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La Versilia è la parte della Toscana nord-occidentale, all'interno della provincia di Lucca, delimitata a nord dal fiume di Seravezza e a sud dall'antico forte del Motrone, comprendente i territori dei comuni di Pietrasanta, Forte dei Marmi, Seravezza, Stazzema. Oggi, nell'uso comune, vi si fa comprendere anche la conca di Camaiore e la pianura costiera che si estende fino a Viareggio. La riviera costiera ha una forte vocazione turistica con un esteso litorale sabbioso ed una vivace attività mondana. Alcuni comuni, in particolare Pietrasanta hanno puntato molto sul turismo culturale, che ha condotto in zona un turismo molto diversificato rispetto a quello del passato, che cercava sostanzialmente relax e divertimento disimpegnato.
Storia di Cristo è un saggio dello scrittore italiano Giovanni Papini.
Giovan Battista di Jacopo di Gasparre, detto il Rosso Fiorentino (Firenze, 8 marzo 1494 – Fontainebleau, 14 novembre 1540), è stato un pittore italiano, uno dei principali esponenti dei cosiddetti "eccentrici fiorentini", i pionieri del manierismo in pittura. Come il Pontormo, suo alter ego pittorico per molti anni, fu allievo di Andrea del Sarto e fu, sotto molti punti di vista, un ribelle alle costrizioni classiciste ormai in crisi. Partendo dalle costruzioni equilibrate del suo maestro, ne forzò le forme esprimendo un mondo inquieto e tormentato. Artista originale e anticonformista, riscosse tiepidi consensi a Firenze, a Roma prima di rifugiarsi nella provincia umbro-toscana. Da qui fece il grande passo, trasferendosi alla corte di Fontainebleau, dove divenne lo stimatissimo pittore di corte di Francesco I di Francia, incarico già ricoperto dal suo maestro Andrea del Sarto e da Leonardo da Vinci. Assieme a Francesco Primaticcio, che gli succedette, portò oltralpe il gusto sofisticato ed elitario della Roma clementina prima del Sacco, diventando la scintilla che accese la scuola di Fontainebleau e, di conseguenza, il manierismo internazionale.
Le 20 regioni d'Italia costituiscono il primo livello di suddivisione territoriale dello Stato italiano nonché un ente pubblico dotato di autonomia politica e amministrativa sancita e limitata principalmente dalla Costituzione della Repubblica Italiana (art. 114-133). Le regioni sono in numero di venti e, a eccezione della Valle d'Aosta e del Friuli-Venezia Giulia, sono ripartite in enti di area vasta, che possono essere di due tipi: le 88 province (tra cui 2 autonome del Trentino-Alto Adige e 6 liberi consorzi comunali siciliani) e le 14 città metropolitane. A livello puramente statistico sono considerate anche le 4 ex province del Friuli-Venezia Giulia e quella della Valle d'Aosta. Il livello amministrativo più piccolo all'interno delle regioni è il comune. La regione Trentino-Alto Adige si distingue dalle altre 19 regioni per il fatto che il potere decisionale (molto più avanzato che nelle altre regioni) è esercitato direttamente a livello provinciale con le province autonome di Trento e di Bolzano.
Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975) è stato un regista, scrittore, drammaturgo, giornalista e filosofo italiano, considerato tra i maggiori artisti e intellettuali del XX secolo. Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, filosofo, romanziere, linguista, traduttore e saggista. Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti. Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico.
Pier Desiderio Pasolini (Ravenna, 22 settembre 1844 – Roma, 21 gennaio 1920) è stato un politico, storico e scrittore italiano. Figlio di Giuseppe Pasolini e padre di Guido Pasolini dall'Onda, fu senatore del Regno d'Italia nella XVI legislatura. Membro della famiglia Pasolini dall'Onda, di antica stirpe nobile ravennate, era parente del poeta, scrittore e giornalista Pier Paolo Pasolini.. Il nonno del grande regista, Argobasto (1845- ?) era stato infatti riconosciuto a vent’anni da un cugino di Pierdesiderio, Girolamo.
Babbo Natale è un personaggio immaginario presente in molte culture della tradizione natalizia della civiltà occidentale, oltre che in Giappone e in altre parti dell'Asia orientale. Distribuisce regali ai bambini, di solito la notte della vigilia di Natale e viene rappresentato come un uomo anziano vestito con giacca, pantaloni e cappello rossi con bordi di pelo bianco.
La chiesa di San Ranieri e dei Santi Quaranta Martiri Pisani alla Guilla è una chiesa di Palermo, situata in piazza Quaranta Martiri alla Guilla, nel quartiere Monte di Pietà.
Un aforisma, oppure aforismo (dal greco antico ἁφορισμός, definizione), è una breve frase che condensa un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale.
