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La filosofia di Georg Wilhelm Friedrich Hegel rappresenta una delle linee di pensiero più profonde e complesse della tradizione occidentale. Partendo dal lavoro dei suoi predecessori nell'idealismo (Fichte e Schelling) e con influenze e suggestioni di altri sistemi di pensiero (come Immanuel Kant), sviluppò una filosofia innovativa, profonda e articolata. La sua visione storicista e idealista della realtà nel suo complesso ha rivoluzionato il pensiero europeo, gettando le basi della filosofia continentale e del marxismo successivi. Hegel sviluppò un quadro teorico completo come non veniva sviluppato dall'epoca di Platone e Aristotele, un "sistema" (idealismo assoluto), studiando il rapporto tra mente e natura, soggetto e oggetto della conoscenza e della psicologia; e tenendo conto nella sua prospettiva dello Stato, della storia, dell'arte, della religione e della filosofia. In particolare, ha sviluppato un concetto di mente o spirito, manifestatasi in una serie di contraddizioni e di opposizioni e, in ultima analisi, pervenendo ad una filosofia della totalità. Esempi di contraddizioni che vengono superate nel suo sistema filosofico sono quelle tra natura e libertà o tra immanenza e trascendenza. Le pagine che ricercano tali soluzioni sono spesso di una complessità tale da lasciare incerti sull'interpretazione più corretta. Da Hegel, sia accogliendo le sue proposizioni che rifiutandole, si sviluppa gran parte della filosofia moderna, dagli sviluppi successivi della filosofia romantica all'hegelismo e al neohegelismo di Benedetto Croce e Giovanni Gentile, da Karl Marx a Arthur Schopenhauer, e a Friedrich Nietzsche.
Georg Wilhelm Friedrich Hegel (AFI: ˈɡeːɔɐ̯k ˈvɪlhɛlm ˈfʁiːdʁɪç ˈheːɡl̩) (Stoccarda, 27 agosto 1770 – Berlino, 14 novembre 1831) è stato un filosofo, accademico e poeta tedesco, considerato il rappresentante più significativo dell'idealismo tedesco. È ritenuto uno dei massimi filosofi di tutti i tempi. Hegel è autore di una delle linee di pensiero più profonde e complesse della tradizione occidentale: la sua riflessione filosofica, sistematica e onnicomprensiva, influenzerà molta parte del pensiero successivo, dall'ontologia all'estetica alla teoria politica, contribuendo alla nascita delle discipline sociali e storiche nella loro accezione moderna. La filosofia hegeliana è stata definita, tra l’altro, come idealismo assoluto. Oltre che dalla filosofia del suo tempo, la formazione intellettuale di Hegel è profondamente influenzata dallo studio della cultura e filosofia greca antica. Autori fondamentali per Hegel sono Eraclito (''Non c'è proposizione di Eraclito che io non abbia accolto nella mia Logica'') per l'opposizione dei contrari, Platone e Aristotele. Il Parmenide di Platone fornisce per Hegel l'esempio migliore di dialettica; ma è soprattutto Aristotele a fornire i nodi fondamentali dello sviluppo della filosofia hegeliana, con il concetto di energeia (actus, atto), che è il principale modello teorico per la nozione di soggetto, e con quello di νοήσεως νόησις (noéseos nόesis) per l'identità di soggetto e oggetto. Altro autore importante, seppur tipicamente in forma polemica, è Spinoza: per Hegel, infatti, uno dei compiti della filosofia è quello di superare la tesi spinoziana per cui "l'Assoluto è sostanza" (come avviene anche in Schelling) e svilupparla ulteriormente mostrando che "l'Assoluto è propriamente anche soggetto". Un altro autore che ha avuto notevole influenza su Hegel è Proclo da cui il grande filosofo tedesco ha ripreso il suo caratteristico modo di procedere logico triadico (anche la storia della filosofia passa per una serie di figure o forme dello Spirito che, dopo essere entrate in antitesi tra loro, si risolvono in un livello di sintesi superiore). Inoltre un grande debito Hegel lo ha anche nei riguardi di Fichte (da cui riprende appunto i tre momenti dialettici di tesi, antitesi e sintesi) e, in misura inferiore, verso Schelling (per quanto concerne la filosofia della natura). La filosofia di Hegel segna una svolta decisiva all'interno della storia della filosofia: da un lato, molti dei problemi classici della filosofia moderna verranno riformulati e problematizzati diversamente, come il rapporto mente-natura, soggetto-oggetto, epistemologia-ontologia (in ambito teoretico) o i temi relativi al diritto, alla moralità, allo Stato (in ambito pratico e morale); dall'altro, vengono ripensati la dialettica (col suo momento positivo, quello negativo e il momento di superamento/conservazione, Aufhebung in tedesco, della contraddizione), la distinzione fra eticità (a sua volta distinta in Stato, società civile e famiglia) e moralità, fra intelletto e ragione, ecc. Inoltre verrà data maggiore importanza a temi tradizionalmente non facenti parte della filosofia a pieno titolo (arte, religione, storia). Filosofia in primis e, in seconda battuta, religione e, infine l'arte, sono tre momenti dello Spirito assoluto dopo lo Spirito soggettivo e quello oggettivo (con l'eticità che costituisce la sintesi della moralità e del diritto; quest'ultimo è il più astratto). Con la filosofia l'Idea - unità autocosciente di forma e contenuto, il vero in sé e per sé, pensiero razionale assoluto e totalità infinita - si realizza pienamente: il vertice supremo della Logica riprende in ampia misura il “pensiero di pensiero” di Aristotele (il logos che pensa eternamente se stesso) dopo un percorso molto più complesso e articolato che ha nella libertà romantica il suo autentico compimento.
Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling (Leonberg, 27 gennaio 1775 – Bad Ragaz, 20 agosto 1854) è stato un filosofo tedesco, uno dei tre grandi esponenti dell'idealismo tedesco, insieme a Fichte ed Hegel.
Friedrich Wilhelm Nietzsche (pronuncia italiana: [ˈnit͡ʃe]; in tedesco: [ˈfʁiːdʁɪç ˈvɪlhɛlm ˈniːt͡ʃə] ; a volte italianizzato in Federico Guglielmo Nietzsche; Röcken, 15 ottobre 1844 – Weimar, 25 agosto 1900) è stato un filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco. Fu cittadino prussiano fino al 1869, poi apolide (partecipò, comunque, alla guerra franco-prussiana come infermiere per sole due settimane). Considerato tra i massimi filosofi e scrittori di ogni tempo, ebbe un'influenza controversa, ma indiscutibile, sul pensiero filosofico, letterario, politico e scientifico del mondo occidentale nel XX secolo. La sua filosofia, in parte riconducibile al filone delle filosofie della vita, fu considerata da alcuni uno spartiacque fra la filosofia tradizionale e un nuovo modello di riflessione, informale e provocatorio. In ogni caso, si tratta di un pensatore unico nel suo genere, sì da giustificare l'enorme influenza da lui esercitata sul pensiero posteriore. Scrisse vari saggi e opere aforistiche sulla morale, la religione (in particolare quella cristiana), la società moderna, la scienza, intrise di una profonda lucidità e avversione alla metafisica e da una forte carica critica, sempre sul filo dell'ironia e della parodia. Nella sua filosofia si distingue una prima fase "wagneriana", che comprende La nascita della tragedia e le Considerazioni inattuali, in cui il filosofo combatte a fianco di Richard Wagner per una "riforma mitica" della cultura tedesca. Questa fase sarà poi abbandonata e rinnegata con la pubblicazione di Umano, troppo umano – nella stagione cosiddetta "illuministica" del suo pensiero –, per culminare infine, pochi anni prima del crollo nervoso del 1889 e dalla paralisi progressiva che metteranno fine alla sua attività – probabile conseguenza di una patologia neurologica o neuropsichiatrica, oppure di neurosifilide – in una terza fase, prominente del suo pensiero, dedicata alla trasvalutazione dei valori e al nichilismo attivo, costellata dai concetti di oltreuomo, eterno ritorno e volontà di potenza, fase che ha il suo apice (e inizio) con la pubblicazione del celeberrimo Così parlò Zarathustra, seguito da altre importanti opere come Al di là del bene e del male, L'Anticristo e Il crepuscolo degli idoli. Morì, dopo 11 anni e mezzo di infermità, di polmonite nel 1900, ormai paralizzato e in preda a demenza dopo ripetuti ictus che lo avevano colpito, lasciando una notevole eredità filosofica.
Tommaso Campanella, al secolo chiamato Giovan Domenico Campanella, noto anche con lo pseudonimo di Settimontano Squilla (Stilo, 5 settembre 1568 – Parigi, 21 maggio 1639), è stato un filosofo, teologo, poeta e frate domenicano italiano.
