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Il violino è uno strumento musicale della famiglia degli archi, dotato di quattro corde accordate ad intervalli di quinta. Violinista è chi suona il violino; l'artigiano che lo costruisce o lo ripara è il liutaio. Si tratta dello strumento più piccolo e dalla tessitura più acuta tra i membri della sua famiglia. La corda più bassa (e quindi la nota più bassa ottenibile) è il sol3, il sol subito sotto al do centrale del pianoforte (do4); le altre corde sono, in ordine di frequenza, il re4, il la4 e il mi5. Le parti per violino utilizzano la chiave di violino (chiave di sol). Quando devono essere eseguite note e passaggi particolarmente acuti, si usa un'indicazione che avvisa di trasportare le note interessate all'ottava superiore. Fino al XVIII secolo, invece, a seconda della tessitura dello specifico brano o frammento musicale, veniva usato un grande numero di chiavi secondarie: chiave di basso all'ottava superiore, contralto, mezzosoprano, soprano, e chiave di violino francese. Il più noto violinista di tutti i tempi fu un italiano, Niccolò Paganini, nato a Genova nel 1782 e morto a Nizza nel 1840. Anche molti tra i liutai più famosi e apprezzati del mondo sono italiani: tra questi, Antonio Stradivari, Giovanni Paolo Maggini, Giovanni Battista Guadagnini ed inoltre le storiche dinastie degli Amati, dei Guarneri e dei Testore.
Il violoncello è uno strumento musicale del gruppo dei cordofoni a corde sfregate (ad arco), appartenente alla famiglia degli archi; è dotato di quattro corde, accordate ad intervalli di quinta giusta. Presentano dei tagli ad "effe" sulla tavola armonica (o piano armonico). La sottofamiglia dei "violini" si differenzia così dalla sottofamiglia delle "viole" che comprende invece la viola da gamba e altri strumenti antichi con tagli a "C", accordati per quarte e terze, con corde in numero variabile da tre, a sei-sette o più. Si suona da seduti tenendo lo strumento tra le gambe, poggiato su un puntale presente nella parte inferiore dello strumento. L'esecutore conduce l'arco trasversalmente sulle corde. Il violoncello moderno possiede quattro corde accordate ad intervalli di quinta giusta: la corda del La (cantino), del Re, del Sol e del Do. La corda del La emette un suono tre semitoni più in basso del Do centrale e la corda del Do è due ottave più basse del Do centrale. L'accordatura dello strumento è dunque una ottava sotto a quella della viola. Il violoncello è strettamente associato alla musica classica, è parte dell'orchestra d'archi e dell'orchestra sinfonica, del quartetto d'archi e di molte altre formazioni di musica da camera. Molti sono i concerti e le sonate scritte per violoncello. Viene usato in minor misura anche nella musica leggera, nel rock, heavy metal, e meno comunemente nella musica popolare.
La viola è uno strumento musicale cordofono della famiglia del violino, nella quale occupa il posto del contralto-tenore, con una tessitura intermedia tra il violino ed il violoncello. Il termine è stato usato, non sempre in maniera precisa, per riferirsi a vari strumenti: la viola nel senso moderno del termine nasce assieme alla famiglia del violino, giungendo a maturazione non più tardi del 1535. Lo strumento è simile al violino, ma più grande di circa il 15-20% e, a differenza di quest'ultimo, non ha una taglia standard. Ha quattro corde accordate per quinte, una quinta sotto il violino, rispetto al quale ha anche un timbro più profondo e meno brillante; risulta quindi un'ottava sopra il violoncello. La tecnica della mano sinistra e dell'arco sono simili a quelle per il violino e la chiave musicale di lettura utilizzata solitamente è quella di contralto, all'occorrenza è impiegata anche quella di violino. Il musicista che suona la viola è detto violista. La viola è impiegata principalmente nella musica classica, sia come strumento solistico (anche se è meno comune in questo ruolo rispetto ad altri strumenti della sua famiglia, come il violino o il violoncello), sia in orchestra, nel quartetto d'archi e in svariate formazioni cameristiche. Lo strumento ha un ruolo significativo nella musica tradizionale di alcuni paesi europei, in particolare nella cultura ungherese e rumena, mentre si tratta di uno strumento non comune nella musica leggera, nel rock o nel jazz.
Il violino barocco è un violino che presenta caratteristiche costruttive specifiche del periodo che va dalle origini dello strumento, nella seconda metà del XVI secolo, fino ai primi decenni del XIX. Tali caratteristiche, in realtà, subirono progressive modifiche nel corso di questo ampio lasso di tempo, per cui sarebbe più appropriato parlare di strumenti originali, o storici; infatti, si possono notare grossolanamente tre periodi distinti: il violino "rinascimentale" tra il 1540 e il 1660, il "barocco" propriamente detto tra il 1660 e il 1760, il "classico" o "di transizione" tra il 1760 e il 1820. Le date sono del tutto indicative: ciascuna tipologia ha convissuto con la successiva per un certo tempo, conseguentemente a particolari situazioni musicali, geografiche, economico-sociali. Non si deve credere che violini e archetti, prima di acquisire la forma o i caratteri costruttivi odierni, fossero "primitivi", e che la loro evoluzione li abbia portati gradualmente a un'ideale perfezione odierna: in realtà, essi erano perfettamente adatti alla musica per la quale erano stati concepiti. Per questa ragione, molti interpreti specializzati nel repertorio anteriore al XIX secolo suonano tuttora strumenti che conservano, o riproducono, le caratteristiche del violino barocco.
