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La storia della letteratura italiana inizia nel XII secolo, quando nelle diverse regioni della penisola italiana si iniziò a scrivere in italiano con finalità letterarie. Il Ritmo laurenziano è la prima testimonianza di una letteratura in lingua italiana. Gli storici della letteratura individuano l'inizio della tradizione letteraria in lingua italiana nella prima metà del XIII secolo con la scuola siciliana di Federico II di Svevia, Re di Sicilia e Imperatore del Sacro Romano Impero, anche se il primo documento letterario di cui sia noto l'autore è considerato il Cantico delle creature di Francesco d'Assisi. In Sicilia, a partire dal terzo decennio del XIII secolo, sotto il patrocinio di Federico II si era venuto a formare un ambiente di intensa attività culturale. Queste condizioni crearono i presupposti per il primo tentativo organizzato di una produzione poetica in volgare romanzo, il siciliano, che va sotto il nome di "scuola siciliana" (così definita da Dante nel suo “De vulgari Eloquentia”). Tale produzione uscì poi dai confini siciliani per giungere ai comuni toscani e a Bologna e qui i componimenti presero ad essere tradotti e la diffusione del messaggio poetico divenne per molto tempo il dovere di una sempre più nota autorità comunale. Quando la Sicilia passò il testimone ai poeti toscani, coloro che scrivevano d'amore vi associarono, seppure in maniera fresca e nuova, i contenuti filosofici e retorici assimilati nelle prime grandi università, prima di tutto quella di Bologna. I primi poeti italiani provenivano dunque da un alto livello sociale e furono soprattutto notai e dottori in legge che arricchirono il nuovo volgare dell'eleganza del periodare latino che conoscevano molto bene attraverso lo studio di grandi poeti latini come Ovidio, Virgilio, Lucano. Ciò che infatti ci permette di parlare di una letteratura italiana è la lingua, e la consapevolezza nella popolazione italiana di parlare una lingua che pur nata verso il X secolo si emancipa completamente dalla promiscuità col latino solo nel XIII secolo.
Il romanzo di formazione o Bildungsroman (dal tedesco) è un genere letterario riguardante l'evoluzione del protagonista verso la maturazione e l'età adulta, nonché la sua origine storica. In passato lo scopo del romanzo di formazione era quello di promuovere l'integrazione sociale del protagonista, mentre oggi è quello di raccontarne emozioni, sentimenti, progetti, azioni viste nel loro nascere dall'interno..
Il romanzo è un genere della narrativa scritto in prosa. Origini e caratteristiche fondanti del romanzo sono argomento di dibattito tra gli studiosi. Certamente si può affermare che una premessa importante del romanzo moderno è da individuare nella prima produzione in lingua d'oïl (XI secolo): le narrazioni in versi di questa tradizione, sia che recuperassero temi greco-romani sia che rielaborassero temi cavallereschi (cicli bretone e carolingio), venivano indicate già allora con il termine roman. Il principale carattere di novità rispetto alle tradizioni narrative immediatamente precedenti (e al genere epico in particolare, con le sue imprese militari collettive) è il modo diverso di porsi in rapporto col Tempo. Fa parte dell'arte moderna (nominata contemporanea alla nascita del Romanzo) e necessariamente deve contenere quel modo di narrare nuovo e di contrasto con l'arte del passato. La Teoria dell'Estetica di Theodor Adorno si sofferma sull'incompiutezza dell'opera, cioè il suo essere sempre in formazione: mentre gli altri generi epici tendono a fermare il Tempo partendo da un inizio e arrivando a una fine, il Romanzo non ha termine, non mette il punto. Altre caratteristiche stilistiche come il progressivo focalizzarsi dell'attenzione sul singolo individuo o su piccoli gruppi di cavalieri, immersi in vicende che hanno un misto di storico e di "meraviglioso". L'"esperienza assoluta" del cavaliere, irretito nella sua aventure (termine che in francese antico indicava inizialmente solo il destino o il caso e che finisce per indicare il complesso delle peripezie e il perfezionamento etico di chi le attraversa), sviluppa negli scrittori l'esigenza di una narrazione meno ingessata, "capace di rappresentare un mondo complesso e variamente articolata". Il romanzo è dunque costruito da una struttura della storia più o meno complessa e da una varietà di personaggi più o meno ampia. Questa profonda articolazione ha dato vita a numerosi sottogeneri: si passa dal genere storico al fantastico, dal giallo al romanzo epistolare.
Goodbike è il sesto album in studio dei Têtes de Bois, pubblicato il 27 aprile 2010 da Ala Bianca in formato CD. Si tratta di un concept album dedicato alla bicicletta.
Canone inverso - Making Love è un film del 2000 diretto da Ricky Tognazzi, tratto dall'omonimo romanzo del 1996 di Paolo Maurensig.
