apri su Wikipedia

Autori trasgressivi nel cinema classico

A partire dagli anni trenta del Novecento si sviluppò a Hollywood un modo di fare cinema con una serie di regole che privilegiassero l'azione e i dialoghi all'insegna della chiarezza e dell'illusione di realtà che veniva servita allo spettatore: il cinema classico. Le autoregolamentazioni (come il Codice Hays), le meccaniche di produzione e gli ingenti sforzi economici avevano imbrigliato la figura del regista limitando i suoi impulsi creativi e legando la messa in scena più a un lavoro corale, di più maestranze (sceneggiatori, registi, direttori della fotografia, montatori, attori, produttori) in una rigida divisione del lavoro, dove il regista (director) era solo colui che "dirigeva" gli attori sul set. Nonostante ciò non mancarono le eccezioni, anzi alcuni autori godettero di una certa libertà di trasgressione rispetto allo studio system. Essenzialmente si trattò di tre indiscussi maestri della regia: John Ford, Orson Welles e Alfred Hitchcock. Ad essi vanno aggiunti alcuni registi europei emigrati a Hollywood, che costruitrono una sorta di "lingua franca" piuttosto originale rispetto alle regole, come Fritz Lang, Friedrich Wilhelm Murnau, Victor Sjöström e Josef von Sternberg.

Risorse suggerite a chi è interessato all'argomento "Autori trasgressivi nel cinema classico"

Sperimentale
  • Douglas Sirk

    Castellano, Alberto <1950- > Firenze : La nuova Italia, 1987

Argomenti d'interesse

Sperimentale