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Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere o Peter Pan e Wendy è l'opera più celebre di J. M. Barrie, uscita in forma di piece teatrale nel 1904 e poi di romanzo nel 1911. Entrambe le versioni raccontano la storia di Peter Pan, un ragazzino fatato con l'abilità di volare e le sue avventure sull'Isola che non c'è (Neverland), assieme alla sua amica Wendy e ai suoi fratellini Gianni (John) e Michele (Michael), i Ragazzi Perduti (Lost Boys) e la fata Campanellino (Tinker Bell), la principessa indiana Giglio Tigrato (Tiger Lily) ed infine il pirata Capitan Giacomo Uncino (James Hook). Sia l'opera teatrale che il romanzo si sono ispirati dall'amicizia tra l'autore con i ragazzi Llewelyn Davies; Barrie ha continuato a rivedere la trama della storia per anni, dopo il suo debutto avvenuto in teatro, ed il romanzo riflette una delle sue versioni successive. La piece ha debuttato a Londra il 27 dicembre 1904 con Nina Boucicault, figlia del drammaturgo Dion Boucicault, nel ruolo di protagonista. Una produzione di Broadway fu realizzata l'anno successivo con protagonista Maude Adams, poi ripreso con altre attrici tra cui Marilyn Miller ed Eva Le Gallienne. L'opera ha vissuto da allora in poi adattamenti come pantomima, musical, special televisivo ed infine diversi film, tra cui uno muto del 1924; il lungometraggio animato della Disney è del 1953, mentre il live action è datato 2003. Il romanzo è stato pubblicato per la prima volta nel 1911; il libro originale contiene un frontespizio e 11 illustrazioni dell'artista Francis Donkin Bedford. La sceneggiatura dell'opera teatrale, che Barrie aveva continuato a rivedere fin dalla sua prima esecuzione, è stata pubblicata nel 1928.
L'espressione letteratura per ragazzi si riferisce a un vasto insieme di opere e generi letterari che, in qualche modo, si ritengono adatti per un pubblico di bambini o ragazzi. Per esempio si possono intendere come opere letterarie per ragazzi: opere pensate esplicitamente per la lettura da parte di ragazzi opere giudicate adatte ai minori da parte di una autorità riconosciuta come competente (per esempio associazioni di genitori e insegnanti o giurie di premi internazionali del settore come il Premio Hans Christian Andersen) opere notoriamente apprezzate dai ragazziQueste tre definizioni (che non sono le uniche possibili) sono correlate, ma non necessariamente equivalenti. Per esempio la valutazione da parte di autorità competenti prende tipicamente in esame i contenuti morali delle opere per rilevare messaggi potenzialmente diseducativi, valutazione evidentemente non univoca e potenzialmente in contrasto con le intenzioni degli autori. Opere come Il principe e il povero o Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain, molto apprezzate dal pubblico dei più giovani, erano pensate per gli adulti; Alice nel Paese delle Meraviglie, al contrario, fu concepito come storia per bambini, ma viene generalmente considerato più adatto (o adatto soprattutto) a un pubblico adulto. In Italia ha assunto particolare importanza il Premio Andersen che a partire dal 2001, anno della sua prima edizione, rappresenta una delle più importanti occasioni di fornire riconoscimenti sia ad autori italiani che stranieri nel campo della letteratura per ragazzi.
Le cronache di Narnia (titolo originale in inglese: The Chronicles of Narnia) una serie di romanzi high fantasy scritta da C. S. Lewis, principalmente ambientata nell'immaginaria Terra di Narnia. Ideata tra il 1939 e il 1954, fu pubblicata in tre volumi tra il 1950 e il 1956. Tradotta in 47 lingue, con una vendita complessiva che supera le 100 milioni di copie, resta una delle pi popolari opere letterarie del XX secolo.
Cuore è un romanzo per ragazzi scritto da Edmondo De Amicis a Torino, strutturato a episodi separati e pubblicato, per la prima volta, dalla casa editrice milanese Treves nel 1886. Il libro ha la forma di un diario fittizio di un ragazzo di terza elementare che racconta lo svolgersi del proprio anno scolastico 1881-1882 dal 17 ottobre al 10 luglio: ogni capitolo riporta la data del giorno e un titolo riferito al tema trattato.Il libro ebbe enorme successo tra il pubblico sia in Italia che all'estero con numerosissime ristampe e traduzioni. Il libro ha «ispirato oltre trenta tra scritture e rifacimenti», in più a tutte le opere di ogni genere ispirate a esso.
Christiane F. - Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino (Christiane F. - Wir Kinder vom Bahnhof Zoo) è un film del 1981 diretto da Uli Edel. Il film, ispirato alla storia vera di Christiane Vera Felscherinow, è ambientato tra il 1975 e il 1977; la sceneggiatura è tratta dall'omonimo libro e contribuì alla fama della storia di Christiane, rendendo nota nel mondo occidentale la piaga della prostituzione e della tossicodipendenza giovanile.
Quello dei bambini indaco (in inglese indigo children o semplicemente indigos, "gli indaco") è un concetto pseudoscientifico nato nell'ambito della subcultura New Age con cui si indica una generazione di bambini che sarebbero dotati di tratti e capacità speciali o soprannaturali. L'espressione "indigo children", introdotta negli anni settanta dalla parapsicologa Nancy Ann Tappe, ha acquisito popolarità soprattutto a partire dalla pubblicazione di The Indigo Children di Lee Carroll e Jan Tober, nel 1999. L'opera di Carroll e della Tober ha dato l'avvio a un vero e proprio movimento, che nell'ultimo decennio ha prodotto libri, documentari, film e congressi internazionali. Sebbene negli anni siano state raccolte numerose testimonianze di genitori che asseriscono di riconoscere nei loro figli le caratteristiche dei bambini indaco, la teoria non ha alcun fondamento scientifico, per cui appartiene al campo dell'immaginazione popolare di tipo New Age.
Durante la seconda guerra mondiale i bambini, sia maschi che femmine, furono frequentemente protagonisti di eventi insurrezionali, nonché arruolati (volontariamente, coercitivamente o perché mentivano sulla propria età) da parte sia delle potenze dell'Asse e dagli Alleati, che da altri stati belligeranti e da gruppi ebraici. Erano dediti a servizi di vario tipo sia in luoghi non oggetto di combattimento diretto che nelle retrovie, fino ad essere impiegati in azioni belliche. La tutela dell’infanzia era solo agli albori. In sistemi sociali nei quali lo sfruttamento minorile era consuetudine e non eccezione, agli occhi delle generazioni passate la partecipazione di fanciulli ad azioni belliche, sebbene rivestisse carattere di assoluta emergenza, poteva svolgere una funzione di riscatto sociale. Bambini di tutte le parti in conflitto furono nel contempo vittime ed attori a diversi livelli nelle alterne fasi della guerra. Dopo il termine della guerra, una coltre di imbarazzato silenzio cadde su queste vicende, raramente evocate con pudore dai protagonisti (ad esempio il cancelliere tedesco Helmut Kohl).