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Farnetella è una frazione del comune italiano di Sinalunga, nella provincia di Siena, in Toscana.
Arezzo () è un comune italiano di 98 101 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Fu sede della più antica università della Toscana, e una delle prime in Europa. Importante centro orefice e di alta moda, vanta inoltre di essere la città nella quale è girato lo storico film da record La vita è bella di Roberto Benigni, campione di incassi. È inoltre la patria di artisti e poeti quali Francesco Petrarca, Giorgio Vasari, e nelle vicinanze di Michelangelo Buonarroti. Famosa per gli affreschi di Piero della Francesca all’interno della cappella della basilica di San Francesco e per il crocifisso di Cimabue all’interno della chiesa di San Domenico, è nota anche per l’importante Giostra del Saracino, che divide la città in 4 quartieri.
Nello Boscagli, nome di battaglia "Alberto Spiaggia" (Siena, 1905 – Padova, 1976), è stato un partigiano e politico italiano.
La storia d'Italia è l'insieme di numerose vicende locali e cittadine e riflesso della storia universale della sua capitale, Roma, sede dell'Impero prima e del Papato poi. Essa è parte fondante della cultura occidentale, europea e mediterranea. L'eredità storico-culturale dell'Italia si riflette nell'elevato numero di patrimoni dell'umanità presenti nel paese. Luogo di incontro di culture arcaiche come quella etrusca, latina, e sabina, di insediamenti celti e colonie greche e fenicio-cartaginesi, l'Italia antica fu federata dalla Repubblica Romana e divenne il centro dell'Impero Romano. Una prima sistemazione amministrativa in regioni le fu data da Cesare Augusto (27 a.C.-14 d.C.). Divenne poi terra a maggioranza cristiana, abbandonando l'antico politeismo, tra la promulgazione dell'Editto di Milano (313) che garantiva la libertà di culto e quella dell'Editto di Tessalonica (380), che impose di seguire la religione del vescovo di Roma. Con la caduta dell'Impero, l'Italia venne invasa dagli Eruli di Odoacre (476), e poi dagli Ostrogoti di Teodorico (492), dai Bizantini di Giustiniano (535), e dai Longobardi di Alboino (568). Alla dominazione straniera, si accompagnò il processo di divisione politica: l'Italia meridionale fu contesa tra Longobardi, Bizantini e Berberi, quella centrale si consolidò come Stato Pontificio, e quella settentrionale venne inglobata da Carlomagno nel Sacro Romano Impero Germanico con l'incoronazione di quest' ultimo da parte di Papa Leone III nell'anno 800. Con l'umiliazione di Canossa (1077) prima e la pace di Venezia (1177) poi, il Papa indebolì l'Imperatore germanico, favorendo l'ascesa di autonomi Comuni nell'Italia imperiale. Tra questi, le repubbliche marinare di Genova e Venezia acquistarono un grande peso nel corso delle crociate, fatto che provocò una rivoluzione commerciale e mercantile in tutta Italia. Contestualmente, il mezzogiorno veniva unificato nel regno di Sicilia dai vichinghi Normanni. Per intrecci dinastici, corona di Sicilia e diadema imperiale pervennero entrambi a Federico II di Svevia, il quale fu a capo di un impero che si espanse nei paesi baltici e in Terra Santa, ma che si disgregò dopo il fallimento del progetto assolutista di dominare tutta l'Italia per la resistenza di Stato Pontificio, baroni meridionali, e Comuni centro-settentrionali. Dopo le drammatiche crisi del Trecento, la penisola conobbe una nuova epoca di prosperità economica e culturale tra XV e XVI secolo, periodo noto come Rinascimento. Per la sua ricchezza e centralità negli affari europei, divenne il principale teatro dello scontro delle Guerre d'Italia, che coinvolsero le principali potenze