuori, "tirar fuori" o "tirar fuori ciò che sta dentro"), derivante dall'unione di ē- (“da, fuori da”) e dūcĕre ("condurre")., secondo altri deriverebbe dal verbo latino educare ("trarre fuori, allevare").) è l'attività, influenzata nei diversi periodi storici dalle varie culture, volta allo sviluppo e alla formazione di conoscenze e facoltà mentali, sociali e comportamentali in un individuo.Il termine è spesso ritenuto complementare a insegnamento o istruzione anche se quest'ultima tende a indicare metodologie più spiccatamente "trasmissive" dei saperi. Tuttavia, sebbene le strategie istruzionali possano essere parte di un percorso educativo, il significato di educazione è più ampio e mira a estrapolare e potenziare anche qualità e competenze inespresse. Se dal punto di vista etimologico il significato della parola appare chiaro, nella lingua italiana il suo utilizzo, rispetto a termini come istruzione o formazione, è talvolta equivoco anche in testi normativi e pedagogici.In italiano il termine educato è anche sinonimo di un individuo che segua una condotta sociale corretta rispetto a norme non necessariamente codificate (benché di generale condivisione), le cosiddette "buone maniere" quali la "gentilezza", l'"urbanità", ecc. Un altro motivo di confusione è anche dovuto al diverso uso che si fa del termine educazione in altre lingue (ad es. nella lingua inglese con "education" si tende spesso a indicare "istruzione"). La stretta connessione che c'è tra il sapere acquisito da un individuo e il suo comportamento rendono le due parole apparentemente sinonime in vari contesti. Esistono tre tipi di educazione: la formale, la non formale e l'informale. La prima disciplina che studiò sistematicamente i problemi dell'educazione fu la pedagogia, che si concentrò sull'educazione infantile. In tempi moderni nacquero poi le scienze dell'educazione e della formazione, che trattarono anche l'educazione continua in età adulta, rendendo questa accezione di "formazione" un sinonimo di educazione.
L'educazione ambientale è il proposito organizzato di insegnare la struttura e l'organizzazione dell'ambiente naturale e, in particolare, educare gli esseri umani a gestire i propri comportamenti in rapporto agli ecosistemi allo scopo di vivere in modo sostenibile, senza cioè alterare del tutto gli equilibri naturali, mirando al «soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie.»L'espressione "educazione ambientale" in particolare è spesso usata per intendere l'auspicato insegnamento di questo tema all'interno del sistema scolastico, dalla scuola primaria alla post-secondaria italiana; è anche adoperata in maniera più estensiva per indicare tutti gli sforzi per ammaestrare il pubblico servendosi di materiale stampato, siti web, campagne nei mass media ecc. L'espressione environmental education fu usata per la prima volta nel 1969 da William P. Stapp (1930-2001) della School of Natural Resources and Environment (SNRE) della Università del Michigan.
L'educazione civica è lo studio delle forme di governo di una cittadinanza, con particolare attenzione al ruolo dei cittadini, alla gestione e al modo di operare dello Stato. All'interno di una determinata politica o tradizione etica, l'educazione civica consiste nell'educazione dei cittadini. La storia dell'educazione civica risale alle prime teorie formulate in proposito da Platone nell'antica Grecia e da Confucio in Cina. Costoro, in generale, hanno contribuito l'uno in Occidente, l'altro in Oriente, a elaborare i concetti di diritto e di giustizia da attuare nella vita pubblica. In Italia, fu Aldo Moro il primo a introdurre nel 1958 (D.P.R. n. 585 del 13 giugno 1958) l'insegnamento dell'educazione civica nelle scuole medie e superiori: due ore al mese obbligatorie, affidate al professore di storia, senza valutazione. La Legge 20 agosto 2019, n. 92, recante "Introduzione dell'insegnamento scolastico dell'educazione civica" (GU n.195 del 21-8-2019) introduce la disciplina in tutti gli ordini di scuola a partire dall'anno scolastico successivo alla data di entrata in vigore della Legge. Visto che tale data era il 5 settembre 2019, l'insegnamento è divenuto obbligatorio a partire dall'anno scolastico 2020-2021. Con D.M. 35 del 22 giugno 2020, recante "Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, ai sensi dell’articolo 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92" sono pubblicate tre allegati: Allegato A: Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica; Allegato B: Integrazione al Profilo delle competenze al termine del primo ciclo, di cui alle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione vigenti; Allegato C: Integrazione al Profilo educativo, culturale e professionale di cui all’Allegato A al decreto legislativo n. 226/2005.