Il Tulipano Nero - La Stella della Senna (ラ・セーヌの星 Ra Senu no Hoshi?, lett. "La Stella della Senna") è una serie televisiva anime giapponese, creata nel 1975 e in seguito trasposta in manga da Asuka Morimura, interrotto prima della conclusione. Adatta a un pubblico infantile, la serie è stata creata su soggetto di Mitsuru Kaneko, con la regia di Yoshiyuki Tomino e Masaki Osumi, il character design di Akio Sugino e le musiche di Shunsuke Kikuchi. Frutto di una coproduzione Unimax/Sunrise, si compone di trentanove puntate ed è andata in onda per la prima volta in Giappone nel 1975. In Italia, è stata trasmessa per la prima volta su Italia 1 nel 1984.
Angelica la Marchesa degli Angeli è un romanzo del 1957 scritto da Anne e Serge Golon. Si tratta del primo libro di una serie di romanzi ambientati nella Francia del XVII secolo e aventi per protagonista Angelica, la marchesa degli angeli. In Italia il romanzo è stato pubblicato per la prima volta nel 1957 dalla casa editrice Garzanti. Successivamente il romanzo è stato ristampato diverse volte e, a partire dal 1965, è stato spesso ristampato diviso in due romanzi distinti intitolati Angelica la Marchesa degli Angeli e Angelica e il giustiziato di Notre-Dame.
Il Signore degli Anelli (titolo originale in inglese: The Lord of the Rings) è un romanzo high fantasy epico scritto da J. R. R. Tolkien e ambientato alla fine della Terza Era dell'immaginaria Terra di Mezzo. Scritto a più riprese tra il 1937 e il 1949, fu pubblicato in tre volumi tra il 1954 e il 1955. Tradotto in trentotto lingue, con decine di riedizioni ciascuna, resta una delle più popolari opere letterarie del XX secolo.La narrazione comincia dove si era interrotto un precedente romanzo di Tolkien, Lo Hobbit, e l'autore usa lo stratagemma dello pseudobiblium per collegare le due storie: entrambi i romanzi sono, nella finzione della narrazione, una trascrizione di un volume immaginario, il Libro Rosso dei Confini Occidentali, un'autobiografia scritta a quattro mani da Bilbo Baggins, protagonista de Lo Hobbit, e dal nipote e cugino Frodo, il protagonista del Signore degli Anelli. Questo secondo romanzo, tuttavia, si inserisce in un'ambientazione di più ampio respiro rispetto a quella del primo, costretto dai limiti della fiaba per bambini, attingendo a quel vasto corpus storico, mitologico e linguistico creato ed elaborato dall'autore nel corso di tutta la sua vita. Il Signore degli Anelli narra della missione di nove Compagni, la Compagnia dell'Anello, partiti per distruggere il più potente Anello del Potere, un'arma che renderebbe invincibile il suo malvagio creatore Sauron se tornasse nelle sue mani, dandogli il potere di dominare tutta la Terra di Mezzo. Il romanzo, composto da tre volumi, ha esercitato nel tempo un profondo influsso culturale e mediatico, ottenendo attenzioni e apprezzamenti sia da parte di critici, autori e studiosi, sia da parte di semplici appassionati, che hanno dato vita a innumerevoli gruppi e associazioni culturali, come le varie società tolkieniane sparse in tutto il mondo. La trilogia ha ispirato e continua ad ispirare libri, videogiochi, illustrazioni, fumetti, composizioni musicali, ed è stata adattata più volte per la radio, il teatro ed il cinema (come nel caso della famosa trilogia di film diretti da Peter Jackson).
John Halifax, Gentleman è un film muto del 1915 diretto da George Pearson.
Pearl Sydenstricker Buck (Hillsboro, 26 giugno 1892 – Danby, 6 marzo 1973) è stata una scrittrice, giornalista e insegnante statunitense.
Carlo Emilio Gadda (Milano, 14 novembre 1893 – Roma, 21 maggio 1973) è stato uno scrittore, poeta e ingegnere italiano, che ha segnato la narrativa del Novecento attraverso un impasto originalissimo di linguaggi diversi (dialetti, termini gergali e tecnici, neologismi) e un incessante stravolgimento delle strutture tradizionali del romanzo.
Gli Iturei furono una popolazione siro-arabica concentrata in particolare in due centri politico-religiosi libanesi di Hammath-Emesa e Calcide-Eliopoli nel Libano, nell'arco temporale che va dal II secolo a.C. al III secolo.Gli ultimi studi hanno portato a individuare una più complessa e estesa presenza territoriale e temporale di queste antiche popolazioni, come ad esempio in Galilea, Auranitide e Ammon. Come truppe ausiliarie dell'Impero romano, gli Iturei costituirono, inoltre, un fondamentale veicolo di diffusione delle tradizioni religioso-culturali cananee in Occidente, sino alla salita al soglio imperiale di Marco Giulio Filippo detto l'Arabo o l'Itureo, negli anni 244-249.