dell'epoca, tra cui il Regno di Francia, l'Impero germanico, l'Impero spagnolo, la Confederazone Elvetica, l'Inghilterra e l'Impero ottomano. Sul piano culturale, l'Italia conosceva poi la controriforma, il barocco, ed il neoclassicismo. Dopo la parentesi Napoleonica, gli italiani lottarono per la loro indipendenza ed unificazione in una serie di guerre sotto la guida del Regno di Sardegna sabaudo, occupando il nord, sottoposto direttamente o indirettamente agli Asburgo d'Austria, e le Due Sicilie, governate dai Borbone di Napoli, un ramo cadetto dei Borbone di Spagna. Roma, nel mezzo della guerra franco-prussiana (1870-1871), fu fatta capitale a conclusione del Risorgimento. L'Italia unita divenne uno stato liberale sul fronte economico-politico, mentre in politica estera creò un proprio spazio coloniale in Libia e Corno d'Africa. Le ambizioni territoriali in Europa e la volontà di trovare un suo posto nel concerto di blocchi politici e alleanze sicure portò l'Italia a partecipare alla prima guerra mondiale a fianco della Triplice Intesa. La società italiana, colpita dalla propaganda nazionalista della "vittoria mutilata", aderì gradualmente al fascismo di Benito Mussolini e dei suoi seguaci, saliti al potere nell'ottobre del 1922. L'avvicinamento alla Germania nazista e la formazione dell'asse Roma-Berlino del 1936 saranno determinanti nella scelta italiana di entrare nella seconda guerra mondiale, nel 1940. Dopo il suo fallimento militare, ebbe termine la forma di governo monarchica: l'attuale repubblica fu infatti istituita nel giugno 1946. In seguito alla ricostruzione, vi fu un periodo storico di ripresa economica, militare, sportiva e politica, così come la riaffermazione dell'Italia come potenza industriale, essendo tra le nazioni fondanti del G6 (poi G7, G8 e nuovamente G7 nell'attualità) nel 1975 e del G20 nel 1999. L'Italia è inoltre tra i sei Paesi fondatori dell'Unione europea, la quale opera tramite meccanismi e politiche sovranazionali (come l'euro).
Tommaso Mecarozzi (Sinalunga, 2 novembre 1975) è un giornalista e telecronista sportivo italiano.
La chiesa di San Francesco è uno dei principali edifici religiosi di Rieti, annoverato tra i monumenti nazionali italiani. È la seconda chiesa al mondo in ordine cronologico ad essere stata dedicata al culto di San Francesco, dopo l'omonima basilica di Assisi. Oltre alla chiesa, il complesso comprende un convento (oggi adibito a sede del liceo scientifico della città), e un piccolo oratorio intitolato a San Bernardino. È luogo di grande devozione anche per Sant'Antonio di Padova: al suo interno è conservata la statua che viene portata in processione nella tradizionale processione dei Ceri, che ha sempre inizio da questa chiesa.
La storia dell'Italia unita ha inizio nel 1861, dopo la proclamazione del Regno d'Italia, in seguito alla quale l'Italia venne riunita in un unico Stato sovrano, autonomo e indipendente.
La provincia di Siena è una provincia italiana della Toscana di 266 961 abitanti, con capoluogo Siena, la settima provincia toscana per popolazione e la seconda per superficie, contando 35 comuni, compreso il capoluogo. Confina a nord con la città metropolitana di Firenze, a nord-est con la provincia di Arezzo, a sud-est con l'Umbria (province di Perugia e Terni), a sud con il Lazio (provincia di Viterbo), a sud-ovest con la provincia di Grosseto e a ovest con la provincia di Pisa. La Provincia di Siena con i suoi 4 patrimoni UNESCO è, insieme a quella di Firenze, la provincia con più patrimoni UNESCO della Toscana e una delle più ricche in Italia.
Questa pagina contiene tutte le manifestazioni tra i rioni che si svolgono a Sinalunga durante l'anno.