L'Ellenismo, nella storiografia moderna, indica quel periodo storico-culturale della storia del Mondo Antico «che segue le imprese di Alessandro (spedizione contro il regno persiano nel 334 a.C.) e arriva fino alla formale nascita dell'Impero Romano» con la morte di Cleopatra e con l'annessione dell'ultimo regno ellenistico, il Regno tolemaico d'Egitto, nel 30 a.C. con Ottaviano vincitore ad Azio nel 31 a.C.L'ellenismo è noto anche come età ellenistica o età alessandrina. Il suo tratto caratterizzante è la diffusione della civiltà greca nel mondo mediterraneo, eurasiatico e orientale, e la sua fusione con le culture dell'Asia Minore, dell'Asia Centrale, della Siria e della Fenicia, dell'Africa del Nord, della Mesopotamia, dell'Iran e dell'India, e la conseguente nascita di una civiltà, detta appunto «ellenistica», che fu modello per altre culture relativamente alla filosofia, economia, religione, scienza e arte. Geograficamente, il mondo ellenistico comprendeva una vasta area che andava dalla Sicilia e dall'Italia meridionale (Magna Grecia) all'India (Regno indo-greco) e dal Mar Nero (Regno del Bosforo Cimmerio) all'Egitto, zone in cui una versione della lingua greca antica, la koinè, divenne la lingua franca della politica, dell'economia e della cultura. La cultura ellenistica si fuse con la cultura romana e continuò ad esistere anche dopo la nascita dell'impero. In particolare dopo la conquista macedone dell'impero persiano, sorsero regni ellenistici in Medio Oriente (impero seleucide, regno di Pergamo, ecc.), Africa nord-orientale (regno tolemaico) e Asia meridionale (regno greco-battriano, regno indo-greco).
Il termine Pedagogia Sperimentale è usato fin dagli inizi del Novecento per indicare la ricerca scientifica e la ricerca sperimentale nel campo dei fenomeni educativi. Basta fare riferimento a Maria Montessori per collocare nel tempo questa disciplina. All'origine, questi studi furono influenzati dall'atmosfera positivista, nella quale lo studio della psicologia era passato da un settore della filosofia (scienza dell'anima) ad un settore della fisiologia e della neurologia. Attilio Monasta, nel volume La Ricerca in Scienze della Formazione sostiene che all'origine della Pedagogia Sperimentale, come di molte prassi educative nella scuola, sia esistito un vizio fondamentale. In occasione della seconda rivoluzione industriale (la creazione e diffusioni di grandi fabbriche sul modello tayloristico) e della prima guerra mondiale, la Psicologia Sperimentale mise a punto sistemi di verifica delle attitudini e delle caratteristiche di milioni di esseri umani (i test "oggettivi", i test "psicoattitudinali"), per collocare, rapidamente, "l'uomo giusto al posto giusto". La ricerca scientifica sulle caratteristiche dei soggetti fu alla base anche della Pedagogia Sperimentale. Con la differenza che le finalità della formazione e, soprattutto dell'istruzione nella scuola di base, non sono quelle di selezionare i soggetti, per porre la persona giusta al posto giusto, bensì quelle di "trasformare", far crescere le persone, fare imparare competenze e comportamenti che la persona, magari, all'inizio non possiede. Oggi, con lo sviluppo enorme dei fenomeni educativi è necessario estendere e fondare una vera scienza della formazione su basi molto più corrette, condividendo termini, definizioni e metodologie e identificando le caratteristiche e le finalità dei vari processi formativi e le potenzialità dei soggetti che vi sono implicati. Verso la ricerca scientifica in campo educativo esistono ancora diffidenze da parte di chi sostiene che non si possa fare ricerca scientifica su fenomeni così complessi. All'inizio del XX secolo, nello scontro fra filosofia idealista e filosofia positivista, in Italia, la Pedagogia Sperimentale fu duramente attaccata ed emarginata, al punto che nel 1916 se ne vietò l'insegnamento dalle cattedre universitarie. L'impostazione idealista data da Croce e Gentile alla cultura italiana pesa ancora sull'insieme delle concezioni più diffuse in Italia, sulla scuola e la formazione.
Pensieri sull'educazione (Some Thoughts Concerning Education) è un trattato del 1693 sull'educazione dei "gentleman" scritto dal filosofo inglese John Locke. Per oltre un secolo, fu il più importante lavoro filosofico sull'educazione in Inghilterra. Durante il XVIII secolo è stato tradotto in quasi tutte le principali lingue europee e quasi tutti gli scrittori europei che hanno trattato dell'educazione, incluso il filoso illuminista Jean-Jacques Rousseau, che scrisse il romanzo pedagogico Emile, ne hanno riconosciuto l'influenza. Nel suo Saggio sulla comprensione umana (1690), Locke aveva delineato una nuova teoria della mente, sostenendo che questa era una tabula rasa o "blank slate"; cioè non conteneva idee innate. Pensieri riguardanti l'educazione spiega come educare la mente usando tre metodi distinti: lo sviluppo di un corpo sano; l'istruzione di un "gentleman" virtuoso e la scelta di un curriculum accademico adeguato. Il libro nasce da alcune lettere che Locke scrisse per un amico aristocratico, ma in realtà i suoi consigli avevano un richiamo più ampio, poiché i suoi principi educativi suggerivano che chiunque potesse acquisire lo stesso tipo di carattere degli aristocratici, per i quali Locke inizialmente intendeva il lavoro.