La teodicea ("giustizia di Dio", dal greco theos, dio e dike, giustizia) è una branca della teologia che studia il rapporto tra la giustizia di Dio e la presenza nel mondo del male; per tale motivo, è anche indicata come teologia naturale e, nel XIX secolo limitatamente alla cultura francese, come teologia razionale.
John Henry Newman (Londra, 21 febbraio 1801 – Edgbaston, 11 agosto 1890) è stato un cardinale, teologo e filosofo inglese, venerato come santo dalla Chiesa Cattolica. Già presbitero anglicano, visse con disagio la fase di secolarismo in cui si trovava la Chiesa d'Inghilterra nel XIX secolo: entrato a far parte del Movimento di Oxford, ne divenne uno degli animatori. Convertitosi al cattolicesimo, fu di nuovo ordinato prete nella Chiesa cattolica, impiantando sul suolo britannico la società di vita apostolica degli Oratoriani, di cui aveva deciso di essere membro. Elevato al cardinalato nel 1879 da Leone XIII, morì nel 1890. Beatificato il 19 settembre 2010 da papa Benedetto XVI, è stato proclamato santo il 13 ottobre 2019 da papa Francesco. Particolarmente osteggiato da una parte della gerarchia cattolica del suo tempo, per la decisa convinzione che anche i laici dovessero partecipare alla vita della Chiesa, fu invece considerato uno dei "padri assenti" del Concilio Vaticano II per l'influsso che il suo pensiero teologico e filosofico ebbe sull'assise vaticana, decine di anni dopo la sua morte. È stato considerato da alcuni uno dei più grandi prosatori inglesi e il più autorevole apologista della confessione cattolica che la Gran Bretagna abbia prodotto e uno dei più importanti nella storia del cristianesimo. Sul piano filosofico, contribuì allo sviluppo della filosofia dell'azione. Per la sua tolleranza e mitezza è stato apprezzato anche in ambienti non cattolici. Sulla sua tomba è scolpito l'epitaffio da lui stesso composto, che doveva narrare, secondo l'intento di Newman, la sua evoluzione confessionale:
L'empirismo (dal greco ἐμπειρία, empeirìa, 'esperienza'), è la corrente filosofica, nata nella seconda metà del Seicento in Inghilterra, secondo cui la conoscenza umana deriva esclusivamente dai sensi o dall'esperienza. I maggiori esponenti dell'empirismo anglo-sassone furono John Locke, George Berkeley, e David Hume: costoro negavano che gli esseri umani avessero idee innate, o che qualcosa fosse conoscibile a prescindere dall'esperienza. L'empirismo si sviluppò in contrapposizione al razionalismo, corrente filosofica il cui esponente principale è stato Cartesio. Secondo i razionalisti, la filosofia dovrebbe essere condotta tramite l'introspezione e il ragionamento deduttivo a priori. Secondo gli empiristi, invece, si considera alla base del metodo scientifico l'idea che le nostre teorie dovrebbero essere fondate sull'osservazione del mondo piuttosto che sull'intuito o sulla fede. In senso lato, oggi per "empirismo" si intende un approccio pratico e sperimentale alla conoscenza, basato sulla ricerca e su un modo di procedere a posteriori, preferiti alla pura logica deduttiva. In questo senso possono essere fatti rientrare nella corrente empirista anche Aristotele, Tommaso d'Aquino, Roger Bacon, Thomas Hobbes, e l'induttivista Francesco Bacone.
Pierre Bayle (Carla-le-Comte, 18 novembre 1647 – Rotterdam, 28 dicembre 1706) è stato un filosofo, scrittore e storico francese. Contemporaneo di Locke e Spinoza, visse come questi ultimi nei Paesi Bassi (a Rotterdam), dove trovavano rifugio i seguaci delle fedi riformate e i perseguitati per motivi di fede. Il suo pensiero è ispirato al razionalismo: speso nel sostegno della tolleranza religiosa fino a comprendere in essa l'ateismo - che egli tratta nelle Pensées diverses sur la comète e su cui egli meditava considerando la morale come indipendente dalla fede - influenzò profondamente quello di Voltaire nel Trattato sulla tolleranza. Nelle Pensées, Bayle aveva infatti messo in dubbio che la religione fosse una componente imprescindibile nella vita dell'uomo, e propugnò la tesi sulla possibilità di una «società di atei», ossia un ordinamento civile in pacifica convivenza fondato su una morale e una giustizia naturale, svincolata da presupposti religiosi. Di diverso avviso era Locke, ritenendo gli atei tra i pochi non destinatari della tolleranza.
