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La storia della letteratura italiana inizia nel XII secolo, quando nelle diverse regioni della penisola italiana si iniziò a scrivere in italiano con finalità letterarie. Il Ritmo laurenziano è la prima testimonianza di una letteratura in lingua italiana. Gli storici della letteratura individuano l'inizio della tradizione letteraria in lingua italiana nella prima metà del XIII secolo con la scuola siciliana di Federico II di Svevia, Re di Sicilia e Imperatore del Sacro Romano Impero, anche se il primo documento letterario di cui sia noto l'autore è considerato il Cantico delle creature di Francesco d'Assisi. In Sicilia, a partire dal terzo decennio del XIII secolo, sotto il patrocinio di Federico II si era venuto a formare un ambiente di intensa attività culturale. Queste condizioni crearono i presupposti per il primo tentativo organizzato di una produzione poetica in volgare romanzo, il siciliano, che va sotto il nome di "scuola siciliana" (così definita da Dante nel suo “De vulgari Eloquentia”). Tale produzione uscì poi dai confini siciliani per giungere ai comuni toscani e a Bologna e qui i componimenti presero ad essere tradotti e la diffusione del messaggio poetico divenne per molto tempo il dovere di una sempre più nota autorità comunale. Quando la Sicilia passò il testimone ai poeti toscani, coloro che scrivevano d'amore vi associarono, seppure in maniera fresca e nuova, i contenuti filosofici e retorici assimilati nelle prime grandi università, prima di tutto quella di Bologna. I primi poeti italiani provenivano dunque da un alto livello sociale e furono soprattutto notai e dottori in legge che arricchirono il nuovo volgare dell'eleganza del periodare latino che conoscevano molto bene attraverso lo studio di grandi poeti latini come Ovidio, Virgilio, Lucano. Ciò che infatti ci permette di parlare di una letteratura italiana è la lingua, e la consapevolezza nella popolazione italiana di parlare una lingua che pur nata verso il X secolo si emancipa completamente dalla promiscuità col latino solo nel XIII secolo.
La novella è una narrazione in prosa breve. Tracce di novella sono presenti nelle letterature dell'antico Egitto e della Mesopotamia (Sumeri, Babilonesi). Il genere è presente nelle letterature orientali in particolare in quella indiana dove vi sono varie raccolte, tra cui la celebre Pañcatantra. In India nasce anche la struttura delle novelle precedute da una cornice narrativa, struttura che poi avrà diffusione anche in Occidente con il Decameron. La novella ebbe scarsa autonomia nelle letterature greca e latina. Si ricordano gli arguti e burleschi Racconti sibaritici e la Fabula Milesia. Nella letteratura orientale celeberrima è la raccolta Le mille e una notte. Alla base della struttura che la novella assumerà poi nel Medioevo troviamo l'exemplum, un genere che si potrebbe definire una forma semplice di novella ma che possiamo descrivere anche come a metà strada tra la fiaba e la parabola. Anche l'exemplum è inglobato in altri generi, come la vita dei Santi perché era usato molto spesso dai predicatori con finalità educative e morali. I predicatori se ne servivano allora per ricondurre sulla giusta strada coloro che avevano commesso qualche peccato. Nel Medioevo il fabliau è un altro antecedente della novella. La novella sorge più tardi, in età medievale, nell'ambito di culture molto diverse tra loro. Ancora assente in Francia e in Germania, la novella era un genere praticato in Spagna dove risentiva della novellistica arabo-orientale, come attestano Furberie e perfidie delle donne (1253), una versione del Libro de' sette savi scritta da Fadrique di Castiglia, fratello del re Alfonso X il Saggio; il Libro degli esempi del conte Lucanor e di Patronio (1335) di Juan Manuel e le novelle in versi del Libro del buon amor (1330-1343) di Juan Ruiz. In Inghilterra la novella si sviluppò a partire dai Racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer (secolo XIV).
