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Il violino è uno strumento musicale della famiglia degli archi, dotato di quattro corde accordate ad intervalli di quinta. Violinista è chi suona il violino; l'artigiano che lo costruisce o lo ripara è il liutaio. Si tratta dello strumento più piccolo e dalla tessitura più acuta tra i membri della sua famiglia. La corda più bassa (e quindi la nota più bassa ottenibile) è il sol3, il sol subito sotto al do centrale del pianoforte (do4); le altre corde sono, in ordine di frequenza, il re4, il la4 e il mi5. Le parti per violino utilizzano la chiave di violino (chiave di sol). Quando devono essere eseguite note e passaggi particolarmente acuti, si usa un'indicazione che avvisa di trasportare le note interessate all'ottava superiore. Fino al XVIII secolo, invece, a seconda della tessitura dello specifico brano o frammento musicale, veniva usato un grande numero di chiavi secondarie: chiave di basso all'ottava superiore, contralto, mezzosoprano, soprano, e chiave di violino francese. Il più noto violinista di tutti i tempi fu un italiano, Niccolò Paganini, nato a Genova nel 1782 e morto a Nizza nel 1840. Anche molti tra i liutai più famosi e apprezzati del mondo sono italiani: tra questi, Antonio Stradivari, Giovanni Paolo Maggini, Giovanni Battista Guadagnini ed inoltre le storiche dinastie degli Amati, dei Guarneri e dei Testore.
L'oboe è uno strumento musicale aerofono a fiato ad ancia doppia appartenente al gruppo orchestrale dei legni. Ha un suono leggero e assai penetrante. Di forma conica, è generalmente fatto di Grenadilla (legno molto resistente) (Dalbergia melanoxylon), o, meno frequentemente, di palissandro (Dalbergia nigra, chiamato spesso, con mediocre traslazione dall'inglese rosewood, "legno di rosa" o "brazilian rosewood"). Le chiavi sono in metallo, generalmente alpacca (lega rame-zinco) argentata o dorata. Per suonarlo si fa uso di un'ancia doppia, fatta generalmente di canna palustre (arundo donax), solitamente costruita e rifinita dallo stesso oboista. L'oboe è utilizzato generalmente nella musica da camera, nelle bande, nelle orchestre sinfoniche e anche come solista; più raramente nel jazz. Tra i principali compositori che hanno scritto musica per lo strumento è possibile ricordare Antonio Vivaldi, Tommaso Albinoni, Johann Sebastian Bach, Alessandro Marcello, Domenico Cimarosa, Georg Friedrich Händel, Wolfgang Amadeus Mozart, Robert Schumann, Richard Strauss. L'utilizzo dell'oboe si è oggi diffuso anche nelle colonne sonore nonché nei brani di musica leggera. Esiste anche un particolare registro d'organo dotato dello stesso nome.
Il flauto traverso è un genere di flauto, strumento musicale della famiglia dei legni, quindi un aerofono.
Il flauto dolce (detto anche flauto a becco o flauto diritto) è uno strumento musicale della famiglia degli aerofoni. In inglese è chiamato recorder, in francese flûte à bec, in tedesco Blockflöte. Come l'ocarina e il tin whistle, appartiene alla famiglia dei flauti dritti, in cui l'emissione del suono è provocata dall'incanalamento dell'aria in un condotto, ricavato nell'imboccatura dello strumento, che la dirige contro un bordo affilato (detto labium): l'oscillazione della colonna d'aria fra l'esterno e l'interno del labium mette in vibrazione l'aria contenuta nello strumento.