Il termine teoria (dal greco θεωρέω theoréo "guardo, osservo", composto da θέα thèa, "spettacolo" e ὁράω horào, "vedo") indica, nel linguaggio comune, un'idea nata in base ad una qualche ipotesi, congettura, speculazione o supposizione, anche astratte rispetto alla realtà. La stessa etimologia si trova nel termine teoresi anch'esso col significato di opposto alla prassi, ma mentre la teoria può prevedere o auspicare un'applicazione pratica, la teoresi la esclude a priori
Il materialismo è la concezione filosofica solitamente monista per la quale l'unica realtà che può veramente essere detta esistere è la materia e tutto ciò che deriva dalla sua continua trasformazione. Ciò vale a dire che, fondamentalmente e sostanzialmente, tutte le cose hanno una natura materiale; ovvero che il fondamento e la sostanza della realtà sono materiali. Questa concezione si contrappone al dualismo tra materia e spirito (spiritualismo) e al monismo non materialista di alcune filosofie e religioni, per cui lo spirito è realtà unica, o, in maniera più sfumata, alle concezione dove non esiste alcuna divisione tra materia e spirito. Secondo questa filosofia, le realtà definite spirituali non esistono (sono solo parole che definiscono le sensazioni prodotte da impulsi fisici) oppure sono anch'esse, come in Epicuro, composte da materia più leggera.Nella misura in cui si oppone all'esistenza di alcuna realtà non materiale, il materialismo è spesso inteso quasi come sinonimo di ateismo. Tuttavia in un senso più ristretto si può definire come materialista una concezione ontologica secondo la quale l'unica sostanza esistente è la materia, nelle sue varie forme. In questo senso, si può parlare persino di materialismo religioso, laddove si neghi l'esistenza dell'anima come sostanza distinta dal corpo, come ad esempio in alcune filosofie induistiche e in alcune teologie (minoritarie) ebraico-cristiane (secondo le quali il concetto di anima è un inserto estraneo di derivazione greca del quale si potrebbe fare a meno).
Il tomismo è il pensiero filosofico di san Tommaso d'Aquino, da molti considerato il più significativo dell'età medievale. Secondo Tommaso: «sebbene la verità della fede cristiana superi la capacità della ragione, tuttavia i princìpi naturali della ragione non possono essere in contrasto con codesta verità.»
Con materialismo storico si intende, nell'ambito dell'analisi marxiana di struttura e sovrastruttura, l'interpretazione materialistica della storia delle società umane (materialistische Geschichtsauffassung) del cosiddetto socialismo scientifico. L'uso di questa espressione, ma non il concetto, si deve soprattutto a Engels che la usò nel 1859 e negli ultimi anni della sua vita scrisse ripetutamente di «concezione materialistica della storia»; Nella celebre Prefazione a Per la critica dell'economia politica (1859), Marx espone sinteticamente le categorie sopra menzionate di Struttura e sovrastruttura e offre una rara quanto preziosa delucidazione del proprio metodo storiografico.
La religione è quell'insieme di credenze, vissuti, riti che coinvolgono l'essere umano, o una comunità, nell'esperienza di ciò che viene considerato sacro, in modo speciale con la divinità, oppure è quell'insieme di contenuti, riti, rappresentazioni che, nell'insieme, entrano a far parte di un determinato culto religioso. Va tenuto presente che «il concetto di religione non è definibile astrattamente, cioè è al di fuori di una posizione culturale storicamente determinata e di un riferimento a determinate formazioni storiche». Lo studio delle "religioni" è oggetto della "Scienza delle religioni" mentre lo sviluppo storico delle religioni è oggetto della "Storia delle religioni".
Friedrich Engels (AFI: [ˈfʁiːdʁɪç ˈʔɛŋl̩s]) (Barmen, 28 novembre 1820 – Londra, 5 agosto 1895) è stato un filosofo, sociologo, economista, giornalista e imprenditore tedesco, fondatore assieme al sodale Karl Marx del socialismo scientifico. Figlio di un proprietario di grandi fabbriche tessili in Inghilterra e Prussia, fu amico e collaboratore di Marx, con cui scrisse lavori come L'Ideologia tedesca (1846), rimasto inedito, e il Manifesto del Partito comunista (1848), ottenendo un ruolo di spicco per la nascita del marxismo e dei movimenti comunisti, socialisti e operai. Fu un dirigente politico sia della Prima Internazionale (1864) sia della Seconda (1889). Altre opere importanti di Engels sono: l'Anti-Dühring (1878) e L'evoluzione del socialismo dall'utopia alla scienza (1880). Dopo la morte di Marx pubblicò il secondo e il terzo volume de Il Capitale (1885 e 1894), sistemandone gli appunti. Tale lavoro di sistemazione avrebbe dovuto riguardare anche gli appunti di Marx relativi alle Teorie del plusvalore, ma morì prima della pubblicazione e Karl Kautsky le pubblicò come quarto volume de Il Capitale (1905–1910). Basandosi in gran parte sulle ricerche di Marx pubblicò L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato (1884).
