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Gli antichi maya furono una popolazione insediatasi in Mesoamerica dove svilupparono una civiltà nota per l'arte, per l'architettura, per i raffinati sistemi matematici e astronomici, e per la scrittura, l'unico sistema noto di scrittura pienamente sviluppato nelle Americhe precolombiane. La civiltà dei maya si sviluppò in una zona che comprende l'odierno sudest messicano, il Guatemala e il Belize, oltre a porzioni occidentali dell'Honduras e di El Salvador. Questa regione è costituita dalle pianure del nord, che comprendono la penisola dello Yucatán, dagli altopiani della Sierra Madre, che si estendono dallo stato messicano del Chiapas verso tutto il sud del Guatemala e poi in El Salvador, e dalle pianure meridionali del litorale del Pacifico. Durante il periodo preclassico, questa civiltà costituì le prime comunità stanziali e adottò la coltivazione degli alimenti che diventarono base della loro alimentazione, tra cui mais, fagioli, zucche e peperoncini. Le prime città maya si svilupparono tra il 750 a.C. e il 500 a.C. ed esse vantavano monumentali architetture, come i grandi templi impreziositi da elaborate facciate in stucco. La scrittura geroglifica fu utilizzata a partire dal III secolo a.C. Nel tardo periodo preclassico, un certo numero di grandi città crebbero nel Bacino di Petén e Kaminaljuyu diventò un centro molto importante negli altopiani del Guatemala. Con l'avvento delle costruzioni dei monumenti scolpiti con le date del lungo computo, avvenuto intorno al 250 d.C., si fa coincidere l'inizio del periodo classico. Tale periodo vide i Maya fondare numerose città-stato collegate da una fitta rete commerciale. Due città rivali, Tikal e Calakmul, divennero molto potenti. Il periodo classico fu caratterizzato anche dall'intervento intrusivo della città messicana di Teotihuacan nella loro politica dinastica. Nel IX secolo vi fu un diffuso collasso politico nella regione centrale che sfociò in una guerra civile con un conseguente abbandono delle città e uno spostamento verso nord della popolazione. Il successivo periodo postclassico, vide sorgere a nord l'insediamento di Chichén Itzá e l'espansione dell'aggressivo regno Quiché di Q'umarkaj nelle regioni collinari del Guatemala. Nel XVI secolo, l'impero spagnolo colonizzò la regione mesoamericana e, dopo una lunga serie di campagne militari, l'ultima città maya cadde definitivamente nel 1697. La legge del periodo classico fu centrata intorno al concetto di "re divinità", che agiva come mediatore tra i mortali e il regno soprannaturale. Il potere sovrano era patrilineare e veniva normalmente passato al figlio maggiore. La politica maya fu caratterizzata da un sistema chiuso di patronato, anche se l'esatto sistema amministrativo variava da una città-stato all'altra. Verso la fine del periodo classico, gli appartenenti all'aristocrazia risultarono numericamente aumentati, con una conseguente riduzione del potere esclusivo del re divino. La civiltà maya sviluppò forme d'arte altamente sofisticate, utilizzando per le loro opere materiali sia deperibili che non deperibili, tra cui legno, la giada, l'ossidiana, la ceramica, la pietra scolpita, gli stucchi e gli affreschi finemente dipinti. Le città maya tendevano ad espandersi casualmente e il centro cittadino era occupato da complessi commerciali e amministrativi, circondati da una serie di quartieri residenziali edificati disordinatamente. Spesso, diverse zone della città erano collegate da strade rialzate. Le costruzioni principali erano i palazzi, i templi-piramide, i campi per il gioco della palla e le strutture dedicate all'osservazione astronomica. La classe elitaria maya era in grado di leggere e scrivere e sviluppò un complesso sistema di scrittura geroglifica che fu la più avanzata delle Americhe precolombiane. I Maya raccolsero la loro storia e la loro conoscenza in alcuni libri, di cui rimangono solo tre esemplari, i restanti furono distrutti dagli spagnoli. Tuttavia vi sono anche un gran numero di testimonianze ritrovate su steli e ceramiche. I Maya svilupparono un sistema altamente complesso di calendari rituali e la loro matematica comprendeva uno dei primi casi di zero esplicito nel mondo.
Il Guatemala (AFI: /ɡwateˈmala/) è uno Stato dell'America centrale con Città del Guatemala come capitale. Nel 2019 risultava avere circa 17 500 000 abitanti. Confina a nord e nordovest con il Messico, a nord-est con il Belize, a sud e sud-est con El Salvador e con l'Honduras. Si affaccia a ovest sull'oceano Pacifico e a est sul golfo dell'Honduras, ampia insenatura del mar dei Caraibi. Il Guatemala è una repubblica presidenziale. Da qualche anno la situazione politica è abbastanza stabile, ma nel recente passato vi sono stati diversi colpi di stato e periodi di guerra civile. Dal 2012 al 2015 fu presidente del Guatemala un ex-generale durante il regime militare, Otto Pérez Molina; il presidente in carica, sino al 2020, è Jimmy Morales. Le lingue ufficiale sono lo spagnolo e altre 22 lingue indigene.