Giuseppe Maria Garibaldi (Nizza, 4 luglio 1807 – La Maddalena, 2 giugno 1882) è stato un generale, patriota, condottiero e scrittore italiano. Figura rilevante del Risorgimento, fu uno dei personaggi storici più celebrati della sua epoca. È noto anche con l'appellativo di «eroe dei due mondi» per le imprese militari compiute sia in Europa, sia in America Meridionale. Considerato dalla storiografia e nella cultura popolare del XX secolo il principale eroe nazionale italiano, iniziò i suoi spostamenti per il mondo come ufficiale di navi mercantili, per poi diventare capitano di lungo corso. La sua impresa più nota fu la vittoriosa spedizione dei Mille, che portò all'annessione del Regno delle Due Sicilie al nascente Regno d'Italia, episodio centrale nel processo di unificazione della nuova nazione. Massone di 33º grado del Rito scozzese antico ed accettato, favorevole all'ingresso delle donne in massoneria (tanto da iniziare sua figlia Teresita), ricoprì anche brevemente la carica di Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia; dichiaratamente anticlericale, fu autore di numerosi scritti, prevalentemente di memorialistica e politica, ma pubblicò anche romanzi e poesie.
Il convento di San Bernardino è un complesso sacro e una chiesa adibiti al culto cattolico situati nel comune di Trento.
Montebelluna (Montebełuna in veneto) è un comune italiano di 31 474 abitanti della provincia di Treviso in Veneto. Si tratta di un comune sparso, in quanto raggruppa diversi nuclei abitati separati tra di loro. La sede comunale è situata nella frazione La Pieve. È il quarto comune più popoloso della provincia di Treviso, dopo il capoluogo provinciale, Conegliano e Castelfranco Veneto.
San Marzano di San Giuseppe (Shën Marcani in Arbëreshë, AFI: [ar'bəreʃ], Sa'Mmarzanu in dialetto salentino) è un comune italiano di 8 995 abitanti della provincia di Taranto in Puglia. San Marzano di San Giuseppe, insieme a Casalvecchio di Puglia (in arbëresh: Kazallveqi) e Chieuti (in arbëresh: Qefti), è un antico centro arbëreshë della regione. San Marzano di San Giuseppe è stato quasi sempre di proprietà di famiglie albanesi che hanno cercato di preservare la memoria degli antenati. Oggi il paese è l'unico tra i 14 paesi fondati o rifondati da albanesi [(Belvedere estinto), Carosino, Civitella (oggi: masseria Civitella), Faggiano, Fragagnano, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Roccaforzata, San Crispieri (oggi una frazione di Faggiano), San Giorgio Ionico, San Martino (estinto) e Santuario Santa Maria della Camera (oggi parte di Roccaforzata)] nell'Albania Tarantina che oltre alla lingua albanese pre-ottomana (Gjuha Arbëreshe) hanno conservato alcuni usi e costumi del paese di origine.San Marzano di San Giuseppe appartiene ai circa 50 paesi di origine albanesi che sono tutelati dalla legge nazionale nº 482 del 1999 della tutela delle minoranze linguistiche storiche.
Roma (AFI: /ˈroma/, ) è un comune italiano di 2 790 712 abitanti, capitale della Repubblica Italiana, nonché capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Lazio. Si tratta del comune più popoloso d'Italia e il terzo dell'Unione europea dopo Berlino e Madrid, mentre con 1287,36 km² è il comune più esteso d'Italia e la quinta città più estesa d'Europa dopo Mosca, Istanbul, Londra e San Pietroburgo, nonché la prima dell'Unione europea. Dotata di un ordinamento amministrativo speciale, denominato Roma Capitale, disciplinato da una legge dello Stato, è inoltre il comune europeo con la maggiore superficie di aree verdi. Fondata secondo la tradizione il 21 aprile del 753 a.C. (sebbene scavi recenti nel Lapis niger farebbero risalire la fondazione a 2 secoli prima), nel corso dei suoi tre millenni di storia è stata la prima metropoli dell'umanità, cuore pulsante di una delle più importanti civiltà antiche, che influenzò la società, la cultura, la lingua, la letteratura, l'arte, l'architettura, l'urbanistica, l'ingegneria civile, la filosofia, la religione, il diritto e i costumi dei secoli successivi. Luogo di origine della lingua latina, fu capitale dell'Impero romano che estendeva il suo dominio su tutto il bacino del Mediterraneo e gran parte dell'Europa, dello Stato Pontificio, sottoposto al potere temporale dei papi e del Regno d'Italia (dal 1871 al 1946). Per antonomasia, è definita l'Urbe, Caput Mundi e Città eterna. Cuore della cristianità cattolica, è l'unica città al mondo ad ospitare al proprio interno un intero Stato, l'enclave della Città del Vaticano: per tale motivo è spesso definita capitale di due Stati. Il suo centro storico, delimitato dal perimetro delle mura aureliane, sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni, è espressione del patrimonio storico, artistico e culturale del mondo occidentale europeo e, nel 1980, insieme alle proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, provvedimento esteso nel 1990 ai territori compresi all'interno delle mura gianicolensi. Luogo di fondazione della Comunità economica europea e dell'Euratom, ospita anche le sedi di tre organizzazioni delle Nazioni Unite: l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD) e il Programma alimentare mondiale (PAM).