Il termine Barocco fu introdotto nella storiografia per classificare le tendenze stilistiche che segnano l'architettura la pittura e la scultura, e per estensione la poesia e la letteratura tra il XVII secolo e la prima metà del XVIII. Il termine "barocco" fu utilizzato in campo musicale, per definire lo stile della musica a partire ai primi del Novecento, come vediamo nel saggio di Curt Sachs Barokmusik del 1919.In campo musicale il Barocco può essere considerato come uno sviluppo di idee maturate nel tardo Rinascimento ed è perciò difficile, e anche arbitrario, voler stabilire una netta demarcazione cronologica precisa di inizio e di fine del periodo barocco in musica. Dal punto di vista geografico, la musica barocca ha origini in Italia, grazie al lavoro di compositori come Claudio Monteverdi, benché verso la metà del XVII secolo essa iniziò a prendere piede e svilupparsi anche in altri paesi europei, sia attraverso i musicisti italiani (compositori, cantanti, strumentisti) che vi erano emigrati, sia attraverso i compositori autoctoni che svilupparono un autonomo indirizzo stilistico, come per esempio in Francia dalla seconda metà del XVII secolo. Attualmente il termine "musica barocca" è rimasto convenzionalmente in uso per indicare indistintamente qualunque genere di musica evolutosi fra il tramonto della musica rinascimentale e il sorgere dello stile galante e poi di quello classico, in un arco cronologico che, secondo gli schemi di periodizzazione adottati dai maggiori dizionari e repertori bibliografici musicali andrebbe dal 1600 (prima opera giunta integra fino a noi) al 1750 (morte di Johann Sebastian Bach) Il termine "musica barocca", pur entrato nel linguaggio comune, e la relativa periodizzazione, tuttavia, non sono praticamente più utilizzati dalla musicologia, a causa dell'estrema varietà di stili e dell'eccessiva ampiezza temporale e geografica, che non consente di vedere in modo unitario e coerente diverse manifestazioni dell'arte musicale. Del problema era già cosciente il musicologo Manfred Bukofzer che nel 1947 pubblicò il libro Music in the Baroque Era from Monteverdi to Bach, a lungo rimasto manuale di riferimento, in cui significativamente preferiva parlare, già dal titolo, di Musica nell'età barocca e non di "musica barocca". In altre parole per Bukofzer la musica barocca, intesa come uno stile unitario ed organico, non esisteva. Per questo motivo proponeva di adottare, invece, il criterio della distinzione tra i tre grandi stili che attraversano la musica occidentale tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento: lo stile concertante italiano, lo stile contrappuntistico tedesco e lo stile strumentale francese; operando, poi, un'ulteriore bipartizione, ovvero quella tra idioma strumentale e idioma vocale. Esso tuttavia presuppone una rigida visione dei fenomeni musicali legati a un'ideologia nazionalistica di stampo ottocentesco, contraddetta dai fatti storici, che non tiene in debito conto la circolazione di idee, pratiche sociali e musicali, come pure di musicisti e musiche nell'Europa del XVII e XVIII secolo. Nel 1982, in un volume della Storia della musica a cura della Società Italiana di Musicologia, dedicato alla musica del XVII secolo, il musicologo Lorenzo Bianconi rifiutava di usare il termine "barocco" o anche "musica dell'età barocca", a motivo dei fenomeni diversi e antitetici, e dell'eterogeneità di tante correnti e tradizioni che caratterizzano la musica di quell'epoca storica. In generale, oggi, in campo musicologico più che di "musica barocca" si preferisce talvolta parlare di "musica del Seicento", estendendo questa periodizzazione non soltanto alle musiche prodotte nel XVII secolo, ma anche a quelle di compositori nati in quel secolo, oppure di scorporare il primo Settecento, definendolo come "l'età di Bach e Handel", massimi compositori dell'epoca, legati al linguaggio musicale ereditato dal Seicento e a una scrittura fondata sul contrappunto, pur fondato sulla moderna tonalità e sull'armonia che ne consegue, e sul suo sfruttamento in senso espressivo. La musica dei due sommi compositori tedeschi è caratterizzata da elementi tanto dello stile italiano che francese, da loro magistralmente assorbiti, elaborati e adoperati in modo originale nella loro produzione.
Maurizio Pollini (Milano, 5 gennaio 1942) è un pianista italiano.
La storia d'Italia è l'insieme di numerose vicende locali e cittadine e riflesso della storia universale della sua capitale, Roma, sede dell'Impero prima e del Papato poi. Essa è parte fondante della cultura occidentale, europea e mediterranea. L'eredità storico-culturale dell'Italia si riflette nell'elevato numero di patrimoni dell'umanità presenti nel paese. Luogo di incontro di culture arcaiche come quella etrusca, latina, e sabina, di insediamenti celti e colonie greche e fenicio-cartaginesi, l'Italia antica fu federata dalla Repubblica Romana e divenne il centro dell'Impero Romano. Una prima sistemazione amministrativa in regioni le fu data da Cesare Augusto (27 a.C.-14 d.C.). Divenne poi terra a maggioranza cristiana, abbandonando l'antico politeismo, tra la promulgazione dell'Editto di Milano (313) che garantiva la libertà di culto e quella dell'Editto di Tessalonica (380), che impose di seguire la religione del vescovo di Roma. Con la caduta dell'Impero, l'Italia venne invasa dagli Eruli di Odoacre (476), e poi dagli Ostrogoti di Teodorico (492), dai Bizantini di Giustiniano (535), e dai Longobardi di Alboino (568). Alla dominazione straniera, si accompagnò il processo di divisione politica: l'Italia meridionale fu contesa tra Longobardi, Bizantini e Berberi, quella centrale si consolidò come Stato Pontificio, e quella settentrionale venne inglobata da Carlomagno nel Sacro Romano Impero Germanico con l'incoronazione di quest' ultimo da parte di Papa Leone III nell'anno 800. Con l'umiliazione di Canossa (1077) prima e la pace di Venezia (1177) poi, il Papa indebolì l'Imperatore germanico, favorendo l'ascesa di autonomi Comuni nell'Italia imperiale. Tra questi, le repubbliche marinare di Genova e Venezia acquistarono un grande peso nel corso delle crociate, fatto che provocò una rivoluzione commerciale e mercantile in tutta Italia. Contestualmente, il mezzogiorno veniva