La storia dell'uomo è l'insieme delle vicende umane all'interno della Storia della Terra. Secondo l'Ipotesi dell'Evoluzione di Darwin, l'uomo è il frutto di un processo evolutivo, dunque l'inizio della storia dell'umanità può essere fatto risalire a diversi stadi di questo sviluppo: la si può intendere dalla comparsa del primo manufatto tecnologico australopithecino, a partire dalla comparsa del genere Homo, oppure a partire dalla comparsa di Homo sapiens, il cosiddetto "uomo moderno", circa 200.000 anni fa. Con tale definizione si può preferire indicare la storia dell'uomo moderno, dotato di caratteri anatomici identici all'uomo odierno e di una cultura artistica e spirituale, ma nella periodizzazione tradizionale il primo dei periodi della storia umana è generalmente indicato nella Preistoria, 2,5-2,6 milioni di anni fa, e quindi include diverse specie ominidi.
La storia dei Maya ha inizio intorno al 2000 a.C. nell'area meridionale del Messico (attuali stati federali del Chiapas, del Quintana Roo, del Campeche, dello Yucatán), nel Guatemala, a El Salvador e nel Belize (ex Honduras britannico).
Elizabeth Burgos-Debray (Valencia, 1941) è un'antropologa, storica e scrittrice venezuelana. È stata moglie dell'intellettuale e politico francese Régis Debray. Specialista in etnopsichiatria, è ricercatrice presso l'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. È autrice di numerosi saggi e libri, tra cui Mi chiamo Rigoberta Menchú (1982, vincitore del premio letterario cubano Casa de las Américas nel 1983), e Memorie di un soldato cubano (1997).
La crisi dei missili di Cuba, conosciuta anche come crisi di ottobre (in spagnolo Crisis de Octubre), o crisi dei Caraibi (in russo: Карибский кризис?, traslitterato: Karibskij krizis), fu un confronto tra gli Stati Uniti d'America e l'Unione Sovietica in merito al dispiegamento di missili balistici sovietici a Cuba in risposta a quelli statunitensi schierati in Turchia e in Italia, in vicinanza della frontiera con l'URSS. L'episodio, avvenuto durante la presidenza di John Fitzgerald Kennedy è stato considerato uno dei momenti più critici della Guerra fredda in cui si è arrivati più vicino a una guerra nucleare.Come reazione alla fallita invasione della Baia dei Porci del 1961 e alla presenza di missili balistici americani Jupiter in Turchia, il leader sovietico Nikita Chruščёv decise di accettare la richiesta di Cuba di posizionare missili nucleari sull'isola al fine di scoraggiare una possibile futura invasione. L'accordo venne raggiunto durante un incontro segreto tra Chruščёv e Fidel Castro nel luglio 1962 e la realizzazione delle strutture di lancio dei missili venne avviata poco più tardi. Anche se il Cremlino aveva negato la presenza di pericolosi missili sovietici a 90 miglia dalla Florida, i sospetti vennero confermati quando un aereo spia Lockheed U-2 dell'United States Air Force produsse evidenti prove fotografiche della presenza di missili balistici a medio raggio (R-12) e intermedi (R-14). Gli Stati Uniti allestirono un blocco militare per impedire che ulteriori missili potessero giungere a Cuba, annunciando che non avrebbero consentito nuove consegne di armi offensive a Cuba e chiedendo che i missili già presenti sull'isola fossero smantellati e restituiti all'Unione Sovietica. Dopo un lungo periodo di stretti negoziati venne raggiunto un accordo tra il presidente americano John F. Kennedy e il presidente russo Nikita Chruščёv. Pubblicamente, i sovietici avrebbero smantellato le loro armi offensive a Cuba e le avrebbero riportate in patria, sotto verifica da parte delle Nazioni Unite e in cambio di una dichiarazione pubblica da parte statunitense di non tentare di invadere nuovamente Cuba. In segreto, gli Stati Uniti avrebbero anche acconsentito a smantellare tutti i PGM-19 Jupiter, di loro fabbricazione, schierati in Turchia e in Italia.Quando tutti i missili offensivi e i bombardieri leggeri Ilyushin Il-28 vennero ritirati da Cuba, il blocco venne formalmente concluso il 21 novembre 1962. I negoziati tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica misero in evidenza la necessità di una rapida, chiara e diretta linea di comunicazione riservata e dedicata tra Washington e Mosca. Di conseguenza, venne realizzata la cosiddetta linea rossa Mosca-Washington. Una serie di ulteriori accordi ridusse le tensioni tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica per diversi anni.
Gli Aztechi furono una civiltà precolombiana mesoamericana del Messico centrale, esistita nel XIV, XV e XVI secolo. Si riferivano a se stessi col nome di Mexica (pronunciato: meˈʃikaʔ). La repubblica del Messico e la sua capitale, Città del Messico, prendono il nome dal termine "Mexica". La capitale dell'impero azteco era Tenochtitlán, fondata su un'isola situata all'interno del lago di Texcoco. Città del Messico è stata costruita sulle rovine di Tenochtitlan. La colonizzazione spagnola delle Americhe raggiunse il cuore dell'impero durante il regno di Huey Tlatoani, Montezuma. Nel 1521 Hernán Cortés, alleato con un esercito di nativi americani che sovrastava numericamente gli Aztechi, conquistò l'impero grazie ad una guerra basata su malattie, assedi, psicologia e combattimento diretto.
Il XX secolo inizia nell'anno 1901 e termina nell'anno 2000 incluso.