Mauro Galligani (Sinalunga, 3 dicembre 1940) è un fotoreporter italiano.
Tuscia era la denominazione attribuita all'Etruria dopo la fine del dominio etrusco, invalso a partire dalla Tarda antichità e per tutto l'Alto Medioevo. Il nome indicava in origine un territorio assai vasto che comprendeva tutta l'Etruria storica: la Toscana, l'Umbria occidentale e il Lazio settentrionale, che le diverse vicissitudini storiche hanno ripartito in tre macroaree: la "Tuscia romana", corrispondente al Lazio settentrionale con l'antica provincia pontificia del Patrimonio di San Pietro, che equivale oggi alla Provincia di Viterbo e alla parte settentrionale della provincia di Roma nord fino al Lago di Bracciano; la "Tuscia ducale", che includeva i territori del Lazio e dell'Umbria soggetti al Ducato di Spoleto; la "Tuscia longobarda", grosso modo l'attuale Toscana, comprendente i territori sottoposti ai Longobardi e costituenti il Ducato di Tuscia.
La storia dell'istruzione in Italia si riferisce all'evoluzione dell'istruzione scolastica in Italia a partire dal periodo medioevale fino ai giorni nostri.
La storia della bandiera d'Italia inizia ufficialmente il 7 gennaio 1797, con la sua prima adozione come bandiera nazionale da parte di uno Stato italiano sovrano, la Repubblica Cispadana. L'evento accadde in un salone del palazzo comunale di Reggio nell'Emilia, poi chiamato Sala del Tricolore, sulla scorta degli eventi susseguenti alla rivoluzione francese (1789-1799) che propugnò, tra i suoi ideali, l'autodeterminazione dei popoli. La comparsa dei colori nazionali italiani è datata 21 agosto 1789, quando testimoni oculari videro a Genova alcuni manifestanti aventi appuntata sui vestiti una coccarda verde, bianca e rossa. In seguito il tricolore italiano divenne stendardo militare della Legione Lombarda (11 ottobre 1796), poi vessillo civico della congregazione dei magistrati e deputati aggiunti di Bologna (18 ottobre 1796) e infine, come accennato, vessillo nazionale della Repubblica Cispadana. Dopo la data del 7 gennaio 1797 la considerazione popolare per la bandiera italiana crebbe costantemente, sino a farla diventare uno dei simboli più importanti del Risorgimento, che culminò il 17 marzo 1861 con la proclamazione del Regno d'Italia, di cui il tricolore divenne vessillo nazionale. La bandiera tricolore ha attraversato più di due secoli di storia d'Italia, salutandone tutti gli avvenimenti più importanti.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
Il Teatro Comunale Ciro Pinsuti è un teatro di Sinalunga. La vicenda del teatro riporta indietro nei secoli e, come per altri centri toscani, è strettamente legata a quel proliferare di accademie letterarie che caratterizzò la regione fra il Seicento e Settecento non solo nei suoi centri principali, ma anche in molte cittadine del suo territorio. Anche in questo comune della Valdichiana già dall'inizio del Seicento esisteva uno spazio destinato allo spettacolo ed era stato ricavato nella sede occupata alla fine del Cinquecento dalla Compagnia laicale della Santa Croce. Questi locali corrispondevano allo spazio occupato poi dalla platea e dal palcoscenico dell'attuale teatro. Tuttavia l'ulteriore sistemazione a spazio teatrale di questa sala è collegata all'Accademia degli Smantellati. Questa accademia di cittadini era sorta nel 1673 con la denominazione di Accademia dei Concordi e nel 1705 aveva assunto la nuova denominazione in ricordo della distruzione delle mura della cittadina effettuata dai senesi nel 1312. Questa accademia letteraria, che aveva precisato la sua attività in campo teatrale, decise nel 1772 di acquistare e restaurare il vecchio spazio teatrale