unificato nel regno di Sicilia dai vichinghi Normanni. Per intrecci dinastici, corona di Sicilia e diadema imperiale pervennero entrambi a Federico II di Svevia, il quale fu a capo di un impero che si espanse nei paesi baltici e in Terra Santa, ma che si disgregò dopo il fallimento del progetto assolutista di dominare tutta l'Italia per la resistenza di Stato Pontificio, baroni meridionali, e Comuni centro-settentrionali. Dopo le drammatiche crisi del Trecento, la penisola conobbe una nuova epoca di prosperità economica e culturale tra XV e XVI secolo, periodo noto come Rinascimento. Per la sua ricchezza e centralità negli affari europei, divenne il principale teatro dello scontro delle Guerre d'Italia, che coinvolsero le principali potenze dell'epoca, tra cui il Regno di Francia, l'Impero germanico, l'Impero spagnolo, la Confederazone Elvetica, l'Inghilterra e l'Impero ottomano. Sul piano culturale, l'Italia conosceva poi la controriforma, il barocco, ed il neoclassicismo. Dopo la parentesi Napoleonica, gli italiani lottarono per la loro indipendenza ed unificazione in una serie di guerre sotto la guida del Regno di Sardegna sabaudo, occupando il nord, sottoposto direttamente o indirettamente agli Asburgo d'Austria, e le Due Sicilie, governate dai Borbone di Napoli, un ramo cadetto dei Borbone di Spagna. Roma, nel mezzo della guerra franco-prussiana (1870-1871), fu fatta capitale a conclusione del Risorgimento. L'Italia unita divenne uno stato liberale sul fronte economico-politico, mentre in politica estera creò un proprio spazio coloniale in Libia e Corno d'Africa. Le ambizioni territoriali in Europa e la volontà di trovare un suo posto nel concerto di blocchi politici e alleanze sicure portò l'Italia a partecipare alla prima guerra mondiale a fianco della Triplice Intesa. La società italiana, colpita dalla propaganda nazionalista della "vittoria mutilata", aderì gradualmente al fascismo di Benito Mussolini e dei suoi seguaci, saliti al potere nell'ottobre del 1922. L'avvicinamento alla Germania nazista e la formazione dell'asse Roma-Berlino del 1936 saranno determinanti nella scelta italiana di entrare nella seconda guerra mondiale, nel 1940. Dopo il suo fallimento militare, ebbe termine la forma di governo monarchica: l'attuale repubblica fu infatti istituita nel giugno 1946. In seguito alla ricostruzione, vi fu un periodo storico di ripresa economica, militare, sportiva e politica, così come la riaffermazione dell'Italia come potenza industriale, essendo tra le nazioni fondanti del G6 (poi G7, G8 e nuovamente G7 nell'attualità) nel 1975 e del G20 nel 1999. L'Italia è inoltre tra i sei Paesi fondatori dell'Unione europea, la quale opera tramite meccanismi e politiche sovranazionali (come l'euro).
Django Reinhardt, all'anagrafe Jean Reinhart (IPA: [dʒɑ̃ɡo ʁejˈnɑʁt]; Liberchies, 23 gennaio 1910 – Samois-sur-Seine, 16 maggio 1953), è stato un chitarrista jazz francese.
Lo Stabat Mater è una composizione sacra di Giovanni Battista Pergolesi.
La corda è uno dei più comuni corpi vibranti utilizzati negli strumenti musicali per produrre i suoni. Tesa fra le estremità e sollecitata, si mette in vibrazione ed emette al mezzo circostante delle onde sonore.
La chitarra elettrica è un tipo di chitarra in cui la vibrazione delle corde viene rilevata da uno o più pick-up; il segnale viene quindi prelevato all'uscita e convogliato in un amplificatore affinché il suono sia udibile. Dal punto di vista organologico appartiene alla famiglia dei cordofoni (più precisamente fa parte dei liuti a manico lungo) e non è considerata un elettrofono perché non genera il suono per via elettrica o elettronica mediante una circuiteria; l'elettronica non è tuttavia una componente accessoria, ma fa intrinsecamente parte dello strumento stesso partecipando in maniera imprescindibile all'emissione: quello che viene tradotto in un segnale elettrico e amplificato non è il suono acustico, ma il campo elettromagnetico oscillante generato dalle corde vibranti.
Federico Tiezzi (Lucignano, 13 dicembre 1951) è un attore, drammaturgo e regista teatrale italiano Ha fondato a compagnia Il Carrozzone, poi divenuta Magazzini Criminali, ed in seguito la Compagnia Lombardi-Tiezzi..
Single coil, termine inglese che significa bobina singola, è il primo tipo di pick-up, elemento indispensabile in uno strumento musicale amplificato elettricamente. Il termine si riferisce al fatto che il filo di rame che lo costituisce è avvolto attorno ad un'unica bobina. Questo tipo di pick-up ha un timbro distintivo ma molto rumoroso, poiché ha il campo magnetico fortemente localizzato, infatti ogni polo non è altro che il magnete stesso. Ne consegue che questo tipo di pick-up è sensibile a qualsiasi fonte di rumore elettrico: è sufficiente l'interferenza di una semplice lampadina.
Paolo Bozzi (Gorizia, 16 maggio 1930 – Bolzano, 11 ottobre 2003) è stato uno psicologo italiano. È considerato uno dei principali studiosi italiani di psicologia della Gestalt, insieme a Fabio Metelli e a Gaetano Kanizsa (di cui è stato allievo). Autore eclettico di numerose opere, ha approfondito il tema della percezione visiva da diversi punti di vista, come la percezione dei colori, dei suoni, ma anche del moto pendolare e di quello lungo i piani inclinati. È stato Professore di Metodologia delle scienze del comportamento presso l'Istituto di Psicologia, divenuta in seguito Facoltà di Psicologia, all'Università di Trieste fino al 1999. Gli ultimi anni della sua vita li ha trascorsi a Bolzano, insegnando presso l'Università di Trento. Nel suo capolavoro, Fisica ingenua (1990), Bozzi descrive il suo metodo e i risultati delle sue ricerche attraverso uno stile narrativo che mischia i ricordi della sua vita con i risultati scientifici da lui ottenuti, facendo aderire lo stile narrativo con le sue teorie secondo le quali non è possibile rimuovere la percezione sensibile dall'osservazione dei fenomeni. Ha dedicato la sua attenzione al lavoro sperimentale e a un programma teorico che contrastasse quello psicofisico. Nel 1960, insieme al suo collega Giovanni Bruno Vicario, ha descritto un fenomeno acustico noto al giorno d'oggi con il nome auditory streaming, che nella psicologia della percezione musicale è alla base della formazione delle melodie.