Il corno è uno strumento musicale a fiato che fa parte degli aerofoni e della sottofamiglia degli ottoni con canneggio conico. Viene anche chiamato corno francese anche se non ne è chiaro il motivo considerando che l'antenato dello strumento moderno, il corno naturale, non ha avuto chiare origini nel paese transalpino, ma ha subito un'evoluzione un po' generalizzata in tutta Europa e veniva utilizzato prima come segnale di richiamo nelle battute di caccia e introdotto poi come strumento stabile nell'orchestra. Per questi motivi, dal 1971, l'International Horn Society ha suggerito il termine corno per antonomasia. Il corno è lo strumento a fiato con la più ampia estensione di registro, sono infatti possibili, potenzialmente, 5 ottave piene. Il corno, nella versione moderna più comune con suono fondamentale Fa1, presenta un canneggio conico (anche se nella parte iniziale è parzialmente cilindrico) lungo 3,894 m, avvolto a spirale e terminante in una campana molto svasata. La piccola imboccatura ha una sezione conica, contrariamente agli ottoni di tipo cilindrico (tromba, trombone, etc.) che utilizzano bocchini con sezione a tazza. I corni odierni hanno il bocchino separabile dal corpo dello strumento, in modo che ogni strumentista possa scegliere il modello di imboccatura che più gli aggrada. Il suono viene prodotto grazie alla vibrazione delle labbra appoggiate sull'imboccatura, così come avviene negli altri ottoni. Lo strumento antico, chiamato corno naturale, era senza valvole e poteva produrre solo gli armonici naturali: per via della lunghezza del canneggio e delle ridotte dimensioni dell'imboccatura produceva gli armonici più acuti e quindi più ravvicinati tra loro. I corni moderni possiedono una "macchina" con almeno tre valvole, azionate con la mano sinistra, che deviano l'aria in tubature aggiuntive e permettono di produrre tutte le altezze cromatiche. Molti corni possiedono valvole rotative azionate da leve ma alcuni, come il corno viennese, usano pistoni simili a quelli della tromba. Oggigiorno si costruiscono corni singoli nelle tonalità di Fa, di Si♭, o Fa acuto (più raramente Mi♭ e Mi♭ acuto). Esistono però anche doppi (i più comuni, in Fa/Si♭), doppi "descant" (Sib/Fa acuto), e tripli (in Fa/Si♭/Fa acuto). I doppi e i tripli hanno una o due valvole supplementari, solitamente azionate dal pollice, che deviano l'aria verso il canneggio supplementare. In orchestra viene utilizzato come strumento sia melodico (con tanti spunti solistici) che armonico, grazie al suo particolare timbro che "lega" molto bene con gli altri suoni e può anche emergere facilmente; molti compositori dei periodi barocco, classico e romantico hanno dato importanti ruoli a questo strumento dal suono evocativo in campo sinfonico, cameristico ed operistico. Strumento "anfibio", i compositori lo hanno trattato sia come uno strumento appartenente al gruppo dei legni, sia a quello degli ottoni grazie alle sue molteplici qualità timbriche e sonore. I musicisti che suonano il corno sono chiamati cornisti. La posizione moderna dei cornisti prevede di utilizzare la macchina con la mano sinistra e di posizionare la mano destra, distesa e a dita chiuse, nel padiglione. La mano destra sorregge lo strumento ma può, cambiando di posizione, correggere l'intonazione, scurire il suono, ottenere l'effetto dello stoppato o della sordina (chiudendo la campana). Dato che l'inserimento della mano nella campana modifica la lunghezza della colonna d'aria, talvolta è necessario modificare la diteggiatura. L'effetto sordina rende il timbro molto particolare, nasale e ovattato, e può essere ottenuto anche con sordine di legno o di metallo da inserire nella campana.
Il violino barocco è un violino che presenta caratteristiche costruttive specifiche del periodo che va dalle origini dello strumento, nella seconda metà del XVI secolo, fino ai primi decenni del XIX. Tali caratteristiche, in realtà, subirono progressive modifiche nel corso di questo ampio lasso di tempo, per cui sarebbe più appropriato parlare di strumenti originali, o storici; infatti, si possono notare grossolanamente tre periodi distinti: il violino "rinascimentale" tra il 1540 e il 1660, il "barocco" propriamente detto tra il 1660 e il 1760, il "classico" o "di transizione" tra il 1760 e il 1820. Le date sono del tutto indicative: ciascuna tipologia ha convissuto con la successiva per un certo tempo, conseguentemente a particolari situazioni musicali, geografiche, economico-sociali. Non si deve credere che violini e archetti, prima di acquisire la forma o i caratteri costruttivi odierni, fossero "primitivi", e che la loro evoluzione li abbia portati gradualmente a un'ideale perfezione odierna: in realtà, essi erano perfettamente adatti alla musica per la quale erano stati concepiti. Per questa ragione, molti interpreti specializzati nel repertorio anteriore al XIX secolo suonano tuttora strumenti che conservano, o riproducono, le caratteristiche del violino barocco.
Edison Vasil'evič Denisov in russo: 'Эдисо́н Васи́льевич Дени́сов? (Tomsk, 26 aprile 1929 – Parigi, 24 novembre 1996) è stato un compositore russo. Allievo e confidente di Dmitrij Šostakovič, fondò assieme ad Andrè Volkonsky, Alfred Schnittke, Sofija Gubajdulina e Valentyn Syl'vestrov un consorzio di avanguardia musicale e si pose come esponente del cosiddetto panorama underground della musica sovietica.
Questa è una lista di persone presenti nell'enciclopedia che hanno il prenome Cesare, suddivise per attività principale.