La Secolare Accademia del Parnaso canicattinese, sorta nel 1922 a Canicattì, era un'accademia piuttosto bizzarra che riuniva persone diverse per formazione politica e culturale, per idee e per carattere e di cui facevano parte professionisti, preti, osti, poeti, filosofi, ecc. Prendeva il nome dal monte sacro alle Muse e della poesia si serviva per fare la satira sulla politica del tempo e per denunciare i vizi e le debolezze degli uomini. Aveva un suo statuto e i soci, che si chiamavano arcadi, si distinguevano in minori e maggiori. I più importanti erano i minori, infatti la carriera si faceva al contrario, nel senso che i maggiori potevano diventare minori e non viceversa. Per entrarvi non vi erano limiti di età, erano ammesse le donne e non era richiesta l'intelligenza. Infatti un articolo dello statuto diceva: «Il Parnaso, Accademia di Scienza, Lettere ed Arte, non fa ad alcun socio l'obbligo di essere intelligente… Anzi». I parnasiani prediligevano la poesia e che molti poeti entrarono a far parte dell'Accademia ma bisogna sapere chi era considerato poeta. Poeta era per i parnasiani non solo chi sapeva scrivere in versi ma anche chi "superata la minore età credeva nell'amore eterno e nella fedeltà delle donne", o chi credeva nel ritorno dall'al di là o chi ancora "sperava di moralizzare la vita pubblica". Difficile definire l'Accademia del Parnaso. Si trattò di un'associazione di "umoristi". Venne definita nel 1938 dal critico Adriano Tilgher come: «La più audace e geniale satira politica e del costume.» Si trattò di un'associazione di "umoristi". Un docente universitario e storico, come Santi Correnti, studioso di vicende, tradizioni, usi e costumi siciliani, nel suo libro "La Sicilia che ride" ha potuto affermare: «Credo che sia difficile contendere la palma dell'umorismo istituzionalizzato in Sicilia alla "Secolare Accademia del Parnaso di Canicattì.» Il professor Correnti pone in rilievo nel suo saggio che tale Accademia occupa "un posto veramente unico nella storia dell'umorismo isolano": e ciò, come egli dichiara, "non soltanto per le sue gesta, ma per il fatto - che nessun'altra Accademia del genere può vantare - che di essa fecero parte, quali Arcadi minori, personalità notissime". Egli elenca, quindi, i letterati, scrittori, poeti e artisti illustri che diedero la loro adesione alla Secolare Accademia del Parnaso Canicattinese: da Luigi Pirandello, Arnoldo Fraccaroli, Marco Praga, Trilussa, Angelo Romagnoli, Angelo Musco, Giovanni Gentile, Filippo Tommaso Marinetti, Marta Abba, Benedetto Croce, Salvatore Quasimodo. Michele Anselmo in "Memorie della Secolare Accademia del Parnaso di Canicattì" ha accennato ad una "filosofia dell'Accademia" in particolare ad un "filosofia sociale dell'Accademia" di natura "relativistica e disincantata"; ed ha individuato nelle opere degli arcadi un "intrecciarsi dialettico della parola e del silenzio". Dice il prof. Diego Lodato nel suo libro sul Parnaso: "Veramente unica nel suo genere è stata l'Accademia del Parnaso di Canicattì, vivacizzata da "un'accolta di giovani, pieni di buon umore e d'intelletto". Essi si sono prodigati a creare un mondo fantastico in cui tutto si svolge alla rovescia, dove l'immaginazione si confonde con la realtà, dove la carriera si percorre a ritroso, dove i veri maggiori sono i minori, dove gli asini sono "saggi e sapienti" e dove i soci, detti arcadi, pur se nella vita discordi, si ritrovano poi, come le Muse sulle vette del Parnaso, tutti concordi, tutti amanti della poesia, tutti con i petti frementi di canti, o meglio, come è detto nel sottotitolo della "Parnasiana", "di canti, code, meditazioni e ragli": e tutto ciò con l'intento, come dice bene Lelio Sengrini, un amico dell'avvocato Francesco Macaluso, "di mettere in ridicolo la vita in ciò che questa meriti; di scherzare sulle scemenze umane e sulle cose serie; di prendere a gabbo i presuntuosi, i manierosi, i pieni di fumo, le fame malcreate". La Secolare Accademia del Parnaso è riuscita con le sue burle anche a valicare i patrii confini, come dimostra la polemica con i giornalisti spagnoli sulla nazionalità di Cristoforo Colombo. Delle sue beffe e delle sue canzonature si è interessata pure la stampa locale e nazionale. Nel 1946 "L'Ora del Popolo" di Palermo pubblicava un divertente servizio di Giovanni Filippone che aveva per titolo "L'umanità vista dal ... Parnaso". Nel 1965 il "Gazzettino di Venezia" sfoggiava uno spassoso reportage di Giuseppe Mugnone intitolato "Gli eccezionali burloni del Parnaso di Canicattì". Nel 1970 "Il Tempo" di Roma dava lustro all'Accademia canicattinese con un brioso articolo di Francobaldo Chiocci dal titolo " Con una beffa a Canicattì si otteneva l'immortalità". Nel 1973 era "La Sicilia" di Catania, con la firma di Giuseppe Alaimo, a dedicare un'intera pagina a "L'Accademia che fece ridere l'Italia". Un arcade minore, in particolare, ha fatto tanto parlare di sé sulla stampa nazionale e anche estera: il barone Agostino La Lomia. figura di nobiluomo eccentrico, alla sua vita di estroso giramondo e al regno "sui generis" dell'isola taorminese di Capo La Croce, che egli aveva scelto come sede marina del Parnaso, a coronamento della sede urbana canicattinese "con acqua corrente" e della sede rurale "con annesso orto". Sempre il prof. Lodato scrive: "Signoreggia nell'insieme Canicattì, culla e sede della Secolare Accademia del Parnaso, città madre, naturale o adottiva, di tutti gli arcadi, compresi quelli onorari di alto rango. La satira, l'ironia, l'umorismo, con le burle, le beffe e gli scherzi, gremiscono le vicende parnasiane dei vari capitoli e dei paragrafi in cui essi si suddividono. Tra gli arcadi minori hanno un posto di primo piano nelle vicende parnasiane il sen. Salvatore Sanmartino e il farmacista Diego Cigna, considerati i padri del Parnaso, e poi quelli che sono i poeti cantori della Secolare Accademia, l'avv. Francesco Macaluso e il sarto-poeta Peppi Paci. Ma tanti altri arcadi, minori e maggiori, si muovono e agiscono nelle pagine evocative dell'esilarante mondo della "somara saggia e tanto sapiente", mondo che destò un forte fascino sull'animo di numerosi uomini illustri e suscitò una così cordiale simpatia in Luigi Pirandello da far sì che egli, che di solito frequentava i grandi teatri delle metropoli d'Europa e d'America, venisse nel 1927 a Canicattì per rappresentare al Teatro Sociale i "Sei personaggi in cerca d'autore".