Per la critica della filosofia del diritto di Hegel è un manoscritto redatto da Karl Marx nel 1843 e pubblicato postumo: fu ritrovato da ricercatori sovietici nel 1927. È una raccolta di commenti ai Lineamenti di filosofia del diritto di Georg Wilhelm Friedrich Hegel del 1820, paragrafo per paragrafo. Il testo di Marx è in realtà incompiuto; mancano paragrafi sia all'inizio, sia alla fine del manoscritto: per questo motivo è un'opera particolarmente ostica. Si caratterizza da un lato per la sua forma di parafrasi del testo hegeliano, dall'altro per la critica marxiana molto influenzata dal pensiero di Jean-Jacques Rousseau e di Ludwig Feuerbach.
Il purgatorio è la condizione, il processo o il luogo di purificazione o di pena temporanea in cui, secondo la credenza cattolica, le anime di coloro che muoiono in uno stato di grazia sono preparate per il paradiso. Nella teologia cattolica è "la condizione di coloro che, morti nella grazia di Dio, non sono ancora perfettamente purificati e devono quindi purificarsi al fine di ottenere la santità necessaria per essere ammessi alla visione di Dio".Il termine Purgatorio (dal latino: purgatorium, da purgare, "epurare") ha assunto anche una vasta gamma di significati storici e moderni relativi a sofferenze postmortem minori in comparazioni alla dannazione eterna. L'"uso comune cristiano" gli attribuisce il senso di "uno dei tre regni dell'oltretomba, insieme all'inferno e al paradiso".Altre confessioni cristiane, oltre al cattolicesimo, riconoscono l'esistenza di un processo di santificazione ossia purificazione dopo la morte che presenta tratti in comune con il concetto cattolico del purgatorio e viene spesso denominato con lo stesso termine, come nell'ortodossia bizantina e nell'ortodossia orientale copta (come attesta la Vita di San Ciro monaco). In ambito protestante, lo stesso Lutero affermò di credere nel purgatorio e perfino nel fuoco purgatoriale di cui nella Tradizione della Chiesa cattolica ma che non fa parte della sua dottrina definita. Anche in tempi più recenti alcuni teologi protestanti sostengono dottrine simili a quella cattolica del purgatorio. Fra questi troviamo, in ambito metodista, Jerry L. Walls; in ambito anglicano, il teologo e romanziere C. S. Lewis, il teologo e fisico John Polkinghorne, il teologo e biblista John Bertram Phillips, e molti altri anglicani; in ambito presbiteriano George MacDonald e William Barclay.Il concetto del purgatorio come regno dell'oltretomba distinto dall'inferno e dal paradiso, dove i peccatori vengono puniti temporaneamente con il fuoco (immagine comune in Occidente) è escluso non solo da altri gruppi sia orientali che occidentali ma non è affermato neanche dalla Chiesa cattolica: infatti non fanno parte della sua fede definita sul purgatorio due dei più prominenti elementi dell'immaginario popolare: quello di una località a parte e quello della purificazione per mezzo del fuoco materiale. Il Catechismo della Chiesa Cattolica distingue fra, da una parte, "la dottrina della fede relativa al purgatorio formulata dalla Chiesa soprattutto nei Concili di Firenze e di Trento" e, dall'altra parte, "la Tradizione della Chiesa [che], rifacendosi a certi passi della Scrittura, parla di un fuoco purificatore". Il concetto del purgatorio come luogo dell'anima, dimensione di pena e purificazione mediante il "fuoco" è affermato da vari santi e beati che hanno riferito di avere avuto visioni del purgatorio, come santa Caterina da Genova, o santa Coletta di Corbie.
Piero Martinetti (Pont Canavese, 21 agosto 1872 – Cuorgnè, 23 marzo 1943) è stato un filosofo, storico della filosofia e accademico italiano. Fu professore di filosofia, in particolare filosofia teoretica e morale; si distinse per essere stato uno dei pochi docenti universitari, nonché l'unico filosofo universitario italiano, che rifiutò di prestare il giuramento di fedeltà al Fascismo.