Il quetzal (codice GTQ) è l'unità monetaria del Guatemala in corso dal 1925. Prende il nome dall'uccello simbolo del Guatemala, il quetzal appunto. Il quetzal è diviso in 100 centavos. Nell'antica cultura maya, le piume della coda del quetzal eran usate come moneta. Da qui la denominazione della moneta nazionale che ricalca una valore storico molto importante per tutti i guatemaltechi.
La Repubblica di Cuba, indica il primo stato cubano che esisteva dopo la fine dell'occupazione statunitense dell'isola di Cuba il 20 maggio 1902 (interrotto da un'altra occupazione tra il 1906 e il 1909) fino al trionfo della rivoluzione cubana il 1º gennaio 1959, che avrebbe istituito uno stato socialista.
La storia del Messico abbraccia un periodo di circa 3100 anni e va dalle civiltà precolombiane ai giorni nostri.
La spedizione contro Pancho Villa fu un'operazione militare condotta dall'esercito degli Stati Uniti contro le forze paramilitari del generale rivoluzionario messicano Pancho Villa dal 14 marzo 1916 al 7 febbraio 1917 durante la rivoluzione messicana del 1910-1920. La spedizione messicana fu l'ultima vera azione in cui venne impiegata la cavalleria montata dell'esercito degli Stati Uniti e, ironia della sorte, anche la prima azione in cui vennero impiegati i veicoli motorizzati.
Isabel Allende Llona (Lima, 2 agosto 1942) è una scrittrice cilena naturalizzata statunitense. È una delle autrici latinoamericane di maggior successo al mondo, con romanzi come La casa degli spiriti o La città delle bestie. Ha scritto romanzi basati sulle sue esperienze di vita, ma ha anche parlato delle vite di altre donne, unendo mito e realismo. Ha partecipato a molti tour mondiali per promuovere i suoi libri e ha anche insegnato letteratura in vari college statunitensi. Vive in California dal 1989 e ha ottenuto la cittadinanza statunitense nel 2003
Camilo Cienfuegos Gorriarán (L'Avana, 6 febbraio 1932 – Oceano Atlantico, 28 ottobre 1959) è stato un rivoluzionario e guerrigliero cubano e una delle personalità più influenti della rivoluzione cubana, così come Fidel Castro, Che Guevara, Raúl Castro e Juan Almeida. Conosciuto anche come "Il Comandante del Popolo", "Il Signore dell'Avanguardia", "Eroe di Yaguajay", era di modeste origini e divenne molto popolare anche per il suo carattere gioviale. È considerato fondatore e uno dei leader principali dell'esercito ribelle nella guerra di liberazione contro la dittatura di Fulgencio Batista.
Il calendario azteco è il calendario usato dagli aztechi e da altri popoli precolombiani del Messico centrale. Il calendario sacro azteco era tenuto dagli scribi e dai sacerdoti. In realtà esistevano 3 calendari tra i quali uno dei sacerdoti, uno sacro per l'intera comunità e uno dei contadini basato sulla vita nei campi.
Un arco trionfale, o arco di trionfo, è una costruzione con la forma di una monumentale porta ad arco, solitamente costruita per celebrare una vittoria in guerra, in auge presso le culture antiche. Questa tradizione nasce nell'Antica Roma, e molti archi costruiti in età imperiale possono essere ammirati ancora oggi nella "città eterna". Alcuni archi trionfali erano realizzati in pietra, a Roma in marmo o travertino, ed erano dunque destinati ad essere permanenti. In altri casi venivano eretti archi temporanei, costruiti per essere utilizzati durante celebrazioni e parate e poi smontati. In genere solo gli archi eretti a Roma vengono definiti "trionfali" in quanto solo nell'Urbe venivano celebrati i trionfi e onorato l'ingresso del vincitore. Gli archi eretti altrove sono generalmente definiti "onorari" e avevano la funzione di celebrare nuove opere pubbliche. Originariamente gli archi erano semplici e avevano una sola apertura (fòrnice), nell'età tardoimperiale si arricchirono con fòrnici laterali e rilievi scultorei decorativi. Sulla sommità, detta attico, erano poste statue e quadrighe guidate dall'imperatore. L'età augustea inaugurò una tipologia grandiosa dell'arco di trionfo; era arricchito con rilievi in marmo o in bronzo che raccontavano le imprese di guerra dell'imperatore. La costruzione degli archi romani assunse man mano, un ruolo pressoché simbolico. Essi infatti si rifanno alle porte monumentali, allineate alle mure della città, ma da esse si differiscono non tanto strutturalmente, ma, appunto, simbolicamente. Essi sono, infatti, dedicati a grandi imprese compiute da imperatori, generali, quali guerre, conquiste o anche alla semplice edificazione di infrastrutture come ponti e strade. Altro elemento di grande importanza, e quindi da sottolineare, è la circostanza che la monumentalità sia data dalla sovrapposizione di due elementi strutturali: la volta ed il trilite (due colonne che sorreggono un architrave). Di questi due, solo la volta è l'elemento portante: il peso dell'intera struttura è scaricato solamente su di esso e non sulla struttura trilitica. In una chiesa l'arco trionfale, anche definito arco santo, è la struttura che separa la navata dal presbiterio o dal transetto. Può essere rivestito sia nella parete verso la navata sia nell'intradosso di mosaici, affreschi o altre decorazioni.