I mexica (pron. mescìca; nahuatl: Mēxihcah [meːˈʃiʔkaʔ], singolare Mēxihcatl) o mexicas — meglio noti come aztechi nella storiografia occidentale - furono una delle grandi civiltà precolombiane, la più florida e viva al momento del contatto con gli Spagnoli. Provenienti dalla California settentrionale, si svilupparono nella regione mesoamericana dell'attuale Messico dal secolo XIV al XVI. Il nome con cui essi stessi si indicavano è "Mexica" o "Tenochca", e non Aztechi, non a caso Mexica è tuttora il termine usato per definire i loro discendenti; il termine azteco è invece stato coniato solo molti secoli dopo dal geografo tedesco Alexander von Humboldt per distinguere queste popolazioni precolombiane dall'insieme dei Messicani moderni. Spesso con il termine "azteco" ci si riferisce esclusivamente al popolo residente a Tenochtitlán (dove oggi si trova Città del Messico), situata su un'isola del lago Texcoco, che faceva riferimento a se stessa come Mēxihcah Tenochcah [meːˈʃiʔkaʔ teˈnot͡ʃkaʔ] o Cōlhuah Mēxihcah [ˈkoːlwaʔ meːˈʃiʔkaʔ]. Talvolta il termine comprende anche gli abitanti delle due principali città-stato alleate di Tenochtitlan, gli Acolhua di Texcoco e i Tepanechi di Tlacopan, che insieme con i Mexica formavano la Triplice alleanza azteca spesso conosciuta come "impero azteco". In altri contesti, "azteco" può riferirsi a tutti i vari stati della città e dei loro popoli che hanno condiviso gran parte della loro storia etnica e tratti culturali con i Mexica, con gli Acolhua e con i Tepanechi e che spesso utilizzavano la lingua nahuatl come lingua franca. In questo senso si può parlare di una civiltà azteca comprensiva di tutti i modelli culturali comuni per la maggior parte dei popoli che abitarono il Messico centrale nel periodo tardo post-Classico. A partire dal XIII secolo, la Valle del Messico è stata il cuore della civiltà azteca; qui la capitale della Triplice alleanza azteca, la città di Tenochtitlan, fu costruita su isole nel lago Texcoco. La Triplice Alleanza formò un impero tributario che espanse la propria egemonia politica ben oltre la Valle del Messico, conquistando altre città di tutto il Mesoamerica. Al suo apice, la cultura azteca vantava ricche e complesse tradizioni mitologiche e religiose, oltre ad aver raggiunto la capacità di realizzare notevoli manufatti architettonici e artistici. Nel 1521 Hernán Cortés, conquistò Tenochtitlan e sconfisse la Triplice alleanza azteca che al momento si trovava sotto la guida di Montezuma II (vedi Conquista dell'impero azteco). Successivamente, gli spagnoli fondarono il nuovo insediamento di Città del Messico sul sito della capitale azteca in rovina; da qui poi procedettero con il processo di colonizzazione dell'America Centrale. La cultura e la storia azteca sono conosciute principalmente attraverso le testimonianze archeologiche rinvenute negli scavi, come quello del famoso Templo Mayor a Città del Messico; da codici scritti su corteccia; da testimonianze oculari dei conquistadores spagnoli come Hernán Cortés e Bernal Díaz del Castillo; e soprattutto dalle descrizioni del XVI e XVII secolo della cultura e della storia scritti da ecclesiastici spagnoli e da letterati Aztechi, come il famoso Codice Fiorentino compilato dal frate francescano Bernardino de Sahagún con l'aiuto di informatori originari aztechi.
La lista seguente fornisce un elenco non esaustivo delle diverse branche della conoscenza umana con le relative definizioni, basato principalmente sulla gerarchia del Nuovo soggettario, che è il tesauro della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
L'educazione musicale in Italia comprende interventi previsti nei servizi educativi della prima infanzia (asili nido), negli ordinamenti didattici delle scuole dell'infanzia, dell'istruzione primaria e secondaria e del sistema dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) e, per alcuni aspetti, dell'Università. Comprende inoltre le attività formative praticate in ambito extrascolastico da enti e associazioni musicali. Gli aspetti epistemologici, metodologici e didattici relativi all'insegnamento/apprendimento della musica sono affrontati da discipline specifiche quali la Pedagogia musicale, la Psicologia della musica, la Didattica della musica, l'Antropologia musicale.
