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Il Liber (o Carmina) è una raccolta di poesie in vario metro del poeta romano Gaio Valerio Catullo.
Gaio Valerio Catullo (in latino: Gaius Valerius Catullus, pronuncia classica o restituta: [ˈɡaːjjʊs waˈlɛrɪʊs kaˈtʊllʊs]; Verona, 84 a.C. – Roma, 54 a.C.) è stato un poeta romano. Il poeta è noto per l'intensità delle passioni amorose espresse, per la prima volta nella letteratura latina, nel suo Catulli Veronensis Liber, in cui l'amore ha una parte preponderante, sia nei componimenti più leggeri che negli epilli ispirati alla poesia di Callimaco e degli Alessandrini in generale.
Odi et amo (lett. "Odio e amo") è l'incipit e il titolo del carme 85 del poeta latino Catullo. È forse l'epigramma più noto di tutto il suo Liber.
Il carme XVI è il sedicesimo carme del Liber Catullianus. Il carme 16 appartiene alle Nugae ed è uno dei più famosi carmina osceni (o profani) scritti da Catullo. In questo carme Catullo esprime tutta la sua rabbia contro Aurelio e Furio, colpevoli di averlo criticato per essere stato troppo licenzioso nonché effeminato nella scrittura del Carme 5. Catullo insulta molto pesantemente i due e minaccia di stuprarli.
Il Carme 1 di Catullo è il primo del Liber, ovvero la raccolta delle opere dell'autore, compilata probabilmente dopo la sua morte in maniera arbitraria, secondo un ordine legato alla metrica dei singoli componimenti, piuttosto che cronologico o tematico. Il Carme 1, intitolato poi genericamente Dedica a Cornelio Nepote, contiene appunto un proemio all'opera (non si sa se inteso per tutta la raccolta o se solo per una parte, magari per i soli carmi 1-14) e la dedica. Il carme 14a infatti, pur frammentario, sembra contenere un ulteriore proemio a una sezione successiva di poesie. C'è anche chi ha ipotizzato che il Carme 1 sia il proemio della sezione che va dall'1 al 60, ovvero le cosiddette nugae (come compare al verso 4, traducibile con il termine modesto di "bazzecole"), sebbene questo raggruppamento non fu sicuramente deciso dall'autore, a giudicare dalla sequenza non cronologica dei componimenti. Cornelio Nepote era originario della stessa zona di Catullo (la Transpadania) e, come testimonia Plinio (Epistole 5, 3, 6), fu uno storico e un poeta dilettante nel genere erotico, nonché ammiratore di Catullo.