L'embargo contro Cuba, conosciuto anche come el bloqueo, è un embargo commerciale, economico e finanziario imposto dagli Stati Uniti d'America contro Cuba all'indomani della rivoluzione castrista. Il 17 dicembre 2014, il presidente statunitense Barack Obama annuncia l'intenzione di porvi fine. Tuttavia, per poter essere effettivamente rimosso, sarebbe stato necessario il voto favorevole del congresso americano, controllato dal Partito Repubblicano, che era contrario. Con la fine della presidenza Obama, il nuovo presidente Donald Trump ha rinnovato l'embargo fino a che non ci saranno "libere elezioni" nell'isola.
Fidel Alejandro Castro Ruz ( audio; Birán, 13 agosto 1926 – L'Avana, 25 novembre 2016) è stato un rivoluzionario, politico, militare e statista cubano che ha governato Cuba dal 1959 al 2008. Grande protagonista della storia politica del Novecento, è stato Primo ministro di Cuba dal 16 febbraio 1959 fino all'abolizione della carica, avvenuta il 2 dicembre 1976, e successivamente, dal 3 dicembre 1976 al 18 febbraio 2008, Presidente del Consiglio di Stato e Presidente del Consiglio dei ministri, nonché Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba. Castro, assieme al fratello Raúl, a Ernesto Che Guevara e a Camilo Cienfuegos, fu uno dei protagonisti della rivoluzione cubana contro il regime del dittatore Fulgencio Batista e, dopo il fallito sbarco nella baia dei Porci da parte di esuli cubani appoggiati dagli Stati Uniti d'America, definì il carattere socialista della Repubblica di Cuba, che, secondo Castro e i suoi sostenitori, è una democrazia popolare apartitica, ma che i dissidenti e una parte degli analisti politici internazionali definiscono come regime totalitario.Ha spesso giocato un ruolo internazionale maggiore di quanto lascino supporre le dimensioni geografiche, demografiche ed economiche di Cuba, anche a causa della posizione strategica e della vicinanza geografica del Paese agli Stati Uniti. Castro è una figura molto controversa: i detrattori lo considerano un dittatore nemico dei diritti umani, mentre i suoi sostenitori lo considerano un liberatore dall'imperialismo e sottolineano i progressi sociali che egli ha promosso a Cuba.Secondo i suoi sostenitori, la leadership di Castro si è mantenuta così a lungo grazie al sostegno delle masse, dovuto al miglioramento delle condizioni di vita. Secondo i detrattori, invece, le cause andrebbero cercate nell'utilizzo di metodi coercitivi e repressivi.
Il Messico (spagnolo: México; nahuatl: Mēxihco), ufficialmente gli Stati Uniti Messicani (spagnolo: Estados Unidos Mexicanos; nahuatl: Mēxihcatl Tlacetilīlli Tlahtohcāyōtl), è una democrazia rappresentativa composta da trentuno Stati. Secondo la Costituzione messicana la sede dei poteri della federazione e capitale dello Stato è Città del Messico. Occupa la parte meridionale dell'America settentrionale, e la parte settentrionale dell'America Latina. Il Messico è delimitato a nord dal confine con gli Stati Uniti d'America, a est dal golfo del Messico e dal mare Caraibico, a sud-est dal Belize e dal Guatemala e a ovest dall'oceano Pacifico. Con una superficie di 1.972.550 km² il Messico è il 14º paese più esteso del mondo mentre con 128.649.565 persone, oltre ad essere il 10º paese più popoloso del mondo, e anche lo stato ispanofono più popoloso e il secondo stato cattolico dopo il Brasile. Lo spagnolo è parlato in Messico con molte lingue indigene, ufficialmente riconosciute. L'insediamento umano in questo territorio risale a circa undicimila anni fa e da allora si succedettero svariati popoli, sia agricoltori della Mesoamerica sia nomadi. Dopo la conquista spagnola il Messico cominciò la sua lotta per l'indipendenza politica nel 1810. In seguito per quasi un secolo il paese è stato coinvolto in una serie di guerre interne e d'invasioni straniere che hanno avuto un impatto forte in tutti gli ambiti della vita messicana. Per la maggior parte del XX secolo (principalmente per la prima metà) si assistette a un periodo di forte crescita economica nel contesto di una politica dominata da un unico partito politico. Per volume di prodotto interno lordo (PIL) nominale il Messico è considerata la quattordicesima economia mondiale. Tuttavia la distribuzione della ricchezza è estremamente diseguale, tanto che gli indici di sviluppo umano possono variare enormemente fra zona e zona del paese. Per una buona parte del XX secolo la principale fonte di ricchezza del paese è stato il petrolio, anche se il processo di industrializzazione del paese ha permesso la diversificazione dell'economia. Le rimesse dei lavoratori all'estero sono aumentate di anno in anno e rappresentano il 3% del PIL costituendo un'importante fonte di valuta estera per il paese, accanto ai proventi delle esportazioni di petrolio e del turismo. Dopo la cattura di Pablo Escobar la lotta per il controllo delle rotte della droga per gli Stati Uniti d'America attraverso il Messico ha prodotto una vera e propria guerra civile tra i vari cartelli della droga, che ha portato a oltre 100.000 morti. Il Messico è una potenza regionale e uno dei due paesi dell'America Latina insieme al Cile a essere membro dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE).
Los Altos ("Gli Altipiani" in spagnolo) è una regione dell'America centrale, che dal 1838 al 1840 costituiva uno stato indipendente appartenente alle Province Unite dell'America Centrale. La sua capitale era Quetzaltenango ed occupava la parte occidentale dell'attuale Guatemala e dell'attuale Chiapas.