Anna Maria Cigoli (Milano, 21 maggio 1952) è una pianista italiana.
Ferdinando Giorgetti (Firenze, 23 giugno 1796 – Firenze, 23 marzo 1867) è stato un compositore, violinista, didatta e pubblicista italiano.
Johann Sebastian Bach (pronuncia tedesca [ˈjoːhan zeˈbastjan ˈbax], in italiano spesso pronunciato /ˈbak/; Eisenach, 31 marzo 1685 – Lipsia, 28 luglio 1750) è stato un compositore e musicista tedesco del periodo barocco, 16° Thomaskantor di Lipsia dal 1723 alla morte. Considerato tra i più grandi geni nella storia della musica, le sue opere sono notevoli per profondità intellettuale, padronanza dei mezzi tecnici ed espressivi e per bellezza artistica. La sua fama è dovuta all'ampio e magistrale utilizzo del contrappunto e all'organizzazione armonica e tematica delle sue opere e all'inclusione di temi e motivi sacri (specialmente dalla musica sacra del culto luterano) e profani, oltre che alla capacità di padroneggiare i diversi stili nazionali (principalmente lo stile tedesco, quello italiano e quello francese, che approfondì). È considerato uno dei massimi maestri dei generi musicali del canone, della cantata e della fuga. Bach fu polistrumentista (suonava sia strumenti a tastiera che ad arco, anche se era noto principalmente come organista) e compositore estremamente prolifico (l'indice delle sue opere, il Bach-Werke-Verzeichnis o BWV, supera il migliaio di titoli) sia di musica strumentale che di musica vocale; compose per strumenti a tastiera decine di opere per organo (tra cui preludi, toccate, fughe, fantasie, sonate, adagi, concerti, i Preludi corali di Lipsia, l' Orgelbüchlein), clavicembalo (come il celeberrimo Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg) e per complessi orchestrali (ad esempio i Concerti Brandeburghesi); dall'altra parte, oltre cento cantate, la Passione secondo Matteo, l' Oratorio di Natale, la Messa in Si minore e la Passione secondo Giovanni. L' Offerta musicale da lui donata a Federico II di Prussia e l'incompiuta Arte della fuga sono oggi considerate tra le opere più complesse e articolate della musica occidentale e due dei suoi vertici più elevati. Compose sia musica sacra che didattica che assoluta e un ruolo marginale ha nella sua opera la musica profana e secolare. Operò una sintesi mirabile fra lo stile tedesco (di cui erano stati esponenti, fra gli altri, Pachelbel e Buxtehude) e le opere dei compositori italiani (particolarmente Vivaldi, del quale trascrisse numerosi brani, assimilandone soprattutto lo stile concertante). La sua opera costituì la summa e lo sviluppo delle varie tendenze stilistico-compositive della sua epoca. Il grado di complessità strutturale, la difficoltà tecnica e l'esclusione del genere melodrammatico, tuttavia, resero la sua opera appannaggio solo dei musicisti più dotati e all'epoca ne limitarono la diffusione fra il grande pubblico, in paragone alla popolarità raggiunta da altri musicisti contemporanei come Händel o Telemann. Dopo la sua morte, per motivi imputabili sia alle oggettive difficoltà tecnico-esecutive che al cambio nel gusto imperante, la sua opera fu sostanzialmente dimenticata per quasi un secolo, sebbene celebri compositori quali Mozart e Beethoven ebbero modo di conoscerne e apprezzarne lo stile. Nel 1829 l'esecuzione della Passione secondo Matteo, diretta a Berlino da Felix Mendelssohn, riportò alla conoscenza di un vasto pubblico la qualità elevatissima dell'opera compositiva di Bach, che è da allora considerata il compendio della musica contrappuntistica del periodo barocco. A lui sono dedicati l'asteroide 1814 Bach, il cratere Bach e l'omonima maglia sulla superficie di Mercurio.
Chitarra jazz è un termine con il quale ci si riferisce all'uso della chitarra nel jazz e nel jazz fusion. Il termine può riferirsi ad un tipo di chitarra o ad una varietà di tecniche e stili esecutivi (ad esempio accordi, strutture melodiche e tecniche d'improvvisazione) usate dai chitarristi jazz.
Lo Stabat Mater (dal latino per Stava la madre) è una preghiera - più precisamente una sequenza - cattolica del XIII secolo tradizionalmente attribuita al Beato Jacopone da Todi.
Gorizia (IPA:ɡoˈriʦʦja ; Gorica in sloveno, [ɡɔˈɾiːʦa], Gurize in friulano standard e Guriza nella variante locale, Görz in tedesco, Gorisia in bisiacco) è un comune italiano di 33 558 abitanti della regione a statuto speciale del Friuli-Venezia Giulia. Già capoluogo dell'omonima provincia, è sede dell'omonimo ente di decentramento regionale (EDR), istituito con Legge regionale 29 novembre 2019, n. 21 ("Esercizio coordinato di funzioni e servizi tra gli enti locali del Friuli Venezia Giulia e istituzione degli Enti di decentramento regionale"), ed operativo dal 1º luglio 2020. La città forma un'area urbana integrata anche amministrativamente con i comuni sloveni di Nova Gorica e di San Pietro-Vertoiba. Il territorio della città slovena di Nova Gorica, anch'essa situata lungo il fiume Isonzo, fu parte integrante del comune di Gorizia fino al 1947, quando l'Istria e gran parte della Venezia Giulia vennero cedute alla Iugoslavia in seguito al trattato di Parigi. Per la sua posizione e per la sua storia, Gorizia è uno dei punti di congiunzione fra le culture romanze, slave e germaniche. Come il resto del Goriziano, la città rientra sia nei confini del Friuli storico sia in quelli della Venezia Giulia.