Della letteratura statunitense (o più genericamente letteratura americana) fanno parte gli scritti e le opere letterarie prodotte nell'America coloniale, prima, e negli Stati Uniti d'America, dalla loro formazione a oggi. Nella storia della letteratura americana possiamo distinguere tre periodi fondamentali: il periodo coloniale (1607-1810) il periodo romantico (1810-1865) il periodo realista (1865-1950 circa)
La letteratura inglese (English-language literature) indica l'insieme di quelle attività indirizzate alla produzione di testi scritti a fini artistici, in poesia o in prosa, in lingua inglese. Essa dunque non è limitata alla produzione letteraria interna al Regno d'Inghilterra e alle sue varie evoluzioni, ma comprende anche molta della letteratura scozzese, gallese e irlandese, scritta in inglese anche prima che i territori suddetti facessero parte del Regno Unito o dopo la loro eventuale uscita da esso. Oltre a questo, tale letteratura comprende le produzioni delle colonie o ex-colonie britanniche, prima tra tutte gli Stati Uniti, dove l'inglese è lingua ufficiale.
La letteratura indiana si compone di tutte quelle opere prodotte nel subcontinente indiano e dalla creazione della Repubblica dell'India (1947); le lingue ufficialmente riconosciute dallo Stato indiano sono 22. Le prime opere furono trasmesse oralmente. La letteratura sanscrita inizia con i Veda, una collezione di inni sacri composti tra il 2000 a.C. e il IV secolo a.C., e con i poemi epici Mahābhārata e Rāmāyaṇa. Nel primo secolo d.C., insieme alla letteratura classica sanscrita, fiorirono anche la letteratura Tamil, la letteratura Sangam e il Canone pāli. Durante il Medioevo apparvero la letteratura Kannada e la letteratura Telugu, rispettivamente nel V secolo e nell'XI secolo. Più tardi fiorirono la letteratura Marathi, la letteratura bengalese, la letteratura persiana e la letteratura urdu.
Appuntamento al buio (Blind Date) è un film del 1987 diretto da Blake Edwards.
Novecento è un monologo teatrale di Alessandro Baricco pubblicato da Feltrinelli nel 1994. Baricco lo scrisse perché fosse interpretato da Eugenio Allegri e con la regia di Gabriele Vacis, che nel luglio dello stesso anno ne fecero uno spettacolo, che debuttò al festival di Asti. Secondo l'autore il testo può essere definito come una via di mezzo tra «una vera messa in scena e un racconto da leggere ad alta voce».
Arlotto Mainardi, detto il Piovano o Pievano Arlotto (Firenze, 25 dicembre 1396 – Firenze, 26 dicembre 1484), è stato un presbitero italiano, famoso per il suo spirito e le sue burle diventate proverbiali, grazie a una letteratura popolare fiorita per tutto il Rinascimento.
Mario Praz (Roma, 6 settembre 1896 – Roma, 23 marzo 1982) è stato un saggista, critico letterario e scrittore italiano, è stato anche critico d'arte, traduttore e giornalista. I suoi studi sono incentrati in particolare sull'Inghilterra fra il Seicento e l'epoca vittoriana, ma si è occupato anche di letteratura italiana, francese, spagnola, tedesca, russa.
La letteratura di una certa lingua è l'insieme delle opere scritte e pervenute fino al presente. Tale definizione non è affatto scontata e va precisata sotto diversi aspetti. Da un lato, le definizioni che sono state date del termine, sensibili a diverse ideologie, visioni del mondo, sensibilità politiche o filosofiche, sono diverse tra loro e spesso assolutamente inconciliabili. Assai varia è anche la misura del "campo" della letteratura e incerta la definizione di ciò che letteratura non è, tanto che vi è stato chi ha affermato che letteratura è ciò che viene chiamato letteratura, chi ha trovato nell'impossibilità della definizione la sola definizione possibile, o chi, sottolineando "la polivalenza e ambiguità del fenomeno letterario", sostiene tuttavia che "non tutto ciò che è scritto è letteratura, per diventarlo, un testo scritto dev'essere mosso da un'intenzionalità precisa e da una conseguente logica strutturante". È tuttavia vero che la letteratura di una nazione costituisce una "sintesi organica dell'anima e del pensiero d'un popolo", ovvero uno specchio della rispettiva società in un tempo definito e che varia di opera in opera.
Mutatis mutandis è un'espressione latina (dal punto di vista grammaticale un ablativo assoluto) che significa «cambiate (mutatis) le cose che sono da cambiarsi (mutandis)».