Maya Yoshida (吉田 麻也 Yoshida Maya?; Nagasaki, 24 agosto 1988) è un calciatore giapponese, difensore della Sampdoria e della nazionale giapponese, di cui è capitano.
Pancho Villa o Francisco Villa, pseudonimo di José Doroteo Arango Arámbula (San Juan del Río, 5 giugno 1878 – Parral, 20 luglio 1923), è stato un rivoluzionario, generale, guerrigliero e politico messicano, eroe popolare della rivoluzione messicana del 1910. Villa era un proprietario terriero e militare (caudillo) del Chihuahua, Stato del Messico settentrionale, di cui fu anche governatore provvisorio tra il 1913 e il 1914 e aveva un passato da fuorilegge. Quando nel 1910 iniziò la rivolta generale contro il presidente Porfirio Díaz, divenne in breve tempo il comandante della División del Norte (Divisione del Nord) dell'esercito rivoluzionario comandato da Francisco Madero, facendosi subito notare per le sue incredibili capacità militari. Ottenne diverse decisive vittorie, come la Battaglia di Zacatecas, che portarono alla destituzione di Victoriano Huerta dalla presidenza nel luglio del 1914. Egli poi combatté contro il suo ex leader nella coalizione contro Huerta, il "Primo Capo" dei costituzionalisti Venustiano Carranza, e per l'occasione si alleò con Emiliano Zapata, che aveva il suo centro di potere nel Morelos, a causa delle simili ragioni di lotta del Villismo e dello Zapatismo. I due generali rivoluzionari si unirono brevemente per prendere Città del Messico dopo che le forze di Carranza si erano ritirate dalla città. In seguito Villa ingaggiò con la sua División del Norte diverse battaglie campali contro le forze di Carranza comandate dal generale Álvaro Obregón e risultò pesantemente sconfitto nella Battaglia di Celaya del 1915 e, di nuovo, contro Plutarco Elías Calles nella Seconda battaglia di Agua Prieta il 1º novembre 1915, dopo la quale il suo esercito entrò in un rapido declino. Il generale successivamente condusse un'incursione contro la piccola città di confine di Columbus in Nuovo Messico, Stati Uniti d'America, il 9 marzo 1916. In risposta il Governo degli Stati Uniti inviò il generale dell'esercito John Pershing in una spedizione per catturarlo, ma il generale messicano continuò a sfuggire agli statunitensi. La spedizione terminò quando gli Stati Uniti entrarono nella Prima guerra mondiale nel 1917 e Pershing fu richiamato in Patria per adempiere ad altri doveri. Villa a quel punto riprese la sua guerra contro il governo di Carranza ma nel 1920 fece un accordo con il nuovo governo messicano presieduto da Adolfo de la Huerta per ritirarsi senza ritorsioni e gli fu concessa una hacienda vicino a Parral nel Chihuahua, che trasformò in una "colonia militare" per i suoi ex soldati. Nel 1923, mentre si avvicinavano le elezioni presidenziali, Villa tornò in politica. Poco dopo però fu assassinato, molto probabilmente per ordine di Álvaro Obregón, diventato presidente. Nella sua vita, Villa si costruì un'immagine di eroe rivoluzionario e come tale fu conosciuto all'estero. Il generale concesse numerose interviste a giornalisti stranieri, in particolare a John Reed, testimone della Rivoluzione d'ottobre. Dopo la sua morte fu escluso dal pantheon degli eroi rivoluzionari messicani per ordine dei generali della "Dinastia Sonora", Obregón e Calles. L'esclusione di Villa dalla narrativa ufficiale della Rivoluzione contribuì ad alimentare il suo mito. Poderose biografie e decine di film, hollywoodiani e non, hanno messo in luce numerosi aspetti della sua personalità, descrivendolo come un idealista, umano al di là della sua dimensione eroica e apparentemente interessato al miglioramento delle condizioni di vita dei ceti più poveri. Villa disse di sé in una autobiografia e nelle interviste a Jack London e a John Reed: "La mia vita è stata una tragedia".
La Guerra delle Caste ebbe inizio dalla rivolta del popolo Maya della Penisola dello Yucatán contro la popolazione di discendenza europea, chiamata Yucatecos. Quest'ultima controllava da tempo la politica e l'economia delle regione. Una lunga guerra si instaurò tra le forze yucateche del nordovest della penisola dello Yucatán e quelle Maya del sudovest. Tra i due belligeranti vi furono regolari incursioni. Negli anni 1850 il Regno Unito riconobbe lo stato Maya a causa del valore dei suoi commerci con l'Honduras britannico (oggi Belize). Inoltre, dal 1867, i Maya occupavano parti della zona occidentale dello Yucatán, compreso il dipartimento di Petén, ove le tribù Xloschá e Macanché erano loro alleate. Dal cambiamento della politica della Gran Bretagna ebbero origine crescenti investimenti in Messico e nel 1893, fu firmato un nuovo trattato con il governo nazionale, riconoscendone il controllo di tutto lo Yucatán, formalizzando i confini con l'Honduras britannico e chiudendo le colonie inglesi ai commerci con Chan Santa Cruz, la capitale dei Maya. La guerra terminò ufficialmente nel 1901, quando l'esercito messicano occupò Chan Santa Cruz e sottomise la zona circostante. Un'altra fine ufficiale avvenne nel 1915, quando il generale Salvador Alvarado fu inviato a sottomettere il territorio. Egli introdusse riforme dalla Rivoluzione che posero fine ad alcune delle lamentele. Comunque, scaramucce con piccoli insediamenti che rifiutavano di riconoscere il controllo messicano continuarono fino al 1933. I non appartenenti alla popolazione Maya rischiavano la vita se si avventuravano nella giungla, spazio ampiamente controllato dai Maya.