Don Giovanni Tenorio (in spagnolo Don Juan Tenorio) è un personaggio del teatro e della letteratura europea. Comparso per la prima volta nel 1632 nella commedia di Tirso de Molina L'ingannatore di Siviglia e il convitato di pietra (titolo originale El Burlador de Sevilla y convidado de piedra), è stato poi ripreso da Molière nel 1665 con la tragicommedia Don Giovanni o Il convitato di pietra alla quale si è ispirato il coreografo Gasparo Angiolini per realizzare nel 1761 il balletto pantomimo Don Juan ou Le festin de pierre, in collaborazione con Christoph Willibald Gluck per la musica e Ranieri de' Calzabigi per il libretto. Il personaggio è stato poi reso celebre dall'opera lirica Il dissoluto punito ossia il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart (1787) e in seguito riutilizzato da vari autori nel teatro e nella letteratura: Carlo Goldoni, Lord Byron, Aleksandr Sergeevič Puškin, José Zorrilla, José de Espronceda o ancora José Saramago e Jacinto Grau Delgado. In italiano e in spagnolo il termine dongiovanni è usato oggi come sinonimo di donnaiolo, sciupafemmine, con la stessa accezione del termine Casanova.
Caterina e le sue figlie è una serie televisiva italiana trasmessa su Canale 5 per tre stagioni: la prima dal 4 al 18 dicembre 2005, la seconda dal 9 settembre al 1º ottobre 2007 e la terza dal 13 gennaio al 3 marzo 2010. La protagonista delle tre stagioni è Caterina Foresi, cui dà il volto l'attrice Virna Lisi, che abbandonata dal marito con tre figlie da crescere, si dimostra una donna tenace e capace di aiutarle nei loro problemi quotidiani e sentimentali.
La chiesa di San Marco Vecchio è un luogo di culto cattolico che si trova nella zona nord-est di Firenze, in via Faentina. È ricordata dallo scrittore Bruno Cicognani nel suo "L'età favolosa" del 1940: (...) e spesso andavamo anche a San Marco Vecchio, nella via Faentina (...) la chiesa rustica che sapeva di contadinesco.
Canti Orfici è una raccolta di componimenti letterari in prosimetro scritta da Dino Campana. Fu originariamente composta nel 1913, in una prima ed unica stesura che portava il titolo Il più lungo giorno, che fu consegnata per la pubblicazione a Giovanni Papini e ad Ardengo Soffici; quest'ultimo perse però il manoscritto originale, costringendo Campana a riscrivere l'opera quasi interamente a memoria. Per lungo tempo l'autografo dell'originale si considerò perduto: venne ritrovato solamente nel 1971, tra le carte di Soffici.
Nell’ambito delle arti per capriccio si intende un’opera (o una porzione d’opera) che sia interamente frutto dell’ispirazione del creatore. In altri termini, si tratta di un lavoro che non riproduca qualcosa di esistente in natura, o tuttalpiù già presente nella tradizione iconografica, oppure che diverga dalle norme compositive vigenti. I capricci vennero chiamati anche scherzi, follie o divertimenti (ad eccezione dell'ambito musicale dove ognuno di questi termini manteneva uno specifico significato) e vezzeggiati come fantasie o sghiribizzi.
L'albero di Natale è, insieme con la tradizione del presepe, una delle più diffuse usanze natalizie. L'albero di Natale è un uso di origine nordica, particolarmente diffuso nell'area tedesca. Si tratta in genere di un abete o un sempreverde addobbato con palline, piccoli oggetti colorati, luci, festoni, dolciumi; alla base o sui rami si pongono piccoli regali impacchettati. Un tempo l'albero era sempre di origine naturale, di solito un piccolo abete che veniva tagliato nel bosco e portato in casa come addobbo natalizio. In epoca industriale iniziarono il commercio degli abeti coltivati e degli abeti di materiale plastico, in vari formati e colori. L'abete può essere portato in casa o tenuto all'aperto, viene preparato qualche giorno o qualche settimana prima di Natale e rimosso dopo l'Epifania. Nelle grandi città è d'uso abbellire una delle piazze principali con un grande abete. Quando l'albero viene collocato in casa, è tradizione in Italia che nei pressi o ai suoi piedi venga collocato anche il presepe, come pure siano collocati anche i regali di Natale ben impacchettati, in attesa del giorno della festa in cui potranno essere aperti. Nella tradizione milanese l'albero di natale viene preparato a Sant'Ambrogio, patrono di Milano, il 7 dicembre; mentre nella tradizione barese è allestito a San Nicola, patrono di Bari, il 6 dicembre. Un'altra usanza ne prevede la preparazione l'8 dicembre, ovvero durante la festività cattolica dell'Immacolata Concezione. L'immagine dell'albero come simbolo dell'axis mundi che collega il Cielo supremo sede della Divinità (specificamente la stella polare) e la Terra, ha origini molto antiche e trova riscontri in diverse religioni.