La letteratura comparata, anche detta comparatistica (in inglese Comparative literature, talvolta abbreviata come Comp. lit.), è la disciplina che studia i rapporti tra le letterature in diverse lingue. È una forma di interrogazione dei testi nell'ambito del quale l'incontro con l'Altro, attraverso molteplici strategie rappresentative, si costituisce come principale motivo di interesse. Gli studiosi e i docenti di questo campo disciplinare, solitamente chiamati comparatisti conoscono di solito diverse lingue e hanno approfondito le tradizioni letterarie e i principali testi letterari di quelle lingue. I comparatisti operano spesso (negli Stati Uniti) in programmi universitari o dipartimenti di letteratura comparata (presso istituzioni universitarie provviste di tali programmi), per quanto molti studiosi formatisi nella comparatistica possano operare anche in altri dipartimenti correlati al loro campo di studi, come i dipartimenti dedicati a una specifica lingua (per esempio, dipartimenti di studi francesi o studi italiani). In Italia i docenti di letterature comparate insegnano generalmente nelle facoltà di materie letterarie (siano esse lettere italiane o letterature straniere); i primi insegnamenti di comparatistica risalgono all'inizio degli anni ottanta, e furono impartiti da Paola Mildonian a Venezia e Armando Gnisci a Roma. Prima degli anni sessanta l'ambito della letteratura comparata negli Stati Uniti era tipicamente circoscritto alle letterature dell'Europa occidentale e del Nordamerica, per lo più limitatamente alle letterature in inglese, francese e tedesco, con occasionali incursioni nella letteratura italiana (principalmente per Dante Alighieri) e in quella spagnola (dove ci si concentrava su Cervantes). Un monumento a quell'approccio è il saggio Mimesis: il realismo nella letteratura occidentale di Erich Auerbach, una ricapitolazione delle tecniche del realismo in testi di diverse letterature su un arco di duemila anni. Questo approccio è ancora prevalente negli insegnamenti di letteratura comparata in Italia. Anche se nell'Europa orientale una letteratura comparata vera e propria non fu mai praticata esplicitamente per l'ostilità della cultura ufficiale del regime sovietico, in realtà la tendenza a un approccio globale alla letteratura universale, che valorizzasse gli elementi culturali comuni alle scritture letterarie di paesi lontani e diversi (temi, motivi, formule, stilemi, cliché, intrecci, personaggi, schemi narrativi ecc.), era conosciuto e praticato almeno dal XIX secolo: Aleksandr N. Veselovskij lo intraprese nell'ambito della sua poetica storica; nel XX secolo un rappresentante illustre di questa tendenza, che incrociava la comparatistica con la mitologia e il folklore, è stato Eleazar Meletinskij. Oggigiorno il campo disciplinare, e non solo negli Stati Uniti, in contrasto col precedente modello, si è estremamente diversificato: per esempio, i comparatisti studiano regolarmente la letteratura cinese, quella araba, e le letterature della maggior parte delle altre lingue del pianeta, così come le letterature inglesi e le altre del continente europeo. La teoria della letteratura è assai diffusa in molti dipartimenti di letteratura comparata delle università statunitensi, forse più che nei dipartimenti di lingua e letteratura inglese. Comunque, ci sono molte eccezioni, e un approccio più legato al testo, e meno filosofico, viene praticato accanto alla teoria letteraria in tutti i dipartimenti di letteratura comparata. Fanno parte della letteratura comparata gli studi sulla traduzione, la tematologia, lo studio dei generi letterari, l'imagologia, i gender studies, i rapporti tra letteratura e altre arti, le storie letterarie comparate.
Il proemio dell'Odissea è la parte iniziale (proemio) dell'opera epica del poeta Omero, che ha il compito di informare a grandi linee il lettore dell'argomento che viene trattato successivamente.
La sfinge dei ghiacci è un racconto lungo fantascientifico del 1897 di Jules Verne. Il racconto rappresenta un seguito immaginato dallo scrittore della Storia di Arthur Gordon Pym di Edgar Allan Poe, ambientato fra i misteri dei ghiacci antartici, e rientra nel filone del "mondo perduto". Verne era affascinato dai racconti e dal romanzo di Poe, tanto che gli dedicò uno studio monografico. Non stupisce che abbia voluto creare un seguito al Gordon Pym, ribaltando il finale onirico dello scrittore statunitense in uno più razionale, ma conservando l'aura di mistero del predecessore. Il racconto fu pubblicato per la prima volta in italiano nel 1899.