Nota introduttiva In queste pagine il computo degli anni è riportato secondo l'Anno Domini (estesa agli anni avanti Cristo) e quindi utilizzando il calendario solare gregoriano. La suddivisione di queste pagine di cronologia storica in cronologia della protostoria, cronologia della storia antica e cronologia del Medioevo ha solo significato metodologico per evitare la costruzione di un'unica pagina di "Cronologia della storia del mondo", troppo complicata, pesante ed ambiziosa da gestire; si è scelto pertanto di dividere i periodi in base ad alcuni riferimenti storici importanti: la scoperta della scrittura in Mesopotamia ed Egitto (passaggio dalla protostoria alla storia antica) e la scoperta delle Americhe da parte degli europei (fine del Medioevo). La cronologia della storia antica è composta da questa pagina principale, suddivisa in 8 paragrafi di 500 anni, ciascuno contenente una tabella riassuntiva geografica ed una cronologia sintetica ed essenziale; ad ogni paragrafo è collegata una pagina specifica con la cronologia estesa ed approfondita di quei cinque secoli, e non solo perché ci sono altri reperti storici che sono molto importanti come per esempio l'affresco dell'isola di creta o gli anni cinquanta del novecento La cronologia adottata per la Mesopotamia e l'Egitto è la cronologia media.
La storia dell'antico Egitto (o Storia egizia), ovvero della civiltà dell'Africa settentrionale sviluppatasi lungo le rive del fiume Nilo (a partire dalle cateratte, a sud ed al confine con l'attuale Sudan), alla foce, a delta, nel Mar Mediterraneo, per un'estensione complessiva di circa 1000 km, copre complessivamente circa 4000 anni. L'individuazione di un periodo storico definito e di date concordi, sia pur di comodo, è dibattuta, a maggior ragione là ove si consideri la localizzazione temporale in epoca preistorica dell’inizio, e le molteplici vicissitudini e dominazioni che hanno accompagnato la storia dell’Egitto nella sua parte conclusiva. Secondo alcuni autori le date sono comprese tra il 3900 a.C. (Periodo Predinastico) e il 342 a.C. (Periodo tardo), con la fine della XXX dinastia manetoniana e prima dell’avvento delle dominazioni straniere. Altri autori fanno coincidere la fine della storia dell’Egitto con la morte di Cleopatra (ultima regina della dinastia tolemaica) e l'inizio della dominazione romana; altri ancora la estendono fino al IV-VI secolo d.C. e, segnatamente, all'ultimo testo geroglifico di cui si abbia contezza, il cosiddetto Graffito di Esmet-Akhom risalente al 394, o alla chiusura dell'ultimo tempio "pagano", dedicato a Iside sull'isola di File, a seguito dell'editto di Giustiniano I, nel 550. Varie culture si susseguirono nella valle nilotica fin dal 3900 a.C. in quello che viene definito Periodo Predinastico. Un'entità embrionale di Stato può riconoscersi, invece, a partire dal 3200-3100 a.C. con la I dinastia e l'unificazione delle due macro-aree che resteranno, tuttavia sempre distinte tanto che per tutta la storia del Paese i regnanti annovereranno tra i loro titoli quello di Signore delle Due Terre. Fin dal 3500 a.C., di pari passo con l'avvento dell'agricoltura, in particolare la coltivazione del grano, dell'orzo e del lino, si ha contezza di insediamenti umani specie lungo le rive del Nilo. Le piene annuali del fiume, infatti, favorivano la coltivazione anche con più raccolti annui grazie ai sedimenti, particolarmente fertili (Limo), che il fiume, nel suo ritirarsi, lasciava sul terreno. Ciò comportò, fin dai tempi più remoti, conseguentemente, la necessità di controllare, incanalare e conservare le acque onde garantire il costante approvvigionamento, sia per il sostentamento umano che per quello del bestiame e delle piantagioni. Non è da escludersi, peraltro, che proprio la complessa necessità di far fronte alle esigenze connesse con la gestione dell'agricoltura, e segnatamente, delle acque nilotiche, abbia favorito proprio il formarsi delle prime comunità su territori parziali tuttavia ben differenziati e politicamente e geograficamente individuabili. Tali entità, normalmente individuate con il termine greco di nomoi, ben presto si costituirono in due distinte entità geo-politiche più complesse. Tale l'importanza del fiume Nilo, che attraversava tutto il paese, che anche le denominazioni di tali due macro-aree fanno riferimento al fiume: considerando che le sorgenti del Nilo, benché all'epoca non note, dovevano essere a sud, tale sarà l'Alto Egitto, mentre, di converso, l'area del delta, verso il Mediterraneo, sarà indicato come Basso Egitto. Dal 3200 a.C. si sono susseguite, in Egitto, trenta dinastie regnanti riconosciute archeo-storicamente; a queste debbono esserne aggiunte altre, dette di comodo, giacché riferite, di fatto, non a governi autoctoni, o comunque derivanti dal Paese, bensì frutto di invasioni o di raggiungimento del potere da parte di regnanti stranieri. Avremo perciò una XXXI dinastia, costituita da re persiani, una XXXII dinastia macedone, che annovera un solo sovrano, Alessandro Magno, e una XXXIII dinastia, meglio nota come Dinastia tolemaica, nata dallo smembramento dell'impero di Alessandro. Anche molti imperatori romani, occupato l'Egitto, non disdegnarono di assumere il titolo di faraone con trascrizione geroglifica del proprio nome.