Firenze (AFI: /fiˈrεnʦe/; ; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza, /fjoˈrɛnʦa/) è una città italiana di 361 841 abitanti, capoluogo della Toscana e centro della città metropolitana; è il primo comune della regione per popolazione, cuore dell'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia. Nel Medioevo è stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario; nell'età moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana dal 1569 al 1859 che, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena, divenne uno degli stati più ricchi e moderni. Le varie vicissitudini politiche, la potenza finanziaria e mercantile e le influenze in ogni campo della cultura hanno fatto della città un crocevia fondamentale della storia italiana ed europea. Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d'Italia (seconda, dopo Torino), mantenendo questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento. Importante centro universitario e patrimonio dell'umanità UNESCO dal 1982, è considerata luogo d'origine del Rinascimento – la consapevolezza di una nuova era moderna dopo il Medioevo, periodo di cambiamento e "rinascita" culturale e scientifica – e della lingua italiana grazie al volgare fiorentino usato nella letteratura. È universalmente riconosciuta come una delle culle dell'arte e dell'architettura, nonché rinomata tra le più belle città del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei tra cui il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Di inestimabile valore i lasciti artistici, letterari e scientifici di geni del passato come Petrarca, Boccaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Donatello, Lorenzo de’ Medici, Machiavelli, Galileo Galilei e Dante Alighieri, che fanno del centro storico di Firenze uno dei luoghi con la più alta concentrazione di opere d'arte al mondo. La ricchezza del patrimonio storico-artistico, scientifico, naturalistico e paesaggistico rendono il centro e le colline circostanti un vero e proprio "museo diffuso".
La lira calabrese è uno strumento musicale tradizionale caratteristico di zone della Calabria, quali l'area della Locride e l'area del Monte Poro. Per le sue caratteristiche organologiche lo strumento fa pienamente parte di un gruppo definibile "lira bizantina", una famiglia di cordofoni ad arco, con caratteristiche ricorrenti e molto simili fra loro, diffusi in tutta l'area dell'ex Impero bizantino. Si suona da sola o accompagnata dal tamburello, o dai frischiotti o dal terzinu. Si usa anche per la tarantella calabrese.
Elena Lipizer (23 maggio 1930 – 11 luglio 2017) è stata una pianista e pubblicista italiana.
La liuteria è l'arte della progettazione, della costruzione e del restauro di strumenti a corda ad arco (quali violini, violoncelli, viole, contrabbassi, ecc.) e a pizzico (chitarre, bassi, mandolini, ecc.). Il nome deriva dal liuto, strumento a pizzico molto usato fino all'epoca barocca. È un'arte e tecnica artigianale rimasta quasi immutata dall'epoca classica della liuteria (XVI, XVIII secolo).
Ruggero Chiesa (Camogli, 1º agosto 1933 – Milano, 14 giugno 1993) è stato un chitarrista e insegnante italiano. La sua figura è stata determinante e fondamentale per la diffusione della chitarra classica in Italia, sia sul piano culturale sia sul piano didattico. Cominciò lo studio della chitarra classica privatamente con Mario Caneva, proseguendo poi gli studi con il Maestro Carlo Palladino, allievo di Luigi Mozzani. Dal 1956 al 1960 seguì presso l'Accademia Chigiana di Siena i corsi di Andrés Segovia, Alirio Díaz ed Emilio Pujol, dal quale apprese la l'arte della trascrizione dalle antiche intavolature per liuto e vihuela. Dal 1976 fino al 1992 ha tenuto alla Chigiana i corsi di "Trascrizione dalle intavolature" affiancando il corso di chitarra di Oscar Ghiglia Abbandonata la carriera concertistica a causa della salute precaria, si dedicò in modo particolare alla didattica e allo studio della letteratura liutistica e chitarristica, rivitalizzando in modo particolare l'Ottocento chitarristico italiano. Lo stesso Chiesa raccontava che in occasione della consegna del premio "Una vita per la musica" a Segovia nel 1980, sentì di sfuggita lo stesso Segovia suonare nella sua stanza d'albergo la Rossiniana n.1 di Giuliani (al tempo da poco revisionata da R.Chiesa), rimanendo colpito dal fatto che Segovia, il quale notoriamente non apprezzava particolarmente il repertorio dell'Ottocento, si fosse interessato ad un suo lavoro.Dal 1963 fu titolare della cattedra di chitarra presso il Conservatorio G.Verdi a Milano. Fra i suoi allievi spiccano solisti oggi rinomati a livello internazionale, come Frédéric Zigante, Elena Casoli e Emanuele Segre. Dal 1965 iniziò un'intensa collaborazione con la casa editrice Suvini Zerboni, pubblicando revisioni di moltissime opere di autori classici e antichi, svolgendo accurate analisi filologiche e ampliando enormemente il repertorio disponibile per la chitarra classica. Con Suvini Zerboni cominciò dal 1972 la pubblicazione del periodico il Fronimo, di cui fu fondatore e direttore ed il cui titolo riprende un trattato di Vincenzo Galilei sull'arte dell'intavolatura per liuto. (Fronimo / dialogo di Vincentio Galilei / nobile fiorentino / sopra l'arte del bene intavolare / et rettamente sonare la musica, 1568-1584). Il periodico divenne rapidamente un punto di riferimento per tutta la musicologia chitarristica internazionale. Dal 2005 si tiene il Concorso internazionale di chitarra classica Ruggero Chiesa - Città di Camogli, dedicato alla sua memoria.
Saverio Lanza (Firenze, 24 marzo 1970) è un musicista, compositore e produttore discografico italiano.