Un poema epico (il termine "epica" deriva dal greco ἕπος (epos) che significa "parola", e in senso più ampio "racconto", "narrazione") è un componimento letterario che narra le gesta, storiche o leggendarie, di un eroe o di un popolo, mediante le quali si conservava e tramandava la memoria e l'identità di una civiltà o di una classe politica. L'epica narra in versi il mythos (mito), cioè il racconto di un passato glorioso di guerre e di avventure ed è stata la prima forma di narrativa, costituendo anche una sorta di enciclopedia del sapere religioso, politico ecc., trasmessa oralmente con un accompagnamento musicale da poeti-cantori. I poemi epici di tutte le letterature si basano su un patrimonio di miti preesistente; i più antichi poemi epici che si conoscono sono i mesopotamici Atrahasis e l'epopea del re di Uruk, Gilgamesh. I poemi epici più famosi in occidente sono: il ciclo di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, la Chanson de Roland, l'Iliade, l'Odissea, l'Eneide, la Canzone dei Nibelunghi, l'Orlando furioso, la Gerusalemme liberata.
Raffello Foresi (Portoferraio, 6 novembre 1820 – Portoferraio, 12 ottobre 1876) è stato un letterato italiano.
Il Museo Mario Praz di Roma è un tipico esempio di casa-museo, contenente oltre 1200 oggetti collezionati dall'anglista Mario Praz nell'arco della sua vita. Di proprietà statale, dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo ha gestito tramite il Polo museale del Lazio, e dal dicembre 2019 attraverso la Direzione Musei statali di Roma.
Galileo Galilei (Pisa, 15 febbraio 1564 – Arcetri, 8 gennaio 1642) è stato un fisico, astronomo, filosofo, matematico e accademico italiano, considerato il padre della scienza moderna. Personaggio chiave della rivoluzione scientifica, per aver esplicitamente introdotto il metodo scientifico (detto anche "metodo galileiano" o "metodo sperimentale"), il suo nome è associato a importanti contributi in fisica e in astronomia. Di primaria importanza fu anche il ruolo svolto nella rivoluzione astronomica, con il sostegno al sistema eliocentrico e alla teoria copernicana.I suoi principali contributi al pensiero filosofico derivano dall'introduzione del metodo sperimentale nell'indagine scientifica grazie a cui la scienza abbandonava, per la prima volta, quella posizione metafisica che fino ad allora predominava, per acquisire una nuova, autonoma prospettiva, sia realistica che empiristica, volta a privilegiare, attraverso il metodo sperimentale, più la categoria della quantità (attraverso la determinazione matematica delle leggi della natura) che quella della qualità (frutto della passata tradizione indirizzata solo alla ricerca dell'essenza degli enti) per elaborare ora una descrizione razionale oggettiva della realtà fenomenica.Sospettato di eresia e accusato di voler sovvertire la filosofia naturale aristotelica e le Sacre Scritture, Galilei fu processato e condannato dal Sant'Uffizio, nonché costretto, il 22 giugno 1633, all'abiura delle sue concezioni astronomiche e al confino nella propria villa di Arcetri. Nel corso dei secoli il valore delle opere di Galilei venne gradualmente accettato dalla Chiesa, e 359 anni dopo, il 31 ottobre 1992, papa Giovanni Paolo II, alla sessione plenaria della Pontificia accademia delle scienze, riconobbe "gli errori commessi" sulla base delle conclusioni dei lavori cui pervenne un'apposita commissione di studio da lui istituita nel 1981, riabilitando Galilei.
Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975) è stato un regista, scrittore, drammaturgo, giornalista e filosofo italiano, considerato tra i maggiori artisti e intellettuali del XX secolo. Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, filosofo, romanziere, linguista, traduttore e saggista. Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti. Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico.
La letteratura latina è l'insieme della produzione letteraria in lingua latina e delle problematiche che gravitano intorno al suo studio.
Luigi Spagnol (Milano, 21 marzo 1961 – Milano, 14 giugno 2020) è stato un editore e traduttore italiano.
Christopher Marlowe, soprannominato Kit (Canterbury, prima del 26 febbraio 1564 – Londra, 30 maggio 1593), è stato un drammaturgo, poeta e traduttore britannico. Perfezionò al massimo livello il blank verse, portandolo a quella forma poi adottata da William Shakespeare. Fu personaggio controverso e dissoluto, sul quale pesavano feroci accuse di militanza nei servizi segreti britannici, libertinaggio ed omosessualità: morì ventinovenne nel corso di una rissa in una taverna di Londra. Nei suoi drammi si rispecchia il risultato di una vita così estrema: i suoi personaggi risentono di una brama insana di potere (come nel Tamerlano il Grande I e II), di una sfrenata sensualità (Edoardo II), di una smodata avidità (L'ebreo di Malta), di una sete infinita di conoscenza (Faustus). Come sottolinea Mario Praz, Marlowe fu "iperbolico nello spingere all'estremo la passione dominante di un personaggio".