Maya Sansa (Roma, 25 settembre 1975) è un'attrice italiana.
Il Chiapas è uno Stato del Messico. La capitale e città più grande è Tuxtla Gutiérrez, ma la città più importante turisticamente è San Cristóbal de Las Casas. Con un'estensione pari a circa un quinto dell'Italia, è uno dei 32 stati che costituiscono la Repubblica Messicana.
La conquista del Messico fu compiuta da un piccolo esercito comandato da Hernán Cortés in nome del re Carlo I di Spagna, nel periodo dal 1519 al 1521; questi territori furono annessi all'Impero spagnolo. Il 15 dicembre del 1521 la capitale dell'impero azteco, México-Tenochtitlan, fu presa dagli spagnoli al termine di una campagna militare favorita dalla ribellione di popolazioni che, fino ad allora sottomesse al dominio azteco, vedevano nei conquistadores la possibilità di affrancarsi dalla schiavitù. La conquista, proseguita negli anni 1521–1525 estendendosi ai territori dell'attuale Messico e a parte degli Stati Uniti d'America meridionali, al di là degli aspetti militari ebbe risvolti di carattere sociale, culturale e religioso, dando così vita a una nuova identità culturale che esiste tuttora nei paesi centroamericani. Le colonie spagnole dell'America centrale, riunite amministrativamente nel vicereame della Nuova Spagna, venivano sfruttate dagli spagnoli come fonte di risorse minerarie e agricole, provocando una notevole insofferenza nella popolazione abbiente locale, i cosiddetti "creoli". La situazione maturò gradatamente in un movimento d'indipendenza del Messico che, iniziato nel 1810, raggiunse l'obiettivo nel 1821. Oltre ai diari dello stesso Cortés, per la ricostruzione del periodo storico in oggetto la storiografia si è appoggiata alla Historia verdadera de la conquista de la Nueva España di Bernal Díaz del Castillo e all'opera di Francisco López de Gómara Historia general de las Indias, basata non sulla diretta partecipazione alla conquista, ma sui resoconti che Cortés e altri conquistadores fecero di persona all'autore.
I sacrifici umani erano un aspetto importante della cultura e della religione azteca, nonostante le proporzioni di questa pratica siano tuttora in discussione tra gli studiosi. Gli spagnoli che per primi ebbero contatti con gli Aztechi dicono chiaramente nei propri scritti che il sacrificio umano era largamente praticato in tutta la Mesoamerica. Ad esempio, l'opera di Bernal Díaz del Castillo intitolata Historia verdadera de la conquista de la Nueva España comprende testimonianze oculari dei resti di vittime sacrificali. Inoltre esistono numerose fonti secondarie scritte dai frati che narrano di sacrifici umani, storie raccontate loro dagli stessi nativi americani. Attualmente, quasi tutti gli studiosi accettano il fatto che i sacrifici fossero praticati all'interno dell'impero azteco, così come in tutta la Mesoamerica precolombiana. A partire dalla fine degli anni settanta, gli scavi delle offerte rinvenute presso il Templo Mayor di Tenochtitlán, la Piramide della Luna di Teotihuacan e altri siti archeologici, hanno fornito prove fisiche di sacrifici avvenuti tra i popoli mesoamericani.Sono state proposte dai moderni studiosi varie interpretazioni della pratica azteca del sacrificio umano, sia riguardanti il significato religioso sia quello sociale. Ad esempio, una teoria che è stata ampiamente screditata è quella secondo la quale la dieta mesoamericana era carente di proteine, e che il cannibalismo di vittime sacrificali era una componente necessaria della dieta del tempo. Altre teorie collegano la pratica a speciali fattori socio-psicologici oppure la considerano uno strumento politico. Buona parte degli studiosi mesoamericani, comunque, considera i sacrifici aztechi come parte della millenaria tradizione culturale dei sacrifici della Mesoamerica. I sacrifici umani tra le popolazioni indigene precolombiane rappresentano un argomento controverso. La discussione in merito viaggia di pari passo con quella tendente a decidere se i popoli nativi americani fossero buoni selvaggi o barbari primitivi, con alcuni studiosi che tendono a romanticizzare la descrizione dei sacrifici umani, mentre altri tendono a estremizzarli.
La caduta dell'Impero romano d'Occidente viene fissata formalmente dagli storici nel 476 d.C, anno in cui Odoacre depose l'ultimo imperatore romano d'Occidente, Romolo Augusto.
I diritti umani a Cuba sono sotto il controllo di diverse organizzazioni per i diritti umani come Amnesty International, Human Rights Watch, che hanno accusato il governo cubano di sistematiche violazioni dei diritti umani, tra cui la detenzione arbitraria e processi scorretti.La Repubblica di Cuba è firmataria della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, della Convenzione sui diritti del Fanciullo, della Convenzione contro la tortura ed i trattamenti e le punizioni crudeli, inumane o degradanti e, dal 2008, del Patto internazionale sui diritti civili e politici.