Andrea Canevaro (Genova, 19 settembre 1939) è un pedagogista e editore italiano. Professore emerito dell'Università di Bologna e studioso di prestigio internazionale, fin dagli anni settanta del XX secolo è impegnato sul fronte dell'inclusione sociale, con particolare attenzione ed interesse nell'ambito della disabilità e dell'handicap. È ritenuto il padre della pedagogia speciale in Italia, disciplina che lui stesso ha contribuito ad implementare e diffondere nel Paese. Il suo attivismo nei settori sopra segnalati e i grandi contributi dati con le sue ricerche e studi hanno fatto di lui una figura di riferimento riconosciuta a livello internazionale nel campo della pedagogia speciale e della disabilità.
I bisogni educativi speciali (BES) sono definiti dalla classificazione internazionale del funzionamento (ICF-International Classification of Functioning) come “qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento permanente o transitoria in ambito educativo o di apprendimento, dovuta all’interazione tra vari fattori di salute e che necessita di educazione speciale individualizzata”. Possono essere considerati come paradigma di lettura della complessità e della varietà delle difficoltà di apprendimento. Tale visione richiede di ampliare lo sguardo verso le esigenze formative di ogni individuo, andando oltre ai soli deficit certificabili e prendendo in considerazione ogni funzionamento che anche per il singolo soggetto diventa problematico. Per rispondere ai BES si ricorre al Piano didattico personalizzato (PDP), strumento utile per progettare modalità operative, strategie, sistemi e criteri di apprendimento per ciascun allievo.
Arte immagine è una materia di studio istituita dal Ministro dell'Istruzione Letizia Moratti nel 2003. Questa materia ha sostituito l'Educazione all'immagine nella scuola elementare (ora primaria) e l'arte immagine nelle medie (ora secondarie di I grado). Queste sono le linee guida di arte ed immagine , la ex educazione artistica nella Secondaria di Primo Grado: Educare alla visione e alla percezione del bello e alla competenza comunicativa in campo iconico Educare all'osservazione e descrizione globale di un'immagine Confrontare e riconoscere opere e generi con uno sguardo d'insieme alla storia dell'arte e dei suoi protagonisti Identificare tecniche bidimensionali e tridimensionali Usare tecniche grafiche e pittoriche per rappresentare elementi della realtà e della fantasia Approfondire la conoscenza e l'uso consapevole del colore e della luce Conoscere e confrontare le diverse tecniche espressive, tradizionali e multimediali Affrontare le arti come espressione di altri popoli e culture Pianificare visite ai musei e ai beni culturali del proprio territorioSi tratta di una disciplina che attraverso l'insegnamento del Disegno e delle Tecniche artistiche, unitamente alla Storia dell'arte e all'Educazione visiva, vuole avviare l'alunno alla composizione di elaborati grafici, sulla base delle tecniche artistiche studiate e le nozioni di Educazione visiva, più precisamente in quest'ultimo caso si tratta dello studio della composizione (assiale, simmetrica, asimmetrica, concentrica) e dei codici visivi (la linea, il colore, la luce, l'ombra, ecc.), che l'alunno studia e analizza anche attraverso l'insegnamento di Storia dell'arte. Sempre parte della materia è pure lo studio del valore "linguistico" dell'immagine, storico, religioso, politico, estetico, e di tutti gli altri valori di cui l'opera d'arte è portatrice, per favorire nell'alunno la libera espressione, stimolando la fantasia, attraverso l'appropriarsi anche di mezzi tecnici-espressivi. Tra gli altri compiti importanti dei Arte e Immagine è quello di sensibilizzare l'alunno al rispetto del patrimoni storico-artistico italiano e, infine, sviluppare nei ragazzi anche un sentimento di orgoglio e, insieme, di appartenenza allo Stato italiano, il cosiddetto " Bel Paese".