Rocky è un film del 1976 diretto da John G. Avildsen. Sylvester Stallone, allora attore poco conosciuto, ha scritto ed interpretato questo film, grazie al quale è divenuto uno dei volti più amati di Hollywood. Il film vinse tre premi Oscar, tra cui quello per il miglior film e miglior regia. Grazie a Rocky, Stallone diviene il terzo uomo nella storia del cinema, dopo Charlie Chaplin e Orson Welles, a ricevere la nomination all'Oscar sia come sceneggiatore che come attore per lo stesso film. Realizzato in appena 28 giorni con un budget di 1,1 milioni di dollari ne incassò al botteghino 225, diventando un successo di pubblico e di critica e dando vita a cinque seguiti: Rocky II, Rocky III, Rocky IV, Rocky V, Rocky Balboa e due spin-off, Creed - Nato per combattere (2015) e Creed II (2018). Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al settantottesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è salito al cinquantasettesimo posto. Nel 2006 è stato scelto per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.Nell'agosto del 2015, Rolling Stone lo mette al secondo posto della classifica dei migliori film sportivi della storia del cinema.
Carlo Collodi, pseudonimo di Carlo Lorenzini (Firenze, 24 novembre 1826 – Firenze, 26 ottobre 1890), è stato uno scrittore e giornalista italiano. È divenuto celebre come autore del romanzo Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, più noto come Pinocchio.
I traditori è un romanzo storico di Giancarlo De Cataldo pubblicato nel 2010.
Il Volga si getta nel Caspio, in russo Volga vpadaet v Kaspijskoe more, è un romanzo di Boris Andreevič Pil'njak, la cui stesura risale al 1929, pubblicato nel 1930. Generalmente viene classificato dalla critica come opera minore e mediocre, essendo la sua redazione legata al tentativo da parte dello scrittore russo di riabilitare la sua figura di intellettuale e artista, compromessa dall'uscita di un'opera precedente, Mogano, attaccata con veemenza dalla censura stalinista. Tuttavia, c'è chi ha rilevato una maggiore complessità nella sua trama che andrebbe oltre la lode incondizionata delle imponenti opere di edilizia messe in atto dal regime comunista. Il Volga si getta nel Caspio ha per cornice una vecchia provincia russa coinvolta nella grandiosa opera di sovvertimento del corso dei fiumi. Una folla di contadini e borghesi si aggrappa disperatamente ai margini di un mondo che scompare, e l'autore ci mostra la resistenza ostinata e votata all'insuccesso degli individualisti contro i collettivisti, lasciando trasparire un attaccamento nostalgico alla vecchia Russia. È una specie di rapporto scritto da un grande narratore sulla vita politica e familiare di queste due Russie, quella che scompare e quella che si impone. E proprio questa profonda tensione che si traduce in vera e propria scissione culturale, ha scatenato in Urss la sanguinosa repressione del potere, lotta dura tesa a estirpare le radici del passato e il sentimento che legava ad esso un popolo intero. Tale era appunto la posta in gioco: il rinnovamento da contrapporre a un passato sentito come primitivo e ingombrante. Ma nella folla di uomini e donne, che sembra riflettersi nella corrente stessa dei fiumi, trascinante o costretta a fluire regolata dagli sbarramenti delle dighe, si intravede sopravvivere tenacemente l'anima immortale della grande Russia millenaria. Dunque, anche in quest'opera, pur in superficie così celebrativa e articolata sui temi che più erano cari al regime, scorrerebbe l'inquietudine tipica dell'espressività di Pil'njak, un nodo strettamente intrecciato di ossessioni, timori, incertezze che risalgono soprattutto nei pensieri notturni dei personaggi, la cui psicologia si manifesta in una sorta di flusso di coscienza, nel quale non si può non scorgere la tecnica degli autori occidentali contemporanei letti dallo scrittore.
Napoleone Bonaparte (Ajaccio, 15 agosto 1769 – Longwood, Isola di Sant'Elena, 5 maggio 1821) è stato un politico e generale francese, fondatore del Primo Impero francese e protagonista della prima fase della storia contemporanea europea detta età napoleonica. Nato in Corsica da una famiglia della piccola nobiltà italiana, studiò in Francia dove divenne ufficiale d'artiglieria e quindi generale durante la rivoluzione francese. Famoso grazie alle vittorie ottenute nel corso della prima campagna d'Italia, dopo il colpo di Stato del 18 brumaio (9 novembre 1799) assunse il potere in Francia: fu Primo Console dal novembre di quell'anno al 18 maggio 1804, e Imperatore dei francesi, con il nome di Napoleone I (Napoléon Ier) dal 2 dicembre 1804 al 14 aprile 1814 e nuovamente dal 20 marzo al 22 giugno 1815. Fu anche presidente della Repubblica Italiana dal 1802 al 1805, re d'Italia dal 1805 al 1814, «mediatore» della Confederazione svizzera dal 1803 al 1813 e «protettore» della Confederazione del Reno dal 1806 al 1813. Grande uomo di guerra, protagonista di oltre venti anni di