L’isola di Passo (anche Paxò o Paxo; in greco: Παξοί, Paxoí o Paxí) è un'isola della Grecia, una fra le minori delle Isole Ionie.
Per metaletteratura (anticamente conosciuta come contaminatio) si intende la concezione secondo cui la letteratura è come un serbatoio da cui attingere a piene mani, si possono quindi prendere gli elementi contenutistici degli autori passati per reimpiegarli e dargli nuovo significato. Molteplici sono gli esempi di questa pratica nel mondo antico: Callimaco, poeta alessandrino, o nel mondo romano celeberrimi autori quali Plauto, Terenzio, persino lo stesso Virgilio (l'Eneide è pregna di riferimenti riguardanti Iliade ed Odissea). Questo concetto sarà ripreso dal poeta italiano Giovan Battista Marino, il quale sarà promotore di una letteratura fatta per l'appunto "col rampino", dando l'immagine del poeta che compiendo una forzatura, trae a sé i contenuti di proprio interesse per riadattarli ai suoi fini. Più che concentrarsi sulla narrazione, la metaletteratura scandaglia i processi dello scrivere, compresi quelli più marginali e contraddittori. Si tratta quindi una "letteratura autoreferenziale", in cui la scrittura è trasformata da mezzo a fine.
L'Odissea (in greco antico: Ὀδύσσεια, Odýsseia) è uno dei due grandi poemi epici greci attribuiti al poeta Omero. Narra delle vicende riguardanti l'eroe Odisseo (o Ulisse, con il nome latino), dopo la fine della Guerra di Troia, narrata nell'Iliade. Assieme a quest'ultima, rappresenta uno dei testi fondamentali della cultura classica occidentale e viene tuttora comunemente letto in tutto il mondo sia nella versione originale che nelle sue numerose traduzioni.
L'Arcadia Lusitana (in portoghese Arcádia Lusitana), conosciuta anche come Arcadia Olissiponense, è stata una rinomata accademia letteraria, attiva in Portogallo nella seconda metà del XVIII secolo.
Davide Puccini (Piombino, 12 gennaio 1948) è un filologo, critico letterario e poeta italiano.
Il saggio è uno scritto critico in prosa, a carattere scientifico o divulgativo, su un determinato argomento, come per esempio scientifico, politico, filosofico, letterario, storico, storiografico, artistico o di costume, trattato in modo non formale e di limitata estensione rispetto a scritti con una trattazione più ampia.
Nonno di Panopoli (in greco antico: Νόννος, Nónnos; Panopoli, ... – ...) è stato un poeta greco antico, che visse probabilmente attorno alla prima metà del V secolo.
La nube purpurea (The Purple Cloud) è un romanzo fantascientifico di Matthew Phipps Shiel del 1901. Vi si narra di un viaggio al polo nord e la quasi estinzione dell'umanità per via di una nube venefica. È spesso citato tra le prime opere di fantascienza apocalittica. È stato pubblicato per la prima volta in italiano come La nuvola porpora nel 1924.
Carlo Bo (Sestri Levante, 25 gennaio 1911 – Genova, 21 luglio 2001) è stato un critico letterario, traduttore, accademico e politico italiano. Considerato il maggiore studioso ispanista e francesista del Novecento in Italia, Carlo Bo fondò la Scuola per interpreti e traduttori nel 1951 e la IULM nel 1968, che oggi hanno sede principale a Milano, e a lui è intitolata l'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo".
La letteratura cavalleresca è un insieme di poemi che trattano tematiche inerenti alle gesta dei cavalieri medievali. Si distingue dalla letteratura epica in quanto alterna i toni tipici dell'epica con quelli satirici o grotteschi, per la presenza di interventi soggettivi dell'autore e per la grande varietà delle azioni descritte.
La letteratura greca, espressione dell'antica Grecia e della sua ricchissima cultura, è tra gli elementi fondanti dell'idea moderna di Occidente e di gran parte della cultura occidentale. Essa è usualmente datata dal IX-VIII secolo a.C. al 529, anno in cui l'imperatore Giustiniano ordinò la chiusura della scuola neoplatonica di Atene. La letteratura successiva in lingua greca è detta, pertanto, letteratura bizantina.