L'istruzione domiciliare è una forma di istruzione svolta al di fuori delle strutture istituzionali pubbliche e private, quali le scuole. Ci sono varie motivazioni a favore dell'istruzione domiciliare, che normalmente ha una struttura e un'organizzazione completamente differente rispetto alle regole e organizzazione della scuola dell'obbligo. Può essere finalizzata a garantire il diritto allo studio dei ragazzini impossibilitati a frequentare la scuola per gravi motivi di salute. L'obiettivo di questa istituzione è di consentire ai giovani una continuità nel percorso di apprendimento, sul piano sia relazionale, che cognitivo e didattico, al di là della malattia. Essa si può svolgere presso il domicilio del fanciullo, oppure anche in ospedale. Nel primo caso, essa è organizzata e gestita dalla scuola a cui è iscritta la persona in obbligo di istruzione. Nel secondo caso, essa è gestita a livello ospedaliero. In molti casi, anche in assenza di problemi di salute, l'istruzione domiciliare è un'opzione legale per i genitori che vogliono formare i figli in ambienti di apprendimento diversi da quelli esistenti nelle scuole vicine. L'istruzione domiciliare può riconoscere i membri della famiglia come tutori e insegnanti dei propri figli, in tal caso si parla di istruzione parentale, ma esistono allo stesso modo diverse realtà, come quella di ingaggiare insegnanti privati per tenere lezioni ai propri figli all'interno dell'ambiente domiciliare. Si tratta di un fenomeno che è sempre esistito, essendo stato in passato l'unica forma di istruzione intellettuale.
Con il termine popoli indigeni del Canada, noti anche come Indigeni canadesi o Aborigeni canadesi, si intendono le popolazioni autoctone che vivevano dentro i confini dell'attuale Canada prima della colonizzazione europea e i loro odierni discendenti. Essi comprendono le Prime Nazioni, gli Inuit e i Métis. Sebbene "indiano" sia un termine ancora comunemente usato nei documenti giuridici, i descrittori "indiano" ed "eschimese" sono alquanto caduti in disuso in Canada e alcuni li considerano peggiorativi. Similmente, "Aborigeni" come nome collettivo è un termine specialistico usato in alcuni documenti legali, inclusa la Legge costituzionale del 1982, benché in alcuni circoli anche quella parola stia perdendo favore.Le Distese dell'Old Crow e le Grotte di Bluefish sono alcuni dei più antichi siti di insediamento umano conosciuti in Canada. Le culture paleoindiane Clovis, delle Grandi Pianure e Pre-Dorset precedono gli attuali popoli indigeni americani. Utensili a punta litica, lance, ceramiche, braccialetti, scalpelli e raschiatoi contrassegnano i siti archeologici, distinguendo così periodi culturali, tradizioni e stili di scheggiatura. Le caratteristiche della cultura aborigena canadese includevano insediamenti permanenti, agricoltura, architettura civile e cerimoniale, complesse gerarchie sociali e reti commerciali. La cultura métis dei sanguemisti ebbe origine a metà del XVII secolo quando persone delle Prime Nazioni e degli Inuit sposarono degli Europei. Gli Inuit ebbero interazioni più limitate con i coloni europei durante quel primo periodo. Varie leggi, trattati e normative sono state approvate tra gli immigrati europei e le Prime Nazioni in tutto il Canada. Il diritto degli Aborigeni all'autogoverno fornisce l'opportunità di gestire gli aspetti storici, culturali, politici, di cura sanitaria e di controllo economico all'interno delle comunità dei primi popoli. Al censimento del 2016, i popoli aborigeni del Canada totalizzavano 1.673.785 persone, ovvero il 4,3% della popolazione nazionale, con 977.230 persone delle Prime Nazioni, 587.545 Métis e 65.025 Inuit. Ci sono oltre 600 governi o bande riconosciuti delle Prime Nazioni con culture, lingue, arte e musica caratteristiche. La Giornata nazionale dei Popoli indigeni (National Indigenous Peoples Day) riconosce le culture e i contributi dei popoli aborigeni alla storia del Canada. Persone delle Prime Nazioni, degli Inuit e dei Métis di tutte le origini sono diventate eminenti figure e sono servite come modelli di riferimento nella comunità aborigena, contribuendo a formare l'identità culturale canadese.
L'educazione sessuale è un termine generale che comprende vari temi e varie discipline connessi all'educazione, in modo particolare il rapporto tra i ragazzi ed i coetanei (e anche con gli adulti) in periodo di maturazione sessuale, l'anatomia e la fisiologia dell'apparato genitale, i cambiamenti che avvengono durante la pubertà, la psicologia, le problematiche di tipo morale, la conoscenza delle abitudini legate all'ambiente di provenienza dei ragazzi oggetto di educazione, le curiosità dei ragazzi stessi (che abbracciano tutti gli aspetti del comportamento sessuale umano). I tipici canali dell'educazione sessuale e della trasmissione delle prime informazioni sono primariamente i genitori (in particolare, per quanto riguarda le bambine, si tratta solitamente della madre), poi vengono gli insegnanti, (che seguono primariamente le indicazioni del MIUR, poi delle Regioni o Provincie, con le loro direttive specifiche, sino ad arrivare alle decisioni dei singoli Istituti Scolastici, nella loro autonomia didattica). Altri canali sono gli educatori a vario livello (educatori religiosi, capi scout, responsabili o allenatori di società sportive e così via). Poi non è possibile dimenticare gli organi di informazione, prima tra tutti, nella disponibilità dei ragazzi, la rete, intesa come accesso ad internet ed a tutto quanto vi è contenuto.