Immanuel Kant (Königsberg, 22 aprile 1724 – Königsberg, 12 febbraio 1804) è stato un filosofo tedesco. È considerato uno dei più importanti filosofi del pensiero occidentale. Fu il più significativo esponente dell'Illuminismo tedesco, anticipatore degli elementi basilari della filosofia idealistica e di gran parte di quella successiva. Kant concepì la propria filosofia come una rivoluzione filosofica (o "rivoluzione copernicana"), volta a superare il dogmatismo metafisico che, per Kant, caratterizzava il pensiero precedente e ad assumere i caratteri di una ricerca critica sulle condizioni del conoscere. Benché gli elementi propri dell'idealismo trascendentale kantiano siano stati nel tempo oggetto di notevoli critiche, soprattutto di natura logica (Brentano, Boole, Frege, Russell, Wittgenstein, Kripke)e nonostante che, in particolare, uno dei pilastri della sua filosofia critica, vale a dire l'idealismo dei concetti di spazio e tempo, sia stato rigettato dalla fisica contemporanea (Einstein), Kant rimane una chiave fondamentale per la comprensione della filosofia moderna, della quale è da alcuni critici considerato una delle figure fondanti che aprirà la strada al Romanticismo e alla filosofia contemporanea.
Filippo Bruno, noto con il nome di Giordano Bruno (Nola, 1548 – Roma, 17 febbraio 1600), è stato un filosofo, scrittore e frate domenicano italiano vissuto nel XVI secolo. Il suo pensiero, inquadrabile nel naturalismo rinascimentale, fondeva le più diverse tradizioni filosofiche — materialismo antico, averroismo, copernicanesimo, lullismo, scotismo, neoplatonismo, ermetismo, mnemotecnica, influssi ebraici e cabalistici — ma ruotava intorno a un'unica idea: l'infinito, inteso come l'universo infinito, effetto di un Dio infinito, fatto di infiniti mondi, da amare infinitamente.
Il materialismo dialettico è una teoria dialettica della natura e della storia, fondata sul metodo dialettico di Hegel, utilizzato però in chiave materialista. Essa è la "concezione filosofica" del marxismo così come sviluppata soprattutto da Engels e Lenin, ed era considerata la "filosofia ufficiale" dell'Unione Sovietica e di altri Paesi. Essa può definirsi come dottrina della materia in movimento e logica della contraddizione. Il termine "dialettico" esprime l'inclusione nel punto di vista materialista della consapevolezza della dinamica interconnessione tra i processi e dell'universalità del mutamento: qualsiasi ente è, secondo questa dottrina, soggetto ad un processo di autotrasformazione, dovuto al fatto che il suo contenuto è costituito da forze in opposizione (o "contraddittorie" nel gergo hegeliano); ciascuna cosa si muta costantemente in qualcosa di diverso da sé. In tale contesto, pertanto, si ripudiano il meccanicismo inteso come materialismo non dialettico e la metafisica nel senso dell'ontologia idealista. Il materialismo storico da questo punto vista non è altro che l'applicazione del materialismo dialettico alla storia delle società umane. Sebbene i marxisti, e specialmente Marx stesso, si siano occupati soprattutto del materialismo storico, è possibile rintracciare un'importante elaborazione teorica di carattere marxista anche riguardo alla storia naturale (di cui, secondo la filosofia materialista, la storia dell'umanità è una parte).
Con il termine libertinismo si indicano comunemente tre fenomeni distinti: Libertinismo spirituale: un movimento settario interno al cristianesimo, con riferimenti a Gioacchino da Fiore, presente alle origini e durante la Riforma, che sosteneva che ai salvati è impossibile peccare e che dunque ogni comportamento è lecito. Calvino sferzò con questo epiteto ingiurioso gli anabattisti. Libertinismo filosofico o libertinage érudit: un movimento filosofico, caratterizzato dalla riscoperta del pensiero dello Scetticismo greco (pirronismo) e da una rivalutazione del pensiero di Epicuro, che specula unicamente su basi razionali rifiutando qualsiasi tipo di Rivelazione, e quindi rifiuta qualsiasi morale che anziché sulla Ragione e sulla "Legge di Natura" si basi su precetti rivelati di qualsiasi tipo. Libertinismo sessuale: la caratterizzazione polemica da parte degli avversari del Libertinismo, cioè in genere tutte delle confessioni religiose, fu quella di descrivere il libertinismo come una teoria nata per giustificare le perversioni sessuali e l'immoralità.Questa critica ebbe un buon successo, come dimostra il fatto che nel linguaggio corrente "libertino" oggi è usato prevalentemente con quest'ultimo significato. Questa "controffensiva" fu peraltro capace di dar vita a personaggi artistici di grande rilievo, come per esempio il Don Giovanni. Tipici esponenti furono Giacomo Casanova e il Marchese de Sade. Anche nell'uso comune la parola libertino è rimasta ad indicare un "donnaiolo" o una persona dai comportamenti trasgressivi.