Ceccardo Roccatagliata Ceccardi (Genova, 6 gennaio 1871 – Genova, 3 agosto 1919) è stato un poeta italiano. È stato un precursore della poesia ligure del Novecento che va da Camillo Sbarbaro a Eugenio Montale, ma nella sua formazione s'incrociano anche residui carducciani e inquietudini decadenti che rinviano a Pascoli, a D'Annunzio e ai simbolisti francesi. Nelle sue composizioni migliori s'avverte un teso lirismo che si placa a tratti in eleganti movenze elegiache o in dense evocazioni del paesaggio ligure.
Liberalismo è il termine principale utilizzato a partire dal XX secolo per indicare la dottrina politica, elaborata inizialmente dai filosofi illuministi tra la fine del XVII e il XVIII secolo, che attribuisce all’individuo un valore autonomo rispetto a quello dello stato, e che intende limitare l’azione di quest'ultimo sulla base di una ferma separazione tra pubblico e privato. Il liberalismo, attraversando la storia del mondo occidentale dal XVII secolo ai giorni nostri, ha assunto forme e caratteristiche diverse nei differenti contesti storici e nazionali in cui si è sviluppato, senza però mai rinunciare alla sua originale ispirazione anti-autoritaria.
Camillo Sbarbaro (Santa Margherita Ligure, 12 gennaio 1888 – Savona, 31 ottobre 1967) è stato un poeta, scrittore e aforista italiano; con Maria Cengia Sambo, è stato anche il lichenologo italiano di maggior rilievo della prima metà del Novecento.
L'Archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana è un archivio etno-antropologico istituito nel 1979 dal comune di Grosseto, per iniziativa di Roberto Ferretti. Nel 1993 l'archivio è diventato una sezione specializzata della Biblioteca comunale Chelliana di Grosseto, finché nel 2016 non ha assunto la forma di associazione culturale. L'archivio è stato realizzato per studiare, analizzare scientificamente e valorizzare i diversi aspetti della cultura popolare maremmana, e per conservarne la documentazione. Roberto Ferretti, che insieme ad Alfio Gianninoni, allora assessore alla cultura al Comune di Grosseto, è stato il principale artefice dell'archivio, aveva dato un contributo essenziale alla definizione di un progetto che non era solo culturale, ma anche sociale e politico, e che nello studio, la documentazione e il recupero delle tradizioni popolari vedeva un rovesciamento ideale delle condizioni dell'esistenza delle classi subalterne.
Ancona (AFI: /anˈkona/, ; Ancona in anconitano) è un comune italiano di 98 866 abitanti, capoluogo della provincia omonima e delle Marche. Affacciata sul mar Adriatico, possiede uno dei maggiori porti italiani. Città d'arte ricca di monumenti e con 2400 anni di storia, è uno dei principali centri economici della regione, oltre che suo principale centro urbano per dimensioni e popolazione. Protesa verso il mare, la città sorge su un promontorio a forma di gomito piegato, che protegge il più ampio porto naturale dell'Adriatico centrale. I Greci di Siracusa, che fondarono la città nel 387 a.C., notarono la forma di questo promontorio e per questo motivo chiamarono la nuova città Ἀγκών, Ankón, che in greco significa "gomito". L'origine greca di Ancona è ricordata dall'appellativo con la quale è conosciuta: la "città dorica".
Cesario, o Cesareo (Nordafrica, I secolo – Terracina, II secolo), è stato un diacono e martire della Chiesa, venerato come santo da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi. Secondo la tradizione sarebbe stato figlio di cittadini romani discendenti dalla rinomata Gens Iulia, stanziata a Cartagine durante la riorganizzazione dei territori africani da parte di Gaio Giulio Cesare. Convertito al cristianesimo e divenuto diacono, si è dedicato all'evangelizzazione. Nel corso di un viaggio verso Roma, Cesario è approdato a Terracina, dove - al tempo dell'imperatore Marco Ulpio Nerva Traiano - ha subito il martirio, chiuso in un sacco e gettato nel mare, per aver protestato contro una macabra usanza pagana. A partire dal IV secolo, a seguito della traslazione delle sue spoglie da Terracina alla Domus Augustana sul colle Palatino, San Cesario è stato uno dei martiri più celebri e venerati a Roma (una celebrità confermata dal fatto che gli vennero dedicati molti santuari, oratori e monasteri); il suo nome è servito per soppiantare il culto pagano di Giulio Cesare, dell'imperatore Cesare Ottaviano Augusto e dei Divi Cesari (gli imperatori romani). In tal modo, San Cesario ha annunciato il nuovo carattere cristiano della potenza dei Cesari e il suo oratorio sul Palatino, nel cuore della Roma antica, è servito come punto di riferimento per la cristianizzazione dell'Impero. Il culto del santo è molto diffuso nel mondo, intensificato attraverso le varie traslazioni delle sue reliquie, donate dai papi, imperatori, re, santi, Padri della Chiesa, vescovi, duchi e cavalieri.