Attore bambino è in generale chi durante l'infanzia interpreta un ruolo in un film, in uno spettacolo teatrale o in una fiction televisiva. Più specificamente la locuzione - in particolare l'equivalente inglese "child actor" - designa attori cinematografici e televisivi che raggiungono il successo in tenera età. In questi casi si parla talvolta di divo bambino o anche genericamente di enfant prodige, mentre il termine "teenage actor" è riservato a un adolescente. L'attore bambino, specie nello star system hollywoodiano e al pari di altri giovanissimi artisti, è una figura che un diffuso luogo comune considera problematica: capace di progredire in una brillante carriera ma anche di finire in rovina, al punto che i media parlano talora enfaticamente di "maledizione dei divi bambini".Nella realtà tuttavia, sebbene solo un piccolo numero di attori bambini - come ad esempio Jackie Cooper, Jodie Foster e Drew Barrymore - riesca a costruirsi una carriera adulta, la maggior parte di essi approda comunque a una vita del tutto normale, perlopiù al di fuori del mondo dello spettacolo o anche al suo interno ma con ruoli diversi.
Le terre indigene (terra indígenas in portoghese), secondo la legislazione brasiliana, sono quelle occupate tradizionalmente dai popoli indigeni del Brasile, abitate in permanenza, utilizzate per le loro attività produttive, e imprescindibili per la conservazione delle risorse naturali necessarie per il loro benestare e la loro riproduzione fisica e culturale, in accordo con i propri costumi e tradizioni. I territori indigeni sono beni demaniali e non disponibili e i diritti degli indigeni su queste aree non hanno scadenza. Storicamente, i popoli che vivevano originalmente in Brasile hanno sofferto una serie di abusi da parte dei conquistatori europei che hanno portato molti di loro all'estinzione o verso un declino accentuato. Altri furono espulsi dalle loro terre e ancora oggi i loro discendenti non le hanno recuperate. I diritti degli indigeni alla preservazione delle loro origini culturali, alla proprietà delle loro terre e allo sfruttamento esclusivo delle risorse sono garantiti dalla Costituzione, ma nella pratica quotidiana la fruibilità concreta di questi diritti si rivela molto difficile e oggetto di controversie, spesso al centro di violenza, corruzione, assassinati, occupazione illegale di terre (grilagem) e altri crimini, che hanno dato origine a innumerevoli proteste, sia nazionali che internazionali, così come a interminabili dispute nelle aule dei tribunali e al Congresso nazionale del Brasile. La presa di coscienza degli indigeni cresce, acquisiscono una maggiore influenza politica, si organizzano in gruppi e associazioni e sono federati a livello nazionale; molti frequentano corsi di istruzione superiore e raggiungono posizioni da dove possono difendere i gli interessi dei propri popoli. Già esistono molte terre consolidate, molte altre sono in corso di demarcazione, altre sono minacciate da problemi ecologici e priorità politiche conflittuali, contribuendo al peggioramento del quadro complessivo e creando molte difficoltà di sopravvivenza a alcuni popoli. Secondo un gran numero di osservatori esterni e di autorità, i recenti passi in avanti, tra cui la notevole espansione delle aree dei territori demarcati e un tasso demografico crescente dopo secoli di costante declino, non compensano comunque i danni sopportati dagli indigeni per quanto riguarda una molteplicità di aspetti relativi alla questione fondiaria, mentre è lecito prevedere la possibilità di importanti passi indietro.
Grosseto (AFI: /ɡrosˈseto/, ) è un comune italiano di 81 641 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Toscana. Per superficie territoriale, risulta il più vasto comune della regione. A livello demografico, la città contava appena 4 724 abitanti subito dopo l'Unità d'Italia, iniziando da allora una crescita esponenziale che ha portato al superamento della soglia delle 70 000 unità nel 1991.Dal punto di vista urbanistico, la città è uno dei pochi capoluoghi il cui centro storico è rimasto completamente circondato da una cerchia muraria, nell'insieme integra, che ha mantenuto pressoché immutato il proprio aspetto nel corso dei secoli.
Italo Farnetani (Arezzo, 27 gennaio 1952) è un pediatra, accademico e giornalista italiano.
Franco Fortini, nato Franco Lattes (Firenze, 10 settembre 1917 – Milano, 28 novembre 1994), è stato un poeta, saggista, critico letterario e traduttore italiano. Figura autorevole e controversa, è tra le personalità più prestigiose del panorama letterario italiano del Novecento.