cittadino. Del progetto di risistemazione venne incaricato l'architetto Leonardo De Vegni, colto e raffinato intellettuale di stampo illuminista e apprezzato progettista del Teatro degli Astrusi a Montalcino. Il progetto del De Vegni, di grande respiro civile, presentava infatti un elegante portico dorico con un grande corpo centrale e due ali laterali destinati oltre che a teatro anche a mercato, attività commerciali e artigianali, a magazzini agricoli e a centro ricreativo. Il grandioso progetto venne però giudicato sproporzionato rispetto alle dimensioni e ai mezzi della cittadina della Valdichiana. Così le idee del De Vegni nel 1796 vennero riprese e rielaborate dall'accademico Gian Paolo Terrosi e fu formulato il progetto definitivo del nuovo teatro che venne inaugurato nel 1807. Il nuovo teatro presentava una pianta a ferro di cavallo con 36 palchi distribuiti su tre ordini e riprendeva del progetto del De Vegni, oltre che l'impostazione planimetrica, la soluzione, al piano della platea, del deambulatorio di colonne ioniche, il dimensionamento dei palchetti intervallati da pilastrini, e la conclusione dell'ultimo ordine ad archi con lunette. Ricca anche la decorazione interna incentrata su temi mitologici quali La caduta di Fetonte e La danza delle ore (soffitto), Achille (sipario), trofei in bassorilievo e storie di Ettore (palchetti). Queste decorazioni vennero rifatte interamente e con altro gusto in occasione dei restauri resi necessari nel 1884 e diretti da Augusto Corbi che si avvalse di numerosi decoratori che con lui avevano già lavorato in altri teatri di area senese. La nuova decorazione del soffitto, in stile antico e consistente in nove medaglioni con le allegorie delle Muse, fu realizzata dal pittore Gaetano Brunacci. Nel settembre del 1885 il teatro venne inaugurato con un cartellone di opere liriche fra le quali anche La Margherita del maestro Ciro Pinsuti di Sinalunga a cui il teatro venne intitolato. Sinalunga veniva dotata così di uno dei teatri più belli ed eleganti della Toscana meridionale, in grado di soddisfare le esigenze artistiche e culturali di un centro particolarmente vivace per la presenza oltre che dall'Accademia anche di numerose società musicali e filodrammatiche. A conferma di questa vivacità l'Accademia degli Smantellati nei primi decenni del Novecento avviò altri importanti progetti di ampliamento del teatro con l'acquisizione di nuovi locali da destinare a caffetteria con cucina e a sala da ballo. Dopo il passaggio del teatro all'Opera Nazionale Dopolavoro (1931) l'attività teatrale, già rallentata sensibilmente in coincidenza del primo conflitto mondiale, venne soppiantata da quella cinematografica. Dichiarato inagibile nel 1984 il recupero del teatro al suo ruolo di centro della vita culturale di Sinalunga e dell'area della Valdichiana si è concretizzato solo nel 2002 dopo l'acquisizione della struttura da parte dell'Amministrazione Comunale e l'attuazione di un consistente intervento di recupero su progetto dell'architetto Vieri Franco Boccia di Firenze.
La provincia di Arezzo è una provincia italiana della Toscana di 337 836 abitanti. È quarta tra le province toscane sia per il numero di abitanti sia per quanto riguarda la superficie. Confina con l'Emilia-Romagna (provincia di Forlì-Cesena e provincia di Rimini) a nord-est, con la provincia di Firenze a nord-ovest, con le Marche (provincia di Pesaro e Urbino) e con l'Umbria (provincia di Perugia) a est e con la provincia di Siena a sud-ovest. La provincia amministra anche una piccola exclave situata all'interno dei confini della provincia di Rimini, le cui località sono frazioni del comune di Badia Tedalda.