L'Antologia di Spoon River (Spoon River Anthology) è una raccolta di poesie in verso libero scritta dal poeta statunitense Edgar Lee Masters e pubblicata tra il 1914 e il 1915 sul Mirror di Saint Louis. Ogni poesia racconta, in forma di epitaffio, la vita dei residenti dell'immaginario paesino di Spoon River (il cui nome deriva da quello di un omonimo fiume realmente esistente, che scorre vicino a Lewistown, città di residenza di Masters), sepolti nel cimitero locale. Lo scopo di Masters è quello di demistificare la realtà di una piccola cittadina rurale americana.
L'Italia (/iˈtalja/, ), ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato situato nell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. L'Italia è una repubblica parlamentare e conta una popolazione di circa 60 milioni di abitanti. La capitale è Roma. La parte continentale, delimitata dall'arco alpino, confina a nord, da ovest a est, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; il resto del territorio, circondato dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico, si protende nel mar Mediterraneo, occupando la penisola italiana e numerose isole (le maggiori sono Sicilia e Sardegna), per un totale di 302072,84 km². Gli Stati della Città del Vaticano e di San Marino sono enclavi della Repubblica mentre Campione d'Italia è l'unica exclave italiana. Con l'ascesa di Roma, che fu capitale della Repubblica romana e poi dell'Impero romano, si ebbe il primo processo di unificazione della penisola, destinata a rimanere per secoli il centro politico e culturale della civiltà occidentale. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, l'Italia medievale fu soggetta a invasioni e dominazioni di popolazioni germaniche, come gli Ostrogoti, i Longobardi e i Normanni, perdendo la propria unità politica. Nel XV secolo, con la diffusione del Rinascimento, ridivenne il centro culturale del mondo occidentale, ma dopo le guerre d'Italia del XVI secolo ricadde sotto l'egemonia delle potenze straniere, quali Francia, Spagna e Austria. Durante il Risorgimento gli italiani combatterono per l'indipendenza nazionale e per l'Unità d'Italia, finché nel 1861 fu proclamato il Regno d'Italia, che completò la riunificazione con la presa di Roma del 20 settembre 1870 e la vittoria nella prima guerra mondiale. Dal 1882 al 1960 l'Italia ha posseduto un impero coloniale. Nel 1946, dopo il ventennio fascista, la sconfitta nella seconda guerra mondiale e la guerra civile, a seguito di un referendum istituzionale lo Stato italiano divenne una repubblica. Nel 2020 l'Italia, ottava potenza economica mondiale e terza nell'Unione europea, è un paese con un alto standard di vita: l'indice di sviluppo umano è molto alto, 0.883, e la speranza di vita è di 83,4 anni. È membro fondatore dell'Unione europea, della NATO, del Consiglio d'Europa e dell'OCSE; aderisce all'ONU e al trattato di Schengen. È inoltre membro del G7 e del G20, partecipa al progetto di condivisione nucleare della NATO, è una grande potenza regionale europea, in grado di esercitare influenza politica anche su scelte e decisioni di ordine extra-europeo e globale, e si colloca in nona posizione nel mondo per spesa militare. In virtù della sua storia ultramillenaria, l'Italia vanta insieme alla Cina il maggior numero di siti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
La Beata Vergine Maria del Soccorso, chiamata anche Succurre Miseris o semplicemente Madonna del Soccorso, è uno degli appellativi con cui la Chiesa cattolica venera Maria, madre di Gesù.
L'area delle arti visive (o arti visuali) è estremamente ampia essendo definibile in tal modo qualunque forma artistica che abbia come risultato un oggetto visibile. Altre arti, quali il teatro, la musica o l'opera, costituiscono invece categorie a sé stanti di tipo figurativo, pur con confini non sempre ben definiti: vedi ad esempio la body art o l'arte interattiva, o anche il cinema, che può incorporare differenti forme artistiche e performative. Nella società contemporanea la cultura visiva ha assunto un'enorme importanza; più recentemente l’arte digitale e la new media art hanno guadagnato un ruolo non trascurabile in una cultura sempre più dominata dal visuale. Nel multiforme scenario delle arti contemporanee le ultime tendenze digitali si stanno addentrando in un nuovo territorio dell'arte, che si pone oggi una sfida sempre più importante: quella di confermarsi uno specifico valore di mercato, aprendo nuove opportunità di fruizione e di consumo (dalle arti digitali alla fotografia digitale, dalla musica agli audiovisivi) "in un continuo confronto e in un continuo tentativo di superamento dell’arte contemporanea". Dalla seconda metà del XX secolo, critici e storici dell'arte hanno preferito allargare la più generica espressione "arte figurativa" a quella più specifica di "arte visiva", riferita alla molteplicità di attività creative che non comprendono soltanto le tradizionali discipline come la pittura e la scultura. Il panorama dell'arte è dunque fortemente cambiato, pertanto rientrano nel campo delle arti visive anche la fotografia, la performance, la body-art, l’assemblage, la video art, l’happening, la land art.
Ardengo Soffici (Rignano sull'Arno, 7 aprile 1879 – Vittoria Apuana, 19 agosto 1964) è stato un pittore, scrittore, poeta e saggista italiano.
La censura fascista in Italia consistette in un'attività di censura e di controllo sistematico della comunicazione e, in particolare, della libertà di espressione, di pensiero, di parola, di stampa e nella repressione della libertà di associazione, di assemblea, di religione avutasi soprattutto durante il ventennio fascista (1922-1943). La censura in Italia non terminò del tutto con la fine del regime fascista, anche se i governi democratici della Repubblica Italiana, pur sussistendo alcune disposizioni del codice Rocco, si dichiararono esplicitamente a favore della libertà d'espressione come sancito dall'articolo 21 dalla costituzione della Repubblica Italiana.