La Galleria degli Uffizi è un museo statale di Firenze, che fa parte del complesso museale denominato Gallerie degli Uffizi e comprendente, oltre alla suddetta galleria, il Corridoio Vasariano, le collezioni di Palazzo Pitti e il Giardino dei Boboli, che insieme costituiscono per quantità e qualità delle opere raccolte uno dei più importanti musei del mondo. Vi si trovano la più cospicua collezione esistente di Raffaello e Botticelli, oltre a nuclei fondamentali di opere di Giotto, Tiziano, Pontormo, Bronzino, Andrea del Sarto, Caravaggio, Dürer, Rubens ed altri ancora. Mentre a Palazzo Pitti si concentrano le opere pittoriche del Cinquecento e del Barocco (spaziando da Giorgione a Tiziano, da Ribera a Van Dyck), ma anche dell'Ottocento e Novecento italiano, il corridoio Vasariano ospitava fino al 2018 parte della Collezione di Autoritratti (oltre 1.700), che prossimamente sarà ospitata nella Galleria delle Statue e delle Pitture. Il museo ospita una raccolta di opere d'arte inestimabili, derivanti, come nucleo fondamentale, dalle collezioni dei Medici, arricchite nei secoli da lasciti, scambi e donazioni, tra cui spicca un fondamentale gruppo di opere religiose derivate dalle soppressioni di monasteri e conventi tra il XVIII e il XIX secolo. Divisa in varie sale allestite per scuole e stili in ordine cronologico, l'esposizione mostra opere dal XII al XVIII secolo, con la migliore collezione al mondo di opere del Rinascimento fiorentino. Di grande pregio sono anche la collezione di statuaria antica e soprattutto quella dei disegni e delle stampe che, conservata nel Gabinetto omonimo, è una delle più cospicue ed importanti al mondo. Nel 2019 ha registrato 2.361.732 visitatori (dati Mibact).
Gabriele D'Annunzio, allo stato civile Gabriele d'Annunzio (Pescara, 12 marzo 1863 – Gardone Riviera, 1º marzo 1938), è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, militare, politico, giornalista e patriota italiano, simbolo del decadentismo e celebre figura della prima guerra mondiale, dal 1924 insignito dal Re Vittorio Emanuele III del titolo di Principe di Montenevoso. Soprannominato il Vate (allo stesso modo di Giosuè Carducci), cioè "poeta sacro, profeta", cantore dell'Italia umbertina, o anche "l'Immaginifico", occupò una posizione preminente nella letteratura italiana dal 1889 al 1910 circa e nella vita politica dal 1914 al 1924. È stato definito «eccezionale e ultimo interprete della più duratura tradizione poetica italiana […]». Come figura politica, lasciò un segno nella sua epoca ed ebbe un'influenza notevole sugli eventi che gli sarebbero succeduti.La sua arte fu così determinante per la cultura di massa, che influenzò usi e costumi nell'Italia - e non solo - del suo tempo: un periodo che più tardi sarebbe stato definito, appunto, dannunzianesimo.
Lo Stabat Mater RV 621 in Fa minore è un inno sacro composto da Antonio Vivaldi nel 1712 per essere eseguito come parte della Festa dei Sette Dolori di Maria Vergine a Brescia. Questo inno è una delle composizioni sacre più note di Vivaldi e fu commissionata dalla Chiesa di Santa Maria della Pace di Brescia (la città natale del padre di Vivaldi). Dopo la esecuzione, il lavoro vivaldiano cadde nell'oblio (come tutte le composizioni di Vivaldi) e fu ripresentato al pubblico nel settembre del 1939 dal compositore Alfredo Casella durante la Settimana Vivaldiana tenutasi a Siena. La semplicità dello stile, la schiettezza dell'espressione e la ricchezza della melodia garantirono l'affermazione perenne dello Stabat Mater. Il lavoro sembra però esser stato scritto in fretta: le parti degli archi sono semplici, il tema del primo movimento viene ripetuto anche nei successivi due, la voce talvolta è accompagnata solo dal basso continuo e solo metà dell'inno è stato musicato. Tuttavia il lavoro rivela una certa profondità musicale ed emotiva e per questo viene considerato uno dei suoi primi lavori sacri più importanti. Lo Stabat Mater presenta inoltre alcune caratteristiche inusuali, come la predominanza dei movimenti lenti e delle chiavi minori (principalmente Fa e Do minore) e un'impostazione, anche se parziale, simile a un inno medioevale. Struttura dello Stabat Mater RV 621: Stabat Mater dolorosa Cujus animam gementem O quam tristis Quis est homo Quis non posset Pro peccatis Eja Mater Fac ut ardeat AmenNel 2001 viene eseguito al Ravenna Festival diretto da Riccardo Muti con i Wiener Philharmoniker nella Basilica di Sant'Apollinare in Classe.
Mario Betti (Bagni di Lucca, 21 marzo 1875 – Bologna, 13 maggio 1942) è stato un chimico italiano.
Rodolfo Lipizer (Gorizia, 16 gennaio 1895 – 8 giugno 1974) è stato un violinista, compositore e direttore d'orchestra italiano.
Emili Pujol Vilarrubí (La Granadella, 7 aprile 1886 – Barcellona, 15 novembre 1980) è stato un chitarrista e compositore spagnolo. Si forma come chitarrista nella scuola di Francisco Tárrega, da cui eredita anche la predilezione nel pizzicare le corde con il polpastrello piuttosto che con l'unghia. Nel 1909 inizia la sua carriera concertistica, a cui presto si affianca quella di compositore, di maestro e di musicologo della chitarra; diventerà uno dei più apprezzati didatti nell'ambito della chitarra classica. Ha mantenuto l'insegnamento della chitarra al Conservatorio di Lisbona per più di vent'anni (dal 1946 al 1969), e fu personalmente invitato da Andrés Segovia a tenere corsi di perfezionamento presso la prestigiosa Accademia Chigiana di Siena. Ha composto 124 opere originali e redatto più di 275 trascrizioni e arrangiamenti per chitarra, attingendo in particolare dal repertorio rinascimentale per vihuela (Narvaez, Mudarra). Il maggiore riconoscimento attribuito alla figura di Emilio Pujol, è quello di aver radicalmente contribuito allo sviluppo della didattica e della tecnica chitarristica, seguendo in questo una via per certi versi parallela (con qualche punto di incontro) a quella battuta da Andrés Segovia sin dai primi decenni del Novecento. Nel corso degli anni ha redatto il metodo Escuela Razonada de la Guitarra, in 4 volumi, ad oggi riconosciuto come uno dei più significativi per lo strumento.