Maya Hawke, nome completo Maya Ray Thurman Hawke (New York, 8 luglio 1998), è un'attrice statunitense.
Carla Signoris (Genova, 10 ottobre 1958) è un'attrice, comica e conduttrice televisiva italiana. Ha fatto parte del gruppo comico Broncoviz. Ha vinto due Nastri d'argento nel 2012, come miglior attrice di cortometraggio per Countdown e nel 2017 come migliore attrice non protagonista per Lasciati andare.
Il subcomandante Galeano, al secolo, secondo il governo messicano, Rafael Sebastián Guillén Vicente, fino al 2014 era il subcomandante Marcos (Tampico, 19 giugno 1957), è un rivoluzionario messicano, ex portavoce dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.
Una biografia (dal greco bíos βίος "vita" e gráphein γράφειν, "scrivere") è un testo che contiene la ricostruzione complessiva della vita di una persona, scritto in forma narrativa o di saggio. Quando proviene dallo stesso soggetto, si ha una autobiografia. La storiografia dell'esistenza di una persona è variata nel corso dei secoli in funzione non solo del contesto culturale e del modello letterario, ma anche della considerazione dell'individualità e dell'incidenza delle varie fasi della vita. Attualmente si sono diffuse biografie che, sfruttando gli studi psicoanalitici, dedicano ampio spazio all'infanzia del protagonista; altre culture e civiltà, invece, si limitano a narrare i comportamenti che hanno inciso oggettivamente sulla realtà e trattano l'infanzia solo come un periodo profetico sull'avvenire del soggetto.
Ernesto Guevara, più noto come el Che (in spagnolo: pronuncia /el 'ʧe/), Che Guevara o semplicemente Che (Rosario, 14 giugno 1928 – La Higuera, 9 ottobre 1967), è stato un rivoluzionario, guerrigliero, scrittore, politico e medico argentino. Guevara fu membro del Movimento del 26 luglio e dopo il successo della rivoluzione cubana assunse un ruolo nel nuovo governo, secondo per importanza solo a Fidel Castro, suo alleato politico. Nella prima metà del 1965 lasciò Cuba per attuare la rivoluzione socialista in altri Paesi, prima nell'ex Congo belga (ora Repubblica Democratica del Congo), poi in Bolivia. L'8 ottobre 1967, a La Higuera (dipartimento di Santa Cruz), venne ferito e catturato da un reparto antiguerriglia dell'esercito boliviano assistito da forze speciali statunitensi costituite da agenti speciali della CIA. Il giorno successivo venne giustiziato sommariamente e mutilato delle mani nella scuola del villaggio. Il suo cadavere, dopo essere stato esposto al pubblico a Vallegrande, fu sepolto in un luogo segreto e ritrovato da una missione di antropologi forensi argentini e cubani, autorizzata dal governo boliviano di Sanchez de Lozada, nel 1997. Da allora i suoi resti si trovano nel mausoleo di Santa Clara di Cuba. La figura di Guevara ha suscitato grandi passioni sia in suo favore sia contro: dopo la sua morte è divenuto un'icona dei movimenti rivoluzionari di sinistra, idolatrato oltre che dagli stessi cubani anche da tutti quelli che si riconoscevano nei suoi ideali. La fotografia ritratto di Che Guevara, chiamata Guerrillero Heroico e opera di Alberto Korda, dopo la sua morte divenne una delle immagini più famose e riprodotte al mondo, nelle sue varie versioni, del XX secolo. Usata e riprodotta per scopi simbolici, artistici e pubblicitari, è stata definita dal Maryland Institute College of Art come la foto più celebre di sempre.
La rivoluzione messicana fu il movimento armato iniziato nel 1910 per porre fine alla dittatura militare del presidente - generale Porfirio Díaz e terminato ufficialmente con la promulgazione della costituzione politica degli Stati Uniti Messicani nel 1917, sebbene gli scontri armati si siano protratti sino al 1920. Durante i 35 anni del Porfiriato (1876-1911), il Messico registrò una notevole crescita economica e stabilità politica, ma questi risultati furono raggiunti con alti costi economici e sociali, pagati dagli strati meno favoriti della società e dall'opposizione politica al regime. Fu proprio dall'opposizione al regime di Díaz che si basarono le origini della Rivoluzione, con le elezioni presidenziali in Messico del 1910 che divennero il catalizzatore dello scoppio della ribellione politica. La Rivoluzione fu iniziata da elementi dell'élite progressista messicana ostili a Díaz, guidati da Francisco Madero e appoggiati militarmente da astri nascenti come Pascual Orozco e Pancho Villa; si estese alla classe media, ai contadini nelle zone rurali e alle altre classi lavoratrici. Nelle elezioni presidenziali straordinarie in Messico del 1911, Madero fu eletto in ottobre con una maggioranza schiacciante come nuovo presidente, ed entrò in carica il mese successivo novembre. Questo conflitto armato è spesso caratterizzato come il più importante evento sociopolitico in Messico e uno dei più grandi sconvolgimenti del XX secolo; portò a un importante programma di sperimentazione e riforma dell'organizzazione sociale. La Rivoluzione creò il regime politico che per decenni, fino al 2000, guidò il Messico, con un processo di riforma economica liberista iniziato negli anni 1980.