Luciano Berio (Imperia, 24 ottobre 1925 – Roma, 27 maggio 2003) è stato un compositore italiano tra i più importanti dell'avanguardia europea, pioniere anche nel campo della musica elettronica.
Dave Weckl (Saint Louis, 8 gennaio 1960) è un batterista statunitense, considerato uno dei batteristi jazz/fusion più influenti e tecnicamente dotati di tutti i tempi. Vanta collaborazioni con numerosi artisti, fra i quali George Benson, Chick Corea, Paul Simon, Art Garfunkel, Madonna, Mike Stern, Frank Gambale, John Patitucci, Jeff Berlin, Michael Brecker, Diana Ross, Robert Plant, Lee Ritenour, Alan Pasqua, Marco Mendoza, Brandon Fields Group, Oz Noy. È leader di un proprio gruppo, la Dave Weckl Band.
Randal Edward Brecker, conosciuto come Randy Brecker (Cheltenham, 27 novembre 1945) è un trombettista e compositore statunitense. Molto ricercato grazie alla sua versatilità alla tromba e al flicorno in ambito jazz, rock e R&B, si è esibito o ha inciso con Bruce Springsteen, Barry Gibb, Aretha Franklin, Ringo Starr, Garland Jeffreys, Diana Ross, Joe Cocker, Roberta Flack, Paul Simon, Lou Reed, Liza Minnelli, Patti Austin, Elton John, Ornella Vanoni, Eric Clapton, Carly Simon, Chaka Khan, Robert Palmer, Andy Gibb.
Olivier Eugène Prosper Charles Messiaen (Avignone, 10 dicembre 1908 – Clichy, 27 aprile 1992) è stato un compositore, pianista, organista e ornitologo francese. Si iscrisse al conservatorio di Parigi all'età di 11 anni ed ebbe tra i suoi professori musicisti del calibro di Paul Dukas, Maurice Emmanuel, Charles-Marie Widor e Marcel Dupré. Nel 1931 ottenne il posto di organista della chiesa della Sainte-Trinité a Parigi, incarico che mantenne fino alla morte. Nel 1940, durante l'invasione tedesca della Francia fu fatto prigioniero ed internato nello Stalag VIII-A, un campo di lavoro presso Görlitz. Qui, trovando casualmente tra i suoi compagni di prigionia tre musicisti, compose, col beneplacito del responsabile del campo appassionato di musica, una delle sue composizioni più note, il Quatuor pour la fin du temps (Quartetto per la fine del Tempo) per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte. La prima fu eseguita il 15 gennaio 1941 davanti a circa quattrocento fra prigionieri e guardie. Poco dopo la sua liberazione, nel 1941 ottenne l'incarico di professore di armonia al conservatorio di Parigi, a cui si aggiunse nel 1966 quello di professore di composizione, posti che mantenne fino al pensionamento nel 1978. Tra i suoi numerosi allievi si distinsero particolarmente Pierre Boulez, Yvonne Loriod (che divenne poi la sua seconda moglie), Karlheinz Stockhausen, Iannis Xenakis, George Benjamin e Jennifer Bate, organista britannica considerata la sua maggiore interprete, che fino alla morte si è esibita in concerto utilizzando le partiture originali del compositore. Messiaen si interessò alla musica indiana (più precisamente alla musica carnatica) e dell'antica Grecia, e in particolare al loro ritmo: molte sue opere hanno una struttura ritmica assai complessa o inusuale. Dal punto di vista armonico e melodico si distinse per l'introduzione e l'uso di particolari scale musicali a cui diede il nome di modi a trasposizione limitata. L'impiego di questi modi gli permise di esplorare la relazione tra l'udito e gli altri sensi, realizzando una musica sinestetica, in cui l'incontro e la sovrapposizione di accordi doveva creare l'impressione di vedere certi ben determinati accostamenti di colore. Per un breve periodo sperimentò anche il serialismo integrale, anticipando per certi aspetti l'opera del suo allievo Boulez. A rendere ancora più eclettico ed inconfondibile il suo stile è l'uso di strumenti esotici o curiosi come il gamelan e le onde Martenot (Jeanne Loriod, sorella della sua seconda moglie, era una virtuosa di questo strumento). A dispetto dello stile così vario e inusuale, la maggior parte delle sue composizioni (con la notevole eccezione di quelle ispirate al canto degli uccelli) sono di carattere sacro o mistico e dipingono quello che egli stesso chiamava «l'aspetto meraviglioso della fede», testimoniando il suo credo nella religione cattolica. Messiaen era affascinato dal canto degli uccelli, era suo convincimento che essi fossero i più grandi musicisti sulla terra e piuttosto che compositore, si considerava più "un ornitologo e un ritmista". Nei suoi numerosi viaggi in tutto il mondo, ebbe modo di ascoltare e registrare il canto di numerosi uccelli, realizzando delle trascrizioni (soprattutto per pianoforte ma anche per orchestra), tra cui la più celebre è il Catalogue d'oiseaux (Catalogo d'uccelli), composta tra il 1956 e il 1958. Oltre ad essere composizioni a sé stanti, tali trascrizioni vennero inserite in gran parte delle sue opere più famose, come nella Sinfonia Turangalîla e nel San Francesco d'Assisi. L'uso innovativo di ritmo, melodia e armonia, la sua personale concezione delle relazioni tra tempo, musica e colore, la passione per il canto degli uccelli e la sua sincera e profonda ispirazione religiosa, nonché il suo ruolo di didatta, hanno contribuito a fare di Messiaen uno dei più grandi ed influenti compositori del XX secolo.