campagne in Europa, Napoleone è stato considerato il più grande stratega della storia dallo storico militare Basil Liddell Hart, mentre lo storico Evgenij Tàrle non esita a definirlo "l'incomparabile maestro dell'arte della guerra" e "il più grande dei grandi". Grazie al suo sistema di alleanze e a una serie di brillanti vittorie contro le potenze europee, conquistò e governò larga parte dell'Europa continentale, esportando gli ideali rivoluzionari di rinnovamento sociale e arrivando a controllare numerosi Regni tramite persone a lui fedeli (Giuseppe Bonaparte in Spagna, Gioacchino Murat nel Regno di Napoli, Girolamo Bonaparte in Vestfalia, Jean-Baptiste Jules Bernadotte nel Regno di Svezia e Luigi Bonaparte nel Regno d'Olanda). La sua riforma del sistema giuridico (confluita nel Codice Napoleonico), introdusse chiarezza e semplicità delle norme e pose le basi per il moderno diritto civile. La disastrosa campagna di Russia (1812), segnò il tramonto del suo dominio sull'Europa. Sconfitto nella battaglia di Lipsia dagli alleati europei nell'ottobre del 1813, Napoleone abdicò il 4 aprile 1814, e fu esiliato nell'isola d'Elba. Nel marzo del 1815, abbandonata furtivamente l'isola, sbarcò a Golfe Juan, vicino ad Antibes e rientrò a Parigi senza incontrare opposizione, riconquistando il potere per il periodo detto dei "cento giorni", finché non venne definitivamente sconfitto dalla settima coalizione nella battaglia di Waterloo, il 18 giugno 1815. Trascorse gli ultimi anni di vita in esilio all'isola di Sant'Elena, sotto il controllo dei britannici. Dopo la sua caduta il congresso di Vienna ristabilì in Europa i vecchi regni pre-napoleonici (Restaurazione). Fu il primo regnante della dinastia dei Bonaparte. Sposò Giuseppina di Beauharnais nel 1796, e in seconde nozze l'arciduchessa Maria Luisa d'Austria, l'11 marzo 1810, dalla quale ebbe l'unico figlio legittimo, Napoleone Francesco, detto il re di Roma (1811-1832). La sua figura ha ispirato artisti, letterati, musicisti, politici, filosofi e storici, dall'Ottocento ai giorni nostri.
N. è un romanzo di Ernesto Ferrero del 2000. Nello stesso anno ha vinto il Premio Strega.Il romanzo ricostruisce i giorni dell'esilio sull'Isola d'Elba di Napoleone attraverso gli occhi del suo bibliotecario.
La Marchesa de Merteuil è una dei personaggi principali del romanzo epistolare di Choderlos de Laclos Le relazioni pericolose (1782). Donna di grande fascino, intelligenza e crudeltà, il piano della Marchesa di umiliare il suo vecchio amante, il conte di Gercourt, darà il via alle azioni della trama, che alla fine porteranno alla disfatta sociale la Merteuil stessa ed il suo alleato, il Visconte di Valmont. Nelle sue lettere al Visconte, la Marchesa non gli suggerisce solo un piano d'azione, ma stende anche le linee guida del libertinaggio della Francia del XVIII secolo. Il personaggio crudele e libertino della Marchesa, così come tutto il romanzo, fu un motivo di scandalo al momento della pubblicazione del libro. L'attrice e scrittrice Marie Jeanne Riccoboni accusò de Laclos di aver scritto la Marchesa de Merteuil come un personaggio poco plausibile e addirittura offensivo per le lettrici, una vera e propria caricatura di iniquità femminile. De Laclos rispose tuttavia di essersi limitato a presentare la natura con "exactitude et fidélite", ritenendo ipocrita negare che donne come la Marchesa esistono realmente.
Il codice da Vinci è un romanzo di successo scritto da Dan Brown: pubblicato nel 2003, a settembre 2009 ne erano state stampate 80 milioni di copie in tutto il mondo ed era stato tradotto in 44 lingue. Nel 2006 ne è stato tratto l'adattamento cinematografico omonimo. Sebbene opera di fantasia, il romanzo si presenta come una ricostruzione fedele degli eventi storici in esso trattati. Tale pretesa fedeltà storica dichiarata dall'autore ha suscitato notevoli critiche da parte di molti studiosi, specialmente nel mondo cattolico (in Italia particolarmente attivo è stato lo studioso Massimo Introvigne). Il best seller ha rinfocolato il dibattito sull'attendibilità delle verità contenute nei vangeli apocrifi, soprattutto con riferimento alla tesi per cui Gesù avrebbe sposato Maria Maddalena e avrebbe avuto dei figli da lei, di cui non vi è documentazione alcuna nel Nuovo Testamento così come accreditato dalla Chiesa cattolica.
N - Io e Napoleone è un film del 2006 diretto da Paolo Virzì. La pellicola è liberamente ispirata al romanzo N. di Ernesto Ferrero, vincitore del Premio Strega nel 2000, che ricostruisce i giorni dell'esilio elbano di Napoleone attraverso gli occhi del suo bibliotecario. È stato alla prima edizione della Festa del Cinema di Roma ed è uscito nelle sale italiane il 14 ottobre 2006.
La prima della serie televisiva L'Alligatore, composta da 8 episodi, è stata distribuita in anteprima sulla piattaforma streaming gratuita RaiPlay il 19 novembre 2020. In televisione viene trasmessa dal 25 novembre seguente su Rai 2.