Franco Manescalchi (Firenze, 6 dicembre 1937) è un poeta, saggista e giornalista italiano.
Il Novecento è stato un movimento artistico italiano nato a Milano alla fine del 1922. Il movimento venne iniziato da un gruppo di sette artisti: Mario Sironi, Achille Funi, Leonardo Dudreville, Anselmo Bucci, Emilio Malerba, Pietro Marussig e Ubaldo Oppi. Questi artisti, sostenuti dalla Galleria Pesaro di Milano, si unirono nel nuovo movimento battezzato Artisti del Novecento dal Bucci impegnandosi reciprocamente ad esporre le loro opere solo nell'ambito del gruppo. Questi artisti, che si sentivano traduttori dello spirito del Novecento, provenivano da esperienze e correnti artistiche differenti, ma legate da un senso comune di "ritorno all'ordine" nell'arte dopo le sperimentazioni avanguardistiche del primo novecento (futurismo, cubismo): il Novecento torna quindi ad avere come supremo riferimento l'antichità classica, la purezza delle forme e l'armonia nella composizione. In tale senso ricevette anche la denominazione di Neoclassicismo semplificato. Oltre alle arti figurative, il movimento Novecento si manifestò anche in letteratura con Massimo Bontempelli e soprattutto in architettura con i celebri architetti Giovanni Muzio, Giò Ponti, Paolo Mezzanotte e altri.
Il Saggiatore, nel quale con bilancia esquisita e giusta si ponderano le cose contenute nella Libra astronomica e filosofica di Lotario Sarsi Sigensano è un trattato scritto da Galileo Galilei sotto forma di lettera indirizzata a Virginio Cesarini e stampato nell'ottobre del 1623 a Roma, con l'imprimatur del teologo domenicano Nicolò Riccardi e la dedicatoria degli Accademici dei Lincei al nuovo papa Urbano VIII.
Le Parodie Disney sono una serie di storie a fumetti di produzione italiana la cui trama ricalca classici della letteratura, del cinema, dell'opera lirica, anche se talvolta le storie si discostano totalmente dalla trama originaria o sono ambientate in epoca contemporanea. Le storie sono state pubblicate inizialmente sulla rivista italiana Topolino e in seguito ripubblicate singolarmente e senza ordine cronologico in serie di albi finalizzati alla riproposizione di ristampe di storie classiche come i Classici Disney, ma anche in volumi cartonati di grande formato, previo rimontaggio delle strisce come nella collana Le Grandi Parodie Disney. Molte di queste storie sono state pubblicate anche nella collana I classici della letteratura Disney. Anche gli autori statunitensi hanno prodotto un ciclo simile che rispetto a quello italiano presenta storie più brevi con trame elementari.
Pearl Sydenstricker Buck (Hillsboro, 26 giugno 1892 – Danby, 6 marzo 1973) è stata una scrittrice, giornalista e insegnante statunitense.
Hans Christian Andersen (pronuncia danese [ˈhans ˈkʰʁæsd̥jan ˈɑnɐsn̩] ; Odense, 2 aprile 1805 – Copenaghen, 4 agosto 1875) è stato uno scrittore e poeta danese, celebre soprattutto per le sue fiabe. Tra le sue opere più note vi sono La principessa sul pisello (1835), Mignolina (1835), La sirenetta (1837), I vestiti nuovi dell'imperatore (1837), Il soldatino di stagno (1838), Il brutto anatroccolo (1843), La regina delle nevi (1844) e La piccola fiammiferaia (1848).