La musica del XX secolo comprende opere, compositori e gruppi che hanno creato e distribuito canzoni e pezzi musicali nel corso del novecento. A differenza dei periodi precedenti, vale la pena menzionare l'emergere della musica popolare, che diventa il genere dominante man mano che il secolo progredisce, coesistendo con la musica classica del XX secolo. Le due correnti sono influenzate dalle trasformazioni tecnologiche e sociali del tempo: la musica non è solo consumata dal vivo, ai concerti, ma può essere ascoltata diversamente con dispositivi per uso personale e pubblico. Aumenta l'uso della musica come complemento di altre arti e la musica gioca un ruolo importante nel cinema o nella pubblicità. Per quanto riguarda gli strumenti utilizzati, spiccano tre grandi gruppi: da un lato, gli strumenti a fiato metallici, come le trombe e i sassofoni del jazz e dei derivati. D'altra parte la chitarra e la batteria, tipiche del rock e dei suoi stili correlati e infine il sintetizzatore come esponente della musica elettronica. La voce umana e la tastiera (o il pianoforte) appaiono nei tre gruppi come complemento.
La chitarra classica è un tipo di chitarra utilizzato per l'esecuzione di brani di musica classica o popolare (come per esempio la musica latino-americana o il flamenco). La forma della chitarra classica, che conosciamo e usiamo oggi, risale alla seconda metà dell'Ottocento.
Cosimo Burali-Forti (Arezzo, 3 novembre 1834 – Arezzo, 2 gennaio 1905) è stato un compositore e pittore italiano, padre del matematico Cesare Burali-Forti.
Adolfo Betti (Bagni di Lucca, 21 marzo 1875 – Bagni di Lucca, 2 dicembre 1950) è stato un violinista italiano, leader del Flonzaley String Quartet. Era fratello gemello di Mario Betti, famoso chimico e ricercatore.
La viola è nata come taglia intermedia della famiglia delle viole da braccio nei primi decenni del XVI secolo, evoluzione di precedenti strumenti ad arco medievali. Le caratteristiche della famiglia si sono sviluppate intorno al 1500 e l'evoluzione verso la forma e la dimensione finale sarebbe maturata intorno al 1535, probabilmente nel nord Italia. La viola si è affermata con un ruolo importante nella musica rinascimentale e fino al Seicento non era da meno al violino nella musica d'insieme. Nel Barocco il violino si è affermato come strumento solista, mentre la viola ha rivestito principalmente un ruolo di accompagnamento, che diventerà più consistente nella musica da camera del Classicismo viennese. Lo strumento è stato impiegato come solista da numerosi compositori già nel Barocco e nel Classicismo, soprattutto in area germanica, ma una vera affermazione solistica della viola non si ebbe fino al XX secolo. Dal Seicento lo strumento ha gradualmente perso importanza, scadendo in una posizione più umile rispetto a quella del violino o del violoncello. Dalla fine del Settecento la viola ha cominciato a riprendere importanza nella scrittura cameristica e nel corso dell'Ottocento si è gradualmente riavvicinata al livello degli altri archi nella scrittura orchestrale. Agli inizi del Novecento, soprattutto grazie all'opera di grandi violisti come Lionel Tertis, Paul Hindemith e William Primrose, ha riconquistato una nuova dignità solistica. Un problema che ha caratterizzato la viola è stato quello del basso livello medio degli esecutori. È per lungo tempo esistito un circolo vizioso nel quale la viola veniva percepita come strumento limitato e poco espressivo, disdegnato dai compositori, e questo causava il disinteresse dei musicisti e del pubblico, limitandone lo sviluppo delle sue potenzialità in musica. Percezione errata perché, come faceva notare Primrose nel 1941 analizzando queste considerazioni, anche una viola economica in mano ad un buon violista produce un suono soddisfacente. Secondo Primrose la mancata conoscenza della tecnica propria della viola è stata in passato causa di incomprensione e relegamento dello strumento ad un ruolo marginale, e la riabilitazione dello strumento è dovuto allo studio e alla comprensione delle sue caratteristiche.
Richard Hugh Blackmore, detto Ritchie (Weston-super-Mare, 14 aprile 1945), è un chitarrista inglese. Annoverato tra i più celebri e influenti musicisti per aver contribuito in modo decisivo allo sviluppo della chitarra hard rock ed heavy metal, Blackmore ha militato nei Deep Purple e nei Rainbow, gruppo da lui fondato; dal 1997 è impegnato nei Blackmore's Night assieme alla moglie Candice Night.
La chitarra resofonica o "a risuonatore" (resonator guitar) è un tipo di chitarra inventato negli Stati Uniti d'America alla fine degli anni venti, da John Dopyera, emigrante slovacco.Spesso le chitarre resofoniche vengono erroneamente indicate con la parola dobro, nome di un marchio registrato dalla Gibson Guitar Corporation. Questo nome dovrebbe essere utilizzato più propriamente per indicare solo un particolare tipo di chitarra resofonica, quello a risuonatore spider tipico della produzione delle chitarre Dobro/Gibson. Il nome "dobro" è l'acronimo di DOpyera BROthers, poiché John Dopyera aveva fondato l'azienda con i suoi tre fratelli. La parola dobro, inoltre, significa "buono" in molte lingue slave.Nei primi decenni del '900 si sviluppò sempre più la tendenza dei musicisti "moderni" a suonare in "ensemble", e la nascita di questo tipo di chitarre corrispose alla crescente necessità da parte dei chitarristi di competere, in termine di volume di suono del proprio strumento, con altri strumenti dal suono potente, come banjo e mandolini, e più tardi con i sempre più numerosi fiati del jazz statunitense.
Sirio Santucci (Livorno, 7 novembre 1901 – Livorno, 17 marzo 1959) è stato un compositore italiano.