Bonaventura è un nome proprio di persona italiano maschile.
Forte dei Marmi è un comune italiano di 7 023 abitanti della provincia di Lucca in Toscana. Località marittima di villeggiatura affacciata sul Mar Ligure, prende il nome dall'omonimo fortino che sorge al centro della città, voluta dal granduca Leopoldo a difesa dell'approdo, e dai marmi che dalle Alpi Apuane, poco distanti, venivano trasportati fino al pontile per poi prendere la via del mare.
L'Antologia Palatina (in greco antico: Ἀνθολογία διαϕόρων ἐπιγραμμάτων; in latino, Anthologia Palatina, talvolta in sigla: Anth. Pal.) è una celebre raccolta di epigrammi attribuiti a una cinquantina di poeti greci compilata a Bisanzio intorno alla metà del X secolo. Essa costituisce una copia arricchita della perduta antologia epigrammatica compilata da Costantino Cefala alcuni decenni prima (verosimilmente, fra l'880 e il 902). La Palatina consta di circa 3700 epigrammi (per un totale di circa 23000 versi), suddivisi, nelle moderne edizioni e già nel manoscritto originale, in 15 capitoli o libri. Tale opera venne rinvenuta dall'umanista Claude Saumaise nel 1607 presso la Biblioteca di Heidelberg, detta Palatina, da cui il nome di Antologia Palatina. Oggi il manoscritto è diviso in due parti: la più corposa si trova ad Heidelberg, mentre la rimanente è collocata presso la Bibliothèque nationale de France.
L'Accademia dell'Arcadia è un'accademia letteraria fondata a Roma il 5 ottobre 1690 da Giovanni Vincenzo Gravina e da Giovanni Mario Crescimbeni coadiuvati nell'impresa anche dal torinese Paolo Coardi, in occasione dell'incontro nel convento annesso alla chiesa di San Pietro in Montorio di quattordici letterati appartenenti al circolo della regina Cristina di Svezia, tra i quali gli umbri Giuseppe Paolucci di Spello, Vincenzo Leonio da Spoleto e Paolo Antonio Viti di Orvieto, i romani Silvio Stampiglia e Jacopo Vicinelli, i genovesi Pompeo Figari e Paolo Antonio del Nero, i toscani Melchiorre Maggio di Firenze e Agostino Maria Taia di Siena, Giambattista Felice Zappi di Imola e il cardinale Carlo Tommaso Maillard di Tournon di Nizza. L'Accademia è considerata non solamente come una semplice scuola di pensiero, ma come un vero e proprio movimento letterario che si sviluppa e si diffonde in tutta Italia durante tutto il Settecento in risposta a quello che era considerato il cattivo gusto del Barocco. Essa si richiama nella terminologia e nella simbologia alla tradizione dei pastori-poeti della mitica regione dell'Arcadia ed il nome fu trovato da Taia durante una adunata ai Prati di Castello, a quei tempi un paesaggio pastorale. Oltre al nome dell'Accademia, emblematico da questo punto di vista, fu scelto seguendo questa tendenza anche il nome della sede, una villa sulla salita di via Garibaldi sulle pendici del Gianicolo: "Bosco Parrasio". I suoi membri furono detti Pastori, Gesù bambino (adorato per primo dai pastori) fu scelto come protettore; come insegna, venne scelta la siringa del dio Pan, cinta di rami di alloro e di pino e ogni partecipante doveva assumere, come pseudonimo, un nome di ispirazione pastorale greca.
Conte Giacomo Leopardi (al battesimo Giacomo Taldegardo Francesco di Sales Saverio Pietro Leopardi; Recanati, 29 giugno 1798 – Napoli, 14 giugno 1837) è stato un poeta, filosofo, scrittore, filologo italiano. È ritenuto il maggior poeta dell'Ottocento italiano e una delle più importanti figure della letteratura mondiale, nonché una delle principali del romanticismo letterario, sebbene criticherà sempre la corrente romantica di cui rifiuta l'arido vero, ritenendosi vicino al Classicismo. La profondità della sua riflessione sull'esistenza e sulla condizione umana – di ispirazione sensista e materialista – ne fa anche un filosofo di spessore. La straordinaria qualità lirica della sua poesia lo ha reso un protagonista centrale nel panorama letterario e culturale europeo e internazionale, con ricadute che vanno molto oltre la sua epoca. Leopardi, intellettuale dalla vastissima cultura, inizialmente sostenitore del classicismo, ispirato alle opere dell'antichità greco-romana, ammirata tramite le letture e le traduzioni di Mosco, Lucrezio, Epitteto, Luciano ed altri, approdò al Romanticismo dopo la scoperta dei poeti romantici europei, quali Byron, Shelley, Chateaubriand, Foscolo, divenendone un esponente principale, pur non volendo mai definirsi romantico. Le sue posizioni materialiste – derivate principalmente dall'Illuminismo – si formarono invece sulla lettura di filosofi come il barone d'Holbach, Pietro Verri e Condillac, a cui egli unisce però il proprio pessimismo, originariamente probabile effetto di una grave patologia che lo affliggeva ma sviluppatesi successivamente in un compiuto sistema filosofico e poetico. Morì nel 1837 poco prima di compiere 39 anni, di edema polmonare o scompenso cardiaco, durante la grande epidemia di colera di Napoli. Il dibattito sull'opera leopardiana a partire dal Novecento, specialmente in relazione al pensiero esistenzialista fra gli anni trenta e cinquanta, ha portato gli esegeti ad approfondire l'analisi filosofica dei contenuti e significati dei suoi testi. Per quanto resi specialmente nelle opere in prosa, essi trovano precise corrispondenze a livello lirico in una linea unitaria di atteggiamento esistenziale. Riflessione filosofica ed empito poetico fanno sì che Leopardi, al pari di Schopenhauer, Kierkegaard, Nietzsche e più tardi di Kafka, possa essere visto come un esistenzialista o almeno un precursore dell'Esistenzialismo.