Guerra e pace (in russo: Война и мир?, traslitterato: Vojnà i mir, nell'ortografia originale pre-riforma, Война и миръ) è un romanzo storico di Lev Tolstoj. Scritto tra il 1863 e il 1869 e pubblicato per la prima volta tra il 1865 e il 1869 sulla rivista Russkij Vestnik, riguarda principalmente la storia di due famiglie, i Bolkonskij e i Rostov, tra le guerre napoleoniche, la campagna napoleonica in Russia del 1812 e la fondazione delle prime società segrete russe. Tolstoj paragonava la sua opera alle grandi creazioni omeriche, e nella sua immensità Guerra e pace si potrebbe dire un romanzo infinito, nel senso che l'autore sembra essere riuscito a trovare la forma perfetta con cui descrivere in letteratura l'uomo nel tempo. Denso di riferimenti filosofici, scientifici e storici, il racconto sembra unire la forza della storicità e la precisione drammaturgica (persino di Napoleone si fa un ritratto indimenticabile) ad un potente e lucido sguardo metafisico che domina il grande flusso degli eventi, da quelli colossali, come la battaglia di Austerlitz e la battaglia di Borodino, a quelli più intimi. Per la precisione con cui i diversissimi piani del racconto si innestano all'interno del grande disegno monologico e filosofico dell'autore, Guerra e pace potrebbe definirsi la più grande prova di epica moderna, e un vero e proprio "miracolo" espressivo e tecnico. Guerra e pace è considerato da molti critici un romanzo storico (tra i più importanti di tutte le letterature), in quanto offre un ampio affresco della nobiltà russa nel periodo napoleonico. Rapportato al suo tempo, Guerra e pace proponeva un nuovo tipo di narrativa, in cui un gran numero di personaggi costituiva una trama in cui si dipanavano niente meno che i due capitali soggetti ricordati nel titolo, combinati con argomenti altrettanto vasti, quali gioventù, vecchiaia e matrimonio. Benché sia tuttora considerato un romanzo storico, esso infrangeva così tante convenzioni di tale genere, che molti critici coevi non ritenevano di potervelo annoverare.
Il romanzo storico è un'opera narrativa ambientata in un'epoca passata, della quale ricostruisce l'atmosfera, gli usi, i costumi, la mentalità e la vita in generale, così da farli rivivere al lettore. Un romanzo si definisce storico quando è ambientato in un'epoca storica e intende trasmetterne lo spirito, i comportamenti e le condizioni sociali attraverso dettagli realistici e con un'aderenza ai fatti documentati. Può contenere personaggi realmente esistiti, oppure una mescolanza di personaggi storici e di invenzione. Dal momento che presenta una parte di invenzione e una parte di realtà storica, quello del romanzo storico è un genere “ibrido”, se non costituisce addirittura un ossimoro letterario. Lo statuto del genere si basa su una sorta di promessa implicita da parte dello scrittore: quella di limitare la propria libertà inventiva, sottoponendola al vincolo della verità storica. Il lettore sa di non trovarsi davanti a un trattato di storiografia, eppure non mancherà di chiedersi quanta parte di verità ci sia nei fatti narrati; per fruire dell'opera, dovrà scegliere di fidarsi della voce del suo autore.
Il Gattopardo è un romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa che narra le trasformazioni avvenute nella vita e nella società in Sicilia durante il Risorgimento, dal momento del trapasso del regime borbonico alla transizione unitaria del Regno d'Italia, seguita alla spedizione dei Mille di Garibaldi. Dopo i rifiuti delle principali case editrici italiane (Mondadori, Einaudi, Longanesi), l'opera fu pubblicata postuma da Feltrinelli nel 1958, un anno dopo la morte dell'autore, vincendo il Premio Strega nel 1959, e diventando uno dei best-seller del secondo dopoguerra; è considerato uno tra i più grandi romanzi di tutta la letteratura italiana e mondiale. Il romanzo fu adattato nell'omonimo film del 1963, diretto da Luchino Visconti e interpretato da Burt Lancaster, Claudia Cardinale e Alain Delon.
Maria Antonietta Torriani (Novara, 1º gennaio 1840 – Milano, 24 marzo 1920) è stata una scrittrice italiana. Con lo pseudonimo di Marchesa Colombi entrò nella storia del romanzo popolare e del femminismo.
Mina, pseudonimo di Mina Anna Maria Mazzini (Busto Arsizio, 25 marzo 1940), è una cantante, conduttrice televisiva, attrice e produttrice discografica italiana naturalizzata svizzera. Dopo il matrimonio del 10 gennaio 2006 con Eugenio Quaini è diventata, per l'anagrafe elvetica, Mina Anna Quaini-Mazzini. Tale variazione non viene applicata nelle registrazioni anagrafiche italiane.Considerata una delle migliori cantanti italiane di tutti i tempi, è nota per le qualità della sua voce e per essere stata protagonista in numerosi spettacoli televisivi diffusi dalla Rai a partire dagli anni sessanta. Il suo strumento, dal timbro caldo e personalissimo, subito riconoscibile, è dotato di grande ampiezza, estensione, agilità, capace di coniugare la potenza vocale con la duttilità, ed è sostenuto da una tecnica saldissima; Mina si distingue anche per le doti interpretative e l'eclettismo, che l'hanno portata ad affrontare con successo generi musicali spesso lontani tra loro. Durante la sua carriera, iniziata alla fine degli anni cinquanta, Mina ha interpretato più di 1.500 brani, ottenendo primati e ricevendo premi e riconoscimenti, con due partecipazioni al Festival di Sanremo, tre alla Mostra internazionale di musica leggera, una Targa Tenco, e l'assegnazione dell'onorificenza di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana. Soprannominata "la tigre di Cremona", faceva parte del quartetto delle grandi voci femminili degli anni sessanta e settanta, con Milva, "la pantera di Goro", Iva Zanicchi, "l'aquila di Ligonchio" e Orietta Berti, "l'usignolo di Cavriago". Sulla scena internazionale ha raccolto il plauso di artisti quali Frank Sinatra, Louis Armstrong, Antony and the Johnsons, Mónica Naranjo, Liza Minnelli, Luciano Pavarotti e Plácido Domingo.