La Toscana (AFI: /tosˈkana/) è una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale è Firenze, la città più popolosa (382 000 abitanti), nonché principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre città capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda. Il nome è antichissimo e deriva dall'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 è stata un'entità indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d'Italia e successivamente della Repubblica Italiana. In epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.
Il Gran Teatro La Fenice, ubicato nel Sestiere di San Marco in campo San Fantin, è oggi il principale teatro lirico di Venezia, nonché uno dei più prestigiosi al mondo. Ogni anno tiene il tradizionale Concerto di Capodanno. Due volte distrutto e riedificato, è stato sede di importanti stagioni operistiche, sinfoniche e del Festival Internazionale di Musica Contemporanea. Il Teatro è stato nell'Ottocento sede di numerose prime assolute di opere di Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi. Anche nel Novecento grande è stata l'attenzione alla produzione contemporanea, con prime mondiali di Igor Stravinskij, Benjamin Britten, Sergej Prokofiev, Luigi Nono, Bruno Maderna, Karlheinz Stockhausen e di Mauricio Kagel, Adriano Guarnieri, Luca Mosca e Claudio Ambrosini.
Primiero San Martino di Castrozza (IPA: /priˈmjɛro sam marˈtino di kaˈstrɔʦʦa/) è un comune italiano di 5 327 abitanti della provincia autonoma di Trento in Trentino-Alto Adige. Comune sparso con sede a Fiera di Primiero, è stato istituito il 1º gennaio 2016 dalla fusione di Fiera di Primiero, Siror, Tonadico e Transacqua. Con oltre 200 km² di superficie, è il comune più esteso del Trentino e il settimo nel Trentino-Alto Adige. Gran parte del territorio fa parte del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino, e una porzione di esso è stata dichiarata nel 2009 come patrimonio dell'UNESCO.
La campagna dell'Agro romano per la liberazione di Roma fu una campagna militare volta alla conquista di Roma, condotta dai volontari di Giuseppe Garibaldi. Fu combattuta nel 1867 tra l'Alto Lazio e nella Valle del Tevere Nerola, Montelibretti, Monterotondo, Mentana a Subiaco e Monte San Giovanni Campano. La campagna si concluse il 3 novembre con la battaglia di Mentana che terminò con la sconfitta di Garibaldi da parte dell'Esercito pontificio coadiuvato da un battaglione francese.
La pieve (dal latino plebs, "popolo") fu una circoscrizione territoriale religiosa e civile facente capo ad una chiesa rurale con battistero, detta chiesa matrice, pievana (o in latino plebana). Nell'Alto Medioevo ad essa erano riservate le funzioni liturgiche più importanti per la comunità e da essa dipendevano le chiese e cappelle prive di battistero. Dal Basso Medioevo le funzioni proprie della pieve passarono alla parrocchia.
Rosy Bindi, all'anagrafe Rosaria Bindi (Sinalunga, 12 febbraio 1951), è una politica italiana. Ha ricoperto l'incarico di ministro della sanità dal 1996 al 2000 e quello di ministro per le politiche per la famiglia dal 2006 al 2008; è stata vicepresidente della Camera dei deputati dal 2008 al 2013, presidente del Partito Democratico dal 2009 al 2013 e presidente della Commissione parlamentare antimafia dal 2013 al 2018.
L'organo della collegiata di San Martino a Sinalunga è uno strumento storico costruito nel 1843 da Nicomede Agati (opus 316).
La storia delle ferrovie in Italia ebbe inizio nel Regno delle Due Sicilie borbonico con l'apertura di un breve tratto di linea ai piedi del Vesuvio, la Napoli-Portici di poco più di sette chilometri, inaugurata il 3 ottobre 1839.
La Val di Chiana o Valdichiana, anticamente Valle del Clanis, è una valle di origine tettonica, i cui laghi (Lago di Chiusi e Lago di Montepulciano) sono residui del Pliocene e il cui fondovalle consta di importanti residui alluvionali dal secolo XI, collocata nell'Italia centrale, ricompresa tra le province di Arezzo e Siena, in Toscana, e tra quelle di Perugia e Terni, in Umbria.