Un comune, nell'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana, è un ente locale territoriale autonomo, che può avere il titolo di città. Formatosi praeter legem secondo i princìpi consolidatisi nei comuni medievali, è previsto dall'art. 114 della costituzione della Repubblica Italiana. Può essere suddiviso in frazioni, le quali possono a loro volta avere un limitato potere grazie a delle apposite assemblee elettive. La disciplina generale è contenuta nel decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e ha come organi politici il consiglio comunale, la giunta comunale e il sindaco.
Arcadia è un prosimetro pastorale di Jacopo Sannazaro, scritto verso la metà degli anni ottanta del Quattrocento e pubblicato nel 1504 a Napoli. La prima stesura circolò sotto forma di manoscritto prima della sua pubblicazione a stampa. L'opera ha un posto di rilievo nella storia della prosa e della poesia europee, e può essere considerata un vero e proprio boom editoriale dell'epoca e un vero classico letterario nei secoli successivi.
Don Chisciotte della Mancia (El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha) è un romanzo spagnolo di Miguel de Cervantes Saavedra, pubblicato in due volumi, nel 1605 e 1615. È annoverato non solo come la più influente opera del Siglo de Oro e dell'intero canone letterario spagnolo, ma un capolavoro della letteratura mondiale nella quale si può considerare il primo romanzo moderno. Vi si incontrano, bizzarramente mescolati, sia elementi del genere picaresco sia del romanzo epico-cavalleresco, nello stile del Tirant lo Blanch e del Amadís de Gaula. I due protagonisti, Alonso Chisciano (o Don Chisciotte) e Sancho Panza, sono tra i più celebrati personaggi della letteratura di tutti i tempi. Il pretesto narrativo ideato dall'autore è la figura dello storico Cide Hamete Benengeli, di cui Cervantes dichiara di aver ritrovato e fatto tradurre il manoscritto arabo, nel quale sono raccontate le vicende di Don Chisciotte. Oltre l'artificio letterario dal forte valore parodico, l'invenzione di questo narratore inaffidabile e di altri filtri narrativi destinati a creare ambiguità nel racconto è una delle più fortunate innovazioni introdotte da Cervantes. L'opera di Cervantes fu pubblicata nel 1605 quando l'autore aveva 57 anni. Il successo fu tale che Alonso Fernández de Avellaneda, pseudonimo di un autore fino ad oggi sconosciuto, pubblicò la continuazione nel 1614. Cervantes, disgustato da questo sequel, decise di scrivere un'altra avventura del Don Quijote - la seconda parte - pubblicata nel 1615. Con oltre 500 milioni di copie, è il romanzo più venduto della storia.
Il Conservatorio statale di musica Gioachino Rossini è un istituto superiore di studi musicali fondato a Pesaro nel 1882 in ossequio alle ultime volontà di Gioachino Rossini.
Bagnoregio è un comune italiano di 3531 abitanti della provincia di Viterbo nel Lazio.
Il Canto di Natale (A Christmas Carol, in Prose. Being a Ghost-Story of Christmas), noto anche come Cantico di Natale, Ballata di Natale o Racconto di Natale, è un romanzo breve di genere fantastico del 1843 di Charles Dickens (1812-1870), ed è anche una delle sue opere più famose e popolari. È il più importante della serie dei Libri di Natale (The Christmas Books), una serie di storie che include anche Le campane (The Chimes, 1845), Il grillo del focolare (The Cricket on the Hearth, 1845), La battaglia della vita (The Battle for Life, 1846) e Il patto col fantasma (The Haunted Man, 1848). Il romanzo è uno degli esempi di critica di Dickens alla società ed è anche una delle più famose e commoventi storie sul Natale nel mondo. Narra della conversione del vecchio e tirchio Ebenezer Scrooge, visitato nella notte di Natale da tre spiriti (il Natale del passato, del presente e del futuro), preceduti da un'ammonizione dello spettro del defunto amico e collega Jacob Marley. Il Canto unisce al gusto del racconto gotico l'impegno nella lotta alla povertà e allo sfruttamento minorile, attaccando l'analfabetismo: problemi esasperati apparentemente proprio dalla Poor Law (Legge contro la povertà).
Lorenzo Viani (Viareggio, 1º novembre 1882 – Lido di Ostia, 2 novembre 1936) è stato un pittore, incisore, scrittore e poeta italiano.
Camilla Salvago Raggi (Genova, 1º marzo 1924) è una poetessa, scrittrice e traduttrice italiana.
Castellania Coppi (Castlanìain in dialetto tortonese, fino al 2019 Castellanìa) è un comune italiano della provincia di Alessandria, in Piemonte, situato sulle colline alla destra orografica del torrente Scrivia. È il paese natale di Fausto Coppi, considerato uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi. Castellania Coppi è ritornato comune autonomo nel 1947 (D.L.P. N. 966 del 20 agosto 1947) dopo essere stato per 19 anni unificato al vicino comune di Carezzano.