Angeli e demoni (titolo originale in lingua inglese: Angels & Demons) è il secondo romanzo thriller dello scrittore Dan Brown, scritto nel 2000, e pubblicato in Italia nel novembre 2004. È il primo romanzo della serie con protagonista il professore Robert Langdon.
Aḥmad ibn Faḍlān (in arabo: أحمد بن فضلان, nome completo Aḥmad ibn al-ʿAbbās ibn Rāshid ibn Ḥammād; 877 – 960) è stato uno scrittore e viaggiatore arabo, di origine persiana, autore di un manoscritto datato 922 d.C. in cui racconta il suo viaggio del 921-22 in missione diplomatica per conto del califfo abbaside di Baghdad, al-Muqtadir, presso il re bulgaro del Volga Almış; missione da cui tornò in patria dopo aver percorso territori asiatici e scandinavi che precedentemente erano stati quasi ignorati dalla cultura arabo-islamica. Il fine dell'ambasciata era quello di ottenere dal re dei Bulgari un omaggio formale al Califfo, in cambio del quale egli avrebbe ricevuto somme necessarie alla costruzione di una fortezza contro i Cazari. Partita da Baghdad il 12 giugno 921, la missione passò per Bukhara, il Khwārezm (a sud del mare d'Aral), il Gorgan (in cui essa trascorse l'inverno), prima d'arrivare, dopo grandi difficoltà, presso i Bulgari insediati attorno ai tre laghi del Volga, a nord di Samara, il 12 maggio 922. La missione fallì, dal momento che i musulmani non riuscirono a radunare le somme destinate al re che, irritato dall'avvenuto, rifiutò di lasciare il madhhab hanafita per quello sciafeita di Baghdad. Dopo il suo arrivo a Bolğar, Ibn Faḍlān si recò a Wisu, di cui narrò il commercio fra i Bulgari del Volga e le tribù finniche locali. Il manoscritto di Faḍlān, di cui non è pervenuta nessuna copia originale ma solo una versione abbreviata presente nella Biblioteca di Mashhad (Iran) e varie citazioni e alcune traduzioni su altri testi immediatamente successivi, è un documento che si rivela assai prezioso per lo studio delle popolazioni nordiche del periodo, dei loro usi e dei loro costumi, soprattutto grazie all'obiettività e precisione dell'autore, quasi fosse un moderno antropologo. Il primo studioso orientalista a occuparsene fu il numismatico Ch. M. Fraehn, che nel 1823 tradusse quanto era citato nell'opera geografica di Yaqut, il Muʿjam al-buldān (L'insieme delle contrade), nel suo lavoro intitolato Ibn Foszlan's und anderer Araber Berichte über die Russen aelterer Zeit (St. Petersburg, Mémoires de l'Académie Impériale des Sciences, VI serie, 1823). Da una rielaborazione del manoscritto è stato tratto il romanzo Mangiatori di morte di Michael Crichton, da cui a sua volta è stato tratto il film Il 13º guerriero, con Antonio Banderas nel ruolo dello scrittore persiano.
Assia Djebar, pseudonimo di Fatima-Zohra Imalayène (Cherchell, 30 giugno 1936 – Parigi, 6 febbraio 2015), è stata una scrittrice, poetessa, saggista, regista e sceneggiatrice algerina. Esponente del pensiero femminista, il tema principale delle sue opere è la condizione della donna in Algeria. Considerata una delle più influenti scrittrici maghrebine, è stata la prima autrice del Maghreb a essere ammessa all'Académie française (il 16 giugno 2005).
L' armata tradita è un romanzo dello scrittore tedesco Heinrich Gerlach; racconta in forma romanzata la battaglia di Stalingrado alla quale l'autore partecipò come ufficiale dello stato maggiore di una divisione della Wehrmacht.
Candido, ovvero un sogno fatto in Sicilia è un romanzo di Leonardo Sciascia pubblicato per la prima volta nel 1977 da Einaudi e ispirato all'omonima opera di Voltaire.