La letteratura francese comprende l'insieme delle opere scritte da autori di nazionalità francese e/o di lingua francese. Nella sua prima accezione, tale definizione tende a includere anche le opere letterarie scritte in lingue galloromanze diverse dal francese, quali l'anglo-normanno, il gallo o il piccardo, nell'ambito della produzione poetica e vernacolare del Medioevo. Nel caso della poesia trobadorica in provenzale, invece, gli studiosi sono propensi a sottolineare la sostanziale autonomia di questa tradizione culturale fiorita nelle regioni del Midi. La seconda accezione comprende anche tutti quegli scrittori di lingua francese e in lingua francese, ma non francesi, attivi in Europa dal Medioevo ai giorni nostri. Personalità illustri come Jean-Jacques Rousseau (ginevrino), Georges Simenon (belga) o Samuel Beckett (irlandese) sono tradizionalmente collocati nell'ambito della letteratura francese benché nessuno di loro sia francese. Le ragioni di tale inclusione si spiegano con la tendenza, tipica degli autori vissuti nei territori francofoni confinanti con la Francia, ad assorbire i modelli culturali e le forme letterarie sviluppatesi nell'Esagono. Per quanto riguarda la produzione letteraria dei continenti extra-europei, invece, si preferisce parlare di letteratura francofona per definire quel vasto panorama di scrittori, generalmente di nazionalità differenti, che utilizzano la lingua francese per descrivere realtà sociali, politiche e culturali peculiari delle loro terre d'origine. La tradizione letteraria francese è una delle più antiche e importanti del mondo occidentale. Si considera che essa abbia avuto origine con le prime testimonianze scritte della lingua, risalenti addirittura al IX secolo (Sequenza di Sant'Eulalia, 888), e che si sia in seguito sviluppata senza soluzione di continuità fino ai giorni nostri. Laboratorio di decisiva importanza per la nascita della lirica cortese nel Medioevo, luogo di codificazione delle regole del teatro classico durante il Seicento, strumento di propagazione delle idee illuministe durante il XVIII secolo, luogo d'origine del romanzo realista e della poesia simbolista nell'Ottocento, veicolo di nuove forme letterarie per lo sviluppo della prosa novecentesca, la letteratura francese è talvolta accostata alla letteratura greca e alla letteratura latina in ragione della sua forte tradizione normativa, promossa soprattutto dall'Académie française. I generi più importanti in cui si articola la letteratura francese sono il teatro, la poesia, la prosa narrativa e l'autobiografia. Alcuni tra i suoi rappresentanti più noti sono Jean Bodel, Chrétien de Troyes, François Villon, François Rabelais, Pierre Corneille, Molière, Jean Racine, Voltaire, Honoré de Balzac, Alexandre Dumas, Stendhal, Victor Hugo, Gustave Flaubert, Charles Baudelaire, Émile Zola, Marcel Proust, Guillaume Apollinaire, Louis-Ferdinand Céline, Jacques Prévert, Jean-Paul Sartre, Albert Camus, Marguerite Yourcenar, Jules Verne, Arthur Rimbaud, Michel Foucault, Paul Verlaine, Maurice Leblanc e Marchese De Sade.
In generale, col termine Purismo si è soliti indicare un atteggiamento di conservazione della lingua fondato sul rifiuto ad accogliere neologismi e parole provenienti da lingue straniere; in letteratura il purismo è caratterizzato anche dalla tendenza ad assumere come modello un secolo, o uno scrittore, definito "aureo". Per Purismo, in particolare, si indica quel movimento che si sviluppò in Italia nella prima metà del XIX secolo proponendo il ritorno all'uso della lingua italiana dell'aureo Trecento.
Empirismo eretico è una raccolta di saggi scritta da Pier Paolo Pasolini e pubblicata da Garzanti nel 1972. Sono articoli d'argomento linguistico, su letteratura e cinema, ripresi da diversi precedenti interventi su quotidiani e periodici.
La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica (1930) è il saggio di critica letteraria più famoso dell'anglista italiano Mario Praz. In quest'opera il critico esamina alcune tematiche comuni (e particolarmente scabrose) della letteratura occidentale dell'Ottocento: il risultato sono alcuni brillanti itinerari che partendo dalla letteratura licenziosa e libertina del secolo precedente conducono attraverso il Romanticismo europeo per approdare al Decadentismo. Il saggio è stato anche tradotto in inglese col titolo The Romantic Agony.
Alle montagne della follia (At the Mountains of Madness), tradotto anche come Le montagne della follia, è un romanzo horror dello scrittore statunitense Howard Phillips Lovecraft. La principale fonte di ispirazione per il suo romanzo Lovecraft la trovò nella Storia di Arthur Gordon Pym di Edgar Allan Poe. Il romanzo fu scritto nel 1931 ma pubblicato, dopo molti rifiuti, solo nel 1936 e in forma rimaneggiata. L'insuccesso dell'opera amareggiò profondamente Lovecraft, al punto da fargli considerare di concludere la sua carriera di scrittore, come scrisse nel 1936 a E. Hoffmann Price.
Con letteratura barocca si intende quell'insieme di scrittori e correnti letterarie comprese tra la seconda metà del '500 e il '600, caratterizzato da estrosità, fantasia, esagerazione, gusto del bizzarro.