Durante il soggiorno a Salisburgo, durato 4 anni, Wolfgang Amadeus Mozart compose il suo primo concerto per strumento a fiato come solista, il Concerto per fagotto e orchestra K 191. Non mancheranno oltre ad esso altre composizioni musicali da lui ancora inesplorate. In questa opera si può riconoscere lo stile «improntato dalla più disarmante semplicità», come disse Luigi Della Croce in proposito. Sembra sia stato commissionato dal barone Thaddäus von Dürnitz di Monaco, così come la Sonata per fagotto e violoncello K 292. Il concerto è strutturato in tre movimenti: I. Allegro II. Andante ma Adagio III. Rondo. Tempo di Menuetto
Roberto Becheri (Pistoia, 1º febbraio 1958) è un compositore italiano.
Un corno potorio è il corno di un bovide usato come recipiente per bere. I corni potori sono conosciuti fin dall'Antichità classica, specialmente nei Balcani, e sono rimasti in uso a fini cerimoniali per tutto il Medioevo e l'inizio dell'Età moderna in alcune parti d'Europa, particolarmente nell'Europa germanica ed in alcune culture del Caucaso. I corni potori rimangono tuttora un importante accessorio nella cultura del brindisi rituale in particolare in Georgia, dove sono noti come kantsi.Recipienti per bere fatti di vetro, ceramica o metallo stilizzati a forma di corni potori sono conosciuti anch'essi dall'antichità: particolarmente importanti quelli noti in greco come rhyton.
La musica nigeriana comprende diversi generi di musica folk e popolare, appartenenti alle tradizioni delle diverse etnie del paese. La Nigeria è stata definita "il cuore della musica africana": oltre a vantare un vasto patrimonio di musica etnica tradizionale (parte della quale ha influenzato, in seguito alla tratta degli schiavi, la musica americana), la Nigeria è stata la culla, o il luogo di massimo sviluppo, di moltissimi generi di musica pop africana di grande importanza, come la palm wine music, la highlife, il jùjú, l'afrobeat e le varianti nigeriane dell'hip hop e del reggae. Alla musica leggera si affianca anche una produzione non trascurabile di musica operistica e classica.
Cesare Ciardi (Firenze, 28 giugno 1818 – Strel'na, 13 giugno 1877) è stato un flautista e compositore italiano.
Uno strumento traspositore è uno strumento musicale che produce note reali diverse da quelle scritte sulla sua parte. Osservando una partitura per orchestra o banda, si osserverà che in un passaggio all'unisono, gli strumenti traspositori hanno una notazione diversa dagli altri: la stessa nota d'effetto (do, ad esempio) può essere scritta re, la, sol o in altre posizioni. Inoltre l'armatura di chiave (i diesis e i bemolli presenti in chiave) è diversa. Ciò avviene perché questi strumenti seguono una convenzione di lettura diversa.
Lista delle composizioni di Johannes Brahms (1833-1897), ordinate per numero d'opus.