L'Alligatore è una serie televisiva italiana del 2020 diretta da Daniele Vicari ed Emanuele Scaringi, basata sui romanzi della Saga dell'Alligatore di Massimo Carlotto, e prodotta da Rai Fiction e Fandango. Massimo Carlotto, considerato tra i massimi esponenti e teorizzatori del noir mediterraneo, basa i suoi romanzi sul concetto di descrivere il mutamento sociale attraverso il racconto di vicende criminali che si svolgono al suo interno Specialmente con la serie di romanzi dedicata al personaggio dell'Alligatore (Marco Buratti), Carlotto è riuscito a conquistare un gran numero di lettori, sia in Italia che all'estero, dove gli è stata riconosciuta la capacità (comune agli scrittori di noir Italiani) di trasformare l'ambientazione in un vero e proprio personaggio. Attraverso la caratterizzazione dei personaggi e l'importanza data all'ambientazione delle vicende che circondano l'Alligatore, Carlotto descrive il Nord Est italiano evidenziando come il mutamento sociale sia strettamente collegato agli aspetti di ingiustizia e corruzione nati dallo stesso. Questo aspetto, oltre alla centralità che l'ambientazione e il territorio assumono all'interno di questi racconti, sono una caratteristica fondamentale quanto comune negli autori riconducibili al Noir Mediterraneo. La serie televisiva è basata su tre romanzi della saga, in particolare: La verità dell'Alligatore, Il corriere colombiano e Il maestro di nodi.
L'amore del bandito è un romanzo noir di Massimo Carlotto, pubblicato nel 2009. È il sesto libro di una serie che vede protagonista l'investigatore privato Marco Buratti, detto l'"Alligatore", seguito dall'opera La banda degli amanti edita nel 2015.
Alfonsa Morini nota con il nome da coniugata Alfonsina Strada (Castelfranco Emilia, 16 marzo 1891 – Milano, 13 settembre 1959) è stata una ciclista su strada italiana, prima donna a competere in gare maschili come il Giro di Lombardia e il Giro d'Italia; è ritenuta tra le pioniere della parificazione tra sport maschile e femminile. È stata professionista dal 1907 al 1936.
La ragazza di Bube è un romanzo scritto da Carlo Cassola tra il 1958 e il 1959 in cui vengono tra l'altro illustrati, attraverso la storia di ragazzi innamorati, i problemi politici e sociali del dopoguerra. Venne insignito del Premio Strega nel 1960, anno in cui era stato pubblicato dalla casa editrice Einaudi; tre anni più tardi ne fu realizzato anche un adattamento cinematografico per la regia di Luigi Comencini e come interpreti principali attori della caratura di Claudia Cardinale e George Chakiris.
La chiave a stella è un romanzo di Primo Levi pubblicato nel 1978, che rinnova il filone della letteratura industriale in voga negli anni Sessanta. Con quest'opera Primo Levi si aggiudica il Premio Strega del 1979.
Livorno (pronuncia: [liˈvorno], ) è un comune italiano di 156 299 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Terza città della regione per popolazione (dopo Firenze e Prato), ospita da sola quasi la metà degli abitanti della propria provincia; con i comuni limitrofi di Pisa e Collesalvetti costituisce inoltre un vertice di un "triangolo industriale", la cui popolazione complessiva ammonta a oltre 260 000 abitanti. È situata lungo la costa del Mar Ligure ed è uno dei più importanti porti italiani, sia come scalo commerciale sia come scalo turistico, centro industriale di rilevanza nazionale, da tempo in declino, tanto da essere riconosciuta nel 2015 come "area di crisi industriale complessa". Tra tutte le città toscane è solitamente ritenuta la più moderna, sebbene nel suo territorio siano presenti diverse testimonianze storiche, artistiche e architettoniche sopravvissute ai massicci bombardamenti della seconda guerra mondiale e alla successiva ricostruzione. La città, notevolmente sviluppatasi dalla seconda metà del XVI secolo per volontà dei Medici prima e dei Lorena in seguito, fu importante porto franco frequentato da numerosi mercanti stranieri, sede di consolati e compagnie di navigazione. Ciò contribuì ad affermare, sin dalla fine del Cinquecento, i caratteri di città multietnica e multiculturale per eccellenza, dei quali sopravvivono importanti vestigia, quali chiese e cimiteri nazionali, palazzi, ville e opere di pubblica utilità indissolubilmente legate ai nomi delle importanti comunità straniere che frequentarono il porto franco fino alla seconda metà dell'Ottocento. Questa vocazione internazionale portò a identificare la città come Leghorn nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America, Livourne in Francia, Liorna in Spagna, ecc., analogamente alle più importanti capitali di stato dell'epoca. Tra il XIX secolo e i primi anni del Novecento, parallelamente all'avvio del processo di industrializzazione, Livorno fu anche una meta turistica di rilevanza internazionale per la presenza di rinomati stabilimenti balneari e termali, che conferirono alla città l'appellativo di Montecatini al mare. Livorno è sede dell'Accademia navale della Marina Militare, del comando e di due reggimenti della Brigata paracadutisti "Folgore" dell'Esercito Italiano, del 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania", del 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" inquadrato nelle forze speciali dell'Esercito Italiano e del Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri; inoltre è sede di Direzione Marittima del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera.
Romanzo famigliare è una serie televisiva italiana del 2018 ideata e diretta da Francesca Archibugi, prodotta da Rai Fiction e Wildside. È andata in onda in prima visione TV su Rai 1 dal 8 gennaio 2018 con due episodi a serata.