I cordofoni, comunemente detti strumenti a corde, sono una classe di strumenti musicali in grado di produrre un suono mediante la vibrazione prodotta da una o più corde di cui sono dotati. La vibrazione si può ottenere: percuotendo le corde (es. pianoforte); pizzicandole con le dita, l'unghia delle dita, plettri (es. chitarra) o attraverso meccanismi azionati da tastiere che inducono il pizzico sulla corda (es. clavicembalo); strofinandole con archetti (es. violino) o ruote (es. ghironda); facendole lambire dal vento (es. arpa eolica).Gli strumenti cordofoni si suddividono in; cordofoni semplici che si possono considerare completi col solo supporto che mantiene fisse e tese le corde, ma possono essere dotati di risuonatore (con la funzione di amplificare il suono) che viene aggiunto (ad esempio: cetre a bastone, a zattera, tubolari, a tavola, a ciotola, a cornice); cordofoni compositi, in questi ultimi può essere presente una cassa armonica (risuonatore) che è tutt'uno con lo strumento.A seconda della posizione reciproca tra corde e piano del risuonatore i cordofoni compositi si distinguono in: liuti (tra questi liuti arcuati, liuti a giogo o lire e liuti a manico'). A parte le lire, nei liuti la struttura esterna al risuonatore è un manico (diritto o incurvato) e le corde corrono parallele al manico e al piano del risuonatore. Nei liuti a manico, come anche in altri strumenti a corde, si possono trovare la "tastiera" che consente di determinare l'altezza della nota da eseguire, il ponte che consente di tendere le corde sullo strumento e i piroli (bischeri) o le chiavette o le meccaniche (a seconda del tipo di strumento) con cui può essere regolata la tensione delle corde, allo scopo di accordare lo strumento. arpe nelle quali il piano delle corde le corde taglia perpendicolarmente il piano del risuonatore. arpe liuto (es. Kora africana), nelle quali le corde partono con andamento parallelo al piano del risuonatore, ma sono fissate al manico in modo che si dispongano perpendicolari al piano del risuonatore.Per realizzare le corde si utilizza l'acciaio, il bronzo, il nichel, il nylon, crini di cavallo o il budello, ricavato dall'intestino di bovini o ovini, in cordofoni semplici come le arpe eoliche si usa la seta. I primi cordofoni vennero costruiti nella preistoria: veniva tesa una corda fra le estremità di un'asta di legno flessibile (arco musicale: Cetra a bastone flessibile), formando una struttura molto simile a quella di un arco ed è molto probabile che inizialmente venissero utilizzati gli stessi archi da caccia. Soltanto in seguito lo strumento venne dotato di un risuonatore ottenuto da materiali cavi, come noci di cocco svuotate, altra frutta dal rivestimento duro, ma anche zucche tagliate a metà o altri oggetti che si prestassero ad amplificare il suono prodotto dal pizzicamento delle corde, dalla percussione con bastoni appositi (magari muniti di sonagli) o dallo sfregamento di queste con un altro arco di dimensioni ridotte, abbozzo del moderno archetto.
Livorno (pronuncia: [liˈvorno], ) è un comune italiano di 156 299 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Terza città della regione per popolazione (dopo Firenze e Prato), ospita da sola quasi la metà degli abitanti della propria provincia; con i comuni limitrofi di Pisa e Collesalvetti costituisce inoltre un vertice di un "triangolo industriale", la cui popolazione complessiva ammonta a oltre 260 000 abitanti. È situata lungo la costa del Mar Ligure ed è uno dei più importanti porti italiani, sia come scalo commerciale sia come scalo turistico, centro industriale di rilevanza nazionale, da tempo in declino, tanto da essere riconosciuta nel 2015 come "area di crisi industriale complessa". Tra tutte le città toscane è solitamente ritenuta la più moderna, sebbene nel suo territorio siano presenti diverse testimonianze storiche, artistiche e architettoniche sopravvissute ai massicci bombardamenti della seconda guerra mondiale e alla successiva ricostruzione. La città, notevolmente sviluppatasi dalla seconda metà del XVI secolo per volontà dei Medici prima e dei Lorena in seguito, fu importante porto franco frequentato da numerosi mercanti stranieri, sede di consolati e compagnie di navigazione. Ciò contribuì ad affermare, sin dalla fine del Cinquecento, i caratteri di città multietnica e multiculturale per eccellenza, dei quali sopravvivono importanti vestigia, quali chiese e cimiteri nazionali, palazzi, ville e opere di pubblica utilità indissolubilmente legate ai nomi delle importanti comunità straniere che frequentarono il porto franco fino alla seconda metà dell'Ottocento. Questa vocazione internazionale portò a identificare la città come Leghorn nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America, Livourne in Francia, Liorna in Spagna, ecc., analogamente alle più importanti capitali di stato dell'epoca. Tra il XIX secolo e i primi anni del Novecento, parallelamente all'avvio del processo di industrializzazione, Livorno fu anche una meta turistica di rilevanza internazionale per la presenza di rinomati stabilimenti balneari e termali, che conferirono alla città l'appellativo di Montecatini al mare. Livorno è sede dell'Accademia navale della Marina Militare, del comando e di due reggimenti della Brigata paracadutisti "Folgore" dell'Esercito Italiano, del 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania", del 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" inquadrato nelle forze speciali dell'Esercito Italiano e del Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri; inoltre è sede di Direzione Marittima del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera.
Con il termine clavicembalo (altrimenti detto gravicembalo, arpicordo, cimbalo, cembalo) si indica una famiglia di strumenti musicali a corde, dotati di tastiera: tra questi, anzitutto lo strumento di grandi dimensioni attualmente chiamato clavicembalo, ma anche i più piccoli virginale e spinetta. Questi strumenti generano il suono pizzicando la corda, anziché colpendola come avviene nel pianoforte o nel clavicordo. La famiglia del clavicembalo ha probabilmente avuto origine quando una tastiera è stata adattata a un salterio, fornendo così un mezzo per pizzicare le corde. Il termine stesso, che compare per la prima volta in un documento del 1397, deriva dal latino clavis, chiave (intesa come il meccanismo che utilizza il movimento del tasto per azionare il leveraggio retrostante), e cymbalum, termine che designava nel Medioevo gli strumenti musicali con corde parallele tese su una cassa poligonale e senza manico, come i salteri e le cetre. In ogni caso, la più antica descrizione nota del clavicembalo risale al 1440 circa. I costruttori di clavicembali e strumenti simili sono detti cembalari o cembalai.