Parma (AFI: /ˈparma/, ; Pärma in dialetto parmigiano) è un comune italiano di 199 936 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e seconda città dell'Emilia-Romagna per popolazione dopo il capoluogo regionale Bologna.Antica capitale del ducato di Parma e Piacenza (1545-1859), la città di Parma è sede universitaria dall'XI secolo. È inoltre sede dal 2002 dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA); dal 1956 del Magistrato per il Po, oggi Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO); dal 1990 dell'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (AdbPo); e dal 1994 di un Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) dei Carabinieri, con competenza sull'Italia settentrionale. Vi ha inoltre sede Crédit Agricole Italia, nata dall'acquisizione di Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza. Tutti gli anni nel mese di ottobre si tiene il Festival Verdi. Nel dicembre 2015 Parma ha ricevuto il riconoscimento di "Città Creativa UNESCO per la Gastronomia".Il nome di Parma è inoltre legato ad alcune città degli Stati Uniti d'America, tra cui la più nota è quella che sorge nello stato dell'Ohio, a breve distanza da Cleveland; chiamata originariamente Greenbrier, la località fu rinominata nel 1826 su proposta del medico David Long, che durante la sua visita al ducato emiliano era rimasto "impressionato dalla grandezza e bellezza" della città italiana.La città è stata nominata il 16 febbraio 2018 capitale italiana della cultura per l'anno 2020; il 12 marzo 2020 la pandemia di COVID-19 ha costretto l'organizzazione alla sospensione ufficiale della rassegna fino a data da destinarsi e alla cancellazione o al rinvio di gran parte degli eventi previsti; in seguito, col decreto Rilancio approvato dal Consiglio dei ministri il 13 maggio seguente, il titolo è stato conferito anche per il 2021.
Nell'ambito della forma del concerto grosso, il concertino o soli è il gruppo degli strumenti solisti che si contrappone al concerto grosso o ripieno, ovvero al resto dell'orchestra, e vi dialoga in stile concertato creando contrasti dinamici. In alcuni concerti del periodo più arcaico, per esempio in quelli di Alessandro Stradella, il concertino taceva mentre suonava il concerto grosso, mentre fu di successivo uso comune che il concertino partecipasse anche a gran parte dei tutti orchestrali, talvolta suonando all'unisono con l'orchestra, più raramente differenziandosene. In linea generale, essendo più ridotto, il concertino ha parti più virtuosistiche. Il concertino può anche essere presente in concerti e sinfonie concertanti. Nella breve epoca d'oro del concerto grosso, cioè approssimativamente tra il 1680 ed il 1710, l'organico più tipico del concertino era formato da due violini e basso continuo, ma poteva anche variare, limitandosi ad un violino solo e basso continuo o aggiungendo una o più viole, come nella produzione di Georg Muffat, Francesco Geminiani o Giuseppe Valentini, altri violini - ancora Valentini - e fiati, come in Georg Friedrich Händel. In Italia il concertino era spesso di archi, mentre in Germania di strumenti a fiato. Per estensione, il concertino è andato anche a definire le sezioni di un concerto grosso - inteso come composizione - in cui i solisti sono soli. In tutte le lingue viene usata la designazione italiana, in quanto originale, e da questo primo uso del termine deriva il fatto che in spagnolo e in catalano concertino sia sinonimo di primo violino. Il concertino, in tedesco Konzertstück, è anche una composizione con caratteristiche simili al concerto, ma più breve e libera. Nel XIX secolo si presentava affine a un concerto solista in un solo movimento o in più tempi senza pausa fra di loro, ma, appunto, ridotto rispetto a esso. Carl Maria von Weber compose un concertino per clarinetto e orchestra (op. 26) ed uno per corno e orchestra (op. 45), ma rientrano nella categoria, per estensione, anche le due romanze di Ludwig van Beethoven Op. 40 e Op. 50. Nel XX secolo diventa una composizione in più movimenti, normalmente con uno strumento solista, di breve durata, o almeno più breve di quella di un concerto canonico, e destinata a un organico contenuto. Gli strumenti prediletti per i concertini sono il violino, la viola, il violoncello, il contrabbasso, il flauto dolce soprano, l'oboe, il flauto traverso e il pianoforte, mentre la struttura usuale riprende la classica tripartizione dei concerti: tempo veloce–tempo lento–tempo veloce. A quest'ultima forma appartengono il Concertino per clarinetto e piccola orchestra, Op. 48 di Ferruccio Busoni, il Concertino per pianoforte e orchestra di Arthur Honegger, il Concertino per trautonium e archi di Paul Hindemith. Anche Igor Stravinskij compose un concertino, in un unico movimento, per quartetto d'archi, poi trascritto per dodici strumenti. Il termine concertino viene usato anche dalla S.I.A.E. per indicare i trattenimenti musicali in luoghi dove la musica è accessoria ad altre attività. Si contrappone, in tal senso, al concerto di musica classica o jazz.