Giovanni Papini (Firenze, 9 gennaio 1881 – Firenze, 8 luglio 1956) è stato uno scrittore, poeta, saggista e terziario francescano italiano, noto anche col nome religioso di fra' Bonaventura. Intellettuale controverso e discusso, ma anche ammirato per il suo stile di scrittura, fu studioso di filosofia, di religione, critico letterario e acceso polemista, narratore e poeta, divulgatore del pragmatismo e delle avanguardie storiche come il futurismo e il post-decadentismo. Passò da una posizione all'altra su più fronti, sempre insoddisfatto e inquieto: si convertì dall'anticlericalismo e dall'ateismo accesi al cattolicesimo con punte di eterodossia e intransigenza; passò dal maledettismo e dall'interventismo convinto (prima del 1915) all'avversione verso la guerra. Negli anni trenta, dopo essere passato dall'individualismo al conservatorismo, aderisce infine al fascismo, mantenendo comunque un'avversione verso il nazismo e pentendosi poi del razzismo. Morì nel 1956 di malattia del motoneurone (sclerosi laterale amiotrofica di tipo bulbare), che lo affliggeva dal 1952. Pressoché rimosso dalla grande letteratura dopo la scomparsa principalmente per le sue scelte ideologiche, fu apprezzato e rivalutato in seguito; nel 1975, lo scrittore argentino Jorge Luis Borges lo definì un autore "immeritatamente dimenticato".
Le dottrine delle principali religioni rispetto alla masturbazione sono le seguenti:
Le religioni negli Stati Uniti d'America sono caratterizzate da una diversità di credenze e pratiche culturali. Alcune religioni nacquero e fiorirono direttamente in territorio statunitense. La maggioranza degli statunitensi riferisce che la religione svolge un ruolo molto importante nella loro vita, una quota unica tra i paesi sviluppati. Storicamente gli Stati Uniti sono sempre stati contrassegnati dal pluralismo religioso e dal multiculturalismo, a cominciare dalle differenti credenze di stampo naturalistico del tempo precoloniale. Provenienti dal continente europeo, diffusi sono l'anglicanesimo, il cattolicesimo e i principali gruppi facenti capo al protestantesimo, così come la comunità ebraica. La Chiesa ortodossa è stata presente fin dalla colonizzazione dell'America russa. Numerosi dissenzienti inglesi, che avevano lasciato la Chiesa anglicana, hanno molto diversificato il paesaggio religioso. Il grande Risveglio ha dato origine a molteplici denominazioni dell'evangelicalismo; l'appartenenza a chiese del metodismo e del battismo è aumentata in una maniera più che notevole nel secondo grande risveglio. Nel XVIII secolo il deismo trovò sostegno tra le classi superiori della stratificazione sociale e nei primi pensatori americani. La Chiesa episcopale degli Stati Uniti d'America, divisa dalla Chiesa d'Inghilterra, è nata durante la guerra d'indipendenza americana. Nascono nello stesso lasso di tempo nuovi rami protestanti come l'avventismo; il restaurazionismo e altre forme di cristianesimo come i Testimoni di Geova, il Movimento dei Santi degli ultimi giorni, la Chiesa di Cristo e la Chiesa di Cristo scientista, nonché le comunità dell'unitarianismo e dell'Universalismo si diffusero nel corso del XIX secolo. Il pentecostalismo è emerso nei primi anni del XX secolo grazie alla "rifondazione di Azusa Street". La Chiesa di Scientology è emersa nel corso degli anni cinquanta. Gli unitariani universalisti nascono dalla fusione di chiese unitarie e universali durante il XX secolo. A partire dagli anni novanta la partecipazione religiosa dei cristiani sta diminuendo a causa della secolarizzazione, mentre l'islam, il buddhismo, l'induismo e altre religioni si stanno diffondendo. Tenendo conto di quanti si dichiarano non affiliati ad alcuna categoria religiosa, il protestantesimo, storicamente la forma di religione dominante negli Stati Uniti, cessa di essere la religione professata dalla maggioranza assoluta degli statunitensi nei primi anni del 2010; questo è principalmente il risultato di un aumento degli statunitensi che professano "nessuna affiliazione religiosa", piuttosto che di un aumento delle affiliazioni religiose non protestanti, e il protestantesimo rimane comunque la religione maggioritaria tra coloro che dichiarano