Giovanni Papini (Firenze, 9 gennaio 1881 – Firenze, 8 luglio 1956) è stato uno scrittore, poeta, saggista e terziario francescano italiano, noto anche col nome religioso di fra' Bonaventura. Intellettuale controverso e discusso, ma anche ammirato per il suo stile di scrittura, fu studioso di filosofia, di religione, critico letterario e acceso polemista, narratore e poeta, divulgatore del pragmatismo e delle avanguardie storiche come il futurismo e il post-decadentismo. Passò da una posizione all'altra su più fronti, sempre insoddisfatto e inquieto: si convertì dall'anticlericalismo e dall'ateismo accesi al cattolicesimo con punte di eterodossia e intransigenza; passò dal maledettismo e dall'interventismo convinto (prima del 1915) all'avversione verso la guerra. Negli anni trenta, dopo essere passato dall'individualismo al conservatorismo, aderisce infine al fascismo, mantenendo comunque un'avversione verso il nazismo e pentendosi poi del razzismo. Morì nel 1956 di malattia del motoneurone (sclerosi laterale amiotrofica di tipo bulbare), che lo affliggeva dal 1952. Pressoché rimosso dalla grande letteratura dopo la scomparsa principalmente per le sue scelte ideologiche, fu apprezzato e rivalutato in seguito; nel 1975, lo scrittore argentino Jorge Luis Borges lo definì un autore "immeritatamente dimenticato".
Aurelio Agostino d'Ippona (in latino: Aurelius Augustinus Hipponensis; Tagaste, 13 novembre 354 – Ippona, 28 agosto 430) è stato un filosofo, vescovo e teologo romano di origine nordafricana e lingua latina. Conosciuto come sant'Agostino, è Padre, dottore e santo della Chiesa cattolica, detto anche Doctor Gratiae ("Dottore della Grazia"). Forse il maggiore rappresentante della Patristica, è stato definito da Monsignor Antonio Livi «il massimo pensatore cristiano del primo millennio e certamente anche uno dei più grandi geni dell'umanità in assoluto». Se le Confessioni sono la sua opera più celebre, si segnala per importanza, nella vastissima produzione agostiniana, La città di Dio.
Antologia fu una rivista con periodicità mensile, pubblicata a Firenze dal 1821 al 1833, promossa da Giovan Pietro Vieusseux e da Gino Capponi, cui collaborarono molti intellettuali del tempo.
Il crepuscolo dei filosofi è un saggio di tema filosofico scritto da Giovanni Papini e pubblicato presso la Società Editrice Lombarda nel 1906. L'opera, il primo libro pubblicato da Giovanni Papini, si apre con una prefazione dell’autore e si articola in sei capitoli e una conclusione. Ciascun capitolo è dedicato a un filosofo di spicco: Immanuel Kant (1724-1804), Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770-1831), Arthur Schopenhauer (1788- 1860), Auguste Comte (1798-1857), Herbert Spencer (1820-1903) e Friedrich Nietzsche (1844-1900). Papini fa un processo ai maggiori rappresentanti del pensiero dell'Ottocento, “presi come uomini vivi, concreti e determinati”, per mettere alla “tortura quelle tre o quattro loro idee”, e dopo averle malmenate cerca di “gettarle via come inutili carogne”. L'opera si conclude con il capitolo dal titolo “Licenzio la filosofia”, in cui Papini, dopo avere stroncato uno dopo l'altro i filosofi presi in considerazione, liquida il pensiero filosofico nel suo complesso. Alla sua ansia di cambiare il mondo, di fondare il potere dell’essere umano su di esso, la filosofia non pare uno strumento efficace: «essa rappresenta, in un certo modo, lo stadio assurdo della scienza. Essa proviene dalla scienza per forza d’inerzia, per progressivo allargamento di concetti. […] Il filosofo vedendo come le leggi particolari dello scienziato fossero efficaci ha creduto che scoprendo l’unica legge l’uomo sarebbe diventato onnipotente ma non s’è accorto che quest’unica legge, appunto perché unica, non dice nulla e perciò non serve a nulla. […] La filosofia […] può rimanere come genere letterario. Le metafisiche, colle loro larghe visioni e le loro suggestioni immaginose, potranno prendere degnamente il posto dei poemi epici» (p. 162).
La Camera dei deputati (o semplicemente Camera), nell'ordinamento costituzionale italiano, è l'assemblea legislativa che, insieme al Senato della Repubblica, compone il Parlamento. Istituita nel 1861, succedeva alla Camera dei deputati sardo-piemontese e, durante il periodo monarchico, era affiancata dal Senato del Regno; restò operativa fino al 1939, allorché fu soppiantata dalla Camera dei fasci e delle corporazioni, venendo infine ripristinata con l'avvento della Costituzione repubblicana. È contemplata all'interno del Titolo I della parte seconda della Costituzione che, nel disciplinare il Parlamento nel suo insieme, delinea un sistema bicamerale perfetto.
La classe Foscolo fu una serie di undici navi da carico costruite per la Tirrenia di Navigazione tra il 1939 ed il 1947. Destinate alle rotte merci per il Nord Europa, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale ne mutò irrimediabilmente il destino: sette unità furono affondate durante la guerra, due divennero prede belliche per Francia e Jugoslavia e solo due furono impiegate, nel dopoguerra, per lo scopo per il quale erano state costruite.