Una banda musicale, o semplicemente banda, o anche orchestra di fiati è un complesso musicale formato esclusivamente da strumenti musicali a fiato e a percussione. L'assenza degli archi è compensata dall'impiego di strumenti a fiato normalmente estranei all'orchestra sinfonica, come i flicorni, e dall'uso massiccio di strumenti a fiato costruiti in diversi "tagli", come vari tipi di clarinetto e di sassofono. Gli organici delle bande sono estremamente eterogenei e presentano varianti a seconda delle zone geografiche, dalle tradizioni locali e, principalmente nei complessi non professionali (dove tuttavia è necessario valutare l'aspetto economico), dalla disponibilità di strumentisti. Anche il livello tecnico-musicale è determinato da numerose variabili: in linea generale si possono distinguere compagini professionali, il cui livello tende all'alto, e gruppi dilettantistici, in cui tuttavia possono essere presenti elementi con una buona preparazione (anche accademica), il cui livello è molto variabile e dipende dalla competenza dei maestri (direttori delle scuole di musica spesso associate ai complessi), nonché dall'interesse delle istituzioni locali. Riguardo alla sfera accademica, nei conservatori di musica è da molto tempo possibile conseguire il diploma in Strumentazione per Banda.
Lillian Fuchs (New York, 18 novembre 1901 – Englewood, 5 ottobre 1995) è stata una violista e compositrice statunitense. È stata una delle più significative tra i violisti del Novecento e alla carriera di concertista solista e camerista ha affiancato una notevole carriera come didatta, sia di viola che di musica da camera.
Col termine musica classica ci si riferisce alla musica colta, sacra e profana, composta o avente radici nel contesto della cultura occidentale. Essa abbraccia approssimativamente un arco di tempo che comincia dall'XI secolo e si estende fino al XX secolo o, a seconda delle convenzioni, fino all'età contemporanea. Tale periodo include, in particolare, il periodo caratterizzato dallo sviluppo e impiego prevalente dell'armonia tonale, codificata tra il XVII e il XIX secolo. In contesti più specializzati il termine "musica classica" può essere anche riferito, in senso più restrittivo, al periodo musicale detto Classicismo, ma nel linguaggio comune l'espressione è intesa nel suo significato più esteso (in opposizione a musica leggera o a musica popolare). I confini della categoria sono sfumati e opinabili, in quanto il marchio di classicità viene in genere assegnato dai posteri; dunque, ciò che oggi si definisce "classico" non lo era necessariamente ai tempi in cui venne composto. In particolare, a seconda dei contesti il concetto di "musica classica" può includere o no la musica colta contemporanea. L'indicazione di "musica classica" in riferimento alla musica colta europea appare agli inizi del XIX secolo, allo scopo di "canonizzare" il periodo che va da Bach a Beethoven, passando per Händel e Mozart, come l'epoca d'oro della musica e i primi riferimenti a tale utilizzo, secondo quanto riportato nell'Oxford English Dictionary, risalgono intorno al 1836.Una caratteristica importante della musica colta europea è l'abbandono della tradizione orale e l'introduzione di un sistema di notazione musicale, sviluppato gradualmente a partire dal IX secolo. Nel corso del tempo l'improvvisazione e l'ornamentazione estemporanea o ad libitum, di uso comune fino al XVII e XVIII secolo, hanno gradualmente perso spazio nell'esecuzione del repertorio scritto, nel quale la volontà del compositore, trasferita nella notazione, viene interpretata nei limiti della composizione stessa, senza più concedere spazio a modifiche arbitrarie della musica da parte degli esecutori.
Il jazz è un genere musicale nato agli inizi del XX secolo come evoluzione di forme musicali già utilizzate dagli schiavi afroamericani. Inizialmente aveva la forma di canzoni di lavoro nelle piantagioni e durante la costruzione di ferrovie e strade negli Stati Uniti e serviva a ritmare e coordinare i movimenti (il ritmo era binario). I primi musicisti suonavano musica a orecchio e le orchestre pionieristiche a New Orleans erano chiamate ragtime bands.Apporto notevole, a una prima evoluzione strumentale del jazz, fu dato dagli emigrati italiani di New Orleans che appunto aggiunsero altri strumenti musicali provenienti dalla tradizione italiana delle bande di paese: infatti tra i migliori musicisti di jazz figurano ovviamente afroamericani poi affiancati da italoamericani, come Nick La Rocca che formarono la Original Dixieland Jazz Band ossia la banda che diffuse il jazz negli U.S.A. producendo molti dischi.Il jazz arriverà a Chicago con Louis Armstrong e poi in Europa dove avrà un successo grandissimo. Con gli anni andrà modificandosi e diventerà anche una musica commerciale con lo swing fino a riprendere le tradizioni della cultura afroamericana delle prime jazz band col bebop. Nel jazz ci sono due forme principali: il blues, in 12 battute (3 frasi musicali), e la canzone, in 32 battute. Inizialmente l'essenza dell'improvvisazione era nella linea melodica, ciò è dovuto al fatto che il mezzo jazz prototipico (originale) è il gruppo di ottoni, in cui, dato che ogni suonatore può produrre una sola nota alla volta, gli assoli sono necessariamente melodici. Gli strumenti armonici di accompagnamento (pianoforte, chitarra, contrabbasso) vennero introdotti dopo. Sin dai primi tempi il jazz ha incorporato nel suo linguaggio i generi della musica popolare, del ragtime, del blues, della musica leggera e infine della musica colta, soprattutto statunitense. In tempi più recenti il jazz si è anche mescolato con tutti i generi musicali moderni anche non statunitensi, come il samba, la musica caraibica e il rock. Il jazz si è trasformato nel corso del ventesimo secolo evolvendosi in una grande varietà di stili e sottogeneri: dal dixieland di New Orleans dei primi anni, allo swing, delle big bands negli anni trenta e quaranta, dal bebop della seconda metà degli anni quaranta, al cool jazz e all'hard bop degli anni cinquanta, dal free jazz degli anni sessanta alla fusion degli anni settanta, fino alle contaminazioni con il funk e l'hip hop dei decenni successivi. L'uso di queste etichette non è stato poi molto gradito da tanti musicisti (jazzisti) che preferiscono definire la loro musica semplicemente come jazz. Dopo gli anni settanta il jazz è entrato a pieno diritto nella cosiddetta musica colta, entrando quindi nei corsi tenuti nelle scuole musicali e nei conservatori.