Il termine educazione omogenea in senso lato fa riferimento a un'azione educativa realizzata in contesti nei quali i giovani (o gli adulti) a cui l'azione educativa è indirizzata sono accomunati da uno o più elementi caratterizzanti un dato gruppo. Tale omogeneità può avere diversi gradi e può riguardare molteplici aspetti: l'età, il sesso, la lingua, il livello d'istruzione, le competenze acquisite, elementi socio-culturali legati alla provenienza etnografica, e così via. Negli ultimi decenni del secolo scorso, l'espressione "educazione omogenea" ha assunto progressivamente anche una connotazione più precisa laddove indica un modello educativo basato sull'attenzione alle specificità maschili e femminili, perseguita attraverso l'organizzazione di momenti educativi nei quali alunni e alunne vengono separati per sesso. In questo senso si parla anche di "educazione specifica". Nei Paesi anglofoni si usa l'espressione "single sex education".
Jean Rouch (Parigi, 31 maggio 1917 – Birni N'Konni, 18 febbraio 2004) è stato un etnologo, antropologo e regista francese, noto per i suoi fondamentali contributi all'antropologia visuale. In particolare, Rouch si è dedicato allo studio e alla realizzazione di documentari etnografici su alcune realtà dell'Africa occidentale decolonizzata. Il suo rapporto con il continente africano comincia nel 1941, quando l'allora ingegnere lavora in un grosso cantiere in Niger. In seguito, rientra in Francia dove partecipa ai movimenti di resistenza e alla fine della guerra, ritorna in Africa e intraprende una carriera intensa e poliedrica come regista, antropologo e filmmaker. I suoi film hanno dato vita al cosiddetto cinéma vérité, espressione coniata da lui stesso. La Nouvelle Vague in particolare subirà la sua influenza. Personalità eccentrica e poliedrica, Rouch ha trovato la morte in un incidente automobilistico in Niger.
Ferrara (Fràra ['fra:ra] in dialetto ferrarese) è un comune italiano di 132 350 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna. Fu capitale del Ducato di Ferrara nel periodo degli Estensi, quando rappresentò un importante centro politico, artistico e culturale. Lo sviluppo urbanistico avvenuto durante il Rinascimento, l'Addizione Erculea, trasformò la città in un modello urbano che le valse il titolo di "prima capitale moderna d'Europa". Nel 1995 ottenne dall'UNESCO il riconoscimento di patrimonio dell'umanità per il centro storico e nel 1999 ne ottenne un secondo per il delta del Po e le sue delizie estensi. È sede universitaria (Università degli Studi di Ferrara) e arcivescovile (arcidiocesi di Ferrara-Comacchio). L'economia si basa storicamente sulla produzione agricola, ma possiede vari impianti industriali, in particolare nel settore petrolchimico, e un polo per la piccola e media impresa.
Il termine cultura deriva dal verbo latino colere, "coltivare". L'utilizzo di tale termine è stato poi esteso a quei comportamenti che imponevano una "cura verso gli dei", da cui il termine "culto" e a indicare un insieme di conoscenze. Non c'è univocità degli autori sulla definizione generale di cultura anche nella traduzione in altre lingue ed a seconda dei periodi storici, grosso modo oggi è intesa come un sistema di saperi, opinioni, credenze, costumi e comportamenti che caratterizzano un gruppo umano particolare; un'eredità storica che nel suo insieme definisce i rapporti all'interno di quel gruppo sociale e quelli con il mondo esterno.