La zia marchesa è il secondo romanzo di Simonetta Agnello Hornby edito nel 2004 da Feltrinelli. Dopo La Mennulara, La zia marchesa rappresenta per certi versi un altro spaccato della storia della Sicilia e quindi il secondo romanzo della Trilogia Siciliana che si conclude con Boccamurata. Se con La Mennulara siamo negli anni Sessanta, con La zia marchesa si torna indietro dal punto di vista storico: alla Sicilia di fine Ottocento. Il romanzo offre almeno tre piani di lettura: quello dello svolgimento della vicenda, quello storico e quello sociale.
Diabolik (AFI: /djaˈbɔlik/ o /djaboˈlik/; secondo il sito ufficiale, tuttavia, la pronuncia corretta è la prima) è un personaggio immaginario dei fumetti, creato nel 1962 da Angela Giussani e protagonista dell'omonima testata pubblicata dalla casa editrice milanese Astorina.In poco tempo raggiunse alte tirature arrivando a diventare un fenomeno di costume studiato da sociologi ed esperti di comunicazione. Ha portato alla nascita del genere del fumetto nero italiano del quale è stato il precursore generando numerosi epigoni a partire dal 1964, quando il fenomeno esplose, pubblicati nel caratteristico formato libretto tascabile che la testata fece diventare famoso e imitato dopo aver esordito in edicola nel novembre 1962; viene da allora edito senza interruzioni e ha superato gli 800 numeri pubblicati; i primi numeri della serie hanno raggiunto elevate quotazioni nel mercato del collezionismo. Il personaggio ha poi avuto due trasposizioni cinematograficheː la prima nel 1968 diretta dal regista Mario Bava, la seconda nel 2020 diretta dai Manetti Bros., una serie animata e un vasto merchandising. Dal 1962 ha venduto quasi 150 milioni di copie.Edizioni tradotte sono state pubblicate in molti paesi europei, americani, e africani. Il successo del personaggio è tale da generare anche parodie sia a fumetti, come Cattivik, personaggio creato da Bonvi nel 1965 che a film, come Arriva Dorellik diretto da Steno o Sadik, episodio del film Thrilling. Il personaggio è stato impiegato come testimonial per campagne sociali e in spot pubblicitari commerciali.
Il Risorgimento è il periodo della storia italiana durante il quale l'Italia conseguì la propria unità nazionale. La proclamazione del Regno d'Italia del 17 marzo 1861 fu l'atto formale che sancì, a opera del Regno di Sardegna, la nascita del nuovo Regno d'Italia formatosi con le annessioni plebiscitarie di gran parte degli Stati preunitari. Per indicare questo processo storico si usa anche la locuzione "unità d'Italia". Il termine, che designa anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l'unificazione, richiama gli ideali romantici, nazionalisti e patriottici di una rinascita italiana attraverso il raggiungimento di un'identità politica unitaria che, pur affondando le sue radici antiche nel periodo romano, «aveva subìto un brusco arresto [con la perdita] della sua unità politica nel 476 d.C. in seguito al crollo dell'Impero romano d'Occidente».
Il signore delle mosche (titolo originale Lord of the Flies) è il più celebre romanzo, nonché la prova d'esordio, dello scrittore inglese William Golding, Premio Nobel per la letteratura 1983. Il libro ha come protagonisti un gruppo di ragazzi britannici bloccati su un'isola disabitata e racconta il loro disastroso tentativo di autogovernarsi. Scritto nel 1952, fu pubblicato due anni dopo, non riscuotendo molto successo: negli USA vendette meno di 3000 copie nel 1955 prima di andare esaurito. Tuttavia, l'opera divenne un bestseller con 14 milioni di copie vendute nei soli paesi anglofoni, favorito dal grande successo della pubblicazione in edizione economica negli Stati Uniti nel 1959.
Giuseppe Mazzini (Genova, 22 giugno 1805 – Pisa, 10 marzo 1872) è stato un patriota, politico, filosofo e giornalista italiano. Esponente di punta del patriottismo risorgimentale, le sue idee e la sua azione politica contribuirono in maniera decisiva alla nascita dello Stato unitario italiano; le condanne subite in diversi tribunali d'Italia lo costrinsero però alla latitanza fino alla morte. Le teorie mazziniane furono di grande importanza nella definizione dei moderni movimenti europei per l'affermazione della democrazia attraverso la forma repubblicana dello Stato.
Romanzo criminale è una serie televisiva italiana basata sull'omonimo romanzo del giudice Giancarlo De Cataldo e ne rappresenta il secondo adattamento dopo il film diretto da Michele Placido, che ha collaborato anche per la serie televisiva come consulente artistico. Si tratta della seconda fiction prodotta da Sky dopo Quo vadis, baby? ed è andata in onda in prima visione sul canale satellitare Sky Cinema 1; repliche della serie sono andate in onda, sul satellite, su Fox Crime, Sky Uno e Sky Atlantic. In chiaro è stata trasmessa in prima visione da Italia 1 in seconda serata; le repliche sono andate invece in onda su Iris, Italia 2, Cielo, Top Crime e Sky TG24.