un'affiliazione religiosa.La maggior parte degli adulti statunitensi si identificano come cristiani, mentre quasi un quarto non afferma alcuna affiliazione religiosa. Secondo uno studio del Pew Research Center del 2014 il 70,6% della popolazione adulta identifica come cristiana, con il 46,5% che partecipa ad una varietà di chiese che potrebbero essere considerate protestanti e il 20,8% che si considerano credenti cattolici. Lo stesso studio dice che altre religioni (tra cui l'ebraismo, il buddhismo, l'induismo e l'islam) collettivamente costituiscono circa il 6% della popolazione. Secondo un sondaggio del 2012 da parte del forum Pew il 36% degli adulti statunitensi afferma di frequentare i servizi religiosi quasi ogni settimana o anche più spesso. Quando si consolidano tutte le denominazioni cristiane in un unico gruppo religioso, l'ebraismo diventa la seconda religione più professata negli Stati Uniti, con il 2% della popolazione che dichiara di essere affiliata all'ebraismo.Secondo un sondaggio di Gallup del 2016 il Mississippi, con il 63% della sua popolazione adulta definitasi come molto religiosa (affermano che la religione per loro è importante e frequentano regolarmente i servizi religiosi), è lo stato più religioso del paese, mentre il New Hampshire, con solo il 20% che si descrive essere molto religioso, è lo stato maggiormente caratterizzato dal secolarismo.
Una teoria del complotto o della cospirazione (talvolta anche nella forma aggettivale: teoria complottista o cospirativa) è una teoria che attribuisce la causa di un evento, o di una catena di eventi (in genere politici, sociali o talvolta anche naturali), a un complotto. Si tratta in genere di teorie alternative più complesse ed elaborate rispetto alle versioni fornite dalle fonti ufficiali e critiche nei confronti del senso comune o della verità circa gli avvenimenti comunemente accettata dall'opinione pubblica. Tali ipotesi non sono provate per definizione, dal momento che cesserebbero di essere "teorie", e vengono spesso elaborate in occasioni di eventi che suscitano forte impressione nell'opinione pubblica, come ad esempio eventi tragici legati alla morte di personaggi più o meno famosi o grandi disastri civili e ambientali, o atti terroristici, a volte anche per effetto dell'ampia diffusione e trattazione da parte dei mass media.
Le religioni abramitiche sono quelle che rivendicano Abramo (in ebraico "Abraham" אַבְרָהָם,; in Arabo "Ibrahim" ابراهيم) come parte della loro storia sacra. Il concetto di religioni abramitiche è recente ed è divenuto di uso comune solo negli ultimi due o tre decenni, spesso usato in alternativa ad altre denominazioni, come "religioni monoteiste", o "religioni del Libro" per indicare l'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islam. Sulla terra vi sono anche le religioni dharmiche e le religioni taoiche. Il concetto di "religione abramitica" è un concetto controverso. È nota presso gli storici delle religioni la teoria e prassi teologica della "tolleranza all'indietro", per cui un Bahaista riconoscerà sia l'Ebraismo sia il Cristianesimo che l'Islam come "religione abramitica" e aggiungerà la propria religione al novero delle religioni abramitiche, un musulmano (il concetto di religioni abramitiche è di origine islamica) riconoscerà come abramitiche Ebraismo, Cristianesimo e la propria religione, ma escluderà i Bahai, un cristiano teologicamente coerente parlerà di "tradizione giudaico-cristiana", mentre un giudaico osservante non riconoscerà, almeno dal punto di vista teologico, nessuno dei "fratelli minori".
Il Purgatorio di San Patrizio è un antico luogo di culto e meta di pellegrinaggi posto sulla Station Island, un isolotto del lago Lough Derg, nella contea irlandese di Donegal. La leggenda narra che nel V secolo Gesù Cristo mostrò a San Patrizio una caverna, a volte indicata come pozzo, che era un ingresso per il purgatorio.La sua importanza in epoca medievale è testimoniata dal fatto che il luogo è menzionato in vari testi a partire dal 1185, e riportato nelle mappe di tutta Europa fin dal XV secolo. Nella mappa del mondo di Martin Behaim del 1492 è addirittura l'unico luogo contrassegnato sull'isola irlandese.