La Colombia (pronuncia italiana /ko'lombja/, pronuncia spagnola [ko̞ˈlõ̞mbjä]), formalmente Repubblica di Colombia (República de Colombia), è uno Stato della regione nord-occidentale dell'America Meridionale, la cui superficie è di 1 141 748 km² (2 070 408 km² se si aggiungono i 928 660 km² di estensione marittima). Delimitata a est da Venezuela e Brasile, a sud da Perù ed Ecuador e a nord-ovest da Panama, dal Mar dei Caraibi a nord e dal Pacifico a ovest, è l'unico paese sudamericano ad affacciarsi sui due oceani che bagnano il continente; fanno parte della Colombia le isole dell'arcipelago di San Andrés, Providencia e Santa Catalina; è il sesto Paese più esteso dell'America e il quarto per popolazione. La capitale è Bogotà. Il territorio che comprende l'attuale Colombia fu originariamente abitato da tribù di amerindi che migrarono dall'America Centrale e dai Caraibi. Le tribù principali furono muisca, quimbaya, tairona e zenu, appartenenti alle famiglie delle lingue arawakana, chibcha e caribe. Parte del sud fu abitato dagli Inca. Nel XV secolo i conquistadores spagnoli occuparono e colonizzarono il territorio istituendovi il vicereame della Nuova Granada. Nel 1819, con le campagne di Simón Bolívar, la Colombia ottenne l'indipendenza dalla Spagna insieme alle attuali Panama, Venezuela ed Ecuador, unite in una repubblica chiamata Gran Colombia. Tuttavia già nel 1830 la Grande Colombia si divise in seguito a guerre intestine che portarono alla separazione delle attuali Venezuela ed Ecuador. I territori oggi noti come Colombia e Panama emersero come Repubblica della Nuova Granada, successivamente si federarono con la Confederazione Granadina nel 1858, per formare poi gli Stati Uniti di Colombia nel 1863, fino al consolidamento dell'attuale repubblica centralista nel 1886. Nel 1903, dopo la Guerra dei mille giorni, si arrivò alla secessione del dipartimento di Panama. Nel 1932 la Colombia fu coinvolta in una guerra contro il Perù per la contesa di un vasto territorio denominato trapezio amazzonico, che fu risolta attraverso la mediazione della Società delle Nazioni. Nel 1948 incominciò un'epoca di tumulti sociali che condusse a una guerra civile la quale sfociò nell'attuale conflitto armato tra il governo e le formazioni paramilitari da un lato e trafficanti di droga e la guerriglia comunista dall'altro, e che produce come conseguenza decine di migliaia di morti, feriti, persone scomparse e milioni di sfollati, classificando la Colombia come uno dei Paesi più violenti del mondo e uno dei maggiori esportatori di droghe. Nonostante ciò la Colombia ha avuto istituzioni relativamente stabili, fatta eccezione per gli anni tra il 1953 e il 1957 in cui sperimentò un colpo di Stato militare che portò al governo del generale Rojas Pinilla. La Colombia è all'inizio del XXI secolo una potenza di media grandezza, con il PIL al terzo posto fra i paesi del Sud america, in cui è significativa la produzione di caffè e l'esportazione di fiori, carbone e petrolio. La maggioranza del bilancio dello Stato è assorbito dalle spese militari, che sostengono l'esercito più numeroso del continente in rapporto alla popolazione, il quale è impegnato nel conflitto armato contro le due guerriglie colombiane attualmente attive: le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) e l'Esercito di Liberazione Nazionale (ELN). Presenta una grande diversità culturale e una delle più ampie biodiversità del pianeta. La Colombia è una repubblica unitaria di tipo presidenziale; il potere legislativo è esercitato dal Congresso, composto da Senato (102 senatori) e Camera di consiglio (166 deputati).
I Club, Centri ed Associazioni per l'UNESCO sono costituiti da gruppi di volontari organizzati ed operanti per il conseguimento di un fine comune al servizio degli ideali dell'UNESCO, sin dal 1947. Questi gruppi sono interamente autonomi, sia finanziariamente che organizzativamente, e l'UNESCO stessa non interferisce e non è responsabile delle loro attività, . In particolare, ai Club e Centri per l'UNESCO aderiscono giovani e adulti, appartenenti a tutti i campi di studio, di lavoro e di specializzazione professionale. Attraverso iniziative concrete nei campi dei Diritti Umani, Educazione, Scienza, Cultura e Comunicazione coadiuvano l'opera dell'UNESCO, per il mantenimento della Pace come richiesto dal Preambolo dell'Atto Costitutivo sin dal 1945 “poiché le guerre hanno origine nello spirito degli uomini, è nello spirito degli uomini che devono essere innalzate le difese della pace”. I Club, Centri ed Associazioni sono più di 4000 e sono raggruppati in Federazioni nazionali, regionali, quali Europa e Nord America, Asia, Africa, America Latina, e mondiale. Agiscono nei settori di competenza dell'UNESCO, operando in più di cento Paesi . In Italia i 144 (Comitati Promotori al 2018 esclusi) Club e Centri per l'UNESCO, la maggior parte dei quali è ubicata nel Mezzogiorno, sono riuniti nella Federazione Italiana dei Club e Centri per l'UNESCO (FICLU) e ubicati in tale numero per regione: Abruzzo: 4 Basilicata: 1 Calabria: 13 Campania: 9 Emilia e Romagna: 5 Friuli e Venezia Giulia: 4 Lazio: 6 Liguria: 2 Lombardia: 5 Marche: 4 Molise: 1 Piemonte: 15 Puglia: 24 Sardegna: 4 Sicilia: 25 Toscana: 11 Trentino e Alto Adige: 1 Umbria: 4 Valle d'Aosta: 1 Veneto: 5
L'istituzione è una configurazione di sovrastrutture organizzate giuridicamente e che ha come fine quello di garantire le relazioni sociali, la conservazione e l'attuazione di norme attività sociali e giuridiche stabilite tra l'individuo e la società o tra l'individuo e lo Stato sottratte all'arbitrio individuale e del potere in generale.