Il termine Barocco fu introdotto nella storiografia per classificare le tendenze stilistiche che segnano l'architettura la pittura e la scultura, e per estensione la poesia e la letteratura tra il XVII secolo e la prima metà del XVIII. Il termine "barocco" fu utilizzato in campo musicale, per definire lo stile della musica a partire ai primi del Novecento, come vediamo nel saggio di Curt Sachs Barokmusik del 1919.In campo musicale il Barocco può essere considerato come uno sviluppo di idee maturate nel tardo Rinascimento ed è perciò difficile, e anche arbitrario, voler stabilire una netta demarcazione cronologica precisa di inizio e di fine del periodo barocco in musica. Dal punto di vista geografico, la musica barocca ha origini in Italia, grazie al lavoro di compositori come Claudio Monteverdi, benché verso la metà del XVII secolo essa iniziò a prendere piede e svilupparsi anche in altri paesi europei, sia attraverso i musicisti italiani (compositori, cantanti, strumentisti) che vi erano emigrati, sia attraverso i compositori autoctoni che svilupparono un autonomo indirizzo stilistico, come per esempio in Francia dalla seconda metà del XVII secolo. Attualmente il termine "musica barocca" è rimasto convenzionalmente in uso per indicare indistintamente qualunque genere di musica evolutosi fra il tramonto della musica rinascimentale e il sorgere dello stile galante e poi di quello classico, in un arco cronologico che, secondo gli schemi di periodizzazione adottati dai maggiori dizionari e repertori bibliografici musicali andrebbe dal 1600 (prima opera giunta integra fino a noi) al 1750 (morte di Johann Sebastian Bach) Il termine "musica barocca", pur entrato nel linguaggio comune, e la relativa periodizzazione, tuttavia, non sono praticamente più utilizzati dalla musicologia, a causa dell'estrema varietà di stili e dell'eccessiva ampiezza temporale e geografica, che non consente di vedere in modo unitario e coerente diverse manifestazioni dell'arte musicale. Del problema era già cosciente il musicologo Manfred Bukofzer che nel 1947 pubblicò il libro Music in the Baroque Era from Monteverdi to Bach, a lungo rimasto manuale di riferimento, in cui significativamente preferiva parlare, già dal titolo, di Musica nell'età barocca e non di "musica barocca". In altre parole per Bukofzer la musica barocca, intesa come uno stile unitario ed organico, non esisteva. Per questo motivo proponeva di adottare, invece, il criterio della distinzione tra i tre grandi stili che attraversano la musica occidentale tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento: lo stile concertante italiano, lo stile contrappuntistico tedesco e lo stile strumentale francese; operando, poi, un'ulteriore bipartizione, ovvero quella tra idioma strumentale e idioma vocale. Esso tuttavia presuppone una rigida visione dei fenomeni musicali legati a un'ideologia nazionalistica di stampo ottocentesco, contraddetta dai fatti storici, che non tiene in debito conto la circolazione di idee, pratiche sociali e musicali, come pure di musicisti e musiche nell'Europa del XVII e XVIII secolo. Nel 1982, in un volume della Storia della musica a cura della Società Italiana di Musicologia, dedicato alla musica del XVII secolo, il musicologo Lorenzo Bianconi rifiutava di usare il termine "barocco" o anche "musica dell'età barocca", a motivo dei fenomeni diversi e antitetici, e dell'eterogeneità di tante correnti e tradizioni che caratterizzano la musica di quell'epoca storica. In generale, oggi, in campo musicologico più che di "musica barocca" si preferisce talvolta parlare di "musica del Seicento", estendendo questa periodizzazione non soltanto alle musiche prodotte nel XVII secolo, ma anche a quelle di compositori nati in quel secolo, oppure di scorporare il primo Settecento, definendolo come "l'età di Bach e Handel", massimi compositori dell'epoca, legati al linguaggio musicale ereditato dal Seicento e a una scrittura fondata sul contrappunto, pur fondato sulla moderna tonalità e sull'armonia che ne consegue, e sul suo sfruttamento in senso espressivo. La musica dei due sommi compositori tedeschi è caratterizzata da elementi tanto dello stile italiano che francese, da loro magistralmente assorbiti, elaborati e adoperati in modo originale nella loro produzione.
La musica del XX secolo comprende opere, compositori e gruppi che hanno creato e distribuito canzoni e pezzi musicali nel corso del novecento. A differenza dei periodi precedenti, vale la pena menzionare l'emergere della musica popolare, che diventa il genere dominante man mano che il secolo progredisce, coesistendo con la musica classica del XX secolo. Le due correnti sono influenzate dalle trasformazioni tecnologiche e sociali del tempo: la musica non è solo consumata dal vivo, ai concerti, ma può essere ascoltata diversamente con dispositivi per uso personale e pubblico. Aumenta l'uso della musica come complemento di altre arti e la musica gioca un ruolo importante nel cinema o nella pubblicità. Per quanto riguarda gli strumenti utilizzati, spiccano tre grandi gruppi: da un lato, gli strumenti a fiato metallici, come le trombe e i sassofoni del jazz e dei derivati. D'altra parte la chitarra e la batteria, tipiche del rock e dei suoi stili correlati e infine il sintetizzatore come esponente della musica elettronica. La voce umana e la tastiera (o il pianoforte) appaiono nei tre gruppi come complemento.
Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 27 gennaio 1756 – Vienna, 5 dicembre 1791) è stato un compositore e musicista austriaco. Annoverato tra i massimi geni della storia della musica, dotato di raro e precoce talento, iniziò a comporre all'età di cinque anni e morì all'età di trentacinque, lasciando pagine che influenzarono profondamente tutti i principali generi musicali della sua epoca, tra cui musica sinfonica, sacra, da camera e opere di vario genere, tanto da essere definito dal Grove Dictionary come "il compositore più universale nella storia della musica occidentale".Fu inoltre il primo, fra i musicisti più importanti, a svincolarsi dalla servitù feudale e a intraprendere una carriera come libero professionista. Incluso nei massimi esponenti del classicismo musicale settecentesco, insieme a Franz Joseph Haydn e Ludwig van Beethoven costituisce la triade alla quale, nella letteratura musicologica, alcuni autori fanno riferimento come prima scuola di Vienna.
Urbino (Urbìn in dialetto gallo-piceno) è un comune italiano di 14 106 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche.Fu uno dei centri più importanti del Rinascimento italiano, di cui conserva appieno l'eredità architettonica. Dal 1998 il suo centro storico è patrimonio dell'umanità UNESCO. Data la sua importanza, la città è ricordata nella serie di sculture del Vittoriano, dedicate alle quattordici città nobili dell'Italia unita.
Il termine orchestra nell'antica Grecia e a Roma designava il luogo (alla base della cavea, davanti al logeion, palcoscenico) di un teatro dove si svolgeva l'azione scenica del coro danzante (da ορχήομαι, orchéomai, danzare) e fu reimpiegato nel Rinascimento per denominare l'area immediatamente di fronte al palcoscenico. L'uso della parola orchestre o orquestre per riferirsi a un ensemble strumentale, invece che un luogo fisico nel teatro, appare in Francia nella seconda metà del Seicento. La parola orchestra indica genericamente un insieme di molti strumentisti. Come istituzione, l'orchestra è nata nei secoli XVII e XVIII in Europa ed è stata in seguito diffusa nel resto del mondo. Le attuali orchestre di musica classica sono formate da strumenti musicali ad arco, a fiato e a percussione.
Roberto Ferretti (Grosseto, 31 marzo 1948 – al-Karak, 26 dicembre 1984) è stato un antropologo e pubblicista italiano.
Il serpentone, anche chiamato serpente, è uno strumento musicale a fiato rientrante nella famiglia dei cornetti. Esso è costituito da un bocchino seguito da un "tubo" forato dalla forma serpentina. L'estensione varia a seconda dello strumento e del suonatore, ma in genere esso parte da due ottave sotto il Do centrale ed arriva ad un'ottava sopra di esso.